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Autore: HelenHM    16/12/2014    3 recensioni
"Draco" lo chiamò sorridendogli.
"Sì, Madre" rispose automaticamente lui, rivolgendole uno sguardo interrogativo.
"Penso che sia arrivato il momento di parlare del tuo piccolo ... disturbo notturno"
Il diciottenne si irrigidì immediatamente, mentre una sgradevole sensazione di calore incominciava a pizzicargli le guance, solitamente esangui.
"Non so proprio a che cosa tu ti riferisca"
Narcissa ignorò quest'ultima esternazione "Io e tuo padre pensiamo che dovresti farti aiutare da un ... Guaritore" ... "Esperto in Disturbi Mentali, ovviamente"
Aggiunse quest'ultima informazione tutta d'un fiato, mentre sul volto di Draco si dipingeva un espressione di indignazione totale.
Lui, un Malfoy, da uno ... strizzacervelli? Sarebbero dovuti passare sul suo cadavere.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Più contesti
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Una settimana dopo, un decisamente infelice e torvo Draco Malfoy si trovava nella sala d'aspetto del medico. 
In quel momento era pervaso da un istinto omicida, che avrebbe volentieri concretizzato nei confronti dei suoi genitori.  
Lo avevano ricattato. Se lui non si fosse fatto curare, loro gli avrebbero tagliato i fondi. Insomma, non aveva avuto alcuna scelta. 
Si sentiva bruciare di vergogna, il suo orgoglio era stato calpestato senza alcun ritegno dalle persone che avrebbero dovuto proteggerlo. 
Sperava con tutto il cuore che la sua "terapia" (storse la bocca al pensiero) non divenisse di dominio pubblico. 
Ci mancava solo che le riviste scandalistiche si avventassero come avvoltoi sui suoi problemi, investigando sulla sua effettiva salute mentale. 
Già immaginava i titoli "SEGRETI E RIVELAZIONI SULL'EREDE DI CASA MALFOY", "DRACO MALFOY ED I SUOI INCUBI PIU'OSCURI" ed altre amenità del genere. 
Guardandosi intorno, però, dovette constatare che i suoi genitori avevano scelto il meglio per lui. 
"Come minimo" pensò sprezzante. Il locale era decisamente molto accogliente e ... femminile.
 
L'intuizione che aveva appena fatto capolino nella sua testa fu immediatamente confermata dall'arrivo del fantomatico guaritore. 
O forse sarebbe stato meglio dire guaritrice. Un'affascinante strega gli si parò davanti con un'espressione estatica stampata sul volto, come se la sua presenza fosse dovuta ad una bellissima ed inaspettata sorpresa. 
Non indossava nessuna divisa da lavoro, constatò meravigliato Draco, ma portava con estrema naturalezza un lezioso vestitino colorato. 
Gli strinse forte la mano, inondando le narici del ragazzo con il suo delicato ma penetrante profumo.  
"Ciao! Io sono Columbine Willowitch" esordì con voce stridula.
"Tu devi essere Draco!" trillò  "E' un vero piacere conoscerti. Ho sentito tanto parlare di te ..." 
Draco la guardò esterefatto, dimenticandosi persino di assumere quel cipiglio furente che aveva deciso di adottare di fronte al medico. 
Si lasciò condurre come un automa nel suo studio, che gli ricordò immediatamente una versione migliore della torre della professoressa Cooman. 
Le luci soffuse, le candele profumate, il fuoco che scoppiettava nel camino fecero sentire Draco immediatamente e straordinariamente a suo agio. 
Prese posto nella poltrona di chintz colorato che la dottoressa gli indicò, guardando esterefatto l'enorme pensatoio che troneggiava in mezzo alla stanza. 
Ne aveva visto solo uno, molto tempo prima, nello studio di Silente ... Non doveva pensarci. Non poteva pensarci. 

Nel frattempo, la giovane donna -seduta di fronte a lui- lo stava osservando. 
Draco se ne accorse e si rese conto di dover essere sembrato un perfetto imbecille, visto che non aveva ancora spiaccicato mezza parola e si guardava intorno con un'espressione stupefatta. 
Decise di recuperare un pò di dignità, assumendo una migliore postura ed indossando la sua solita espressione da figlio di papà annoiato. 
Poi, guardandola dritta negli occhi, pensò: "A noi due, dottoressa". 
Forse non sarebbe stato poi così male. 

"Allora Draco" esordì Columbine, un incoraggiante sorriso stampato sul volto. "Che cosa posso fare per te?"
Il ragazzo si schiarì la voce, prima di rispondere provocatoriamente
"Potrebbe dire ai miei genitori che questa storia della cura è un'enorme cazzata e lasciarmi andare, per esempio" 
Sperava di averla sconvolta con quell'atteggiamento, per questo rimase deluso quando vide che la donna non sembrava essere stata particolarmente toccata dalle sue parole. 
La dottoressa lo stava fissando con un sorriso amabile stampato in volto. 
Si era persino appoggiata al bordo della poltrona per potersi avvicinare meglio al ragazzo, come se avesse intenzione di stabilire una maggiore intimità o di confidargli un segreto.  
Draco decise di detestare quella donna. 
L'interesse nei suoi confronti, lo sguardo di compassione, l'atteggiamento accomodante erano stati costruiti ad arte. A lei non importava niente dei suoi problemi. Il mostrarsi comprensiva faceva parte del suo lavoro. 
Per questo, si irrigidì quando la terapeuta gli sussurrò quella frase: 
"Draco, questo non è un gioco. Quindi, se hai intenzione di farmi perdere tempo, ti chiedo di andartene. Ma se decidi di rimanere, collaborerai con me. Non sono tua nemica. Devi credermi"

Malfoy si trovava di fronte ad un bivio: avrebbe potuto percorrere il sentiero più semplice, scappando dalla terapia e dai suoi demoni interiori, mentendo a se stesso e deludendo – per l'ennesima volta – le aspettative dei suoi genitori. 
Imboccando la strada più ripida e tortuosa, invece, avrebbe dimostrato  di non essere un vigliacco, dopotutto. 
Senza tuttavia nascondere un'espressione di sufficienza, non mosse un centimetro del proprio corpo dalla poltrona. 
La Willowitch lo guardò, nascondendo un sorrisetto compiaciuto.

Con tono svogliato, il ragazzo le chiese in che cosa sarebbe consistita questa "terapia"
"Il trattatamento dei disturbi psicologici, nel Mondo Magico, avviene essenzialmente in due modi. Da un lato si somministrano delle pozioni create su misura del paziente, principalmente per tenere sotto controllo i sintomi più debilitanti. Nel tuo caso, per esempio, potremmo ridurre considerevolmente il problema degli incubi"
La strega ignorò l'espressione incredula e sprezzante del suo paziente 
"Dall'altro lato, però, è necessaria una elaborazione dei ricordi. Ciò significa che, attraverso il Pensatoio, scandaglieremo insieme la tua mente, provando a riflettere insieme sugli eventi che maggiormente ti hanno colpito od hanno influenzato la tua esistenza"
Draco era seccatissimo.  
Pensava che si sarebbero limitati a qualche stupida chiacchierata sul suo passato o su come si sentisse al riguardo. 
Non avrebbe mai immaginato che sarebbe stata così invasiva, così penetrante e così imbarazzante. 
Ma ormai aveva accettato di collaborare e non si sarebbe tirato indietro per niente al mondo, anche se le sue viscere tremarono al pensiero di ciò che avrebbe potuto scoprire su se stesso.
"Ovviamente" la voce della strega lo ridestò dalle sue elucubrazioni 
"Sarai tu a mostrarmi i ricordi che ritieni essere particolarmente rilevanti per te. In qualsiasi momento, potrai interrompere la nostra "passeggiata" tra i tuoi pensieri. Inoltre, anche se lo ritengo ovvio, è bene che tu sappia che la privacy del paziente è una prerogativa. 
Tutto ciò di cui verrò a conoscenza rimarrà sigillato in questa stanza" 
"Quindi ... non dirà nulla ai miei genitori? Qualsiasi cosa dovesse accadere? Qualsiasi cosa dovesse conoscere su di me?"
chiese Draco titubante, sebbene odiasse mostrarsi così vulnerabile, soprattutto agli occhi di una sconosciuta. 
"Ma certo che no!" La donna strabuzzò gli occhi e socchiuse le labbra con fare indignato. 
"Il nostro rapporto, per poter funzionare a dovere, deve basarsi sulla fiducia reciproca. Tu devi fidarti di me, Draco" disse in modo infervorato. 
"E' essenziale"
"Ok" sussurrò con un filo di voce Draco. 
"Incominciamo?"
"Incominciamo"

Angolo dell'autrice:
Grazie mille a tutti coloro che hanno incominciato a seguire questa storia. Vi prego, recensite.
E' davvero importante per me conoscere il vostro punto di vista, quindi ogni opinione/critica sarà ben accetta!
​A prestissimo.
 
  
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