2 Poco prima di iniziare i colloqui con lui, Madara, il padre di Kathara costrinse la madre Hanko a rientrare. Spazientito da tutte quelle cerimonie Kazuna fu anche meno cordiale del solito pensando che quella famiglia di falliti si meritasse tutta la sua freddezza e la sua insolenza. - Tu sai perchè sono qui Madara, voglio tua figlia , il matrimonio sarà fra 2 giorni , giusto il tempo per dare alla ragazza la notizia e di organizzare i preparativi.- - Kathara è la mia unica figlia non posso ...- cercò di ribellarsi Madara, pallido in volto e con gocce di sudore freddo sulla fronte -Lo sai che cosa accade a chi si permette di mettermi i bastoni tra le ruote Madara? Vuoi costringermi a rovinare per sempre la tua famiglia? Io non credo....Non ho ragione? Ho deciso,il matrimonio sarà fra 2 giorni e tu non ti permetterai mai più di infastidirmi con i tuoi ridicoli piagnistei sono stato chiaro?Non vedo l'ora che arrivi il giorno del matrimonio.- La voce così bassa da divenire roca, lo sguardo minaccioso e spazientito e i muscoli tesi di Kazuna spaventarono talmente Madara che l'unica cosa che uscì dai suoi denti fu un rantolo, simile all'ultimo lamento di un uomo prima di spirare. Kazuna, insensibile come mai se ne andò, ignorando le lacrime mute che scendevano dagli occhi di Madara. Non si era mai sentito così debole come in quel momento. Rientrando in casa vide Kathara che lo fissava con le lacrime agli occhi. Cercò di provare a trovare qualche parola di conforto da dirle,per rassicurarla, o di metterle una mano sulla spalla ma si rese conto che niente avrebbe potuto farla stare meglio e quindi rimase immobile anche quando lei gli passò vicino scappando in lacrime per allontanarsi da quel luogo maledetto.