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Autore: Neens O Brien    15/12/2014    1 recensioni
Veronica Mars. La speranza che diventi una tranquilla donna di casa è quasi inesistente, ma quando un omicidio sconvolge la città di Neptune il suo è il nome che passa di bocca in bocca. The marshmallow it's back!
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cindy Mac Mackenzie, Keith Mars, Logan Echolls, Veronica Mars, Wallace Fennel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kyle Preston iniziò a balbettare frasi incomprensibili e a Veronica venne voglia di tirargli uno schiaffo per dirgli di darsi una svegliata. Purtroppo i suoi propositi vennero interrotti dall'entrata di Cliff che le fece un cenno.
-Se non vuoi che Lamb ti trovi qui quando tornerà ad interrogarlo faresti meglio ad andare.
Con uno sbuffo la ragazza si alzò e guardò intensamente il sospettato con un mezzo sorriso.
-Ci rivedremo presto, Kyle.
Con un occhiolino lasciò la stanza. Era indecisa, doveva dire a Lamb quello che aveva scoperto oppure no? Certo, se avesse fatto il suo lavoro ci sarebbe arrivato da solo, ma Veronica non ci contava troppo. Se gliel'avesse detto però avrebbe anche dovuto ammettere di essere entrata nella stanza degli interrogatori, e lo sceriffo aspettava soltanto un motivo per arrestarla. In ogni caso Kyle non era il tipo di persona che Lamb amava arrestare, era uno 09 e suo padre era nel consiglio comunale di Neptune, quindi la ragazza non nutriva grandi aspettative.
-Hai scoperto qualcosa che potrebbe aiutarmi a scagionarlo?
-Se consideri positivo il fatto che aveva il numero della ragazza morta salvato sul suo cellulare...
Cliff si stropicciò gli occhi con le dita.
-Fantastico..Beh, se scopri qualcosa fammelo sapere.
Dopo tutte le volte che l'avvocato l'aveva aiutata, Veronica glielo doveva, quindi gli fece un cenno d'assenso e un sorriso prima di lasciare la centrale. Aveva intenzione di scavare un po' nel passato di Kyle, quindi tornò nel suo ufficio, dove Mac la stava aspettando.
-Dove sei stata? Ho sentito in televisione che hanno arrestato l'assassino.
Con un sospiro, Veronica si lasciò cadere sulla sedia.
-Hanno arrestato Kyle Preston, che sia lui l'assassino è ancora da stabilire, ma non è in una bella posizione. Aveva il numero della vittima sul suo telefono, probabilmente ha cancellato le conversazioni ma non è stato abbastanza furbo da fare pulizia nella rubrica. In ogni caso ha Cliff come avvocato, quindi andrebbe in prigione anche se fosse innocente.
-Non se tu lo vuoi salvare, Veronica Mars è invincibile, giusto?
-Beh, vediamo se vale la pena salvarlo.
Entrò nel suo ufficio e accese il computer, ma prima di informarsi sul passato di Kyle controllò la sua casella postale. Il nome di Logan era in cima alle mail in arrivo, e il cursore del mouse ci si recò immediatamente.
 
Sapevo che avresti previsto la mia risposta, potrei quasi evitare di rispondere e tu avresti comunque una relazione soddisfacente. Comunque sarà meglio che tu non ti faccia uccidere prima di domenica, non ho passato sei mesi nella marina per tornare a casa e trovare un appartamento vuoto e la macchina rigata! Prenditi cura della mia unica ragione di vita, mi raccomando.
 
Veronica trattenne una risata mentre digitava svelta la risposta.
 
Spero che non stessi parlando della macchina con la tua ultima frase. Ma ho buone notizie, lo sceriffo ha arrestato il possibile assassino (si lo so che vuol dire che quasi sicuramente non è stato lui ma diamogli il beneficio del dubbio), quindi ci sono buone probabilità che io arrivi viva a lunedì. Ma non ti prometto nulla!
 
Gli piccoli scambi che aveva con Logan riuscivano, anche se per poco, a farle sentire la sua vicinanza, e lei si crogiolava in quegli istanti prima di essere costretta a rituffarsi nella sua vita. Cosa che purtroppo non poteva evitare, perché le tornò alla mente la ricerca che doveva fare su Kyle, quindi chiuse la casella di posta e aprì il suo programma di fiducia. Le era sempre piaciuto scoprire gli altarini delle persone, perché anche quelle che apparivano perfette avevano qualcosa da nascondere, spesso qualcosa che andava oltre una multa o un divorzio.
Ne era un esempio perfetto Jake Kane, un uomo che sembrava un modello di virtù ma che aveva pagato un uomo per dichiararsi colpevole dell’omicidio della figlia. E questo perché pensava che l’assassino fosse in realtà il suo figlio prediletto con problemi di autocontrollo e che pensava di essere andato a letto con sua sorella. Che bello essere ricchi.
Inserì “Kyle Preston” nel motore di ricerca e premette invio, aspettando di vedere apparire i suoi segreti. Contro le sue aspettative, la sua fedina era quasi immacolata. Qualche multa e un solo arresto per spaccio di sostanze illegali, si era aspettata di peggio. Proprio per questo qualcosa non le quadrava, Kyle aveva sicuramente qualcosa da nascondere, e presto o tardi Veronica avrebbe scoperto di cosa si trattava. Se voleva scoprire di più a proposito dei traffici del sospettato, c’era solo una persona che poteva contattare e che le avrebbe detto tutto quello che le serviva sapere. Prese il telefono e fece scorrere la rubrica, fino ad arrivare al suo numero. Sentì la sua voce dall’altra parte dopo pochi istanti.
-Ma guarda un po’ chi si fa sentire, Veronica Mars! Per quanto io speri che tu mi stia chiamando per organizzare di andare a mangiare un pizza, ti conosco bene. Di cosa hai bisogno?
-Heilà Weevil. Hai ragione, mi conosci, ma dopo che mi avrai aiutata potremo andare a mangiare una pizza, ok? Che cosa sai dei traffici di Kyle Preston?
-Preston? Quel figlio di papà non fa traffico di nulla, ci prova al massimo. Ma se proprio lo vuoi sapere ho sentito che è specializzato negli steroidi, va a Tijuana almeno tre volte al mese per recuperarli.
-Sei stato davvero utile, ti chiamo poi per quella pizza!
-Si, ci conto eh.
Veronica chiuse la chiamata mentre si alzava dalla sedia e usciva dall’ufficio.
-Vado a parlare con Preston, credo che abbia qualcosa da dirmi.
 


La centrale era quasi deserta e a controllare la cella c’era un uomo che Veronica non aveva mai visto, perfetto, almeno aveva una possibilità che la lasciasse passare. Dopo avergli detto, con le lacrime agli occhi, di essere la fidanzata di Kyle e di dovergli dire di essere incinta, fu lasciata entrare. Kyle sbarrò gli occhi non appena la vide.
-Cosa ci fai tu qui?
-Oh, pensavo fossi felice di vedermi. Sicuramente se avessi bisogno di steroidi lo saresti, giusto?
Il ragazzo deglutì.
-E tu che ne sai?
-Io so molte cose, ma quello che non so è che genere di rapporto avessi con Caroline Chesters. Le fornivi gli steroidi, è così?
Prima che rispondesse passò qualche secondo, Veronica non capì se fosse per riordinare le idee, per trovare un modo di non mettersi nei guai con i suoi traffici o semplicemente per trovare una bugia credibile.
-Caroline era una cliente. Una delle migliori. Voleva sempre dare il massimo quando gareggiava, e non fanno i test nelle competizioni studentesche, così è riuscita a cavarsela. Però è un bel po’ che non le vendo nulla, lo giuro! Non aveva più soldi, i suoi iniziavano a sospettare e così non abbiamo più fatto affari.
-E non hai avuto nulla da ridire?
-Un cliente in più o in meno non fa la differenza, in più Caroline mi stava simpatica, non le avrei mai fatto del male. Ho detto la verità, l’ho trovata sulla mia barca, non so perché fosse lì, e quando si è girata qualcuno le ha sparato.
-E non hai visto chi è stato?
-No! Mi sono girato ma non c’era nessuno, lo giuro.
-E perché non hai chiamato lo sceriffo?
-Ma sei matta? Sarei finito comunque qui dentro, i miei vestiti avevano gli schizzi del suo sangue sui vestiti! Almeno spostandola c’era la possibilità che non la collegassero a me.
A quanto pareva l’unico sbaglio di Kyle Preston era stato il tentativo di occultamento, oltre allo spaccio di steroidi, certo, ma Veronica aveva bisogno di verificare una cosa prima di dare a Cliff degli elementi per scagionarlo.
Era incredibile quanto fossero ingenui gli uomini che lavoravano con lo sceriffo, bastava che una ragazza sbattesse le ciglia affermando di essere una giornalista che fremeva per un intervista, ed ecco che veniva lasciata sola in attesa che le venisse portato un caffè. Appena sola aprì il file dell’autopsia di Caroline Chesters, evitando le foto e passando direttamente al rapporto. Ed eccolo lì, in mezzo a tutti i termini tecnici, quello che stava cercando: lo sparo era partito da una distanza di almeno venti metri. Controllando che non arrivasse nessuno, aprì anche il fascicolo con le prove, dove trovò elencati i vestiti di Kyle, vestiti con schizzi del sangue di Caroline.
Ora, a meno che Kyle Preston non avesse il dono dell’ubiquità, era impossibile che si trovasse a venti metri per sparare e contemporaneamente a meno di un metro per ricevere gli schizzi.
Che strano, Lamb aveva preso l’uomo sbagliato.
 
 
 
 
//Mi dispiace se in questo weekend non ho aggiornato, mi farò perdonare (?) Anyway ovviamente il capitolo finale slitterà a venerdì, salvo altri imprevisti lol
-Neens
   
 
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