Promesse celate
Hermione stava studiando accuratamente tutti gli appunti che aveva preso quella stessa mattina.
Si ritrovava immersa tra numerose materie alla luce della Luna, mentre i capelli arruffati le ricadevano sulla fronte. Afferrò debolmente il libro di Trasfigurazione e lo sfogliò. A causa dell'ora tarda, le parole apparivano confuse e sconnesse tra di loro. Decise di non demordere e, dopo essersi passata una mano tra i capelli, riprese a leggere.
In quella serata così silenziosa e serena, il solo voltarsi delle pagine annunciava la presenza di qualcuno in Sala Comune.
<< Hermione, che ci fai ancora qui? >>
La diretta interessata si girò di scatto accigliata. Riconobbe immediatamente il suo interlocutore, ancora velato dal chiaroscuro.
<< Fred! Potrei farti la stessa domanda. Perché sei solo? George? >>
Il ragazzo, sogghignando, si avvicinò al tavolo sul quale si trovavano i voluminosi tomi della ragazza. La vide sbuffare lievemente, rimettendosi a sedere dignitosamente. Nella foga, infatti era quasi inciampata nella coperta, la sola capace di infonderle calore.
<< Sta dormendo, credo. >>
<< Ben per lui. >> disse, riprendendo immediatamente a ricopiare.
<< Ma tu non ti stanchi mai? >>
Scosse il capo in senso di diniego. Fred sorrise, allontanandosi senza guardarla.
<< È inutile che resti qui, allora. A domani Granger.>>
<< A domani Fred. >>
Il ragazzo si girò improvvisamente, quando giunse all'imbocco delle scale. << Hermione? >>
Lei si voltò di scatto nella sua direzione. << Si? >>
<< Dovresti occuparti anche del povero e dolce professor Piton a volte, non credi? >> e così dicendo sparì su per le scale dei dormitori maschili.
Sorpresa, adocchiò il suo libro di pozioni. Se ne stava al margine del tavolo sopra un ulteriore tomo.
Non riusciva a capire come fosse giunto sino a lì; era sicura, infatti di averlo poggiato da tutt'altra parte.
Quando tentò di afferrarlo, dal centro dello stesso, cadde un biglietto. Appena lo raccolse non poté che sorridere di fronte a ciò che vide impresso.
Dopo essersi ricomposta, si tuffò a capofitto nello studio, più felice di prima.
Quell'anno era decisa a dare prova delle proprie abilità a tutti, compreso Fred.
Quella sera, lui le aveva confidato che si sarebbe dimenticato di Hermione Granger soltanto quando non l'avesse più vista studiare.
Quel bigliettino, di un rosso sgargiante, giaceva a specchio al centro del tavolo.
No, lei non glielo avrebbe mai permesso.
Angolo autrice:
Salve a tutti!
Sono tornata con una nuova Fremione.
Che ve ne pare?
Sono contenta del fatto che sia riuscita a farci stare tutto in 394 parole (compreso il titolo). Ripeto 394!
Va beh, poco importa a voi.
Spero comunque che sia stata di vostro gradimento.
Mi farebbe molto piacere se lasciaste un piccolo commento.
A presto, con altre storie.
Martina