Anime & Manga > Capitan Harlock
Segui la storia  |       
Autore: LeighCheri    16/12/2014    0 recensioni
Non che sia proprio stufo di questa pochade, per carità, fare il filibustire ha pure un suo perchè, cioè, sempre meglio che fare l'impiegato del catasto sulla Colonia di Dullog (sigh) e in ultima analisi sempre meglio che lavorare. Però non so... a volte..
Genere: Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Saranno almeno dieci minuti che se ne sta lì in silenzio, con le mani incrociate sul mento come in preghiera, i lunghi capelli come una cortina impenetrabile a celare i suoi pensieri, la sua siderale distanza dal mondo. Poi con un sospiro scioglie le mani e si alza dallo scranno. Slaccia il regal mantello e lo butta lì con la consumata noncuranza di una striptiseuse, quindi inizia a slegare ad uno ad uno i complicati finimenti della bardatura da condottiero e se ne libera uno alla volta mentre si avvia a passo lento lungo il ponte, lasciandoli cadere alle proprie spalle come pesanti caduche foglie da un putrescente stelo (ellamiseria che lirismo, cocca!).
Per qualche minuto nessuno osa proferire verbo, poi Yattaran si assume l'onere:
- Che si sta bevendo ultimamente, il Capitano?
- Il solito, credo, perchè?
- Meeme, tu ne sai qualcosa?
- No, - esala l'aliena, dalle profondità remote del suo consueto vuoto etilico - ...però l'ultima bottiglia sapeva di tappo.


    *******

Il Dottor Zero ha cominciato a coltivare muffe sulle fette di torta della signora Masu, con grandissimo disappunto della seconda e grande zelo da parte del primo. Sostiene che anche Fleming ha cominciato così.
- Ciao, doc, come stanno i tuoi miceti?
- Oh, ciao Kei - saluta senza alzare gli occhi dal vetrino - La mia piccolina sta benissimo, grazie. Ma per il momento niente cuccioli...
- Miceti, doc, non micetti.... - puntualizza la poveretta; ultimamente il medico di bordo sembra stia diventando duro d'orecchi. O di comprendonio. O tutt'e due.
- Oh, quelli... bene, bene... Sai figliola, quando Fleming cominciò la...
- Doc. - lo blocca -  Lo so. Me lo hai raccontato sei volte in dieci giorni. Non sono qui per ragguagli sullo stato di salute dei tuoi funghi ma su quello del Capitano. Volevo chiederti se stai notando qualcosa d'insolito nel suo comportamento.
- Oh, cara.. cara.. l'insolito è la normalità per il nostro amato comandante. - sorride con arguzia.
- Okay, mettiamola così, allora: per caso è passato da te negli ultimi giorni?
- No, cara. lo vedo in mensa ufficiali, come voialtri. Mi passa le sue fette di torta. - ammicca sornione.
- E nient'altro?
- No. Nient'altro.

    *******
   
Il mistero è  fitto e denso, la preoccupazione crescente. La ciurma sente che qualcosa non quadra e quel qualcosa per giunta continua a scivolare loro dalle mani come le spire di un serpente. Il Capitano ne sta covando qualcun'altra delle sue ma stavolta è peggio del solito. E come al solito si guarda bene dal palesarlo ai suoi compagni di cordata.
Perciò tutti si adoperano alacremente per cercar di carpire qualche indizio in più: sorvegliano, scrutano, spiano, confabulano nell'ombra delle condotte e degli anfratti della nave alla stregua di carbonari. Yuki è la più tenace. Determinata come non mai a sondare quella fucina di stranezze in cui ultimamente il Capitano si aggira con fare occulto.
Decide d'interpellare anche la cuoca.
Trova la signora Masu nel suo sancta sanctorum ma stranamente, invece che dedicarsi allo spignattamento, sta protesa verso uno sghembo trespolo su cui ciondola un pennuto in evidente stato depressivo.
- Su, su, andiamo.... non fare così Tori-san...devi mangiare qualcosa.. forza, apri il beccuccio... - piagnucola materna cercando di imbeccare l'apatico volatile con un filetto di branzino in crosta. Ed anche questo è insolito: normalmente si verifica l'opposto, col pennuto che fugge e lei che lo rincorre inferocita brandendo coltellacci.
- Lo sai che il Capitano scherzava... lui gioca sempre (?), è un buontempone il Capitano, lo sanno tutti (??)... non diceva mica sul serio... andiamo piccolino, mangia, fallo per me...
- Masu-san, che cos'ha la nostra mascotte?
- Ahimè... è in attrito col Capitano, Yuki... ha iniziato lo sciopero della fame.
- Il motivo?
- Beh, ecco.... Lui l'ha scacciato in malo modo, tre giorni fai, apostrofandolo con un pussavia gallinaccio. Da allora non vuole toccar cibo...
- Sta accadendo qualcosa di strano, Masu-san... Il Capitano non è più lui... Ha cominciato con quella trovata della brillantina, il mese scorso,  e adesso sa iddio che accidenti gli frulla in testa....
- Qualunque cosa sia deve aver a che fare con qualche reminiscenza giovanile, temo....Ieri mi ha chiesto di cercargli i vecchi anfibi di quand'era negli Incursori... che mi ci è voluto gesubambino con la schiena che mi ritrovo a rovistare accucciata fra tutte quelle cianfrusaglie..
- Anfibi?
- Sissignora. E vedessi in che condizioni erano. Il nostro Capitano oltre che bizzarro sta diventando anche molto, molto sciatto. E anche un pò cafone se permetti: guarda in che stato sta facendo ridurre questa povera creaturina di dio.... Coraggio Tori-san, un pezzetto solo, piccolo piccolo....
Yuki abbandona perplessa l'anziana nutrice senza che un solo tassello di quel dissennato puzzle riesca a trovare una qualunque collocazione nella sua mente.

    *******

Per qualche giorno va avanti così, fra misteriose eclissi del Capitano, furtivi appostamenti della ciurma, fughe repentine, rapaci inseguimenti e imbarazzanti vis-à-vis degni d'una caccia al ladro in piena regola poi, quando tutti ormai stanno per rassegnarsi a questa quantomai stravagante deriva piratesca, accade l'imponderabile.
Nella mite sera, quando lo spaziale galeone se ne va per lo solingo ciel, e mentre l'equipaggio si appresta a mettere al minimo motori e sinapsi, fra placidi ronzii di turbine a basso regime ed ipnotiche intermittenze di diodi fluorescenti, un boato squarcia l'aria interrompendo brutalmente le semicoscienti elucubrazioni. Uno sbarabrang che perquote l'Arcadia da cima a fondo, seguito da una serie di clangori martellanti, ritmici, ripetuti. Gli ufficiali di più alto grado si scambiano un'occhiata poi schizzano via come proiettili.
- ... In plancia, presto! Tutti ai posti di combattimento! Dannazione siamo sotto attacco!
Sciamano come vespe furiose in ogni direzione, gli artiglieri guizzano lungo le murate, verso i ponti di batteria, Yuki e Yattaran corrono già verso il ponte di comando gridando ordini, sgranando moccoli, i sensi di colpo riaccesi dall'adrenalina. Cercano il Capitano ma il Capitano non si vede. Sarà già in plancia, di certo, pronto come sempre a condurli granitico ed imperturbabile nella pugna!
Ma in plancia il Capitano non c'è. Il ponte è tranquillo come una nursery, i monitor tacciono e fuori non v'è ombra di navi nè di corpi celesti o detriti alla deriva, insomma un bel niente. Il vuoto interstellare. Nero e imperscrutabile.
E quel martellare incessante che continua a percuotere ogni cosa e che sembra quasi provenire dall'alto, da ovunque, da un'altra dimensione.
- Ma che accidenti è? - l'ufficiale addetto ai radar è basito.
- Abbiamo speronato qualcosa?
- Niente di visibile, questo è certo.
- La sala motori?
- Cristosanto, se la sala motori fa questo baccano faremmo meglio ad abbandonare la bagnarola, subito.
- Non è la sala motori! - Yama accorre ansante, pallido in volto – Viene dal castello di poppa, gli alloggi del Capitano!
Si precipitano di nuovo, verso il cassero ligneo, verso l'origine di quel fracasso che metro dopo metro, ponte dopo ponte si fa più assordante e nel contempo più nitido.
Chitarre distorte.
Tom e rullanti inferociti.
Un basso elettrico che scarruffa le budella come un frullatore di caucciù.

    *******

Il Vate sta ascoltando nu metal, tutto qui. A palla, ma niente di più.
- Da quando il Capitano ha cominciato ad ascoltare i Deftones? - grida trafelato come un maratoneta il povero Yattaran, riuscendo a malapena a sovrastare gli ultradecibel.
- Da mai, credo.
- Eppure questi sono i Deftones¹.
L'uscio degli alloggi del Capitano sembra Porta Inferi a giudicare da quel che proviene più oltre, paralizzando i poveretti accorsi con santa apprensione.
Solo Yama che, per essere l'ultimo arrivato sembra anche il più sveglio di tutti, si getta con garibaldino ardore sul maniglione teschiato e spalanca la porta senza tante cerimonie.
Il Pirata Spaziale (o quel che ne resta) è là.
E unicamente lo sconcerto impedisce agli accorsi di rovesciare contro il grand'uomo una raffica di improperi in grado di abbattere un muldauwd.
Che peraltro meriterebbe senza pietà.
Il Capitano sta in piedi nello specchio del gotico finestrone, ritto come un punto esclamativo, nero come la paura, si volta solo per un istante svelando il fugace pallore del volto, una specie di ghigno clownesco dipinto nel cerone bianco, mentre qualcuno implora un esangue - ...Ommammamiabenedetta....
- ...Madre è l'altro nome di Dio sulle labbra e sui cuori di tutti i nostri figli...² - declama l'altro, con solennità pontificia.
Poi si aggrappa alla ferrata e con guizzo rapace si slancia nel vuoto della notte cosmica.

    *******

- ...Ancora Neo?
- No. Questo mi pareva Eric Draven³.
- Ossignore...
- La vedo dura. Molto, molto dura...
- ...e qualcuno abbassi questa cazzo di musica!!!






¹  Deftones - Leathers
²  Dalla sceneggiatura originale del film «Il Corvo»  © Dimension Films -
³  Eric Draven il personaggio che impersona Il Corvo.

(testi personaggi e musica sono di proprietà degli autori)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: LeighCheri