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Autore: wmgw always    16/12/2014    1 recensioni
è ambientata non so nemmeno io in che tempo e in che luogo. so solo che questa ragazza non vuole vivere schiva dell'uomo che l'ha scelta e anche se non avesse già deciso di scappare, l'arrivo di quel ragazzo così dolce e gentile l'ha privata di ogni altra possibilità.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Un villaggio composto da una cinquantina di capanne, molto più grande rispetto a quelli che lo circondavano, era contornato da boschi e da laghi, ed era composto da sentieri di ghiaia che salivano su per colline da dove si poteva osservare un paesaggio incontaminato di prati con fiori di campo dai mille colori, che andavano dal giallo del narciso al bianco della parnassia al viola della silene dioica. Quando ti distendevi su quelle radure piene di  fiori meravigliosi  era come immergersi in un arcobaleno terrestre che emanava centinaia di profumi diversi che, invece che contrastare tra loro, creavano un'armonia meravigliosa. Quando arrivava il tramonto però il respiro si bloccava in gola dalla bellezza straziante del panorama, infatti le nuvole si tingevano di rosso, rosa e giallo e il cielo prendeva sfumature tra il dorato e l'arancione, mentre d'inverno potevi ammirare anche viola e stralci di rosso scuro. Esso era protetto a Nord-Ovest da un'altissima catena rocciosa innevata sulla cima. Abbassando gli occhi si stendevano sotto di essa chilometri di bosco e proprio in prossimità del villaggio, a meno di tre ore di cammino, si stagliava allo sguardo uno spettacolo fuori dal comune. Il percorso da seguire era insidioso perché proprio nel centro del bosco, ma, una volta usciti dal folto della foresta, si entrava in una piccolissima radura e a pochi passi da questa si trovava un lago immenso punteggiato da massi che arrivavano in superficie come piccole isole semisommerse. Nuotando per qualche metro si arrivava ad una piccola grotta dove, se ci si entrava , si poteva divenire totalmente invisibili ad occhi indiscreti per via della cascata. Era immensa e sovrastava il lago. L'acqua precipitava per diversi metri dalla montagna ottenuta per via del sopraelevamento del bosco e causava un arcobaleno perenne. Il contrasto tra il verde della boscaglia che circondava la cascata e l'azzurro quasi trasparente, per via della grande purezza dell'acqua del lago, lasciava il visitatore senza parole, come ipnotizzato dalla bellezza che scaturiva da quella vista quasi irreale. Il rumore provocato dall'impatto dell'acqua sulla superficie del lago ricopriva ogni cosa,  e sembrava di essere in un altro luogo, un luogo magico che per qualche istante ti permetteva di isolarti dal mondo comune per entrare in un piccolo paradiso terrestre proprio grazie a quel meraviglioso arcobaleno che sembrava quasi fungere da ponte. Purtroppo quel posto incantevole era sotto il dominio di un tiranno di nome Kazuna. Kazuna era un uomo malvagio che pretendeva di avere tutto quello che desiderava senza essere ostacolato. Aveva una moglie bellissima, che però ,a sentirlo parlare non era abbastanza per lui e quindi ne pretendeva un'altra. Avendo già deciso di prendere in moglie un'altra donna pensò di utilizzare una settimana di tempo per decidere quale delle ragazze del villaggio sarebbe stata poi la sua sposa. Per questo organizzò incontri con ogni fanciulla che avesse sopra i 16 anni e poi, quando avesse trovato la persona giusta si sarebbe potuto organizzare il matrimonio. Durante quei giorni tutte le famiglie del villaggio che avevano una figlia femmina vivevano in uno stato di terrore perché sapevano a quale destino sarebbe stata condannata se Kazuna avesse deciso di sposarla. Tutti erano a conoscenza del fatto che la prima moglie del capo villaggio venisse picchiata, anche in pubblico, solo se si permetteva di esprime la sua opinione e che fosse costretta  ad avere rapporti sessuali con suo marito ma nessuno, ovviamente, poteva fare niente altrimenti sarebbe stato condannato per tradimento o qualunque altro capo d'accusa  che potesse eliminare l'incomodo. Ogni padre ,quindi,  oltre che sapere quale destino sarebbe potuto spettare a sua figlia sapeva bene che non avrebbe potuto ribellarsi al suo capo perché altrimenti le conseguenze sarebbero state terribili.  Quando per caso una ragazza tardava ad arrivare nella reggia di Kazuna, questo mandava sue personali guardie a prelevarla, anche in malo modo, se questa avesse protestato. Quello che Kazuna faceva con le ragazze era proibito saperlo e queste, una volta tornate a casa , sconvolte e tremanti per via della costrizione non proferivano parola . Una volta terminata la settimana di prova una ragazza tra tutte colpì Kazuna. Era Kathara, una ragazzina di 18 anni, che secondo il capo villaggio era la donna che più si avvicinava ad una fata che lui avesse mai visto. Infatti Kathara aveva lunghi capelli corvini che le ricadevano in onde perfette sui fianchi. Il suo viso, retto da un collo flessuoso , era perfetto,  nonostante fosse spigoloso aveva lineamenti morbidi, con un naso diritto e occhi di un azzurro così intenso che quando la si guardava in viso pareva di specchiarsi in un fiume limpido o di guardare il cielo di primavera. Questi erano circondati da folte ciglia nere, che quando abbassava gli occhi imbarazzata le sfioravano gli zigomi alti e perfetti .L'unica cosa che faceva distogliere lo sguardo dai suoi occhi erano le labbra che , carnose,  di un rosa  simile ai petali dei gerani , una colorazione per cui molte donne avrebbero pagato , quando sbocciavano in un sorriso come il fiore che evocavano, lasciavano intravvedere denti drittissimi e candidi come neve. La sua pelle era liscissima e pareva di seta tanto era morbida. Aveva lo stesso colore dell'ambra quando assumeva toni di marrone scuro e il suo corpo era la cosa di più simile ad una statua che si potesse mai pensare di trovare, slanciato, atletico , era capace di resistere a sforzi fisici a cui altri non avrebbero resistito .Non per questo però era molto muscoloso anzi, aveva un seno prosperoso e la vita stretta con fianchi larghi che poi correvano giù fino a gambe perfette con le forme dei polpacci e delle cosce delineati e piedi preceduti da caviglie sottili ed eleganti. Era perfetta e Kazuna lo sapeva bene. Evidentemente il capo villaggio non aveva fatto trasparire la propria preferenza perchè , quando il giorno dopo la fine del periodo di prova Kazuna si recò alla casa di Kathara per annunciare che la prescelta per il matrimonio era proprio lei, la madre di Kathara quasi svenne dal dispiacere  intuendo la motivazione della visita di Kazuna.
 
   
 
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