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Autore: PaleMagnolia    07/11/2008    5 recensioni
Avete presente la femme fatale degli anni Cinquanta - Marilyn, l'elegantissima Grace Kelly, Veronica Lake? Con biondi capelli sempre in ordine, classe e fascino da vendere, labbra color del corallo, e bellissimi abiti da sera?
Ecco, Evelyn Cleve non ci assomiglia neanche un po'. Ma non perché non ci provi, sia chiaro: anzi, le piacerebbe tanto, ma tanto tanto tanto, essere una di loro... Ma, ehi!, voi avete mai provato a essere impeccabili, quando un gatto vi osserva (appollaiato in cima al mobiletto del bagno come un piccolo avvoltoio peloso) mentre vi infilate le calze, la vostra migliore amica è in pieno delirio amoroso, vi sospira nelle orecchie tutto il giorno e mangia solo mele, e la vostra vecchia zia vi rimpinza di focaccine sciroppose?!
Io non so, ma Evelyn assicura che non è facile... No, non è facile neanche un po'! Seguite Eve Cleve attraverso (letteralmente) sandwiches con il tonno (e la maionese, e le cipolline), gatti mangia-calze, pasticcio di rognone e amiche logorroiche: ne vedrete delle belle, e soprattutto assaggerete un po' di tutto.
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Millenovecentocinquantatré' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Quella del Dottor Zivago è squallida, lo so. Ma è tardi.
Il gioco multimediale di oggi è: "Scopri Quale Tremendo Casino Combina Evelyn Prima Della Ventesima Riga".

Il premio al vincitore consiste in una torta di cioccolata e lamponi fatta nel 1953.

Evelyn guardò il professore, che cercava di ricomporsi con notevole sforzo

Evelyn guardò il professore, che cercava di ricomporsi con notevole sforzo.

“Professor Schrödinger…”, disse, a disagio. Così a disagio che dimenticò di non saper pronunciare il suo nome.

Avrebbe voluto consolarlo, ma tutto quello a cui riusciva a pensare era la torta coi lamponi.

Hmmm. Lamponi.

“La riaccompagno a casa, Miss Efelin?”, disse però lui, d’improvviso. Evelyn fu colta alla sprovvista.

“Uh… Beh, ecco, io…”

“Non posso permetere che una così ciofane e craziosa sig-norina se ne fata per strata da sola a kuest’ora tella sera”, ribattè lui, categorico.

“Oh, in questo caso…”, rispose Evelyn, lusingata. Gli porse il braccio.

Il professore la prese sottobraccio, e insieme si avviarono verso la casa di zia Libby. Friederich sembrava aver ritrovato la sua compostezza.

Tranne per un tic nervoso che gli faceva contrarre l’occhio sinistro in modo, beh… Sinistro.

Non era però molto loquace. Dopo un paio di fallimentari tentativi di riavviare una conversazione, Evelyn aveva preferito lasciarlo nello stato di trance in cui si trovava.

Anche se doveva pilotarlo lontano dalle pozzanghere e dalle buche, perché il pover’uomo aveva lo sguardo talmente fisso e lontano, che non si accorgeva degli ostacoli sulla sua strada.

Evelyn sentiva i loro passi rimbombarle nelle orecchie. Sembrava che le foglie sugli alberi si fossero immobilizzate per dare maggiore risalto al silenzio fra loro.

Stupide foglie, pensò Evelyn.

Però, non poteva biasimarlo. Insomma, che aveva Merry nella testa? Farsi venire a prendere al lavoro da un giovanotto sconosciuto, proprio davanti agli occhi dell'uomo che amava...!

Cioè, non che fosse proprio sconosciuto. Per il professore sì.

Per Merry no.

Cioè, quando dico sconosciuto, non intendo dire che Merry se ne sia andata via col primo che passava di lì in bicicletta, perchè se così fosse, sarebbe un'incosciente, o una matta, o una ragazza di facili... Ma non voglio andare fuori tema.

E nemmeno per Evelyn, Damian era uno sconosciuto. Altrimenti, non l'avrebbe riconosciuto, perchè non si può riconoscere qualcuno che non si è già conosciuto. O no?

Però, insomma, lo conosceva, è vero, ma per un caso del tutto fortuito. Cioè, non avrebbe dovuto conoscerlo nemmeno lei, perchè se avesse fatto colazione più in fretta e avesse preso il treno precedente, o l'avesse fatta più lentamente e avesse preso quello successivo, oppure se non l'avesse preso affatto, non l’avrebbe mai incontrato, dunque era stato un caso assolutamente imprevedibile che loro due si fossero conosciuti - non che lei lo conoscesse bene, solo di vista, e solo per caso, e non era previsto che loro due si incontrassero... E certo Merry non lo sapeva, cioè, per lo meno, non era stata lei a pianificarlo, o forse lo sapeva, cioè, di sicuro lo sapeva, perchè Damian l'aveva salutata chiamandola per nome, quindi era ovvio che la conosceva, ma forse Merry non sapeva che l’aveva conosciuta per caso, quindi si poteva dire che anche per lei fosse una sorta di…

Ma sto divagando ancora una volta.

Io divago sempre. Mi chiamano il Dottor Divago.

Ma insomma, per tornare a noi, lo scricchiolio ritmato della ghiaia sotto le loro scarpe stava dando sui nervi alla povera ragazza.

A Evelyn, infatti, ogni passo pareva scandire la parola “Chiediglielo”.

Passo. Chie. Passo. Di. Passo. Glie. Passo. Lo.

Chie. Di. Glie. Lo.

Chie. Di. Glie. Lo.

“Va bene, va bene!” disse infine Evelyn.

Preco?”, fece il professore, perplesso.

“Uh, niente, niente. Lei ha già… Uh, voglio dire, ha già invitato qualcuno, una persona, cioè, no,  intendo, una dama, al ballo di Natale?”

Stava per specificare che non aveva mai pensato lui potesse invitare un uomo, quando lui rispose.

Friederich la guardò in modo strano. “No, non ho ancora infitato nessuno. E lei? Qualche brafo ciofanotto le ha cià chiesto di fenire al pallo con lui?”

“No. Pare che siamo entrambi scompagnati, eh?” Evelyn fece una risata chioccia.

“Sembra proprio ti sì, Miss Efelin.” Il professore sembrò in imbarazzo.

“Ora che mi ci fa pensare…”, iniziò Evelyn, pronta a mettere in atto il piano di Merry.

Ma il professore la interruppe.

“Se nesuno le ha ancora kiesto di antare al ballo con lui, forse potrei infitarla io, Miss Efelin.”

Oh, no.

No.

No!

Merry mi ucciderà.

 

Grazie infinite a Lady of Lorien, kiara_chan, suni, crici_82, cassiana, _VioletDay, Viviane Danglars.
Le vostre recensioni sono di gran lunga più divertenti del racconto! Non rubatemi la scena, perdiana! XD

kiara_chan: il modello sarà fornito successivamente (se tutto procede secondo i piani- non quelli di Merry -, fra due capitoli) e descritto con dovizia di particolari da una Merry-sartina-fai-da-te, coadiuvata da una Cathy più chatty del solito.
Lady of Lorien: c'è molto di Jean-Claude in Evelyn e Merry. Soprattutto il fatto di essere "non molto sveglia, ma una brava personcina"! XD
suni:
Watson:(in tono risentito) Accidenti, Sherlock, lascia provare anche gli altri, una volta tanto! E piantala con quella dannata morfina, che sei peggio del Dr. House!
Holmes: Peggio di chi?
Watson: (fa un gesto infastidito) niente, niente, lascia stare. E togliti quel ridicolo cappellino da caccia!
  
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