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Autore: FantaDJ_CA    14/12/2014    3 recensioni
Quando Ally ha diciassette anni, scopre di essere incinta da parte di Austin. Cosa succede quando trova lui nel letto con qualcun altro che non è lei prima che potesse dirgli la notizia? Decide di spostarsi in California dove inizierà una nuova vita e dimenticherà quella che avuto con Austin. Ma sarà tutto così semplice?
TRADUZIONE DELLA STORIA "How Could You?" - COMPLETA, CAPITOLO 30 (14/08/07)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Austin POV

Entrai nell'appartamento di Dez e Trish dopo esser andato a prendere Aria da Melanie. Dopo che lei e Jamie avevano scoperto di Ally, si erano offerti di fare qualsiasi cosa per aiutarci. Per questo a turno guardavano Aria per buona parte del giorno.

Erano quattro giorni che Ally era scomparsa e piano piano stavo impazzendo. Dormivo poco, come si poteva capire dalle occhiaie che avevo.
Ashley aveva parlato con il signor Dawson pochi giorni prima e gli aveva detto tutto quello che era accaduto. Aveva deciso di venire qui ma lei non gliel'ha permesso. Gli disse che non sarebbe servito a niente. Inoltre Elliot sembrava aver lasciato il lavoro al Sonic Boom, motivo per la quale lui era costretto a rimanere lì.
Quando Ethan ha scoperto di Ally, era furioso. Ally era come una sorella minore per lui, perciò era molto protettivo. È stato sempre con Ashley da quando è scomparsa, senza mai lasciarla sola. Si è anche preso dei giorni di ferie da lavoro per questa ragione.

"Ehi, Austin." Sorrise debolmente Trish quando notò che ero a "casa". Aria e io siamo stati da Trish e Dez tutti i giorni dall'accaduto, perché il solo entrare nel nostro appartamento mi avrebbe fatto scoppiare a piangere.
"Ehi, zia Trish." Salutò Aria mentre la mettevo giù. Corse verso Trish e l'abbracciò.
"Come va, pasticcino?" Domandò Trish. Ce la metteva tutta ad apparire felice e gioiosa, ma ai miei occhi non sembrava un'attrice così brava. Al contrario, Aria era una bambina e non si sarebbe accorta della cosa.
"Bene!"
"Aria, è ora del riposino." Dissi, sollevandola. La portai nella stanza degli ospiti e la feci sdraiare sul letto, coprendola con le lenzuola.
"Buon riposo, Aria." Sussurrai, baciandole la fronte.
"Ti voglio bene, papà." I suoi occhi si stavano già chiudendo e sapevo che in pochi secondi si sarebbe addormentata.
"Anch'io, Aria." Sussurrai, baciandole ancora una volta la fronte prima di uscire dalla stanza. Tornai da Trish in salotto e sprofondai sul divano, nascondendomi la faccia tra le mani.

"Te l'ha già chiesto?" La voce di Trish mi riportò alla realtà. Chiedeva se Aria avesse accennato ad Ally, e dire a mia figlia della sua scomparsa non sarebbe stata una delle migliori idee.
"No." Mormorai. Sentii il divano smuoversi e quando mi tolsi la mano dal viso, vidi Trish accanto a me.
"Come ti senti?" Domandò, dolcemente.
Scossi la testa e sentii le lacrime formarsi. Non mi importò quando cominciarono a scivolare sulle mie guance. "Devo sapere se Ally sta bene." Dissi, la mia voce si spezzò.
"Ally è forte, sono sicura che sta benissimo." Appoggiò la sua mano sulla mia spalla.
"E se non fosse così? Se fosse ferita, o persino peggio?"
Trish si coprì la bocca con la mano, cominciando a tremare e a piangere. L'avvolsi in un abbraccio e scoppiai anch'io a piangere.
Rimanemmo in quella posizione per cinque minuti circa prima di riprendere il controllo. Ci asciugammo gli occhi e le guance dalle lacrime.

"Mi serviva davvero." Disse Trish, io annuii d'accordo. "Austin, vai a riposarti. Sembra che tu non dorma da giorni."
"Magari perché è così." Sbadigliai. "Sì, penso dormirò un po'. Per favore svegliami se chiama l'agente Jacobs." La supplicai. Lei assentì.
L'agente Jacobs ci aveva tenuto informati sul caso e poteva dire con sicurezza che era Kira la colpevole di tutto. Non avevo mai notato come, vicino alla macchina che avevo trovato intatta nel parcheggio, c'era una siringa. Sopra ci hanno trovato delle impronte di dita, e quando hanno fatto un controllo più specifico, erano appunto di Kira.
Quando Jimmy ha scoperto di quel che aveva fatto sua figlia, era profondamente confuso. Ero lì quando i poliziotti gli spiegarono tutto e il suo sguardo quando gli dissi di quel che Kira mi aveva fatto a Miami si riempì di dolore. Non riusciva a credere che sua figlia avesse fatto qualcosa del genere.
"Lo farò, non ti preoccupare." Mi rassicurò. Annuì e mi diressi verso la mia camera temporanea. Scivolai sotto le coperte facendo attenzione a non svegliare Aria.
"Ti voglio bene, principessa." Le sussurrai, prima di chiudere finalmente occhio.

Ally POV

"Spero tu ti sia divertita quanto me." Sogghignò Elliot alzandosi la zip dei pantaloni.
"Tu sei malato." Piansi. Mi lanciò uno sguardo contrariato e con esso uno schiaffone.
"Non mi parlare in questo modo!" Urlò. Arretrai, ero all'angolo della stanza. "Kira arriva tra poco con il tuo cibo."
Il cibo in questo dannato buco di stanza significava una mela e un bicchiere d'acqua. Non riesco ancora a capire come ho fatto a sopravvivere lì dentro. Mi guardavo e notavo come nei giorni diventassi più magra. Probabilmente lì ci ho perso dai 2 ai 5 kg.

Elliot mi fece un ghigno malefico prima di uscire dalla stanza. Una volta che sentii la porta chiudersi a chiave, il mio piano ebbe ufficialmente inizio. 

Il giorno prima avevo trovato un piccolo cacciavite - non fate domande - nell'angolo della stanza e ogni volta che Kira e Elliot uscivano dalla stanza, lo affilavo contro il muro. Finalmente la mattina successiva ero riuscita a farlo abbastanza affilato da farlo entrare nella serratura.
Quei due idioti non avevano nemmeno pensato alle conseguenze di una porta con la serratura su entrambi i lati.
Mi alzai, usando il muro come appoggio per rimanere in piedi e mi avvicinai alla porta. Infilai il cacciavite nella serratura e dopo un paio di minuti sentii quello che speravo: la porta aprirsi. Quel suono mi diede qualche speranza.
Aprii la porta lentamente e mi guardai attorno. Beh, non c'era molto da guardare dato che il posto era completamente vuoto; era una casa abbandonata, come si poteva intuire dalle ragnatele e dalla polvere.
"Vai da qualche parte?" Il mio cuore si fermò alla voce di Kira. Mi girai e fui faccia a faccia con il "diavolo". I miei occhi si spalancarono quando notai il coltello che aveva in mano.

"Lasciami andare!" Urlai, con voce vacillante. Non potevo mostrare debolezza, ma la fiducia in me stava calando a picco.
"Perché mai dovrei?" Domandò, la sua voce era nauseabonda. Si avvicinò di più e mi passò il coltello sulla guancia, poi lo spinse dentro, squarciandomi la pelle e facendolo scivolare verso il basso. Urlai per il dolore mentre una grande ferita si formava, il sangue ne usciva copioso.
"Ti riporto nel seminterrato." Sogghignò prendendomi per un braccio. Usai tutta la forza che avevo per buttarla nella stanza. Cercò di lottare, ma riuscii a chiuderla lì dentro a chiave.
All'improvviso sentii una fitta dolorosa all'addome, abbassai lo sguardo e vidi che il coltello che aveva Kira era adesso nel mio stomaco. Sentii le lacrime formarsi attorno agli occhi e sentii un potente fischio nelle orecchie quando estrassi il coltello.
Uscii dalla casa, tenendomi lo stomaco cercando di fare pressione sulla ferita. Continuai a camminare, ma la mia vista si faceva sempre più annebbiata, secondo dopo secondo.

"AIUTO!" Urlai, o perlomeno ci provai. Tentai di nuovo, ma la voce non uscì. Le mie gambe cedettero e caddi al suolo. I miei occhi cercavano di rimanere aperti, ma decisi di perdere la battaglia e lasciarli chiudere.
Quando pensavo che tutte le speranza erano andate, sentii una voce. "Sta sveglia!"
Ma era troppo tardi.

Austin POV

"Austin, sveglia!" Sentii urlare. I miei occhi si aprirono e vidi Trish girarmi attorno. Mi voltai per vedere se Aria stesse ancora dormendo, ma non era nemmeno lì.
"Trish, che c'è? È per Ally?" Domandai velocemente. Saltai in piedi.
Annuì, con le lacrime agli occhi. "L'hanno trovata." Disse, e quando pensavo che stesse per saltare di gioia, scoppiò a piangere.
"C-che succede?" Chiesi.
"L-lei è s-stata pugnalata." Affermò. Il mio cuore perse qualche battito. "D-dobbiamo a-andare in o-ospedale."
Annuii ma mi fermai. "E Aria?"
"Melanie è qui."
Corsi fuori dalla stanza, salutai velocemente Aria e Mel e uscii dall'appartamento con Trish che mi seguiva. Avevo bisogno di sapere che Ally stesse bene. Era il mio mondo e il mio tutto. Senza di lei, sarei stato una nullità.

Arrivammo all'ospedale a tempi record e prima che me ne accorgessi eravamo già al pronto soccorso cercando un dottore che ci dicesse qualcosa.
"Dov'è Allyson Dawson?" Chiesi all'infermiera dietro la scrivania. Ero senza fiato dato che avevo corso.
L'infermiera scrisse delle cose al computer prima di guardarmi. "La signorina Dawson è nel mezzo di un'intervento chirurgico. Un dottore vi spiegherà il da fare quando l'operazione sarà finita." Annuì distrattamente e mi andai a sedere in sala d'aspetto.
"È tutta colpa mia." Mormorai, passandomi una mano tra i capelli, facendo pressione alla fine.
"Come fa ad essere colpa tua?" Chiese Trish sbalordita.
"Perché avrei dovuto far arrestare Kira già dopo aver saputo quel che mi aveva fatto. E invece no, adesso Ally è ferita e sotto i ferri."
Il telefono di Trish suonò e lei si allontanò per rispondere.

"Perché proprio Ally? La mia Ally?" Domandai ad alta voce. Avrei potuto sembrare un pazzo alle persone che mi guardavano, ma chi mi poteva biasimare?
Passarono dei minuti e Trish ritornò. "Era Ashley." Disse tornando a sedersi."Sta venendo qui con Ethan."
"Senti, ma dov'è Dez?"
"Oh, uh, è a casa. Stava dormendo e non ho voluto svegliarlo perché erano due giorni che non chiudeva occhio."
Annuii. "Come ti senti?" Domandai, ancora non avevo considerato il suo stato d'animo sulla situazione.

Scrollò le spalle. "Penso di stare bene, ma starò meglio quando Ally sarà fuori dalla sala."
Quando arrivarono Ashley e Ethan, spiegammo quel che le era successo e sebbene fossero felici che Ally fosse salva da Kira, erano devastati nel sapere che era rimasta ferita. Lo eravamo tutti.
Rimanemmo seduti in un'attesa che sembrava durare ore, pregando che Ally stesse bene.
"La famiglia di Allyson Dawson?" Sentii qualcuno domandare. Alzai lo sguardo e vidi una dottoressa parlare con l'infermiera con cui avevo conversato prima. L'infermiera indicò noi, la dottoressa sorrise e ci venne incontro. Ci alzammo in piedi, aspettando che parlasse.
"Siete tutti qui per la signorina Dawson, presumo?" Chiese, le sue labbra formavano un piccolo sorriso. "Sono la dottoressa Regan." Ci strinse la mano.
"È finito l'intervento?" Domandai, un po' impaziente.
La dottoressa Regan sorrise e annuì. "Sarà trasferita in sala ricovero. Sarete felici di sapere che l'intervento è stato un successo."

Fummo tutti sollevati, eravamo gioiosi. Ashley era così felice che mi balzò addosso avvolgendomi in un abbraccioi. Io ricambiai, non potei fare a meno di ridere. 
"Quando la possiamo vedere?" Chiese Trish.
"Una volta che verrà sistemata nella sala, vi manderò un'infermiera ad informarvi. Ma solo una persona alla volta potrà visitarla."
La ringraziammo e la guardammo mentre si allontanava, prima di raggrupparci tutti in un unico abbraccio.

"Starà più che bene."

SPAZIO TRADUTTORE

Prima dell'8 dicembre? Volevo dire dopo.
Scusate (l'ennesima volta che lo dico, dovrei scriverlo già nell'introduzione!) per il ritardo. Sono rimasto sorpreso anch'io: Ally riesce a scappare, ma si ritrova un coltello nello stomaco e finisce in ospedale.
Piccola domanda per il pubblico a casa: Cos'avrà fatto Elliot ad Ally? ;)
Grazie per le recensioni e grazie per continuare a seguire questa luuunga storia. Pensavo di riuscirla a finire per la fine dell'anno, ma dato che aggiorno una-due volte al mese, finirò entro Pasqua. E non di quest'anno, a quanto pare! 
Ma ce la metterò tutta.
Ci sentiamo al prossimo capitolo, che, probabilmente (<---) arriverà o qualche giorno prima di Natale, o qualche giorno prima di Capodanno. (Vi dico già scusate per il ritardo del prossimo capitolo ^^')
Come sta andando a scuola? Quand'è che vi daranno le vacanze di Natale? Sentite questa: io vado fino a Sabato 20, domenica a casa, lunedì 22 a scuola e poi di nuovo a casa! Non potevano fare direttamente ponte? Questi vecchiacci.
Questa volta è un vero "Ci sentiamo al prossimo capitolo".
Alla prossima! (<- ancora?)
 
  
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