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Autore: Teddyna92    07/11/2008    3 recensioni
Ultimo anno di superiori. Una nuova compagna di classe entra nella classe dei gemelli Kaulitz. Questa ragazza farà cambiare Tom Kaulitz in modo radicale!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate x l'attesa ma tra scuola , pallavolo e lavoro ho pokixximo tempo!! Cmq... sp k qst cap vi  piaccia!! Commentate!! Bacioni  a  tutti!! XD XD XD

 

Continuò ad andare a scuola e a cantare.

Aveva sfondato.

Ormai tutti parlavano di lei.

La malattia la stava consumando.

Ormai era ridotta quasi all’osso.

Aveva perso moltissimo peso.

Troppo.

I dottori le avevano consigliato di stare a riposo.

Ma lei non gli diede retta.

L’ unica cosa che le desse sollievo era cantare e…

Tom.

Era rimasto con lei nonostante la malattia.

La consolava, la sosteneva, la aiutava e l’amava.

Ma non era l’ unico.

C’era anche un’altra persona che l’amava.

Ma non lo aveva detto mai a nessuno.

Fino a quel giorno.

 

Erano appena tornati dalla discoteca.

Tom la stava accompagnando a casa.

“ Oh raga noi andiamo! Ci si vede!!” dissero in coro.

Scesero dalla macchina.

Andarono al portone

“Doma ti passo a prendere ok?” chiese il rasta avvicinandosi alla mora.

Lei avvicinò le sue labbra alle sue.

Rimasero incollate per un po’.

Non si volevano staccare.

Poi finalmente si staccarono.

“ Lo considero un sì!” disse sorridendo.

Aprì il portone ed entrò.

Tom salì in macchina insieme agli altri.

Tornarono a casa.

Era da sola.

Si cambiò.

Si sedette sul divano.

Non aveva il sonno.

Dopo due ore riuscì a prendere sonno.

Il sogno non era uno dei migliori.

Si svegliò di colpo tutta sudata.

Andò in cucina.

Il fiato cominciò a mancargli come se qualcosa gi stesse bloccando le vie respiratorie.

Cominciò a fargli male anche la testa.

Prese le medicine.

Non facevano effetto.

Il respiro si fece sempre più affannato.

Non sapeva più cosa fare.

A fatica si diresse in sala.

Il mal i testa peggiorava e il fiato mancava sempre più.

Prese il telefono.

Digitò il numero di casa di Tom.

Dall’altra parte regnava il silenzio.

Finchè il telefono non lo spezzò.

Simone scese mezza assonnata.

Prese il telefono in mano.

“ Pronto?” chiese con la voce molto rauca.

“ Tom?” chiese Kagome.

“ No sono la madre ma chi è?” chiese.

“ Kagome! Me lo può passare è urgente?!” disse con affanno.

Intanto Tom stava scendendo le scale.

Era stato svegliato dallo squillo del telefono.

“ Mamma chi cazzo è?” disse con la sua delicatezza.

“ E’ Kagome!” disse porgendogli il telefono.

“ Si…” disse

“ Tom!” disse Kagome piangendo dal dolore.

“ Ehi? Che cos’hai?” chiese preoccupato.

“ Tom!” ripetè.

“ Dimmi cos’hai! Così mi fai paura!”

“ Ti prego!” disse con affanno.

“ Kagome!”

“ Tom! Aiutami! Ti prego!” riuscì a completare la frase.

“ Kagome!” disse

Ma nessuno rispose.

Riagganciò.

Corse in camera.

Si vestì velocissimamente.

“ Ehi che è successo?” chiese Simone.

“ Kagome non sta bene ! vado a vedere cos ‘ha!” disse uscendo.

Arrivò davanti al palazzo.

Parcheggiò.

Scese frettolosamente.

“KAGOME!” disse bussando alla porta.

Nessuna risposta.

Riprovò.

Ma ancora niente.

Kagome si era stesa a terra.

Respirava faticosamente.

Sentiva la voce di Tom.

“ Tom…” provò a dire ma invano.

Intanto Tom continuava a sbattere contro la porta.

Gli altri abitanti , sentendo il fracasso, si diressero verso la fonte.

“ Ma che succede?? Perché urli?? Sai che ore sono??!!” chiese uno di essi.

“ KAGOME STA MALE!” urlò in faccia all’uomo.

Continauva a sbattere contro la porta.

Finchè non si aprì.

Entrò precipitosamente.

Vi trovò la ragazza stesa a terra.

Si precipitò da lei.

La prese tra le braccia.

“ Kagome!!” disse disperato il rasta.

Respirava con tantisisma fatica.

“ Chiamate un’ambulanza!!” urlò voltandosi verso gli abitanti del palazzo.

Si rivoltò verso Kagome.

“ Stai tranquilla! Adesso starai meglio!” disse stringendola forte a sé.

Una lacrima scese sul suo volto.
  
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