Urla
Urla di paura. Lacrime. L'ambulanza accorreva veloce, evitando i semafori.
I paramedici scesero dal mezzo, portando dietro di loro una barella, e sollevarono leggermente la figura accasciata a terra sull'asfalto, mettendovela sopra.
«Spazio gente, fateci passare!» urlò una donna dagli occhi neri, trasportando la ragazza dai capelli rossi all'interno dell'ambulanza.
Erano tutti preoccupati, soprattutto i suoi amici che avevano seguito con lo sguardo tutta la scena.
Francesca, troppo scossa per l'avvenimento, strinse il braccio di Marco, affondandoci le unghie smaltate di azzurro. «M-Marco..- deglutì rumorosamente, stringendo sempre di più. - Cosa le succederà? C-Camilla..»
La corvina, completamente sconvolta, si lasciò andare ad un pianto disperato circondata dalle braccia confortevoli del suo ragazzo.
Le mani di lui accarezzarono i capelli neri della fidanzata delicatamente, stringendola al petto come per proteggerla dal dolore che stava provando. Marco prese il cellulare digitando un numero e mormorò qualcosa che Francesca non riuscì a sentire ma udì solo un 'Ci vediamo lì' da parte del riccio che la trascinò sul motorino, dicendole di tenersi forte a lui.
Ubbidì, sentendosi stupida per non aver chiesto ai paramedici di farla salire sull'ambulanza per stringere la mano a una delle sue migliori amiche.
'Stupida, stupida, stupida' si ripeteva, affondando il viso nella maglia di Marco per soffocare le lacrime.
I paramedici scesero dal mezzo, portando dietro di loro una barella, e sollevarono leggermente la figura accasciata a terra sull'asfalto, mettendovela sopra.
«Spazio gente, fateci passare!» urlò una donna dagli occhi neri, trasportando la ragazza dai capelli rossi all'interno dell'ambulanza.
Erano tutti preoccupati, soprattutto i suoi amici che avevano seguito con lo sguardo tutta la scena.
Francesca, troppo scossa per l'avvenimento, strinse il braccio di Marco, affondandoci le unghie smaltate di azzurro. «M-Marco..- deglutì rumorosamente, stringendo sempre di più. - Cosa le succederà? C-Camilla..»
La corvina, completamente sconvolta, si lasciò andare ad un pianto disperato circondata dalle braccia confortevoli del suo ragazzo.
Le mani di lui accarezzarono i capelli neri della fidanzata delicatamente, stringendola al petto come per proteggerla dal dolore che stava provando. Marco prese il cellulare digitando un numero e mormorò qualcosa che Francesca non riuscì a sentire ma udì solo un 'Ci vediamo lì' da parte del riccio che la trascinò sul motorino, dicendole di tenersi forte a lui.
Ubbidì, sentendosi stupida per non aver chiesto ai paramedici di farla salire sull'ambulanza per stringere la mano a una delle sue migliori amiche.
'Stupida, stupida, stupida' si ripeteva, affondando il viso nella maglia di Marco per soffocare le lacrime.
…
Natalia girò attorno alla panchina a ritmo di musica, battendo i piedi accompagnata dalle mani di Maxi che l’aiutavano a mantenere il ritmo.
«Uno, due, tre.. uno, due e tre. Destra, destra, sinistra, sinistra» esclamò il riccio, seguendo con lo sguardo scuro la sua ragazza.
«E’ importante rimanere allenati altrimenti verremo sopraffatti al ritorno..» continuò, raggiungendo la corvina e passeggiando accanto a lei mentre cantava.
«Yo te miro, se me corta la respiración
Cuanto tu me miras se me sube el corazón
(Me palpita lento el corazón)
Y en silencio tu mirada dice mil palabras
La noche en la que te suplico que no salga el sol
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Tu cuerpo y el mío llenando el vacío
Subiendo y bajando (subiendo y bajando)
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Ese fuego por dentro me está enloqueciendo
Me va saturando
Con tu física y tu química también tu anatomía
La cerveza y el tequila y tu boca con la mía
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Con esta melodía, tu color, tu fantasía
Con tu filosofía mi cabeza está vacía
Y ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo
Una noche loca (una noche loca)
Ay besar tu boca (y besar tu boca)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo una noche loca
Con tremenda loca
(Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh)»
Le fece fare un giro su sé stessa, ritrovandosi a pochi centimetri di distanza l’uno dalle labbra dell’altro.
«Tu me miras y me llevas a otra dimensión
(Estoy en otra dimensión)
Tu latidos aceleran a mi corazón
(Tu latidos aceleran a mi corazón)
Que ironía del destino no poder tocarte
Abrazarte y sentir la magia de tu olor
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Tu cuerpo y el mío llenando el vacío
Subiendo y bajando (subiendo y bajando)
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Ese fuego por dentro me está enloqueciendo
Me va saturando
Con tu física y tu química también tu anatomía
La cerveza y el tequila y tu boca con la mía
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Con esta melodía, tu color, tu fantasía
Con tu filosofía mi cabeza está vacía
Y ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo
Una noche loca (una noche loca)
Ay besar tu boca (y besar tu boca)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo una noche loca
Con tremenda loca
(Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh
Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh
Ooooh bailando amor ooooh
Bailando amor ooooh es que se me va el dolor
Ooooh).»
Nata fece un casqué, terminando la canzone mentre dava un bacio al suo ragazzo a fior di labbra.
Lui le prese le guance tra le dita, stringendole delicatamente, e vi posò un bacio da ogni lato, mantenendo la ragazza tra le sue braccia e coccolandola teneramente, le posò un lieve bacio sui capelli corvini e riccioluti.
«Mi diverto sempre quando sono con te, Maxi. Non importa il luogo o l’orario, se c’è il sole o la pioggia, tu mi rendi felice e non vorrei stare con nessun altro, siamo solo io e te, tu e me, niente potrà dis-» Nata non riuscì a terminare la sua dichiarazione perché il cellulare di Maxi aveva iniziato a squillare, diffondendo una canzone che lei conosceva bene: era Let it go di Demi Lovato, lei la adorava.
Amava Frozen: Il Regno Di Ghiaccio e quando il riccio l’aveva portata a vederlo al cinema l’aveva baciato e trascinato di corsa fino al luogo dove sarebbe stato proiettato, senza aspettare un solo minuto.
«Cosa?! Non può essere!»
Maxi era atterrito, lo vedeva. La bocca era spalancata, gli occhi si muovevano da una parte all’altra del parco, cercando qualcosa che lo aiutasse a non dar sfogo alle lacrime che volevano uscire. Non doveva dimostrarsi debole, non davanti alla sua Natalia.
«Maxi, mi fai preoccupare.. Che è successo?» chiese quella, avvicinandosi al ragazzo col capellino e togliendoglielo delicatamente.
Non rispose, semplicemente spostò lo sguardo sulla figura preoccupata della ragazza accanto a lui e chiuse la chiamata, rimettendo il telefono al suo posto nella tasca e prese per le spalle la corvina, fissando i suoi occhi color nocciola.
«H-ha avuto un incidente..» mormorò, sconvolto.
«Chi ha avuto un incidente, Maxi?» chiese allarmata Nata, prendendogli le mani e cercando di comprendere le sillabe che uscivano dalla bocca del rapper.
«C-Camilla.. è stata investita.»
La corvina, completamente scioccata, aprì la bocca e si alzò dalla panchina, prendendo la borsa e chiedendogli: «In quale ospedale si trova?»
Il rapper si alzò e balbettò «Clinica Del Sol, in Av Coronel Diaz 2211.»
Si misero a correre a perdifiato, raggiungendo il primo autobus disponibile e scesero alla sesta fermata, entrando nell’ospedale dove la rossa era stata ricoverata.
Non potevano crederci, non volevano.
…
Violetta e Leon erano in spiaggia e si stavano godendo il sole di San Clemente del Tuyu, una località a circa trecento chilometri da Buenos Aires dove il ragazzo villeggiava durante l’estate.
Lei, la testa poggiata sul petto del ragazzo e gli occhi puntati verso la distesa blu che, alla luce del tramonto, assumeva tante sfumature, come il cielo. Lui, disteso sull’asciugamano verde, passava tranquillo le mani tra i capelli della sua amata, tirandone ogni tanto qualche ciocca per farla girare verso di sé e baciarla dolcemente.
«Che te ne pare?» gli chiese Violetta, disegnando sulla fine sabbia un cuore con le loro iniziali. Le piaceva la sensazione che le provocava la sabbia fresca tra le dita delle mani e dei piedi, le faceva il solletico.
Leon si girò verso la bionda, sorridendole. «Di te? Sei la cosa più bella che io abbia mai visto, amore.»
Ella ricambiò il sorriso, nonostante dovette dargli uno schiaffo sul braccio. «Scemo, non intendevo cosa pensassi di me! Guarda lì – indicò con un dito il magnifico tramonto e si girò a pancia in giù, avvicinando il viso lentamente a quello del ragazzo, - Ti ringrazio, comunque, anche tu sei meraviglioso.. Ti amo da morire.»
Prima che Violetta potesse posare le sue labbra su quelle del fidanzato, una suoneria li interruppe, facendo apparire sul viso di Leon un’espressione aggrottata.
«Ma chi diamine è?» chiese, infatti. Prese il cellulare e Maps dei Maroon 5 smise di suonare per tutta la spiaggia, mentre il giovane Vargas assumeva un’espressione preoccupata.
«Dobbiamo andare, ora.» disse, semplicemente.
Si alzarono di fretta e recuperarono le loro cose mentre la bionda chiedeva: «Cosa è successo?»
Non ottenne risposta fino a quando non raggiunsero l’auto che il padre di Leon aveva prestato loro e il ragazzo dagli occhi verdi mormorò: «Camilla.. è stata investita, mi ha chiamato Maxi perché anche lui lo ha appena saputo ed era sconvolto.. Torniamo a Buenos Aires e preghiamo che tutto torni come sempre.» Riuscì a non far tremare la voce, trattenendosi per non scoraggiare ancora di più la bionda.
«Io.. non posso crederci.. Cam-milla» la voce le si spezzò e non riuscì a trattenere le copiose lacrime che scendevano sulle sue guance.
Dovevano correre e pregare che tutto tornasse come prima, tutto doveva tornare come prima.
Ehilà!
Mi scuso tantissimo per il ritardo, seriamente!
La scuola mi sta divorando viva ma almeno ottengo i risultati come il 10- nella versione di greco :D
Dal 21 dicembre sarò tutta per voi e finalmente potrò rilassarmi!
Non credo di aver molto da dire tranne per il fatto che vorrete uccidermi per quello che sto facendo passare a tutti i miei cari personaggi..
Non odiatemi! :C
Ringrazio: HugMeShailene e Niley Story.
La prima per recensire sempre e per essere così tenera :3
La seconda per il meraviglioso banner!
E ora scappo, bacini :D