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Autore: Neens O Brien    12/12/2014    1 recensioni
Veronica Mars. La speranza che diventi una tranquilla donna di casa è quasi inesistente, ma quando un omicidio sconvolge la città di Neptune il suo è il nome che passa di bocca in bocca. The marshmallow it's back!
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Neptune High era esattamente come l’avevano lasciata. C’erano i ribelli che se ne stavano seduti nel cortile a fumare, guardando con aria di sfida le finestre che si affacciavano sulle classi. Volevano essere visti dagli insegnanti, tanto sapevano che non avrebbero potuto fare nulla. Quello era il gruppo che una volta era formato da Weevil e dagli altri motociclisti messicani, un gruppo con cui Veronica non era mai entrata in contatto prima di conoscere Wallace. E ora Weevil era una delle persone a cui teneva di più, era diventato qualcuno su cui poter contare, nonostante avesse riabbracciato il suo passato.

Veronica e Mac superarono i ragazzi e qualcuno fece un flebile fischio al loro passaggio. La bionda si girò verso l’amica.

-Ti era mancato tutto questo?

-Non ho mai ricevuto molti fischi al liceo, ma comunque preferirei essere in qualsiasi altro posto.

La risata cristallina di Mac fece sollevare gli angoli della bocca di Veronica. Era bello che, nonostante quello che entrambe avevano passato, fossero tornate in carreggiata senza farsi scoraggiare. L’hacker era completamente cambiata rispetto ai giorni del liceo, probabilmente per colpa del suo primo ragazzo, Cassidy Casablancas, che si era rivelato un assassino e uno stupratore. Dopo la sua morte, Mac si era trasformata, era diventata più forte e più sicura di se.

Varcando le porte della scuola, a Veronica sembrò di tornare indietro nel tempo. Non rimpiangeva di certo i giorni che aveva passato esclusa da tutti, ma c’era un moto di nostalgia che accompagnava la visione del suo vecchio armadietto, di fianco a quello di Wallace, quello di Logan, di Duncan. Come era successo a Mac, la vita aveva reso più forte anche Veronica, quindi si sentiva quasi di ringraziare quello che aveva passato.

La figura di Wallace venne loro incontro con un sorriso, e strappò Veronica dal viale dei ricordi.

-Hey, come state? Mac mi ha detto che avete il caso Chesters per le mani, wow!

Continuò a parlare mentre Veronica e Mac camminavano al suo fianco per i corridoi.

-Volete parlare con Zoey Martins, vero? L’insegnante di giornalismo è piuttosto permissiva, è arrivata da poco, quindi non farà problemi per farla uscire.

Veronicà sbirciò dalla porta, riconoscendo l’aula familiare che aveva accompagnato i suoi ultimi due anni alla Neptune High, mentre il senso di nostalgia cresceva. Anche nella stanza gli studenti erano divisi in gruppetti. Gli 09 se ne stavano a ridacchiare dietro ai computer, i nerd discutevano concitatamente e gli asociali erano sparpagliati attorno al tavolo centrale, concentrati nel loro lavoro. Veronica individuò Zoey Martins in quest’ultimo gruppo. Era china su un foglio e scriveva, probabilmente bozze per un articolo, mentre i suoi lunghi capelli biondo cenere le ricadevano sulle spalle.

Le sembrava di rivedere se stessa. Non era nessuno prima di conoscere la sua migliore amica, Lilly Kane, e quando lei era morta Veronica era ripiombata nell’anonimato. Anzi, era peggio dell’anonimato, era finita al centro di un uragano di odio. Zoey era guardata con sospetto dagli 09, che le lanciavano occhiate oblique, in quanto era stata l’ultima a vedere Caroline viva, ma per fortuna non avevano licenziato suo padre come era successo a lei. Il padre infatti era Colin Martins, l’allenatore della squadra di atletica della scuola, di cui facevano parte la figlia e Caroline.

Wallace entrò nell’aula e, dopo aver scambiato qualche parola con l’insegnante, ne uscì accompagnato da Zoey.

La ragazza aveva uno sguardo confuso, probabilmente non capiva cosa potessero volere quelle due donne da lei.

-Ciao Zoey, sono Veronica Mars. Lauren Chesters mi ha incaricata di occuparmi dell'omicidio della figlia, ti va bene se facciamo due chiacchiere?

L'espressione di Zoey si riempì allo stesso tempo di un panico velato e di tristezza, come se il solo pensare a quella storia la facesse stare male, e annuì impercettibilmente. Veronica si ricordava com'era stata per lei la morte di Lilly, il dolore le era sembrato infinito e ogni minima cosa le faceva venire in mente l'amica: i vestiti che si erano scambiate, le foto sulla scrivania, persino le lezioni che avevano in comune.

-Puoi raccontarmi cos'è successo quella sera?

Zoey si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si schiarì leggermente la gola.

-Avevo chiamato Caroline per dirle di venire da me a vedere un film, solo che pochi minuti dopo essere arrivata ha detto che doveva scappare e se n'è andata di corsa.

-Hai notato se per caso ha ricevuto una chiamata o un messaggio?

La ragazza scosse la testa.

-Non mi pare, certo potrei non averla vista, ma non mi ricordo che abbia tirato fuori il telefono dalla borsa.

I pensieri di Veronica vorticarono mentre cercava di trovare una spiegazione. Certo, Caroline potrebbe semplicemente essersi ricordata di avere un impegno, ma la madre l'aveva descritta come una ragazza organizzata, e gli atleti raramente dimenticano di controllare l'agenda.

-Un'ultima cosa, per caso Caroline si comportava in modo strano ultimamente, era diversa dal solito?

-Beh, la prossima settimana doveva fare una gara piuttosto importante, ma non era da lei essere nervosa per queste cose. Sembrava preoccupata per qualcosa negli ultimi giorni, anche se non ho idea di cosa si trattasse. E' anche per questo che le ho chiesto di venire da me per un film, volevo che si rilassasse un po'.

Veronica fece un mezzo sorriso a Zoey mentre si annotava mentalmente tutte le informazioni appena ricevute.

-Grazie mille per il tuo tempo, mi farò sentire se avrò bisogno di ulteriori chiarimenti.

Con un'alzata di spalle Zoey tornò nell'aula, mentre Veronica, Mac e Wallace si avviavano per il corridoio. Salutarono l'amico, che doveva andare a preparare i programmi per la lezione successiva, e tornarono in macchina.



Veronica aveva bisogno di pensare, quindi andò al poligono di tiro. Dopo le prime volte, le era sembrato molto più semplice e, per quanto odiasse l'idea di usare una pistola contro qualcuno, sparare alla sagoma del poligono la rilassava. All'entrata salutò Leith, un vecchio amico di suo padre, prese le cuffie e gli occhiali ed entrò nella stanza grigia. C'erano sempre le stesse persone, ogni volta che andava lì, un uomo che aveva tutta l'aria di essere un poliziotto, un ragazzo con una maglietta di un gruppo metal che molto probabilmente aveva saltato scuola, e un gruppo di tre amici che evidentemente sparavano solo perchè non avevano nulla da fare, visto come mancavano il bersaglio.

Non appena fece partire i primi colpi, la mente di Veronica iniziò ad ingranare, assimilando e mettendo insieme tutte le sue informazioni. Non era possibile che Caroline si fosse dimenticata di avere un impegno, chiunque la conoscesse diceva che non dimenticava mai nemmeno gli onomastici o gli anniversari di trasferimento. Quindi qualcuno doveva averle detto di raggiungerlo, ma lo sceriffo Lamb, pur essendo un incompetente, aveva fatto controllare i registri e i tabulati del suo telefono, senza trovare nulla. Le opzioni erano due: o Caroline era cambiata del tutto in pochi giorni, o Zoey stava mentendo.

Una pausa tra uno sparo e l'altro le fece sentire che il suo telefono stava squillando.

-Si?

-Signorina Mars, sono Lauren Chesters, l'hanno trovato. Hanno trovato l'assassino della mia bambina.



Veronica non ci mise molto a raggiungere l'ufficio dello sceriffo, dove Lamb stava discutendo animatamente con un altro volto noto.

-Hey sceriffo, Cliff! Come state? Io passavo da queste parti e ho sentito che avete preso un bel pesce all'amo!

Lo sguardo di disapprovazione dello sceriffo era quasi divertente.

-Non condividerò le informazioni riservate dell'indagine con una piccola impicciona.

Vederlo sbattere la porta del suo ufficio fece pensare a Veronica che qualcosa fosse andato storto, altrimenti avrebbe semplicemente fatto l'arrogante con lei come al solito.

-Che è successo?

-Sotto le unghie della ragazza hanno trovato della vernice, quella che si usa per dipingere le barche, quindi sono andati al porto e hanno perquisito ovunque. Caroline deve essersi attaccata al parapetto quando è stata colpita. Alla fine su uno yacht, la “Principessa Ametista” hanno trovato delle tracce, anche se il proprietario aveva provato ad occultarle, ma dimmi, hai mai provato a lavare via il sangue dal legno? Comunque hanno arrestato il proprietario, Kyle Preston.

-E tu ovviamente sei finito a fare l'avvocato di un uomo praticamente già condannato, che strano.

Cliff aveva sempre casi del genere. Quando qualcuno era al di là del salvabile, lo assegnavano a lui, peccato che poi Veronica lo aiutasse quasi sempre. L'uomo alzò le spalle.

-Che ci vuoi fare. Per lo meno posso fare finta di credergli, continua a giurare di non essere stato lui.

-Oh, allora sicuramente non è stato lui. Dici che posso scambiarci due parole?

Con un'occhiata circospetta verso l'ufficio di Lamb, Cliff la fece entrare nella sala degli interrogatori, dove un ragazzo che non poteva avere più di 25 anni, stava seduto nervosamente. Appena Veronica entrò, il ragazzo iniziò a parlare.

-Non sono stato io, quante volte dovrò dirvelo? Lei era lì sulla mia barca, qualcuno le ha sparato e io ho dato di matto! So che dovevo chiamare subito lo sceriffo, ma mi sono spaventato e io..l'ho spostata, ma giuro che era già morta, non l'avevo mai vista prima!

-Woow, calma tigre.

Veronica si sedette di fronte a lui mentre esaminava i suoi effetti personali: un pacchetto di sigarette, il portafoglio e il cellulare. Prese quest’ultimo e fece scorrere la rubrica.

-Se non conoscevi la ragazza morta di chi è questo numero? “C”, chi è C, Kyle?

Il volto del ragazzo sembrò sbiancare.

-Lei è una mia amica, si chiama..Claudine ma il suo nome non le piace quindi l'ho salvata come C.

La ragazza scosse la testa mettendo il broncio.

-Non va bene se il nostro rapporto inizia con una bugia, Kyle. Tu lo sai vero che su Whatsapp si possono vedere le foto dei tuoi contatti? No perchè la tua amica Claudine secondo me assomiglia in modo impressionante a Caroline Chesters.

Il ragazzo la guardò preso dal panico, balbettando leggermente.

-Forza Kyle, è ora di dire la verità.




//Eeeeh gnente, si aprono le scommesse. Ah, ho appena deciso che la storia avrà sette capitoli, più l'epilogo, quindi se continuo a pubblicare un capitolo al giorno dovrebbe terminare mercoledì. Byee! <3
-Neens

   
 
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