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Autore: Fauna96    13/12/2014    2 recensioni
Raccolta di song - fic sulla vita di Matt e Mello, dalla Wammy's House al 26 gennaio 2010. Colonna sonora dei My Chemical Romance. Con le partecipazioni di L e Near.
Good memories and nightmares
Genere: Generale, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Party Poison

Matt, la lingua tra i denti, tentava di superare quel dannato livello 12. Ma che cazzo... Non poteva essere impossibile, non per lui.
Dall’altra parte del divano, Mello sgranocchiava inquieto il cioccolato, rimuginando. Da quando era tornato dal colloquio con Near, era rimasto di umore abbastanza cupo, con quella vecchia foto stretta tra le dita; l’aveva bruciata subito, ovviamente, non potevano correre rischi. Gli aveva raccontato poco e parlando a monosillabi, ma Matt non si era aspettato niente di meno: era anzi un traguardo il fatto che non avesse perso la testa e scannato Near.
- Porca merda! – la scritta rossa GAME OVER gli lampeggiò davanti beffarda. Oltraggiato, Matt spense il gameboy con un movimento secco e alzò gli occhi sull’amico: il cioccolato era quasi finito, gli occhi azzurri spalancati come a vedere i propri pensieri.

Matt abbassò lo sguardo sui fogli sparsi per terra su cui erano segnati i dati personali dei poliziotti giapponesi che presumibilmente davano la caccia a Kira. Solo che uno di loro era chiaramente Kira. Come potevano essere così idioti da non accorgersene? Era stato così che si era avvicinato a L e lo aveva ammazzato, probabilmente prima che il detective riuscisse a incastrarlo definitivamente. L’occhio gli scivolò sul file della famiglia Yagami e si bloccò sul primogenito, Light. Il classico perfettino, voti altissimi, carriera già avviata a poco più di vent’anni. Matt odiava quel genere di persona e sospettava che avrebbe trovato un ulteriore motivo per detestare Light Yagami.
Mello di fronte a lui si piegò e raccolse quello stesso foglio su cui Mello stava meditando; batté l’indice sulla foto. – E’ lui –

 

Tutti quanti mi prestino attenzione

Ho la risposta

Ho la risposta

 

- Non solo: questo bastardo sta anche impersonando L da quando lui è morto. E questo è palese, lo sa ovviamente anche Near. –
- E se non sono così idioti, se ne saranno accorti anche i suoi colleghi; o almeno, sospetteranno qualcosa – aggiunse Matt.
- Lo spero – commentò acido Mello, occhieggiando appena la foto sorridente di Sayu Yagami. Matt si concesse un sorrisetto, lasciandosi andare per un momento al rimpianto per quella giovinezza che non stavano vivendo né avrebbero mai vissuto.

 

Copritevi gli occhi, risplenderemo stanotte

 

Sospirò e Mello buttò per terra il foglio, tornando lucido e freddo come ghiaccio. – Dobbiamo dare a quei cretini una spinta. Per cui, io dico di prendere uno di loro e spedirlo da Near -.
Matt alzò un sopracciglio: da Near? – Come mai tutta questa buona volontà verso, cito testualmente, “il bastardello bianco”? –
Mello sospirò come se dovesse confessare i peccati di una vita intera. – E’ l’unica cosa da fare, Matt: per ora dobbiamo collaborare con lui, che ci piaccia o no -.
Matt lo fissò. -  “Ci”? Sai benissimo che non me ne frega una pippa; sei tu che hai sempre scassato con questa storia, mi pare, che tu non vuoi lavorare con Near, che lo odi, che... –
- Vuoi chiudere quella fogna? – sbraitò l’altro, chiaramente infastidito. – Scegli chi dobbiamo chiamare invece di fare l’idiota –
- Oh, mi dai questo onore? – ignorando diplomaticamente il fiume di insulti, Matt allungò una gamba a toccare un foglio. Mello lo raccolse. – Mogi. Sì, anch’io avrei scelto lui. Mi sembra il tipo giusto, fedele ma non completamente idiota e senza personalità -.
- Ah sì? Io l’ho scelto perché trovo che la sua faccia abbia una forma buffa -.

 

Il sub – atomico non avrà mai il meglio di me

 

Matt trovò estremamente difficile non scoppiare a ridere mentre Mello parlava al telefono con Mogi. Ma che cacchio era? Stavano girando un film di spie di serie C?
Quando l’amico riattaccò con sguardo assassino, Matt esplose in ululato ilare, accasciandosi sul divano. – Oh Dio! Mells, ma che cazzo...  guardò in su il viso nero dell’altro. – Che cavolo hai in quella testolina bionda? ‘Ti va di venire a New York?’ Sembravi una di quelle donnine del canale 127! – un nuovo scoppio di risate lo interruppe.
Per evitare un brutale omicidio, Mello si accontentò di rifilare un calcio a quel cerebroleso e gli buttò sullo stomaco il cellulare.- Cercami il numero di Halle invece di fare la iena -.

 

Questa non è una festa

Via dalla pista da ballo!

 

Era la cosa più assurda che avesse mai visto, Mello che parlava cortesemente con Near; non che non fosse mai successo, perché Matt sapeva bene che non c’erano stati solo odio e rivalità tra loro. Però il fatto che stessero collaborando aveva un che di straordinario. E ancora più straordinario era che il fautore di quell’alleanza fosse stato Mello. In una qualsiasi altra circostanza, Matt si sarebbe divertito a stuzzicarlo per le seguenti trentasei ore, ma data la serietà della situazione, preferì tenere la bocca chiusa mentre osservavano Mogi entrare nella sede dell’SPK.
Notò che Mello aveva un’aria piuttosto compiaciuta; anzi, diciamo che stava praticamente gongolando.
- Cos’hai da fare quella faccia? – lo apostrofò a bassa voce, per non farsi sentire dagli altri dalla parte opposta del telefono.
Mello sogghignò. -  Nulla – bisbigliò. – E’ solo che è sempre appagante prendere Near di sorpresa – ridacchiarono come due ragazzini che hanno fatto uno scherzo ben riuscito.

 

Perché tutti i bei momenti

Vi danno il cancro

 

- Ammettilo: se avessi fatto subito pace con Near, ci saremmo risparmiati un mucchio di casini. Tipo mezza faccia disintegrata -.
Mello camminava accanto a lui con gli occhiali da sole sul naso e il suo cappotto nero; gli lanciò un’occhiata di sbieco. – Magari possiamo anche andare da Kira, prendere un tè con lui e chiedergli gentilmente se ci offre la sua testa? –
- Oh, piantala! C’ero anch’io alla Wammy’s, sai? Sai benissimo che voi due... be’ siete voi due! – scrollò le spalle, incapace di spiegarsi meglio.
Mello si bloccò in mezzo alla strada; anche se non li vedeva, Matt sapeva che i suoi occhi azzurri erano ridotti a fessure. – Che stai dicendo? –
Matt sospirò, rimpiangendo il momento in cui aveva aperto bocca. – Senti, lo so che ti dà fastidio che qualcuno te lo dica, ma non hai mai davvero odiato Near. Non nel modo in cui le persone si odiano di solito. Altrimenti... non so, avresti potuto fargli davvero del male e invece, ogni volta che ti scappava un pugno, la smettevi lì, diventavi bianco quanto lui e te ne andavi. Credi che non me ne accorgessi? –
Mello ringhiò qualcosa e riprese a camminare a larghe falcate. Non disse più nulla finché non tornarono a casa.
Parlò piano, seduto sulla poltrona che sin dall’inizio aveva proclamato come sua, il mento posato sul dorso della mano, i gomiti sulle ginocchia: - Mi irritava. Tantissimo. Il fatto che non reagisse mai a niente; non era nemmeno felice di aver ottenuto il massimo dei voti! E io volevo vederlo provare qualcosa, come me! E allora lo picchiavo, aspettavo che piangesse, che cercasse di difendersi... e invece niente. Con te era diverso – lo guardò. – Se ci picchiavamo, tu rispondevi  - Matt fece un sorrisetto, ricordando che una volta gli aveva rotto tutti i denti davanti. – Non capivo. E non capisco ora, dopo tutto questo tempo! E la cosa mi fa incazzare! –
Matt lo osservò pensoso. – Però ora siete nella stessa barca. I due successori di L –
Mello inclinò il capo di lato. – Siamo, Matt – fece un gesto per includere anche l’amico. – Se no, che cazzo ci fai qui? –
Matt sorrise. -  Sai che non mi è mai fregato granché del primo o dell’ultimo posto. Sono qua perché sono tuo amico e mi hai chiesto aiuto. Ecco tutto. E poi perché mi diverte -.

 

Se fossimo tutti come voi infine
Oh, ci uccideremmo da soli dormendo fino a tardi

 

Immerso nel suo ambiente naturale fatto di fili e cavi elettrici, Matt si stava agganciando a qualunque canale di qualunque Paese tornasse utile. Era stato un giochetto riuscire a beccare il segnale della TV giapponese, in particolare un canale insulso che pareva essere il fan club di Kira e che  a tarda notte trasmetteva porno scadenti. Non aveva mai pensato che fosse possibile girare film porno scadenti (cosa c’era di difficile?) ma tant’è che lui e Mello avevano preso a guardarli come fossero commedie americane per famiglie.
Mello faceva svogliatamente zapping per testare il segnale e intanto divorava un cioccolatino dopo l’altro (dopo aver sbraitato in lungo e in largo che erano ripieni e che lui li detestava) ma all’improvviso si fermò.
- Oi, quello non è il palazzo di Near? –
- Uhm? – Matt alzò gli occhi: lo schermo trasmetteva immagini del centro di New York, un grosso palazzo circondato da elicotteri.
- Cacchio... –

 

Perciò, riaccendete le luci, lo farò di nuovo

E tenetevi le vostre auto e i vostri cani e i vostri amici famosi

 

Rimasero immobili a osservare quel grassone sbraitare al megafono ordini e incitazioni, mentre la folla tentava di sfondare le porte con bastoni e mattoni.

 

Siamo venuti per far festa
Uccidiamo il party stanotte

 

Matt deglutì, tormentandosi i goggles. Mello aveva smesso di mangiare cioccolato, seduto dritto come un fuso. -  Se la caverà – sibilò tra i denti. – Ne sono sicuro -.
Aveva appena finito di parlare quando qualcosa di un verde argenteo svolazzò di fronte alla telecamera; e poi una vera e propria pioggia di soldi si riversò sulla folla che,  prevedibilmente, perse completamente la testa.
Matt rimase a bocca aperta. – Ma... dove ha trovato tutti quei soldi? –

Mello aveva un’espressione per metà divertita e per metà accondiscendente, da fratello maggiore. – L’eredità di L. Pensavo avesse già speso tutto in giocattoli -.
- Be’... – Matt improvvisamente scoppiò a ridere.  –Bella mossa! Oh guarda: le forze speciali -.
Mello si piegò in avanti stringendo gli occhi. Poi sogghignò.
- Beccato -.

 

Quindi, tutti divertitevi,
Finché il party non collassa
Quindi, tutti divertitevi
Finché il party non collassa,
Stanotte!

 

Everybody pay attention to me
I got the answer, I got the answer
Street walking cheetah with a capitol G
So get your hands up, now get your hands up

Hide your eyes, we're gonna shine tonight
Sub-atomic never get the best of me
Ain't a DJ gonna save my soul?
I sold it long ago for rock 'n roll
Drop the needle when the tape deck blows
I gotta shout this out so everybody knows

This ain't a party
Get off the dance floor
You want the get down
Here comes the gang war

You're doing alright
I got the answer
'Cause all the good times
They give you cancer

If we were all like you in the end
Oh, we'd be killing ourselves by sleeping in
So hit the lights I'll do it again
And keep your cars and your dogs
And your famous friends, well alright

Slide up the faders when the cabinet slams
And get your hands up, now get your hands up
Light up the stage and watch me kick out the jams
So throw your fist up, now throw your fist up

Ain't nobody gonna take my life
Ain't nobody gonna get the best of me
Ain't a preacher gonna save me now
Grab a seat, I'm gonna show you how
Everybody hit the pyro cue
We're gonna blow this off and show you what we do

This ain't a party
Get off the dance floor
You want the get down
Here comes the gang war

You're doing alright
I got the answer
'Cause all the good times
They give you cancer

If we were all like you in the end
Well, we'd be killing ourselves by sleeping in
So hit the lights I'll do it again
So keep your cars and your dogs
And your famous friends, well alright
Well alright, well alright

Alright
We came to party, kill the party tonight
We came to party, kill the party tonight
Let's go

This ain't a party
Get off the dance floor
You want the get down
Here comes the gang war

You're doing alright
I got the answer
'Cause all the good times
Gimme, gimme good times people tonight

This ain't a party
Get off the dance floor
You wanna get down
Here comes the encore

If we were all like you in the end
Oh, we'd be killing ourselves by sleeping in
So hit the lights I'll do it again

So everybody get down
Till the party breaks down
Now everybody get down
Now everybody get down
'Til the party breaks down tonight




Oh ma che bella settimana: il 9 era il compleanno di Tré Cool, ieri era il mio, domani di Ciel Phantomhive...
Mello*si schiarisce la gola*
Be’, sì, e oggi è di Mells! Auguri, biondina :3 Pronto per la torta?
Mello: Quale torta?
Quella che ti stanno preparando con amore Matt e Near, ovvio.
Mello: Ho paura. Seriamente.
Dovresti, in effetti: è dalle due che sento esplosioni dall cucina.

Grazie a ShinigamiGirl e laguna blu <3 E a tutti i lettori! A presto e, molto in anticipo, buone vacanze!

PS: E pregate che Mello e la sottoscritta sopravvivano alla torta :)

  
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