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Autore: itshaz    12/12/2014    1 recensioni
Cassie Hall, ingenua diciassettenne, essendo ad una festa, si ubriaca per la prima volta senza pensare alle conseguenze.
Incontrerà un ragazzo per il quale perderà la testa, totalmente diverso da lei. Si pentirà di essere andata quella festa ma non si pentirà di aver conosciuto Harry Styles.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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ILLUSION

Mi svegliai con un dolore atroce. 
La mia testa sta per esplodere, me lo sento. Penso.
Dove sono? 
E' buio. 

«Mamma!» esclamai. «Mamma!»

Sentii il cigolio della porta. «Mamma?» 
Giacevo in un letto matrimoniale, al buio. Da una finestra, al centro della stanza si intravedeva un po' di luce per via delle persiane.
La porta si aprii, lasciando entrare nella stanza un ragazzo.
«E tu chi cazzo sei?» Domandai.
«Mi chiamo Harry, piacere. Ti ho portato a casa mia, spero non ti dispiaccia.»
«Va bene, va bene. C'è un cesso in questa casa?» chiesi bruscamente.
«Ti sembro forse un tipo a cui piace pisciare in giardino?» ironizzò lui.

Mi portò in un bagno, riuscivo a malapena a camminare. La mia testa stava per esplodere, cominciai a vomitare, stavo sporcando tutto il lavandino ma poco mi importava.
Harry mi lasciò sola. 
Continuai a vomitare.
«Porca puttana.» Stavo per vomitarmi anche gli organi.

Mi guardai allo specchio. Avevo il trucco colato, la matita nera era ormai sparsa ovunque, ad eccezione degli occhi stanchi. Avevo i capelli in disordine, pensavo che Halloween fosse passato già da un pezzo, ma guardando la mia faccia...

Dopo aver pulito il lavandino, uscii dal bagno e mi diressi verso Harry, era seduto su un divano in soggiorno. 
«Cosa mi è successo?» Non ricordavo nulla della scorsa notte. «Sei forse uno strano tipo che vuole violentarmi?»
Lui rise «Oh, ma ti pare? Ti ho trovata fuori dal Mayflower ieri notte, eri svenuta, credo.»
Il Mayflower è un pub situato al centro di Londra.
«Torno subito
» dissi dirigendomi verso il bagno, ricominciai a vomitare.
Entrò Harry «togliti, pulisco io.»
«Scusa. Non so cosa mi stia succedendo.»
Tornammo in soggiorno. «Ti sei ubriacata.» 
«Cazzo.» Quella stronza di Megan, quella lurida puttana

Cominciai a ricordare qualcosa. Megan mi aveva invitata ad una festa. Ho sempre odiato quella ragazza, inoltre, come aveva fatto a convincermi? Voglio dire: io? Ad una festa con una delle più troie della mia scuola? Io ad una festa con lei? Che incubo. 

«Non mi sono mai ubricata prima d'ora.» Aggiunsi
«Beh, c'è sempre una prima volta.» Disse Harry giocherellando con i suoi riccioli.
Era un ragazzo alto, molto alto direi. Con degli occhi da sogno, erano di un verde particolare... Un verde smeraldo. I suoi capelli erano lunghi, ma non troppo; non gli arrivavano neppure alle spalle.

«Comunque piacere, il mio nome è Cassie.» 
«Bel nome.» Sorrise stringendomi la mano.
«Mi fa male la testa.» Dissi sofferente.
«Se vuoi riposare fai pure.»
«No, devo tornare a casa, mia madre sarà preoccupata.»
Presi il mio cellulare, lo sbloccai e non c'era nemmeno una chiamata persa.
Vivevo da sola con mia madre e il mio cane Max in un villino, in una borgata, a Greenwich precisamente.
Non ho mai conosciuto mio padre. Quand'ero piccola, mia madre diceva che non mi sarei persa niente, che quell'uomo non sarebbe stato un buon padre per me. Non l'ho mai visto, ma beh, pazienza.

Ero orribile. Indossavo delle calze nere ormai bucate, una gonna nera ed un top che, si presume una volta sia stato bianco. 
Puzzavo di birra, che schifo.
«Non voglio disturbarti, davvero. Scusami.» Dissi.
«Disturbarmi? Ma no, non preoccuparti.» 
Chiamai mia madre, rispose al quarto squillo.
«Cassie?»
«Mamma.»
«Dove sei? Perché non sei rientrata a casa? Stai bene?»
«Sì. Sì, sto bene. Tra un po' torno.»
«Io non sono a casa in questo momento. Sono dai tuoi nonni, te la senti di restare da sola a casa?»
«Sì, va bene, ciao mamma.»
«Ciao tesoro.
» Si concluse la chiamata.
I miei nonni abitavano a Northill, a circa un'ora e mezza da casa mia.
«Puoi accompagnarmi a casa?» Chiesi ad Harry.
«Certamente. Andiamo.» Rispose lui.

Uscimmo di casa e salimmo in macchina. Mi sentivo in imbarazzo.
Ero in macchina, assieme ad uno sconosciuto. 
Puzzavo, indossavo vestiti rovinati, sporchi. 
Avevo i capelli in disordine e beh, sì: mi facevo schifo.
«Dove ti porto?» Domandò.
«Abito a Greenwich, è lontano da qui. Portami alla stazione.»
Harry cominciò a guidare, ci fu silenzio per un bel po'.
«Guarda, qui siamo nel centro di Londra e, se vuoi, posso accompagnarti direttamente davanti a casa tua.»

Dovevo fidarmi? Voglio dire: ero in macchina con uno sconosciuto. Che fine avrei fatto?

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Bene, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, so di non essere molto brava a scrivere, in più questa è la mia prima fan fiction.
Grazie per aver letto. 
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