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Autore: Thiare    13/12/2014    5 recensioni
"Hai intenzione di restare lì ancora per molto?"
Dall'aspetto acciaccato che aveva, Hermione intuì che quella volta Ron fosse stato Schiantato dalle scale almeno una sessantina di volte.
"Fino a quando non riuscirò a trovare il modo di superare queste stupide scale." Più per l'orgoglio di non farsi battere così facilmente da alcuni scalini che ovviamente per andare a spiare quello che ci fosse oltre - anche se l'idea non gli dispiaceva in fin dei conti -.
Hermione sbuffò stringendo di più i libri al petto mentre Ron si rialzava da terra e si accovacciava davanti al primo gradino.
"C'è solo un modo per sorpassare le scale indenni." gridò lei da sopra il pianerottolo ridendo.
"Che tu non mi dirai." sospirò lui.
"Che io non ti dirò."

Ron non accetta di non poter sorpassare le scale del dormitorio femminile, Hermione lo guarda divertita.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Stairs





QUINTO ANNO_Autunno 1995

"Hai intenzione di restare lì ancora per molto?"
Hermione lo sorpassò salendo a due a due i gradini del dormitorio femminile per poi girarsi e fissarlo dall'alto con aria di superiorità.
Dall'aspetto acciaccato che aveva, Hermione intuì che quella volta Ron fosse stato Schiantato dalle scale almeno una sessantina di volte.
"Fino a quando non riuscirò a trovare il modo di superare queste stupide scale." Più per l'orgoglio di non farsi battere così facilmente da alcuni scalini che ovviamente per andare a spiare quello che ci fosse oltre - anche se l'idea non gli dispiaceva in fin dei conti -.
Hermione sbuffò stringendo di più i libri al petto mentre Ron si rialzava da terra e si accovacciava davanti al primo gradino.
"C'è solo un modo per sorpassare le scale indenni." gridò lei da sopra il pianerottolo ridendo.
"Che tu non mi dirai." sospirò lui.
"Che io non ti dirò."






QUINTO ANNO_Inverno 1995

Dopo essere stato Schiantato, lasciato scivolare sulle scale/scivolo, riempito di Puzzalinfa e pietrificato da un paio di scalini, Ron si arrese e rimase steso a pancia in giù con il mento sulle mani a pugno mentre fissava l'apice delle scale. Lì su, Hermione era nella stessa posizione e fissava il ragazzo con sguardo gongolante aspettando che dicesse qualcosa.
"Non mi arrenderò così facilmente." bofonchiò infine.
Lei rise di gusto incrociando i piedi adorabilmente. "Ah no?" sorrise amabile e Ron credette di odiarla.
Scosse il capo; infatti si alzò di scatto sotto lo sguardo stupito dell'amica e sparì verso il dormitorio maschile. Hermione aveva già fatto comparire un paio di ferri magici che ora sferruzzavano qualcosa che assomigliava ad una benda monoculare, quando il rosso comparì stringendo la sua Tornado Undici. I ferri piombarono sulla moquette con un tintinnio sotto lo sguardo di stupore di Hermione.
"Hai intenzione di volare fin quassù?" rise lei.
Ron mise su un'espressione imbronciata. "Vedrai te, donna di poca fede."
Cavalcò la sua scopa e balzò in aria con un salto, fece per attraversare le scale volando ma quando si trovò già sul primo gradino, beh... CRASH.
Hermione urlò spaventata e Madama Chips non fu mai così furiosa per una mezza frattura cranica su uno studente.
Niente, questa ormai era guerra.






QUINTO ANNO_Inverno 1996 (Gennaio)

Ron aveva continuato imperterrito a sfidare le scale e ora Hermione quando lo guardava, con le dovute fasciature e lividi, non rideva più.
Era una questione di orgoglio, ormai, e Ron si sentiva ferito nella coscienza nonostante sapesse che quello era un sistema inventato dagli stessi fondatori, quindi inespugnabile.
"Com'è che questo sistema non funziona con gli animali?" aveva domandato brusco davanti al primo scalino a Hermione nella sua solita posizione all'ultimo mentre Grattastinchi sfrecciava rapido per tutte le scale verso di lei.
"Gli animali sono ammessi."
"E se mi trasfigurassi?" chiese, un lampo di speranza negli occhi esasperati.
"Provaci." lo incalzò lei acida, ma il suo tono si addolcì quando notò lo sguardo affranto del ragazzo. "Dai, Ron, non è così importante, non vedo perché te la prendi tanto!" disse solidale ma lui si ritirò in piedi.
Curioso di sapere quale sarebbe stata la prossima espulsione inventata da quel genio di scalinata di marmo, che, fatta di pietra, era riuscita a fregarlo, mosse il primo passo verso il gradino, Hermione aprì la bocca ma prima di poter protestare, Ron era svanito nel nulla.
Ad alcuni piani di sotto, nella Sala Grande, Harry sobbalzò facendo cadere la forchetta che si stava portando alla bocca non appena vide Ron apparire nel nulla al suo fianco.
"Ron..?"
"Quelle scale...!" si alzò di nuovo, borbottando. "Quelle maledette scale!"






QUINTO ANNO_Inverno 1996 (Febbraio)

"E ora che cosa ti inventerai?" Hermione si stava spazientendo, Ron era di nuovo lì.
"Hai detto che c'è un modo, quindi ho intenzione di scoprirlo." disse, risoluto.
La ragazza rise di cuore attraversando la sala comune e oltrepassando Ron davanti alle scale. Un paio di ragazze superarono Hermione e uscirono dal buco del ritratto gettando occhiatacce a Ron.
Harry si era arreso al comportamento dell'amico, diceva che avrebbe smesso di comportarsi a quel modo quando avrebbe capito che stava esagerando.
"E come hai intenzione di farlo?" chiese lei fermandosi sulle scale, mani sui fianchi e una nota piccata nella voce.
"Ti parlerò finché non ti dissuadrò e me lo dirai." Ron aveva alzato il mento a mo' di sfida.
Hermione rise. "Non credo proprio."
"Allora parlerò alle scale finché non le dissuadrò a farmi passare."
"Buona fortuna." lo schernì lei.
Hermione restò a guardarlo venire Schiantato, lasciato scivolare sulle scale/scivolo, riempito di Puzzalinfa e pietrificato dagli scalini senza dire niente.

"Se non fossi il mio idiota..."






QUINTO ANNO_Primavera 1996

"In che modo originale hai intenzione di farti spaccare la testa oggi?" ridacchiava Harry mentre Ron accelerava il passo ignorandolo.
Sapeva che era una cosa abbastanza stupida, ma sentiva come un affronto al suo orgoglio il fatto di non riuscire a superare un paio di scalini.
Quel pomeriggio Hermione lo attendeva sempre lì, con la pancia in giù, i piedi dondolanti in aria e il viso poggiato sui pugni nell'immagine di una scolaretta frivola.
"Che altra sfida porgerai alle scale, Ron?" chiese con un grande sorriso.
"Un incantesimo Confundus." disse con solennità lasciando cadere la borsa con un tonfo, Hermione spalancò la bocca mentre Ron estraeva la bacchetta.
Si avvicinò piano alle scale tenendo la bacchetta puntata, Hermione si alzò sui gomiti ma prima che potesse pronunciare qualsiasi formula, un lampo azzurro partì dal secondo gradino della scala e colpì il ragazzo in pieno petto.
Hermione gridò acuta e corse di fretta ma quando arrivò ai piedi della scala trovò solo un mucchio di vestiti.
"Oh no, Ron!" urlò orripilata portandosi una mano alla bocca ma prima che potesse pensare a qualcos'altro, qualcosa si mosse tra i panni accatastati.
Hermione si piegò e si sporse verso la camicia e il maglione di Ron per poi scoprire un batuffoletto tutto peli che assomigliava tanto ad un gattino dal pelo rosso fiamma.
La ragazza lo prese con dolcezza. "Ma perché non riesci proprio a capire, Ron?"
Miew.
Hermione sospirò. "Ok, ti dirò il trucco, va bene?"







QUINTO ANNO_Primavera 1996

Ron era tornato normale da pochi giorni quando si ricordò delle vaghe parole dette da Hermione sul fatto che gli avrebbe rivelato il trucco.
La ragazza sbuffò mentre Ron la seguiva concitato di sopra grattandosi l'orecchio - diciamo che sputava ancora qualche palla di pelo ogni tanto, Madama Chips e la McGranitt erano furiose -.
Arrivarono nella sala comune di Grifondoro trascinando i piedi - Harry aveva preferito fare una passeggiata e tenersi alla larga da certe cose - e lasciarono le borse in un angolo mentre si dirigevano verso le scale del dormitorio femminile.
Hermione lo prese per un braccio conducendolo davanti al primo scalino e gli fece cenno di restare immobile, poi salì due scalini e si portò di fronte a lui sospirando.
"E' qualcosa che vuoi davvero tanto, eh, battere le scale?" disse con un pizzico di amarezza che Ron non percepì.
Il ragazzo annuì forte e Hermione tirò un paio di nuovi sospiri, poi socchiuse gli occhi lasciando Ron con la sensazione che qualcosa di incredibile stesse per accadere.
Ma Hermione, sorprendendolo del tutto, allungò semplicemente la mano verso di lui.
"COSA?!" sbottò lui.
Hermione gli scoccò un'occhiataccia. "Ti do il permesso di salire le scale del mio dormitorio." disse con tranquillità.
Ron sorrise come se tutto quello fosse una grande bufala, le prese la mano, alzò il piede e lo poggiò sul primo gradino, come a mostrarle che aveva fatto cilecca, ma questa volta non successe niente.
E Ron finalmente capì quello che stava facendo, perché lei non era su a fare i compiti o in biblioteca o a sferruzzare berretti di lana: Hermione era lì davanti a lui, con quei suoi occhioni enormi, solo perché voleva essere sorpresa. Non seppe dire da cosa lo capì, era solo che quella muta richiesta di divertimento che gli avevano sempre inviato i suoi occhi era ormai così lampante. Hermione Granger aveva visto la monotonia e l'estrema azione, e col tempo aveva saputo trovare dell'estrema azione persino nella monotonia.
Per un momento Ron si dispiacque, perché non aveva potuto dare a quella ragazza speciale l'effetto che voleva, che forse meritava: divertimento, bah, almeno una volta, ma le strinse comunque la mano.

E il sorriso di Ron divenne più sincero man mano che saliva tutte le scale del dormitorio dietro a Hermione.














N.d.a.
Prima storia sul fandom, spero di essermela cavata.
"Stairs" chiamata anche "Di come Ron non è riuscito ad accettare di non essere più intelligente di alcuni scalini."
Romione pura perché è una delle mie OTP preferite e anche perché... ROMIONE IS THE WAY.
Spero che non sia uscita un obbrobrio.
Just words, fantasies and fortune
Erika







 
   
 
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