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Autore: Kebabbaro_Zecsi    16/12/2014    1 recensioni
Harry Styles, che sfreccia tra le vie di Londra con la sua Maserati grigia metallizzata, bello da togliere il fiato, dannato da strappare via il cuore. Gentile da farti fidare inevitabilmente di lui al primo sorriso, squallido da allontanare qualsiasi persona da lui.
Ed una ragazza, una semplice ragazza che incontra il cambiamento più grande della sua vita, l' amore che le farà fare cose che non ha mai fatto, che la farà sentire fuori posto, fuori vita.
Erano così simili, erano così stupidi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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-Caitlyn! Alzati!-
Dio, quanto odiavo il mio nome completo, ma odiavo ancora di più la voce di Roxenne alle 7 del mattino.
Mi girai dall' altra parte del letto, ignorando le urla di mia sorella maggiore.
Poi, ad un tratto, tutto cambiò.
Il calore da cui ero avvolta si trasformò in un insopportabile freddo, ed il piumone bianco e soffice se n'era andato.
-Caitlyn- mi richiamò mia sorella.
Mugugnai un 'cosa vuoi' poco comprensibile.
-Come cosa voglio?! Sono le 7.30 e mi chiedi cosa voglio?! Mi sonno rotta le scatole di svegliarti ogni mattina come se fossi tua madre! Hai 18 anni, dovresti alzarti da sola!-
Ecco, ci risiamo. La ramanzina giornaliera stava comniciando.
-Ora mi alzo- affermai.
Questa volta però mi alzai veramente, anche se controvoglia.
Camminai lentamente verso il bagno sotto lo sguardo omicida della sfascia-sogni.
-Puoi andare, sono sveglia- le dissi, sperando che se andasse veramente.
-Tra 10 minuti torno di sopra, se non sei pronta vai a scuola esattamente come sei-
-Esattamente come sei- le feci il verso, in seguito mi chiusi a chiave in bagno.
Finalmente tranquillità.
Mancando solo 25 minuti dall' inizio delle lezioni dovetti sbrigarmi lavandomi semplicemente il viso con acuqa fredda.
Tornai in camera, aprii l' armadio ed infilai dei jeans stretti con maglietta e converse.
Infilai il giubotto di jeans chiaro e mi precipitai al piano di sotto per fare colazione.
Roxenne se n'era andata, iniziava anche lei il lavoro alle 8, solo che lavorarava a Brentford, un paesino poco lontano da Londra, ed in macchina le ci volevano 40 minuti.
La ammiravo tantissimo, vivevo con lei da poco più di un paio di anni, ogni giorno si alzava alle 7 e andava a lavorare per portare soldi a casa, per pagare l' affitto e tutto il resto, mentre io a malapena riuscivo a coordinare scuola e tempo libero.
Mangiai ben poco a causa del tempo che avevo sufficiente, quindi uscii di casa e mi avviai verso l' edificio della morte.
Per fortuna, anche se stranamente, non pioveva, quindi potei camminare tranquillamente per le vie di Londra.
Una Maserati mi sfrecciò accanto, e mi complimentai mentalmente con il pilota per la scelta della macchina e per avere così tanti soldi da permettersela.
Dopo una decina di minuti arrivai a scuola, l' interrogazione di storia alla prima ora non era il mio modo ideale di cominciare il lunedì, ma gli appunti copiati dai compagni mi sarebbero bastati per prendere almeno un cinque.
-Cat!- una voce squillante mi rimbombò nelle orecchie, e dovevo ammetere che di prima mattina era assordante.
Mi voltai, vedendo la mia migliore amica sbracciarsi per farsi notare da me.
Si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulla guancia che lasciò il segno del suo maledettissimo rossetto rosso.
-Ti ammazzo, Briana- la minacciai.
-Buongiorno anche a te, fragolina. Svegliata di malumore questa mattina?-
-Tu impara a non lasciarmi il segno del tuo rossetto la mattina, vedrai che non sarò più di malumore-
-Lo sei anche 2 secondi prima di dormire, non ingannarmi- mi sorrise.
Non sapevo come facesse ad avere così tanta pazienza con me, le rispondevo sempre di traverso, ero perennemente nervosa eppure lei mi era rimasta accanto per tutti questi anni, senza mai lamentarsi, senza mai spazientirsi, semplicemente sorridendomi dolcemente e continuando a sopportarmi.
-Mannaggia, hai ragione, Bry- ammisi amaramente.
-Lo so- sorrise -Cosa fai oggi?-
Non le risposi, la mia attenzione venne catturata dal rombo assordante di una macchina.
Una Maserati grigia metallizata sfrecciò per il parcheggio della scuola attirando gli sguardi di tutti gli studenti.
Mi resi conto che era la stessa Maserati passatamisi a fianco questa mattina. Ma questa volta, invece di complimentarmi mentalmente per la macchina, quando vidi il ragazzo che ne uscì, mi complimentai per la sua bellezza.
Camminò per il parcheggio con gli occhiali da sole sul naso, una maglietta bianca talmente aderente e trasparente da far notare i muscoli scolpiti ed i vari tatuaggi presenti sul suo corpo, dei jeans attillati ed un berretto sopra la testa.
La terrà mi mancò da sotto i piedi quando si tolse gli occhiali da sole con lentezza quasi straziante e mise in mostra i suoi occhi verdi smeraldo.
-Caitlyn, Caitlyn! Mi stai ascoltando?-
Briana mi riportò alla realtà e concentrai metà della mia attenzione su di lei.
L' altra metà era ancora rimasta fissare quel ragazzo ogni mossa che faceva.
-No, Bry, perdonami. Ma voltati un secondo-
Mi ascoltò e voltandosi notò il misterioso ragazzo.
-E' nuovo?- mi chiese.
-Non lo so, ma è bellissimo- ammisi, più a me stessea che a lei, continuando a guardando imbambolata.
-Caitlyn, sei cambiata ora. Mi avevi promesso che ti saresti comportata meglio, che avresti smesso di scoparti i ragazzi per cui provavi anche semplice attrazione fisica- mi ammonì subito.
-Ho solamente detto che sia un bel ragazzo, Bry, tranquilla- le dissi, cercando di convincerla.
Ma non avevo convinto nemmeno me stessa, figuriamoci lei.


Oddio, non posso credere di avere ricominciato a scrivere.
Non so nemmeno perchè l'ho fatto, forse mi mancava.
A tutte quelle che seguivano la mia ultima e precedente storia, chiedo umilmente scusa.
Non ho più aggiornato, non ho più risposto alle recensioni e nemmeno ai messaggi.
Perdonatemi, davvero.
Mi impegnerò al massimo, però, in questa.
Spero vi sia piaciuto il primo capitolo.
See you soon c:
  
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