Biscotti
I suoi passi rimbombavano tra le silenziose mura del castello. Bussò tre volte alla porta di legno, lentamente, ed attese il permesso di entrare che le concesse immediatamente.
L'unica candela era posta sulla scrivania dove stava ancora compilando scartoffie. La sua debole luce ne irradiava il viso stanco e scuro.
Petra entrò e richiuse la porta subito dietro di sé. Attraversò la stanza fino a giungere alla scrivania e posò il piccolo vassoio di fronte a lui.
Come ogni sera, il vassoio conteneva la sua tazza di caffè già zuccherato e mescolato. L'unico particolare che non quadrava erano i tre biscotti a lato della tazza.
Inarcò un sopracciglio mentre prendeva la tazza e se la portava alle labbra: Petra non l'aveva mai fatto.
«Non ha mangiato molto, questa sera, Caporale. Ho pensato le fosse venuta fame.» si affrettò a spiegare la ragazza, chinando il capo.
Levi si compiacque di quel gesto, intriso di premura e amore; perfino lui l'aveva capito.
Posò la tazza e prese un biscotto, assaggiandolo. Era delizioso, come mai si ricordava di averne mangiati.
«Li ha mandati mia madre, Caporale.» spiegò nuovamente.
Levi questa volta dovette arricciare le labbra in quello che era il fantasma di un sorriso; solo lei riusciva a dedurre cosa stesse pensando con un solo sguardo.
Finì anche il terzo biscotto e si ripulì le labbra dalle briciole. Quando lui ebbe riabbassato il capo su quei fogli, Petra si chinò lievemente in segno di rispetto e raggiunse la porta.
«Grazie, Petra.» sentì sussurrare una volta che l'ebbe chiusa dietro di sé.
Nella sua stanza, Levi pensò che forse, per loro, ci sarebbe stata una possibilità.
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Tata’s NotesEcco, giusto due paroline su questa cosuccia.
Prima composizione a proposito di quest’opera che mi piace moltissimo. Non è nulla di che, un piccolo lampo d’ispirazione improvvisa e proprio non so cosa possa esserne uscito.
Spero ovviamente di aver reso IC i personaggi e… sì, di tornare presto a scrivere qui.
Jaa ne!