Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: ANormalGirl    11/12/2014    11 recensioni
Brighton, East Sussex.
Madison Fray ha vent'anni. Frequenta l'università, ha una migliore amica e un fidanzato.
Crede che nella sua vita tutto giri nel verso giusto, che nulla può sconvolgere quell'equilibrio tanto perfetto, forse troppo e si sa che il troppo stroppia.
Ben presto si trova a fare i conti con Shannon, la sua migliore amica che ormai ha preso una strada buia e tortuosa.
Ed infine con Jamie, il quale le farà aprire gli occhi su Sean, il suo ragazzo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I find it hard to tell you

I find it hard to take

When people run in circles

It's a very, very mad world mad world

 





Aprii gli occhi e il solito soffitto bianco, ormai ingiallito dal tempo, mi sovrastava provocando in me uno strano senso di oppressione.
Lo guardavo perdendomici come se fosse un oceano. Era un comune e monotono soffitto. Non vi era nulla di speciale eppure, in quel niente, si racchiudeva ogni mio pensiero.
Voltai appena il capo ed il letto, dall'altra parte della stanza, era ancora vuoto. Lanciai poi una rapida occhiata alla sveglia: 5.30
Sbuffai irritata. Avevo dormito più o meno tre ore e di certo non avrei ritrovato il sonno visto che nel mio cervello presero a vorticare i soliti pensieri.
Posai allora i piedi a terra. Quando sentii il legno freddo sotto alla mia pelle, un brivido percorse la mia schiena facendomi rabbrividire.
La leggera luce del sole filtrava dai listelli delle tapparelline. Un raggio del sole, che stava nascendo, illuminava la vecchia scrivania in legno della mia compagna di stanza. Un post-it giallo era incollato allo schermo del suo portatile.
"Sono da Lucas. 
Non preoccuparti, ci vediamo ad Economia. 
Baci, Shannon"

sorrisi beffarda e infastidita allo stesso tempo. Lucas McGrady non era un bel soggetto e il solo pensiero che la sfiorasse con le sue mani mi metteva i brividi.
Circolavano strane voci su di lui ma nessuno era certo di quello che si diceva.

Gli anfibi neri scricchiolavano ad ogni passo che facevo ed il cappello dello stesso colore penzolava all'indietro. I miei capelli, di un castano chiaro, ondeggiavano, cadendo sulle spalle.
Sistemai la borsa su una spalla e spinsi la porta della caffetteria della Brighton University.
Era un grande complesso di aule e dormitori in perfetto stile vittoriano e a pochi chilometri dal freddo mare della Manica.
Mi misi in fila al chiosco del caffè. Ero stata per ben tre ore a fissare quel maledetto soffitto e l'unica cosa di cui avessi bisogno in quel momento era della caffeina.
<< Ehi Madison! >> sentì esclamare alle mie spalle. Voltai appena il capo e Sean si affiancò a me.
Indossava la divisa della squadra di calcio e rimasi colpita notando i pantaloncini. Eravamo in pieno autunno e lui girava a gambe scoperte.
<< Che ci fai qui? >> domandai dandogli un bacio sulla guancia.
<< Perchè? Non vuoi vedermi? >> mi chiese sarcastico.
<< Smettila. Non hai l'allenamento? >> replicai portando le braccia al petto.
<< Infatti. Questa è solo una breve pausa >> guardò il grande orologio affisso nella caffetteria.
<< Devo scappare. Ci vediamo più tardi >> esclamò lui stampandomi un bacio sulle labbra per poi scomparire tra la folla.
Afferrai il mio caffè bollente e mi diressi verso l'aula di Economia. I corridoi, interamente in legno, erano colmi di studenti che camminavano frettolosi verso le loro classi. In lontananza vidi due ragazzi vicino alla porta della mia aula. Il biondo allungò un cellulare al ragazzo difronte a lui il quale, a sua volta, gli diede un paio di sterline per poi svignarsela.
<< Serve aiuto? >> domandò sarcastico mentre contava i suoi soldi. Alzai gli occhi al cielo ed entrai.
Alla lavagna c'era scritto, a caratteri cubitali, il nome del nuovo professore. Presi posto e assieme a me anche altri studenti. Quando la aula fu colma di persone, il professore Montgomery non fece in tempo ad aprir bocca che la porta si spalancò.
<< Lei deve essere Bower >> la voce di Montgomery si propagò nell'intera stanza.
<< Non sapevo di essere famoso >> ridacchiò seguitò dall'intera aula.
<< Si vada a sedere >> continuò freddo il professore. Bower fece un cenno di capo e poi, sotto lo sguardo di tutti, prese posto qualche fila più avanti della mia.
Improvvisamente mi ricordai di Shannon così, iniziai a guardarmi attorno ma di lei nemmeno l'ombra. 
Un ora e mezza dopo la lezione terminò ed io mi affrettai ad uscire. Passai accanto a Bower che, come sempre, si stava mettendo in mostra con le matricole. Poverette. 
Afferrai il cellulare e mi appoggiai ad una delle enormi finestre che si affacciavano sul corridoio.
"Mad, oggi non riesco a venire a lezione. A più tardi" diceva uno dei tanti messaggi di scusa di Shannon. Scossi il capo infuriata e gettai il telefono all'interno della borsa.
<< Che è quella faccia? >> mi sentii domandare. Sollevai il capo e vidi Michael guardarmi perplesso.
<< Shannon >> replicai riprendendo a camminare.
<< Ancora con Lucas? >> continuò il mio amico. Io annuii e lui posò la sua mano sulla mia spalla. Seguivamo l'onda di studenti che ordinatamente scendeva le scale. Imboccammo poi l'uscita e arrivammo al cortile principale.
Gli alberi stavano perdendo le loro foglie che ormai stavano a terra. Il prato verde era in netto contrasto con i tipici colori autunnali delle secche foglie.
Michael accese una sigaretta ed io feci lo stesso. 
<< Non è tornata sta notte? >> mi chiese quasi preoccupato.
<< Non lo so. Ma non credo visto che il letto era fatto e io ho dormito solo tre ore >> portai la sigaretta alla bocca e poi, espirai il fumo che a causa del freddo era di un bianco denso.
<< Ma che cazzo ha per la testa quella ragazza?! >> esclamò perdendo le staffe.
Lo guardai perplessa e poi sorrisi divertita.
<< Stai calmo. O ti verranno le rughe >> 
<< Hai ragione. Devo rilassarmi >> rise Mick.
<< Con Joshua? Tutto bene ? >> chiesi portandomi di nuovo la sigaretta alla bocca. Lui annuii con un enorme sorriso. Adoravo il modo in cui si illuminava quando parlava del suo fidanzato. Veniva catapultato in un altra dimensione.
<< E quel troglodita di Sean? >> domandò con un sorrisetto acido. A Michael non era mai piaciuto il mio ragazzo, diceva che aveva qualcosa che non lo convinceva fino in fondo. 
Feci spallucce.
<< Bene è all'allenamento di calcio...come sempre >> replicai gettando la sigaretta a terra per poi passarci sopra il piede.
In quel preciso istante Bower passò davanti a noi e Michael, senza farsi vedere, mi tirò una gomitata.
<< Quello è un bel bocconcino >> mi disse malizioso. Scoppiai a ridere.
<< O mio dio! >> esclami ritornando all'interno dell'edificio.
Salutai il mio amico e mi diressi alla mensa. Dopo aver preso il pranzo mi inoltrai tra i numerosi tavoli affollati in cerca di Sean.
Lo vidi seduto ad un tavolo con alcuni suoi amici. Lui mi notò a sua volta e alzò il braccio facendomi segno di raggiungerlo. 
<< Ciao Mad! >> 
Shannon mi superò fermandosi a pochi metri da me.
<< Dove stai andando? >> chiesi perplessa.
<< Da Lucas >> replicò lei su di giri. Scossi il capo.
<< Davvero? Shannon ma ti sei bevuta il cervello per caso?! >> tuonai con il sangue che ribolliva nelle vene.
<< Scusami Madison. Possiamo parlarne più tardi? >> mi disse voltandosi. La vidi dirigersi verso l'uscita così feci un passo per seguirla ma Sean mi bloccò la strada.
<< Mad, non è il momento di fare una scenata >> 
Lo fulminai con lo sguardo. Posai il vassoio sul tavolo pesantemente e poi lo scansai.
<< Madison! >> lo sentii chiamarmi ma lo ignorai ed uscii anche io da quel bordello.
Iniziai a correre lungo il corridoio desolato e quando uscii in cortile mi fermai vedendola salire in auto.
<< È andata >> commentò Bower. Stava seduto sui primi scalini e reggeva un libro tra le mani.
<< L'ho notato, grazie >> replicai fredda. Lui si voltò verso di me e mi osservò attentamente con i suoi occhi azzurri. I capelli biondi gli cadevano sul viso ma non feci fatica a notare il piercing al naso.
Allargai le braccia e lui sogghigno.
<< Che vuoi?! >> esclamai.
<< Nulla >> rispose. Chiuse il libro e, dopo aver afferrato lo zaino, salì i pochi gradini che ci separavano. Si fermò e si piegò verso di me.
<< Con andata, intendevo che non la riavrai più >> mi sussurrò all'orecchio. Lo sentii entrare all'interno ed io mi irrigidii. Riamasi titubante e piena di domande. Ma che diavolo stava dicendo?



*Spazio autrice*
Buona sera!
In questi giorni mi sono resa conto che io mi trovo molto meglio a scrivere di Jamie che di chiunque altro per cui ho deciso di iniziare questa nuova ff con lui come protagonista.
Spero che anche questa ff vi possa piacere.
Fatemi sapere che ne pensate.
Grazie mille.
Un bacio.
El. p.s Ho pubblicato la mia terza ff con Jamie 'October rain'
  
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