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Autore: Evan Wolf    14/12/2014    1 recensioni
Andrea è una ragazza italo-inglese al primo anno di università. Rimasta senza un alloggio a poco tempo dall'inizio delle lezioni, chiede di poter prendere in affitto una stanza in casa di Robert, un vecchio amico di infanzia, più grande di lei. Si ritrova così inserita in un contesto nuovo, che comprende anche i migliori amici del padrone di casa; nonostante differenza di età e opposti stili di vita, la cosa sembra funzionare, con annessi e connessi di una vita nuova...
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nuovo capitolo... considerando che non so se ci sia ancora qualcuno degli iniziali a seguire la storia... in ogni caso ringrazio chi non ha ancora perso le speranze :D






Oggi il risveglio è particolarmente confortevole; il calore di un abbraccio, l’essere avvolti da un profumo familiare, Andrea allunga la mano verso il comodino e rivolge la sveglia verso i suoi occhi. 
Le 8.00. non ha dormito poi così tanto e la luce che filtra dalla finestra non è quella accecante delle mattine d’estate, di quelle che aveva vissuto in Italia molte volte, anzi una fitta nebbia rendeva il cielo particolarmente bianco e poco luminoso quella mattina. Non deve aver dormito più di 5 ore, tuttavia si era svegliata in modo spontaneo. La cosa positiva, pensa, è che tutti gli altri in casa dormano, e continueranno a farlo almeno fino a mezzogiorno. Si volta di scatto verso Mick intenzionata a svegliarlo, ma poi lo vede, gli occhi chiusi il respiro regolare, i capelli sparsi sul suo cuscino, ripete dentro la sua testa che è davvero bellissimo, allora decide di aspettare ancora un po’. 
Forse farebbe meglio a indossare qualcosa nel frattempo, nota infilando una mano sotto il cuscino, il pigiama lo tiene lì di solito e per fortuna pare non essere stato disturbato dal “trambusto” della sera prima. Riesce senza difficoltà a infilarsi la maglia, ma per i pantaloni la cosa si prospetta un po’ più articolata. Si ricorda improvvisamente il motivo per cui si è svegliata così presto… deve andare in bagno!
Cercando di fare il minor numero di movimenti possibile riesce ad alzarsi, ma non calcola che una delle sue gambe ha perso la sensibilità per essere stata così tanto tempo ferma immobile sotto il peso di una delle gambe di Mick. Al secondo passo il piede va in fallo, tanto che Andrea si ritrova in ginocchio dopo aver lanciato un rumoroso sospiro spaventato. Si volta a vedere la razione del ragazzo il quale dorme tranquillamente come un’istante prima. Recuperato l’equilibrio zoppica fino alla porta.

Quando ricompare sulla soglia si ritrova un occhio di Mick puntato addosso, sì uno solo, l’altro non ne vuole sapere di arrendersi all’evidenza di essersi svegliato.
-    Tutto ok? – bisbiglia con la voce roca di chi si è appena svegliato. Lei annuisce e lui continua a fissarla – problemi di qualche genere? – la vede negare con la testa – allora perché zoppichi?
-    Ho un piede addormentato perché hai dormito sulla mia gamba. – spiega lei.
-    Ahh, ok, allora tutto bene!
-    Sììììì, “grida” a bassa voce lei arrivata ormai davanti al letto, si tuffa di nuovo sotto il piumone – dovrei per forza stare male dici? 
-    No, non per forza, ma non si sa mai… - le posa un bacio sulla fronte e Andrea può vedere adesso l’altro lato del suo viso.
-    Oh tu piuttosto… come stai? – gli chiede passando un indice leggero sul suo zigomo per poi scendere all’angolo della bocca.
Mick arriccia un labbro e sente un leggero dolore.
-    Ho la faccia blu?
-    Violastra… - lo informa Andrea in tono di scusa.
-    Wow, devo essere uno spettacolo!
-    Oh ma certo – lo rassicura lei, afferrandogli il volto e baciandolo sul naso. Come vorrei che fossero tutti fuori da qualche parte oggi!! – sospira triste accarezzandolo sulla parte indolenzita.
-    Hai in mente qualcosa in particolare? – chiede lui sogghignando, provocandosi ancora quel lieve dolore.
-    No, ma sarebbe stato bello starsene qui a tempo indeterminato senza l’ansia che qualcuno entri, apra la porta, ci senta parlare o ti trovi in generale qui!
-    Sarebbe questa grande tragedia? – si informa lui, chiudendo gli occhi e stringendosi a lei.
-    Beh… per oggi sì! – si imbarazza lei.
-    Poveri noi! Ma tanto prima o poi lo scoprira… lo immagineranno quanto meno – si corregge lui sentendo la presa di Andrea farsi più forte attorno al suo braccio – insomma non possiamo fare per sempre la parte dei litiganti o di quelli che non si baciano mai!
-    Ma noi non ci baciamo mai in pubblico.
-    Già, indovina perché! – le rivolge uno sguardo accusatorio sollevando la testa.
-    Ahm… perché siamo sempre stati più o meno sul piede di guerra?
-    Ad esempio…
-    Quindi sei pure il tipo da grandi effusioni in pubblico… - continua con tono sorpreso.
-    Tu ti sei creata un’immagine di me che ha del terrificante! – Mick posa di nuovo il capo sul petto di lei. - Un uomo senza sentimenti, senza compassione, che pensa solo ad accoppiarsi e che tratta le donne come salviettine monouso!
-    Perché scusa fino a ieri come ti sei comportato? Ti considero pure abbastanza manesco a dirla tutta, e comunque in genere sono io la coccolona!
-    Tu coccolona?? Ma con chi? Coi tuoi pupazzi forse! – afferma Mick, poi si gira e si sporge dal letto allungando il braccio, ne afferra uno a forma di panda trovato sul pavimento accanto al letto – dì un po’ amico, con te è affettuosa? – lo osserva avvicinare il muso dell’animale al suo orecchio e scoppia sommessamente a ridere – ah sì? Non è giusto!
-    Che ha detto? – chiede sorridente guardando il pupazzo.
-    Che con lui ci dormi ogni notte! – risponde col broncio.
-    Ah… ahahah ehm, è così – ammette divertita – io e panda ci conosciamo da tanto tempo!
-    Fortuna che non vai a letto con tutti gli amici di vecchia data!
-    Eh sì, vedi? Però mi sono fatta convincere da uno sbruffone che mi ha dato della bacchettona, noiosa, infantile, poco donna…
-    Oddio, l’ho detta davvero quella cosa – si porta le mani sulla fronte e si tira indietro i capelli, poi abbraccia Andrea baciandole il collo – scusa, scusa, scusa. E io voglio puntualizzare che mi piace il tuo essere bacchettona!
-    Non te ne stavi andando?? 
-    Devo proprio? – si nasconde la testa sotto la coperta – ehy aspetta un attimo ma perché tu sei completamente vestita e io no??
-    Perché io sono uscita dalla stanza!
-    Non possiamo fare che esco dalla stanza e poi torno dentro ed è come se fossi appena arrivato?
-    Per funzionare dovresti entrare almeno dalla porta d’ingresso!
-    Cavolo… ok forse potrei andare a farmi una doccia… - dice mentre indossa la maglietta del giorno precedente, rendendosi conto delle condizioni in cui è ridotta - che fai oggi?
-    Ho ospiti a pranzo!
-    Chi viene? – la guarda aggrottando le sopracciglia curioso.
-    Tu! Ahahahah. Tutti gli altri sono già qui!
-    Ok, allora torno subito dopo… - si alza indossando i jeans, mentre Andrea gira il volto imbarazzata - mi stai buttando fuori dal tuo letto alle 8.30 del mattino di sabato!!  E non mi guardi nemmeno!  È il tuo modo per vendicarti di me, che ho rovinato il momento magico ieri?
-    Non ti sto buttando fuori! E non ti guardo perché sei svestito e tu ieri non hai rovinato niente! Non sono una principessa, non sei il principe Azzurro, non siamo a  “molto molto lontano”. È stata unico nel suo genere! Questo mi basta! Ehy dove ti stai portando il mio orsacchiotto??
-    A casa, se io non posso dormire con te allora non può nemmeno lui!
-    Ahaahhah quanto sei scemo! Ora chissà quando lo rivedrò… magari rispunta sul più bello come l’mp3.
-    Hai appena detto che è stato bello? – le rivolge un occhiolino ammiccante saltando sul letto ancora una volta, ritrovandosi naso contro naso.
-    Ho mai detto il contrario? – risponde semplicemente lei.
-    Non hai detto niente in realtà… - Mick spalanca gli occhi impaziente.
-    Non è vero… ho detto che c’eri tu e quindi questo dice tutto!
-    Ma mi hai appena detto che non sono il tuo principe azzurro…
-    Oh beh…  certo! Resti il mio magnifico essere!
-    Ahhh allora… Mi porto panda così possiamo ripensare assieme a quanto sei bella mentre dormi, e pure prima di addormentarti! –si china su di lei per posarle un bacio sulla fronte, lei gli avvolge le braccia attorno al collo.
-    Ohh… il Mick romantico è tornato!
-    A dopo! Sparisco fulmineamente – dice baciandola e alzandosi per  avvicinarsi alla finestra.
-    Sì, ma dove vai? – chiede lei preoccupata
-    Non hai detto che devo andare via dalla finestra per non incontrare Robert?
-    Sì, ma era per dire, non voglio ritrovarmi con una frittata al posto del ragazzo!
-    Non l’avrai – assicura lui.
-    Su Mick non scherzare, vieni qui – dice precipitandosi ad afferrarlo per un braccio, per il movimento brusco però è colpita da una fitta.
-    Tutto bene? – Mick aguzza lo sguardo mentre le sue braccia reggono Andrea.
-    Non quando corro a quanto pare… ma meglio di quanto mi fossi immaginata!
-    Fai sport? – si ferma a guardarla con le mani incrociate.
-    Ahm… non più da quando sono qui…
-    Prima?
-    Ho fatto anni di danza, vale come sport?
-    Ahhh eccooo  – la guarda con un sorrisino.
-    Ecco cosa? – chiede, sapendo che se ne pentirà.
-    Lo sai che mi piace come balli… è una delle cose che ho notato da subito…
-    Grazie, ma comunque sono sempre convinta di ballare in modo normale… - gli dice dandogli le spalle e tornando sul suo letto.
-    Anche per questo ti senti “meglio di quanto avessi immaginato” e ora che ci penso… ieri sei andata bene a tempo di musica…
-    Mick!! – arrossisce.
-    È la verità!
-    Non te ne stavi andando?!?!?!?
-    Ci vediamo tra poco – ride avvicinandosi alla porta – e se incontro qualcuno gli dico che sta sognando e che non sono mai stato qui!
-    Ecco!! E tratta bene il mio panda!
-    Ma certo!
Mick esce dalla stanza con circospezione, è talmente accorto che Andrea non gli sente scendere le scale, e spera di non sentire niente fin quando lo vedrà fuori da quella casa. Si affaccia alla finestra e vede la sua chioma biondo-scuro allontanarsi. Si volta e guarda la sua stanza avvolta in quella grigia aria invernale, ma non le sembra triste, spoglia, tantomeno fredda. Si siede sul letto incrociando le gambe, e sciogliendo l’incrocio subito dopo sospira un “ohu”. 
Decide di andare a riempire la vasca e concedersi un bagno rilassante.










-    Buongiorno allegra banda di scalmanati! Grazie per non aver fatto troppo casino al vostro rientro ieri sera! Ho un’ottima notizia per voi! Ho fame, ho voglia di cucinare, cucino per tutti, è sabato! Siete invitati a pranzo! – comunica alla sua tipica velocità supersonica ai tre spaventapasseri che se ne stanno mogi mogi appoggiati al tavolo della cucina. Gli occhi di David si riempiono di gioia, Robert avverte un leggero mal di testa e Jake la guarda chiedendosi dove la trovi tutta quell’energia e se sia necessario parlare così ad alta voce.
-    Volete anche la colazione? Tutti seduti, latte, tè, caffè? Cioccolata?
-    Posso anche ordinare un croissant?
Andrea apre uno stipetto in cucina e ne tira fuori uno confezionato:
-    Si David, puoi – glielo lancia in faccia.
-    Hai bevuto un’intera caraffa di caffè vero? Come fai a essere così? – chiede ancora confuso Jake.
-    Ho solo dormito bene e non bevuto tutta quella birra e superalcolici come sicuramente voi avrete fatto!
-    Devo ricordarmelo la prossima volta – commenta tra se e se Jake.
-    Allora, che volete per colazione?
-    Credo che dormiremo fino a quando non sarà pronto il pranzo! – suggerisce Robert.
-    Posso invitare Mick a pranzo? Non l’ho più visto da ieri e mi sembrava abbastanza scazzato. – chiede David con aria innocente.
-    No, non c’è bisogno! – afferma frettolosa lei. 
-    Avete litigato di nuovo? – chiede il batterista non osando immaginare l’umore apocalittico che potrebbe avere Mick in questo momento.
-    Abbiamo fatto pace veramente… - commenta lei mettendosi all’opera.
-    Beh allora perché non può venire?
-    Non ho detto che non può venire… ho detto che non c’è bisogno che lo inviti… l’ho invitato io…
-    Ahhhh  - sospira il ragazzo sollevato.
-    Secondo te non invito il mio ragazzo a pranzo quando tutti voi siete qui? – esordisce lei, facendo soffocare David col pezzo di cornetto che aveva appena messo in bocca. Jake e Robert lo guardano, il cantante poi lo interroga:
-    Cosa aspettavi a dirmelo? Potevi confermare invece di fare finta che fosse una tua intuizione.
-    Ahm – boccheggia David sorpreso – io … Mick mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno, non potevo.
-    Lodevole come sai mantenere le promesse – commenta Andrea –  potevi allora evitare di fare le battutine “doppiosensate” divertendoti alle mie spalle!
-    È per questo che ieri ti sei arrabbiata con me?
-    Precisamente!
-     Era solo divertente, ma non ho rivelato il vostro segreto, non è importante questo?
-    No, non più di avermi presa in giro… comunque tranquillo non cercherò di avvelenarti di nascosto, non ce l’ho più con te.
-    Oh menomale, sono ancora il tuo amico preferito?
-    In senso lato! Ma sei il mio David preferito – lo rassicura lei. 
-    Mhm…  devo recuperare… e scusami se te la sei presa… Comunque tecnicamente io non sapevo che stavate insieme… sapevo che Mick era interessato a te… quindi gli volevo dare una mano ad avvicinarsi a te…
-    Cosa? – chiede Andrea non capendo a cosa David si riferisca.
-    Io mio fratello lo conosco  e so che è totalmente fuori come un balcone, ma con te si è sempre comportato in modo ancora più strano, e il modo in cui litigate come cane e gatto da quando sei entrata in questa casa… era palese che mio fratello ti trovasse particolarmente interessante! E l’ho detto a Robert in tempi non sospetti, quello che non capivamo era se anche tu potevi volerlo… visto come è fatto…
-    Come è fatto? – ribatte Andrea mentre, senza guardarlo, mescola il ragù sul fornello.
-    È psicolabile, non credere che quegli sbalzi d’umore siano passeggeri… è sempre così… per conquistare le persone le denigra… il problema è che lui denigra tutti in generale quindi non ti accorgi bene se gli stai sul ca** davvero o se sta provando a fare amicizia con te… capisco che ti sarai sentita un po’ confusa all’inizio.
Andrea  sente per la prima volta di essere stata compresa, questo vale a David il rinnovo della stima nei suoi confronti.
-    Sì, conosci tuo fratello! – conferma lei – comunque visto che ora tutti sappiamo tutto di tutti possiamo continuare la nostra vita tranquillamente. 
-    Quindi L’hai sentito? Ieri è scappato senza un motivo, eravamo tranquilli ieri.
-    La situazione tra dico e non dico, lui sa ma non doveva sapere, ma sapeva e faceva finta di non sapere e io non sapendolo… tutto quest’ambaradan ci ha creato un po’ di incomprensioni… poi Robert e Jake hanno ben pensato di “scherzare” sul fatto che mi fossi intrattenuta in biblioteca con qualcuno…  - Robert sussurra un “ops” - ma poi ci abbiamo messo una pietra sopra e buonanotte… è passato!
-    Magnifico! Quindi tutti amici e mio fratello ha una ragazza! Ora ci abbandona come John!
-    Dubito… fare la rock star gli piace troppo e voi siete la sua famiglia!
-    E tu adesso sei una groupie? – chiede Jake ricevendo una velenosa occhiata da Andrea che intima:
-    Fuori da questa cucina, devo cucinare!!!
Nonostante la serissima intenzione di Andrea tutti scoppiano a ridere. Fortunatamente il campanello distoglie l’attenzione da quest’ultima domanda di Jake ed in generale da Andrea.
Robert fa gli onori di casa andando ad aprire, trovandosi di fronte un inconsapevole Mick che lo saluta con un “ciao”.
-    Qualcuno ti ha invitato? Noi non ti vogliamo qui! – scherza il padrone di casa, in tono serio. Mick lo guarda sorpreso.
-    Ohh Robert! – sbuffa Andrea esasperata dalla cucina.
-    Scherzavo, vieni dentro, scusa per ieri eh? Era uno scherzo anche quello – Mick lo guarda dubbioso – Andrea, lo “studiare” in compagnia… ahm sì – continua lui rispondendo all’interrogativo che legge negli occhi dell’amico – lo sappiamo… - conclude con un gesto che lascia intendere “la relazione tra te e Andrea”.
-    Lo so… - risponde tranquillamente lui. Robert gli afferra il volto da sotto il mento, avvicinando gli occhi alla sua guancia.
-    Non c’è bisogno di baciarmi per salutarmi Rob mi va bene un ciao! – si affretta a rispondere Mick.
-    Che hai fatto? Hai la faccia mezza viola!
-    Ahm…
-    Non sarai andato mezzo bevuto a rompere la faccia di quel povero ragazzino spero!! – chiede Robert preoccupato.
-    No, ieri sera ho fatto proprio quello che mi ero riproposto! Sono andato a letto! – Andrea origlia rimanendo in cucina, attraverso l’arco è facile sentire quello che Mick stia dicendo  – ma prima di ciò mi sono fatto i… - la teglia che Andrea ha in mano le scivola sul pavimento creando molto rumore – tutto bene ? – chiede Mick dando un’occhiata al di sopra delle spalle di Jake e David che comparsi sulla soglia del soggiorno coprono la visuale in cucina.
-    Sta cucinando – bisbiglia Robert informandolo e iniziando a incamminarsi verso il divano, invitando l’amico a continuare la storia con un’occhiata espressiva.
-    Mi sono fatto il corridoio al buio… - afferma velocemente per evitare che qualche altra paletta o pentola cadesse per terra – e non ho visto la porta mezza aperta della mia stanza…
-    Ahhh… cavolo deve aver fatto male!
-    Eh… abbastanza!
-    Andrea il tuo amico qui passeggia al buio e si butta addosso alle porte!
-    Deve averla scambiata per me, siamo piatte uguali !! – esclama lei, rimanendo in cucina. Tutti scoppiano a ridere.
-    La prossima volta accendi la luce! – gli consiglia il fratello, dandogli una pacca sulle spalle per salutarlo.
-    Eh già… - Mick sporge la testa in cucina premendo l’interruttore  - la prossima volta accendo la luce! – afferma a gran voce in tono divertito. Anche ad Andrea scappa una risata.
-    Che ci fai qui a quest’ora vestito e profumato? – gli chiede David guardando prima l’orologio e poi il fratello. Mick si volta di nuovo verso il salotto:
-    Ahm… è mezzogiorno… anche voi siete svegli.
-    Si ma noi siamo anche in coma cerebrale e con i vestiti di ieri addosso…
-    Forse perché sono l’unico che è andato via prima e che ha dormito? Poi Andrea ha ben pensato di svegliarmi alle 8:30 per “parlare” – continua con tono di finto rimprovero, improvvisando un’ipotetica discussione chiarificatrice. L’immagine di un Mick svegliato presto la mattina dalla ragazza per discutere di un qualche problema di coppia risveglia lo spirito comprensivo degli amici, che tutti assieme sospirano un “ohhh povero te” pieno di conforto per il mal capitato.
Andrea si decide ad uscire dalla cucina, e la sua espressione nemmeno minimamente turbata conferma a Mick di essere riuscito a rispondere in modo adeguato.

-    Oh è proprio viola! – osserva guardando la faccia del ragazzo – bene il nostro pranzo è in forno… mancano 20 minuti, ora voi apparecchiate mentre io vado a studiare! – gli passa accanto mentre Mick le afferra un polso.
-    Oh ma è sabato! Riposati… che vuoi fare in 20 minuti?
-    Quello che riesco a fare! – dice liberando il suo braccio e salendo le scale per la sua stanza.
-    Sbaglio o non ti ha salutato – chiede perplesso David.
-    È una secchiona… è arrabbiata con me perché le ho fatto saltare una lezione. – spiega Mick con calma, iniziando a pensare di essere nato per fare l’attore – tutto tranne interrompere una sessione di studio...
-    Povero fratellino… 
-    Che programmi ci sono per oggi? – lo interrompe lui.
-    Credo che tornerò a casa a dormire e poi questa sera si vedrà.. un giro si può sempre fare.

“Che schifo!!” si sente gridare all’improvviso dal piano superiore 
-    Qualcuno venga qui!! - la voce di Andrea si avvicina, risuonando nella tromba delle scale - c’è un ragno in camera mia!! Con tutte quelle zampe lunghe… Vi prego toglietelo!!
I ragazzi sul divano si guardano sorridendo, David fa cenno al fratello indicandogli le scale con la testa, Mick per tutta risposta sbuffa un “mi scoccia salire le scale”
-    Andrea è solo un ragno! Non ti mangia!
-    Beh se ti piace così tanto vienitelo a prendere e portatelo a casa! – risponde ad alta voce la ragazza, mentre anche Robert fa segno a Mick di salire di sopra.
-    Ma perché ci devo salire io? – borbotta lui.
-    Perché sei tu il ragazzo!
-    Perché voi che siete? Foche?
-    Mick passi 3 giorni a settimana in palestra e non vuoi salire 3 scalini! – aggiunge indispettita Andrea sempre dalla sua postazione alla fine delle scale, contemporaneamente a queste parole Robert e David guardano Mick con aria di compatimento per l’umorismo infelice mentre Jake si alza in piedi e poggia una mano sulla spalla di Mick.
-    Tranquillo ci vado io… visto che stando a quello che hai detto ognuno di noi qui è “il ragazzo” di Andrea, magari per ricompensa mi fa fare un giro… - sogghigna.
-    Ma quale giro?!?! – Mick scatta in piedi avviandosi di corsa alle scale. 
-    Ah ah ah bene, si è convinto. Bravo Jake…
-    Tipo geloso tuo fratello Dave – risponde lui divertito.
-    Pure tu gli dici di volerti fare “un giro” … - giustifica David.
-    Allora! – esclama Robert.



-    Allora, dov’è questo mostro? – pronuncia la voce profonda e scocciata di Mick.
-    Sulla scrivania!! – indica Andrea rimanendo sulla soglia della porta, Mick la scansa e avanza verso il punto indicato da lei – ma che fai? Lo prendi a mani nude?
-    È minuscolo – la sbeffeggia prendendo l’animale per le zampe e lo lascia penzolare davanti al naso della ragazza che si ritrae inorridita .
-    Allontanati!! Ma sei scemo??
-    Buh! – scherza lui facendo finta di lanciarglielo addosso.
Il risultato è una Andrea urlante che si ritrae indietreggiando nel corridoio fino ad arrivare a poggiare le spalle allo specchio.
-    Mick!!! Me lo sento addosso, ho prurito ovunque, buttalo via!!!
-    Non si uccidono gli animali! – afferma mentre si avvicina alla finestra aprendola.
-    Quel coso non deve stare in camera mia! – Andrea ricompare dalla porta.
-    Ma che ti ha fatto poi… è così tranquillo… - Mick ride vedendo lei iniziare a grattarsi la testa – ok il mostro brutto e cattivo se ne è andato!
-    Ancora!! Ti credi simpatico? Non sopporto i ragni… che posso farci?
-    Avrebbe potuto morderti trasformandoti in una super eroina, che ne sai?
-    Te lo do io un morso se non la finisci di prendermi in giro! – esclama dirigendosi al centro della stanza con un indice puntato sul ragazzo.
-    Come sei minacciosa! – la sbeffeggia lui ancora afferrandole i polsi e portandole le braccia dietro la schiena immobilizzandola mentre lei si dibatte inutilmente. – tirarmi uno stivale in faccia non ti è bastato? – bisbiglia e immerge il suo naso tra i suoi capelli stringendosela addosso – mh ti sei fatta lo shampoo.
-    Sì, ora non fare il coccolone! Lasciami devo studiare, mi hai fatto perdere un sacco di tempo! – si lamenta lei spinta dai passi di Mick.
-    Non mi hai nemmeno salutato, e nemmeno un grazie per averti salvato dal terribile mostro…
-    Oh Mick! – sfiata innervosita  spostando le mani del ragazzo dal suo corpo, prima di bloccarsi con un’espressione incuriosita, poi il suo viso si tinge di delusione pronunciando un muto  – nooooooo.
-    E ora dove vai – le chiede piuttosto seccato vedendola uscire dalla stanza.
Lei si volta guardandolo improvvisamente con una faccia da cucciolo bastonato portandosi una mano al basso ventre.
-    Che c’è?? – la guarda non capendo – ti fa male? È colpa mia?
-    No!  Peggio!! – dice scappando verso il bagno.  
Mick rimane a guardare l’uscio, vuoto, fino a quando la chioma nera di Andrea torna a far capolino mostrando un viso dall’espressione furiosa.
-    Si può sapere che succede? – dice guardandola con il suo sopracciglio alzato e le braccia incrociate sul petto – mi pare un po’ presto per avere le nausee!
-    Succede che voglio essere un uomo! Almeno per i prossimi 5 giorni!
-    Nooooo! – esce dalle labbra di Mick, adesso anche il suo viso rispecchia la delusione che vede su quello di Andrea – sei sicura che non sia stat… che palle!













-    Quando ti ho raccontato cosa sia successo, non l’ho fatto per invitarti a rifarmi il guardaroba!
Andrea procede con la busta per gli acquisti colma di nuovi pezzi di biancheria accuratamente e immancabilmente scelti da Evie che, a detta sua, sta facendo “un gran lavoro” per trovare gli articoli giusti. Cosa voglia dire poi “articolo giusto” Andrea non lo capisce, si limita a buttare un’occhiata confusa a quella busta di stoffa.
-    Sei pazza? Certo che ne hai bisogno! E siccome tu non ci pensi, ci penso io! Anzi siamo già in ritardo, ma purtroppo questa settimana ho avuto un sacco di impegni e non ho potuto liberarmi prima, sai, la partenza è tra 40 giorni! Senti, sono convinta che quel povero ragazzo ti salterebbe addosso pure se tu indossassi una tuta da minatore, ma ciò non vuol dire che una non debba curarsi!
-    La finiamo con questa storia del “povero ragazzo”? Che ha di povero? Insomma ha fatto tutte cose lui, ha deciso tutto lui, si è cercato una senza esperienza che non ci pensava proprio e che ne se stava tanto comoda nel suo mondo! Sa a cosa è andato incontro!
-    Ahahaah adesso non diciamo ca**te Andrea ahahaahah mi fai morire! Uno non decide di innamorarsi così… e poi ormai è fatta non puoi vergognarti per sempre! E con questi ci sopravvivi fino a quando non torno dalla Francia!
-    Con questi posso aprirmi un negozio! – insiste lei cercando di impedire alla bionda amica di depositare l’ennesimo pezzo insieme a tutti gli altri.
-    Tranquilla puoi continuare pure a indossare le tue cose, al tuo amichetto piacerà pensare di averti colta di sorpresa.
-    Beh grazie per il permesso…
-    Mi sorprende come non ti abbia portato in qualche casa abbandonata buttando via la chiave per due settimane…
-    Scusa?? – chiede Andrea incredula.
-     Sì, cioè con lui… il primo mese… - Evie rivolge ad Andrea un’occhiata da  “insomma hai capito” avviandosi alla cassa.
-    Beh, anche quando avremmo potuto giocare ad UNO.
-    Oh povero uomo!
-    Insomma! – controbatte – povera io!! Non solo ho una fame da leoni e il nervoso a fior di pelle, adesso devo tirare fuori pure la carta di credito… 
-    Ah… intendi questo, pensavo ti riferissi al fatto che avresti continuato a dirgli di no così senza una ragione!
-    Non sono pazza fino a questo punto… comunque è stato positivo, ho potuto studiare ininterrottamente per 5 giorni! E domani ho non uno ma ben due esami!!
-    Poverino ahaha gli sembrerà di averlo sognato quello che è successo, una vita fa!
-    Ok ho capito gira tutto intorno al “povero Mick” che non batte chiodo, poi chi se ne frega se la sua ragazza ha due esami alle porte e altri 3 nel corso della prossima settimana e deve studiare mentre le sue ovaie si divertono a far male! – rivolge un sorriso forzato al cassiere che osserva le due ragazze con una leggera piega sulla fronte , “non sa alzare il sopracciglio tanto bene come fa Mick” pensa Andrea, porgendo la carta – anche lei vuole dire qualcosa a favore del mio “povero ragazzo”?
-    Non saprei, ma non mi sembra abbia qualcosa di cui potersi lamentare il ragazzo… - commenta allora lui porgendo ad Andrea il sacchetto con tutti gli acquisti – buona giornata! 
-    Vedi? – commenta Andrea rivolta a Evie che la spinge per le spalle ad uscire dal negozio – a che ci siamo passiamo pure all’Ikea e compriamo un nuovo comodino, avrò bisogno 20 nuovi cassetti per sistemare questa roba.
-    Ora non fare l’esagerata! Dopo tutto lo faccio per te dovresti essermi grata! Vuoi una camomilla? – la beffeggia lei, poi la vede prendere il cellulare dalla tasca dei jeans.
-    Ciao “povero Mick”! – esordisce Andrea rispondendo alla chiamata.
‘ciao Andrea’ risuona dall’altro capo del telefono, la voce di Mick lascia trasparire il dubbio – tutto ok?
-    Si caro, una meraviglia! Un’ora di appassionante shopping con Evie!
‘e per quale motivo sarei povero?’ si sente chiedere da una voce adesso divertita.
-    Come perché? Ma è ovvio… perché hai una ragazza così insensibile che dopo il grande giorno se ne è stata 5 giorni chiusa a casa a studiare con tanto di sclero tipicamente femminile per  tuSaiCosa in vista degli esami di domani, mentre avrebbe dovuto starsene chiusa in una stanza sì, ma con te e possibilmente sopra un letto, volendo anche un divano. Ah e ovviamente avrebbe dovuto anche svaligiare victoria’s secret! Che ragazza degenere hai, “Poveromick” visto che tutti, compreso tuo fratello, il mio coinquilino e quella che si spaccia per una mia grande amica, ti chiamano così ho deciso di votarmi anche io al soprannome.
‘Ah… ora è tutto chiaro… per quanto l’idea della stanza e del divano mi attraggano, capisco gli impedimenti recenti! A proposito di Victoria’s Secret… che hai comprato con Evie?’
-    Mi hai telefonato per un motivo in particolare? – chiede evitando di rispondergli.
‘in realtà si, ahm… ti volevo chiedere se ti andrebbe di venire al cinema con me stasera. Non per forza all’ultima proiezione, lo so che domani hai un’esame… ‘
-    Due! – lo corregge lei.
‘due… ok uguale, daiiii non farti pregare! Ti serve, ti distrai, ti riposi, ti rilassi, tanto ormai quello che hai fatto hai fatto, e se hai il tempo di andare in giro a comprare, puoi pure vedere un film con me!’
-    Forse proprio perché ho perso tempo oggi pomeriggio non posso perderne altro questa sera… - Andrea inciampa spinta dal colpo alla spalla arrivatole da Evie . – oh ma questo non farebbe che consolidare la tua posizione da “PoverMick”! Quindi magari ci vengo! O senti non puoi venire a vederti un film da me mentre io leggo? Sto con te sul divano!
‘non c’è Robert stasera a casa?’ – si sente chiedere da un Mick quasi convinto.
-    Perché ti credi di essere solo al cinema? – Evie scuote la testa, dandosi un colpo di mano sulla fronte.
‘ahm, no, ma… che fa lui? Se ne sta in cucina mentre noi due occupiamo il soggiorno? E comunque meglio gli estranei del cinema che stare in tre sul divano!’ – spiega lui con tono convincente.
-    Allora manda David da me e vengo io da te! Ce l’hai un lettore dvd no? Oh ma forse i tuoi sono un problema.
‘Allora… penso di poterlo fare… mia madre non è un problema!’ assicura una voce rallegrata dall’altra parte.’
-    Ma guarda che io studio!!
‘Almeno siamo nella stessa stanza!’ , Mick si mostra comprensivo.
-    Oh… ok – Andrea è sorpresa  - allora… a più tardi? Ah ma dove abiti?
‘ti mando un sms con l’indirizzo!’ – detto ciò il ragazzo riaggancia.
-    Ti sei appena invitata a casa di Mick? – Evie la guarda sorridendo con la sua solita espressione furbetta.
-    Io porto i miei libri e lui guarda il film – cerca di convincerla l’amica – siamo rimasti così…
-    Quello nero! – pronuncia Evie, e pare sia un consiglio.
-    Nero cosa? – Andrea regge il suo sguardo e risponde con espressione trasparentemente ingenua.
-    Cerca nel sacchetto! – suggerisce la bionda. – sappi che per gli esami è un metodo infallibile! Fidati! Aiuta la concentrazione e depura da possibili inquinamenti psico-fisici.
-    Cosa? Indossare mutande nere?
-    No! L’aerobica!
  
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