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Autore: Elly Priest    15/12/2014    3 recensioni
"La guardó intensamente, per stamparsi il suo viso nella mente, almeno prima di morire. Le bació una guancia con dolcezza.
-Mi dispiace, Caty ti voglio bene!
La portó all' interno del varco, ma gli si aggrappó alla tunica sporca e insanguinata.
-No zio, non lasciarmi da sola! Ti prego!
-Perdonami cucciola.
I cardini della porta gemettero e si sganciarono.
La spinse dentro e premette la mattonella.
Mentre la parete scorreva, Isaak la guardó per l' ultima volta.
Poi il buio."
Genere: Drammatico, Guerra, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cenere, fumo e sangue, questo rimaneva del castello.
Le fiamme si alzavano fino al cielo d' inchiostro, i sospiri di morte inondavano i corridoi della fortezza. Isaak correva, sentiva il pianto della bambina che gli bagnava il petto. Le guardie gli erano alle costole, il cuore impazzito gli stava per uscire, martellante e violento gli gridava "Corri!".
Dopo un corridoio prese a salire le scale, le pareti di pietra raccontavano ció che era accaduto: una storia fatta di violenza e distruzione, lacrime e tradimento. Non sentiva piú alcun rumore, forse era riuscito a seminarli. Carezzó dolcemente i capelli della bambina. Entrarono in una stanza e barricó la porta. Si trovavano in cima alla torre principale, un ripostiglio a forma cilindrica e poco illuminato.
Dalla finestrella vedeva il suo regno un giorno prospero che andava in rovina, soffocato dalla cenere. Le guardie stavano radendo al suolo la città, Derven aveva fatto ammazzare tutta la servitú.
Loro due erano i prossimi.
Posó la bambina su un ripiano, gli occhioni castani versavano lacrime, aveva paura, non sapeva bene cosa stesse succedendo: una creatura innocente, nulla di piú.
Isaak puntó gli occhi blu nei suoi, non sapeva quanto tempo avevano prima che li trovassero.
-Caty, Caty tesoro, ascoltami!
Le prese il viso tra le mani, Caty tiró su il naso annuendo.
-Devi aiutarmi, mi serve che tu sia la mia bambina coraggiosa...
Le asciugó una lacrima con il dito.
-Zio, ho paura! Perchè papà è arrabbiato?
Stava per rimettersi a piangere, ma Isaak la abbracció con le braccia lunghe e muscolose, i capelli grigi erano bagnati di sudore.
-Tranquilla tesoro, papà...
Ingoió il conato di vomito: non poteva dirle la verità. Era solo una bambina, non poteva farle questo.
-Papà sta bene, non piangere! È..
Sentí delle grida "Sono là dentro, prendiamoli!", il cuore gli finí in gola.
Dal tascapane tiró fuori un oggetto: un medaglione bronzeo con pietre nere incastonate a cerchio. La strinse nelle piccole mani della bambina, gli occhi scuri erano uguali a quelli di suo padre, Derven, ma c'era la dolcezza di Isaak al loro interno.
-Caty, questa è la chiave di tutto...
Le guardie stavano salendo le scale, si sentivano le grida e lo stridore delle spade sui muri di pietra. La bambina osservó per un attimo l' oggetto e se lo mise al collo. La porta cominciava a cedere sotto i colpi di sfondamento.
Isaak la prese per mano e premette una mattonella della parete, si aprí un varco che mostrava un passaggio segreto, nella piú totale oscurità. Cercava di mantenere la calma, ma era teso come una corda di violino.
Si abbassó al suo livello e le posó le mani sulle piccole spalle.
-Ti ricordi quando giocavamo io e te a nascondino nel castello? Caty te lo ricordi?
-Sí, zio.
Il vetro della porta si frantumó e Caty gridó: si vedeva la faccia feroce di una guardia.
-Devi fare come quando giocavamo: usa i passaggi segreti, ma non farti assolutamente vedere! Poi esci dal castello! Hai capito?
-Ma zio...
La scosse per le spalle.
-Hai capito?! Non farti trovare...
La guardó intensamente, per stamparsi il suo viso nella mente, almeno prima di morire. Le bació una guancia con dolcezza.
-Mi dispiace, Caty ti voglio bene!
La portó all' interno del varco, ma gli si aggrappó alla tunica sporca e insanguinata.
-No zio, non lasciarmi da sola! Ti prego!
-Perdonami cucciola.
I cardini della porta gemettero e si sganciarono. La spinse dentro e premette la mattonella. Mentre la parete scorreva, Isaak la guardó per l' ultima volta.
-Ricorda, tesoro: il medaglione è la chiave di tutto.
Una spada si alzó alle sue spalle, il varco si chiuse.
-ZIO!!
Poi il buio.
   
 
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