Ginny, era in ritiro con la squadra di Quidditch quella sera che Draco Malfoy bussò alla porta di casa mia. Era la terza volta che passavamo una seratina "alternativa" insieme e io ero già K.O., aveva portato via le attenzioni che poco tempo prima dedicavo alla mia dolce metà.
Si chiuse la porta alle spalle e senza neanche dire una parola mi spinse contro il muro e iniziò a baciarmi violentemente, io lo fermai, lo presi per mano e lo guidai in camera da letto.
Ci guardammo negli occhi e fu uno sguardo colmo di amore, un amore che sarebbe rimasto segreto, chiuso in un baule polveroso in una soffitta piena di roba inutile, di una casa abbandonata nel bosco.
Ma non importava, valeva la pena di soffrire, perché ero innamorato.
La passione ci travolse, quindi ci spogliammo e facemmo sesso, anche più volte nella notte.
Quando mi svegliai, la mattina dopo, lui non era nel letto: mi alzai e lo trovai in salotto, già vestito e con un'espressione cupa in volto.
- Quando tornerà tua moglie?
Chiese, freddo come il ghiaccio.
- Domani sera.
...nessuna risposta, solo un sospiro.
Avevo già capito tutto e mi avvicinai per abbracciarlo, ma lui si scansò.
- Ehi, Draco.. cosa c'è? Ginny tornerà, ma non vuol dire niente..
- Vergognati, stai dicendo che la presenza della tua donna non significa niente? La stai tradendo e questa è l'unica cosa che riesci a dire, cazzo!
- Ma io credevo..
- ..che ti amassi?! Beh, si, ma non quanto amo mia moglie! Harry, te lo dico con tutto il cuore e non voglio più ripeterlo: non bastano tre scopate e non ne basteranno neanche mille, è stata una bella avventura ma adesso me ne torno a casa da mia moglie, che è incinta di mio figlio!
Urlava ed era rosso in faccia. Ed io stavo per mettermi a piangere come una bambinetta.
- Quindi... io sarei stato solo un'avventura? Lasciami solo dire una cosa Draco e poi puoi andartene... io ti amo, ma se te ne vai ora, te ne vai per sempre.. non tornare.
- Harry.. - disse, già con un tono più calmo - non ti sto dicendo che non provo niente, dico solo che è ora di continuare le nostre vite, senza intrecci, con le nostre donne che ci sono devote. Per quanto mi sia piaciuto stare con te, non potrei sopportare un'esistenza in cui Astoria non mi prepara la cena. E dovrebbe essere lo stesso per te e Ginevra.
Nel profondo sapevo che aveva ragione e mi facevo schifo da solo. Ma non sono riuscito ad accettarlo comunque.
- Non voglio sentir ragioni! Vattene ora.
Lui se ne andò e non solo usci da casa mia, usci dalla mia vita.
Oggi, sono ancora sposato con Ginny e ho tre bellissimi figli, non potrei desiderare di più. Ma l'assenza di Draco mi tormenta ancora, insistente e martellante ogni fottuto giorno.