Nicoletta scese le scale della torre e si recò nel giardino del castello. Nascosta sotto il Mantello dell’Invisibilità, si diresse verso la statua della Strega Orba. Estrasse la bacchetta, la puntò verso la statua e sussurrò: << Dissendium! >>
La gobba della strega si aprì, rivelando un passaggio segreto. La ragazzina vi scivolò all’interno, e scomparve dentro il tunnel. Una volta che il passaggio si fu richiuso, Nicoletta si tolse il Mantello e si mise a correre. Non vedeva l’ora di raggiungere il villaggio di Hogsmeade.
Una volta arrivata alla fine del passaggio, si infilò nuovamente il Mantello e spinse la botola alla fine del tunnel, sbucando nella cantina di Mielandia, il negozio di dolci più famoso di Hogsmeade.
Controllando che non ci fosse nessuno, la ragazzina uscì dal tunnel e chiuse la botola dietro di sé. Nascosta sotto il mantello, salì i gradini che conducevano al piano di sopra e, senza farsi vedere, uscì dalla cantina ed entrò nel negozio. Si guardò attorno e rimase a bocca aperta: gli scaffali ed i banconi erano stracolmi di caramelle e gelatine di ogni forma, gusto e colore, zucchero filato, liquirizie, Piperille, gomme da masticare, bastoncini di zucchero, confetti, ed ogni altra leccornia possibile. Nicoletta non aveva mai visto un posto più bello prima di allora.
Respirò profondamente il profumo dello zucchero unito a quello della frutta e della cioccolata, e si sentì al settimo cielo.
Finalmente, anche lei aveva la possibilità di visitare Hogsmeade. Certo, aveva dovuto chiedere in prestito ad Harry il Mantello dell’Invisibilità e lasciare di nascosto il castello attraverso uno dei passaggi segreti indicati dalla Mappa del Malandrino, ma… come diceva quello scrittore Babbano del quale al momento la giovane strega non ricordava il nome, “il fine giustifica i mezzi”… O almeno, così la vedeva lei.
Prese di nascosto un gigantesco lecca-lecca da uno dei barattoli sullo scaffale vicino, lo nascose sotto il mantello, versò delle monete nella cassa ed uscì di soppiatto, decisa ad esplorare l’intero villaggio.
Dopo aver girato a lungo per le strade, la ragazzina lanciò un’occhiata all’orologio che portava al polso destro, e sobbalzò. I suoi compagni sarebbero tornati al castello da un momento all’altro. Doveva assolutamente precederli, altrimenti la professoressa McGranitt si sarebbe accorta della sua assenza, e sarebbe stata in grossi guai. Per non parlare del rischio di perdere il passaggio segreto, il Mantello e la Mappa.
Correndo come una furia, tornò da Mielandia, scese le scale fino in cantina, si tuffò nel tunnel e corse a rotta di collo verso il castello.
Improvvisamente, andò a sbattere contro qualcosa. Il colpo fu tale che la ragazzina cadde all’indietro.
<< Ahio, che botta… >> si lamentò, sfregandosi la testa. Aprì gli occhi per vedere contro che cosa avesse sbattuto, e rimase impietrita.
<< R-Remus… >> disse la ragazza, con voce strozzata << C-che ci fai qui? >>
Lupin la guardò, sorpreso << Stavo per farti la stessa domanda… >> replicò, alzando un sopracciglio ed incrociando le braccia sul petto << Che ci fai qui? >>
Nicoletta fece un passo indietro << Io… Io stavo… >> esitò << Stavo solo controllando che il passaggio segreto funzionasse ancora… >> disse, cercando di sembrare convincente.
Lui la guardò, serio << Stavi… controllando il passaggio segreto? >>
<< Si >> disse lei, annuendo << Ho pensato che sarebbe stata una buona idea dare un’occhiata, per accertarmi che fosse tutto a posto… >>
<< Stai dicendo la verità? >> domandò Lupin, lanciandole un’occhiata severa.
<< C-certo che si >> rispose la ragazza, nervosa.
<< Bene, allora >> disse Lupin in tono calmo << Torniamo al castello >>
Niky annuì e lo seguì, in silenzio. Si sentiva in colpa per avergli mentito, ma sapeva che si sarebbe arrabbiato se avesse saputo che era andata ad Hogsmeade senza permesso. Decise che il suo silenzio sembrava sospetto e decise di rompere il silenzio. << Allora, che cosa ci fai qui, Remus? >>
 
Il mago continuò a camminare << Il professor Silente mi ha mandato un gufo per chiedermi di venire… >>
<< Oh… >> mormorò la ragazzina << Deve trattarsi di qualcosa di importante, se sei dovuto venire qui… >>
Lupin annuì. I due presto raggiunsero l’uscita del passaggio segreto.
<< Dammi il Mantello >> disse lui.
Nicoletta lo tirò fuori dalla tasca, e glielo consegnò.
Lupin lo aprì e lo sollevò in alto, tenendolo sopra la testa. << Andiamo >> disse, e la ragazzina si infilò a sua volta sotto il Mantello, e gli avvolse piano le braccia attorno alla vita.
I due uscirono dal tunnel, e raggiunsero l’ingresso del castello. Dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno, il mago si tolse il Mantello e lo restituì alla ragazzina.
<< Ora devo andare >> disse Lupin, voltandosi verso di lei.
Nicoletta annuì.
Lui sorrise << Hai da fare, questo pomeriggio? >> domandò << Mi piacerebbe salutarti come si deve >>
Nicoletta fece un grande sorriso << Certo >>
Il mago sorrise nuovamente, e si voltò, dirigendosi verso l’ufficio di Silente.
<< Oh, >> disse, voltandosi di nuovo versi di lei << dovresti lavarti la faccia. Hai una macchia sulla guancia >>
<< Oh… >> mormorò la ragazzina, coprendosi la guancia con una mano.
<< Già, >> commentò Lupin, con un sorriso divertito << i lecca-lecca di Mielandia sono buonissimi, ma… lasciano tracce…>>
Così dicendo, si avviò..
Nicoletta lo guardò andarsene, arrossendo. << Ma come fa? >>