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Autore: DiamanteLightMoon    13/12/2014    1 recensioni
-Ambientato dopo la guerra contro Gea (lievissimi spoiler)-
Gea è stata sconfitta ma il prezzo di questa vittoria pesa ancora nei cuori dei semidei. Percy Jackson, il figlio di Poseidone, è morto. Ma la sua storia non è finita. Un nuovo nemico si sta destando e solo gli eroi più coraggiosi e potenti posso femarlo. La missione dei Sette non si è conclusa con il sonno della Terra. Annabeth, Jason, Piper, Leo, Hazel, Frank e Nico guidati dal fantasma di Percy partiranno per un'impresa quasi impossibile e suicida all'alba della Fine. Perchè mostri dimenticati da tutto e da tutti daranno loro la caccia. Dovranno affrontare nemici di una potenza mai vista in una corsa contro il tempo alla ricerca di una pietra perduta e di un incantesimo in grado di risvegliare i morti e di farli ritornare in vita. Trappole e pericoli li attenderanno in agguato nell'ombra, tranelli pronti a scattare per farli fallire. Ma loro non possono fallire, perchè se non riusciranno a portare a temine l'impresa il mondo cadrà. E i suoi abitanti con lui.
-Dal testo-
"Pov's Annabeth
-Tutte le regole che conosciamo dovremo lasciarcele alle spalle, in questa missione ne esiste solo una: Uccidere o essere uccisi- dice Percy
-Sembra l'inizio di una barzelletta senza il minimo senso dell'umorismo- fa Leo
-No, sembra di stare negli Hunger Games- conclude Nico
Non ho idea di cosa siano questi Hunger Games, ma dal nome che hanno non credo siano giochi matematici."
spero di avervi incuriositi almeno un po'
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SECONDO INDIZIO
Pov's Percy
-Merda l'allarme- imprecò Leo. Frank lo guardò come se avesse appena detto che la sua ragazza era un mammut assetato di sangue. Il figlio di Efesto alzò le spalle probabilmente si stava chiedendo il morivo del comportamento di Frank.
-Ehi, voi due non state lì impalati a fissarvi come due innamorati, correte!- gridò loro Hazel. I due ragazzi si riscossero e scattarono verso di noi.
-Come facciamo a uscire?- strillò Piper slittando sulle converse. Jason la prese al volo prima che cadesse lunga distesa per terra e scosse la testa.
-Non ne ho la più pallida idea- le rispose infatti.
-Io forse- disse Leo. Annabeth si girò verso di lui.
-Sei sicuro? Sai non vorrei finire arrestata dalla polizia mortale per effrazione e furto!- fece lei.
-Sì, sono sicuro. Mi sa che ho avuto anche io la mia dose di poteri aggiuntivi e se Percy può praticamente controllare ogni cosa e tu sei diventata un super genio, io posso avvertire con chiarezza ogni macchinario all'interno di questo museo.- si fissò le mani- credo di saper rilevare anche le fonti di calore e di poterle sfruttare a mio vantaggio-
-Certo, molto figo- lo interruppe Nico- allora come usciamo di qui? E già che ci sei spegni questo dannato allarme!!-
-Giusto. Ok, c'è una buona notizia e una cattiva. Da quale inizio?-
-Da quella buona- rispose Frank.
-L'uscita più vicina è a due corridoi da noi, sulla destra. Si gira al prossimo incrocio. Questa è quella bella. Quella brutta è che c'è una guardia alla porta e altre quattro che pattugliano i corridoi e sono tutte armate. Quindi, mi dispiace ragazzi, ma non ho idea di come uscire da qui- l'allarme si era spento finalmente o forse era stato Leo a farlo. Senza quel suono infernale nelle orecchie sentimmo tutti il suono di passi pesanti di uomini che correvano.
-Credo di sapere come fare- ci disse Nico. Le guance pallide erano colorate di un lieve rosa per la corsa, gli occhi più scuri dell'ossidiana brillavano per l'idea appena avuta.
-Non mi piacciono le tue idee. Di solito sono completate dalla morte di qualcuno e rischiano di farci uccidere tutti- gli disse Leo. Non potei dargli torto, visto e considerato che era stato Nico a propormi di fare un tuffetto nello Stige. Ovviamente c'era il doppio fine e, quando siamo andati negli Inferi, il mio simpatico amico mi ha fatto “rapire” dalla mia professoressa di matematica, alias furia Alecto, e dalla sue compari per portarmi da suo padre. Specificando, mi ha rinchiuso dentro una gabbia ermetica dopo avermi detto che l'Olimpo sarebbe andato distrutto. Un'altra volta è stata quando avevo perso la memoria e lui aveva finto di non conoscermi, a proposito devo ancora fargliela pagare.
-Neanche a me piacciono, ma non abbiamo altra scelta. Come sempre direi-feci. Nico mi lanciò un'occhiataccia mentre Annabeth sghignazzava.
-L'hai detto tu non abbiamo altra scelta- mi scimmiottò Nico-quindi, direi che bisogna mettere in atto il mio piano-
Non ci lasciò il tempo di dire niente. Mosse entrambe le mani nell'aria e mi sentii catapultare verso l'alto con un senso di vertigine che mi assaliva. Mi ritrovai a brancolare nel buio senza sapere dove fossero gli altri e soprattutto Annabeth, avrei gradito poterle dire addio se la morte fosse tornata a trovarmi. Atterrai pesantemente sul pavimento della suite battendo la testa contro il parquet.
-Accidenti, Nico- imprecò Jason massaggiandosi una spalla. Accanto a me qualcuno gemette, mi voltai e vidi Annabeth distesa sul divano, la testa affondata in un cuscino ricamato. Piper era mezza sdraiata su di lei. La figlia di Afrodite si alzò, o meglio si lasciò cadere dal divano per poi alzarsi. Annabeth sollevò la testa dal cuscino.
-Cavolo, Piper, non sei certo un peso-piuma! Credo che non mi dimenticherò mai la sensazione e il dolore dei tuoi gomiti sulla mia schiena-
-Scusa, non volevo farti male, ne atterrare su di te- si scusò Piper.
-Nico! Che cavolo hai fatto?- domandò Leo spuntando da dietro la poltrona. Nico si spazzolò i jeans scuri mentre il suo volto si adombrava un po'.
- Te, Percy e Annabeth non siete gli unici con nuovi poteri, quando eravamo lì dentro riuscivo a percepire ogni ombra presente, persino quella dei nostri corpi. Quello che ho appena fatto è una specie di viaggio nell'ombra solo molto più potente e più veloce. Credo che sia più teletrasporto- rispose il figlio di Ade.
-Ok, ora quattro di noi hanno scoperto che oltre ai loro poteri, già di per se notevoli ne hanno altri, fantastico, direi- disse Hazel, gattonando verso di noi dalla sua stanza.
-I miei poteri notevoli quali erano?- domandò Annabeth sollevando un sopracciglio. Hazel sbuffò. Fu Frank a rispondere:
-Sei super intelligente, una specie di enciclopedia vivente e una maledetta macchina da guerra- fece serissimo.
-Guarda che tu non hai niente da invidiarmi- esclamò Annabeth.
-Tu dici?- le chiese sarcastica Piper- noi siamo i semidei più potenti di questo secolo, forse persino del millennio. Gli altri mezzosangue se li sognano poteri come i nostri. E ora a quanto pare stanno aumentando ancora di più. È ovvio di chi siano i più forti tra di noi- Piper scrollò la testa e ci guardò uno a uno. Nessuno fece la domanda eppure lei rispose lo stesso come se l'avesse percepita nell'aria. -Se ora vi chiedessi di dirmi chi tra noi è quello più potente cosa rispondereste?-
-Percy- risposero tutti in coro, lei compresa.
-Esatto- si voltò a guardarmi.
-Io?- esclami stupito indicando me stesso. Mi voltai verso Annabeth che mi sorrise.
-Sì, tu- mi disse Jason- quando arrivai per la prima volta al Campo Mezzosangue, il tuo nome era sulla bocca di tutti, tutti erano indaffarati a cercarti e lodavano le tue gesta da quando eri poco più di un ragazzino e hai riportato indietro la folgore di Zeus a quando hai sconfitto Crono. Quando l'ho saputo ho pensato “Ma chi è sto tipo?” poi ho ritrovato la memoria e mi sono ricordato che io non ho fatto altro che attaccare il Monte Otri.-
-Beh, tu hai sconfitto Crio solo soletto. Anche lui era bello grosso e non provare ad ingannarmi lo so come era fatto, l'ho sognato- lo interruppi.
-Non è la stessa cosa. Immagina il mio stupore quando ho saputo che ti eri perfino immerso nello Stige ed eri sopravvissuto. Poi quando siamo arrivati al Campo Giove e mi hai raccontato che cosa avevate fatto tu, Hazel e Frank per salvare Tanatos ho veramente capito chi tra noi era il più forte- Jason si strinse nelle spalle.
-Anche tu sei stato ammirevole nella tua impresa per salvare il Campo Mezzosangue, ciò che hai fatto alla Casa del Lupo è stato coraggioso allo stesso modo mio. In più tu hai affrontato Porfirio, il re dei giganti. Io solo Polibote- dissi e lo pensavo davvero.
-Polibote era l'opposto di Poseidone. Frank e Hazel ci hanno detto come ti eri sentito quando l'hai viso la prima volta. Eppure tu l'hai affrontato da solo con l'unico aiuto di una testa di pietra di una statua di Terminus. Hai bevuto senza pensarci due volte dalla boccetta del sangue di Gorgone senza sapere se Finea aveva scelto quella con il veleno o l'altra, saresti potuto morire e l'hai fatto senza indugi solo per salvare un campo che non era neanche tuo. O quando ti sei lasciato cadere dal ghiacciaio di Hubbart conficcando la spada nel ghiaccio, questa volta per permettere a due Romani di salvarsi e uccidere Alcione. E quando hai preferito cadere nel Tartaro insieme ad Annabeth perchè non volevi lasciarla, quello è vero coraggio. L'hai fatto anche se  sapevi che potevi non riemergere mai. È stato il gesto più nobile e coraggioso che io abbia mai visto fare in vita mia. Dopo che noi apprendemmo ciò che vi era successo, Nico ci disse che pensava che tu fossi il semidio più potente che avesse mai conosciuto e che ce l'avresti fatta, soprattutto con Annabeth a fianco. Ed è ciò che è successo- Jason prese fiato, solo allora mi accorsi che durante il discorso aveva respirato si e no una o due volte. Piper gli mise una mano su un braccio guardandolo poi si voltò verso di me.
-Quello che intende dire è che tu rimarrai sempre il più di tutto rispetto a noi e agli altri semidei. Perfino da morto. Basta pensare a come hai perso la vita- continuò per lui. Feci un mezzo sorriso.
-La lealtà è il mio difetto fatale. Atena mi ha sempre detto che mi avrebbe portato alla morte- dissi.
-Ed è anche il tuo miglior pregio- aggiunse Hazel.
-Come può un pregio essere anche un difetto?- domandò Leo grattandosi la nuca.
-Come può il tuo fuoco non bruciarti?- gli rispose Annabeth- a volte non ci sono risposte logiche. E farai bene ad evitare una delle tue classiche battutine sarcastiche perchè ciò che è appena uscito dalla mia bocca è alquanto strano per una figlia della saggezza-aggiunse.
-Come siamo arrivati a parlare di questo?- chiese Frank.
-Non ne ho la minima idea- Nico sembrava parecchio confuso.
-Ok, da questo fantomatico discorso sui poteri superfighi e sulla forza micidiale che mi ritrovo la mia ultrafantastica intelligenza ha dedotto che vorreste che io fossi una specie di capo. Giusto?- Annabeth mi scompigliò i capelli, già di per sé spettinati all'impossibile.
-Giusto, Testa d'Alghe- mi disse. Sbuffai, fantastico: ero morto e comunque mi volevano come capo. Era molto lusingante.
-Va bene, dato che mi volete come capo, sarò il capo. Allora, Frank che cavolo hai preso dentro quella maledetta corona?- chiesi ricordandomi all'improvviso la causa di tutto il trambusto. Il figlio di Marte aprì il pugno, nel suo palmo era arrotolato un foglietto. Hazel provò a prenderlo, ma lo lasciò andare con un grido. Frank lo afferrò prima che toccasse terra.
-Scotta!- esclamò shoccata Hazel.
-Io non sento caldo- le rispose Frank. Sentii lo sguardo di Nico sulla schiena, capii senza essermi girato.
-Vuol dire che il primo pezzo della Pietra del Cielo ha scelto te, quindi il Calcedonio si fare prendere solo e unicamente da te, solo tu puoi toccare gli indizi che ci porteranno al suo nascondiglio, solo tu puoi superare la prova che il suo guardiano ha piazzato lungo il percorso.- lo informai.
-Come fai a saperlo?- mi domandò Jason.
-Ti ricordo la persona che siamo andati a cercare io e Nico?- il figlio di Giove annuì- Ecco, lei.-
-E come faceva quella persona a saperlo?- fece Annabeth.
-Perchè questa non è la prima volta che Urano tenta di risorgere. Mille anni fa la sua essenza provò a riformarsi e otto semidei partirono per cercare di fermarlo. La spedizione per fu un fallimento, nonostante tutto però Urano non risorse, anche se il mondo dei mortali fu influenzato dagli avvenimenti. Quello che è successo nel decennio 1000-1010 è quasi tutto una conseguenza. La nascita dei comuni, le prime crociate, la creazione dei Templari e di altre sette, il declino di Bisanzio, ma anche l'avvento di cambiamenti dal punto di vista dell'agricoltura. Ecco perchè lo sa quella persona e lo sappiamo io e Nico. Ora quei semidei sono tutti morti. Quando ho chiesto loro di chi erano figli ho capito che cosa avevano sbagliato e il motivo del loro fallimento. I loro genitori erano i nostri, tranne che Giove, Marte e Plutone erano le loro controparti greche. Questo tipo di missioni necessita una collaborazione tra le due entità, Greci e Romani devono collaborare per poter vincere- spiegai, lasciandoli sbigottiti.
-Bene, ora che lo sapete perchè non leggiamo quella maledetta pergamena?- domandò Nico.
-Oh, sì, giusto- fece Frank. Srotolò il foglio e si schiarì la voce.
-Dentro un liquido del mio stesso colore
Immerso in mare di dolore
Mi troverai sepolto
Ma prendermi potrai
Solo se la mia prova supererai-

Un silenzio innaturale scese dopo che Frank ebbe parlato accompagnato da un gelido abbraccio che avvolse ogni cosa.



Angoletto Autrice che vuole suicidarsi
Si, lo so sono stra ritardo, ma col fatto che sto in convitto tutta la settimana ho davvero poco tempo per scrivere e aggiornare. Il weekend scorso poi volevo farlo, però internet era saltato quindi non ce l'ho fatta. Quello precedente avevo scout e quando sono tornata a casa ero morta di sonno. Comunque scuse infinite. Mi è dispiaciuto molto che nessuno abbia recensito lo scorso capitolo, forse perchè era tutto attaccato, ma il mio computer non prende l'html. Almeno qui potetelasciare un pensierino piccolo piccolo???
Diamante


 
  
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