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Autore: Russian Sonia 1992    11/12/2014    1 recensioni
Magali.
Il mio nome significa "perla", ma nessuno mi ritiene una cosa preziosa.
Oltretutto non sono conosciuta col mio vero nome.
Infatti sono nota al pubblico come Calista, "la più bella" di nome, ma non di fatto.
Vincitrice di uno show senza giuria nè verità.
Ma adesso sono stufa di questo mondo di menzogne, lustrini, gossip e ammiccamenti.
Ho voglia di una vita senza fronzoli nè riflettori; ho bisogno di ricominciare da capo, in modo da poter diventare una VERA ballerina.
Ma soprattutto voglio trovare qualcuno che provi veramente amore per me.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Per sempre e poi... basta! '
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Quarto piano.

È là che sono diretta.

Oltre la porta a sinistra c'è l'inizio di una nuova vita.

Esito un po' nel suonare il campanello, ma non ricevo alcuna risposta.

"Sarà uscito un attimo." penso senza sosta, finché il proprietario non si decide ad aprirmi.

"Entra, le chiavi sono pronte! E non guardarmi!"

"D'accordo, ma prima vorrei sapere una cosa."

"Dimmi pure."

"Hai intenzione di uccidermi o di farmi del male? Al piano di sotto c'è un mostro in salopette grigia che non vede l'ora di torturarti!"

"Certo che no! Fare del male a una donna è l'ultima azione che mi verrebbe di compiere!"

"Dici sul serio?"

"Ne sono più che sicuro!"

Capito che lui non è un mostro, mi accingo ad entrare e prendere le chiavi.

"È la porta alla tua destra!" grida la voce.

Giro la chiave più lunga nella toppa ed entro nella mia stanza. Più che ad una stanza, assomiglia ad un mini-appartamento: al centro vi è un letto matrimoniale con lenzuola e federe gialle; a destra di esso si trova una piccola cucina dotata di fornello a induzione; più avanti si trova la cosiddetta "sala da pranzo", costituita di un tavolino nero e da tre sedie dello stesso colore; a sinistra c'è un piccolo mobile con sopra un televisorino al plasma; tra il letto e la cucina si trova uno scaffale bianco, pieno di riviste e guide turistiche scritte in tutte le lingue possibili; infine, davanti al letto, si trova una porta dietro la quale si presume esserci il bagno.

"Deve averla pulita e riordinata prima del mio arrivo!" è il mio pensiero "Ora vediamo il bagno."

Anche quello è messo bene: a sinistra del lavandino si trova una doccia piuttosto capiente; davanti ad essa c'è la lavasciuga, ideale per il bucato della settimana; e il gabinetto è decisamente bizzarro: il suo coperchio, infatti, funge anche da bidet, ideale per gli stranieri curiosi.

Dopo aver sistemato le cose che ho portato, mando un messaggio a Viviana:"Che ne dici se andiamo insieme al supermercato? Hai certamente bisogno di relax prima di ripartire. Magali."

Dopo qualche minuto, ecco la risposta:"Certo, mi fa molto piacere. Viviana."

Prima di uscire, chiedo qualche informazione al proprietario: "Ti dispiace se lascio un piccolo anticipo di venti euro?"

"Al contrario, mi fa piacere, sei proprio gentile!"

Una volta scesa, raggiungo una Viviana preoccupata.

"Ti ha fatto qualcosa di male?"

"Per niente. Si è rintanato nella sua casa subito dopo avermi aperto."

Il supermercato è parecchio distante, così ho avuto il tempo di ascoltare le avventure di Viviana nel Granducato. E alcune sono al limite dell'assurdo!

"Hai davvero visto un fantasma zoppo?"

"Sì! Pur avendo solo dieci anni, ero meno spaventata dei miei cugini più grandi, I quali staranno ancora ridendo della mia chiaccherata col fantasma."

"Immagino."

Una volta entrate, facciamo mente locale di quello che mi serve.

"Stasera ho intenzione di preparare un bel risotto coi funghi, perciò riso e funghi sono più che necessari."

"E poi cosa vuoi comprare?"

"Di sicuro il caffè, anche se non ho visto una caffettiera da nessuna parte."

"Puoi sempre chiedere a Mister Ugabuga di prestarti la sua!" mi propone spiritosamente Viviana.

"Ho notato che il frigo non è molto capiente, perciò comprerò il necessario per non trasformarlo nella borsa di Mary Poppins. E poi mi servirà un detersivo e un bell'ammorbidente, e anche docciaschiuma, shampoo e detergente intimo."

Dopo aver effettuato i nostri acquisti, ci dirigiamo alla cassa.

"Ma fanno la fila tutti qui?" mi lamento.

"Era l'unica cassa aperta." constata Viviana.

"Sto pensando a Mister Ugabuga, come lo chiami tu: mi chiedo come sia fatto fisicamente, quale sia il suo lavoro, cosa gli piaccia fare nel tempo libero, quale sia il suo nome..."

"Avrai sei mesi di tempo per trovare tutte le risposte che vuoi. Almeno sai che non vivi da un aguzzino!"

"Questo mi è di gran conforto."
  
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