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Autore: MariR5    16/12/2014    3 recensioni
Due ragazze di 18 anni Sofi e Mari, amiche e cugine, partono per passare un'estate a Los Angeles. Chissà cosa ha in servo per loro il destino! Scopritelo seguendo la loro folle vita in 'Crazy stupid love'.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 59 Mi alzai dal letto, Riker mi prese la mano e me la stringeva forte. Non mi voleva lasciare e beh, neanche io. La zia aveva già messo tutto in macchina, con l’aiuto dei ragazzi. Quando stavamo uscendo dalla porta ci raggiunse Ell giusto in tempo. Quando mi vide mi abbracciò così forte da alzarmi da terra, ero triste, tanto. Non volevo andarmene ma non volevo lasciare mia madre da sola, aveva bisogno di me. Raggiunto l’aeroporto abbiamo fatto tutto l’ambaradam delle valige e dopo un po’ dovevamo già partire. ‘’Volo 165 ‘’ Era il nostro volo e una voce l’aveva appena annunciato dicendo di prepararci. Dovevamo andare. Abbracciai tutti, dal primo all’ultimo. Ma purtroppo mancavano alcune persone come Stormie, Mark, Ryland, Filly, Laura, Raini, Calum Tony.. volevo salutarli e ringraziarli. Ma è successo tutto così in fretta.. ‘’Ora devi andare..’’Disse Riker con voce rotta prendendomi le mani e abbracciandomi come non aveva mai fatto prima. Quell’abbraccio era l’ultimo che avrei ricevuto da lui. L’ultimo. Quel momento mi faceva male, molto male. Mi sarebbero mancati tutti. Spero di rincontrarli molto presto, ma la mia paura non era il fatto di non stare più con loro, la mia paura era quella di non stare più con Riker. Avevo paura che la distanza avrebbe influito su di noi..sul nostro rapporto. Io piangevo sulle sue braccia, cercando il più possibile di trattenere i singhiozzi, ma era quasi impossibile. Mi stavo separando dalla persona più importante della mia vita. Dovevamo andare. Salimmo sull’aereo dove io mi addormentai con gli occhi gonfi e rossi. Anche Sofi piangeva. Arrivati in Italia, non esitammo neanche un istante e andammo in ospedale, da mia madre. Era lì, nel lettino, con aria stanca e un’inquietante flebo attaccato nel braccio. Stava meglio di come l’aveva descritta papà al telefono. Subito l’abbracciai e gli occhi mi si riempirono di lacrime. ‘’Come stai?’’ Chiesi incontrando il suo sguardo. ‘’Bene ora, oh amore non sai quanto tu mi sia mancata!’’ ‘’Anche tu mamma, cosa hanno detto i dottori? Ti rimetteranno?’’ ‘’Si, ho parlato con i dottori e mi hanno detto che molto probabilmente mi rimetteranno domani mattina, non ti preoccupare! Domani saremo a casa tutti insieme’’ Mi accarezzò il viso dolcemente, asciugando le lacrime. Io annuì e sul mio viso comparve un sorriso forzato, stavo male, tutti quelle lacrime hanno suscitato in me qualcosa di strano. ‘’hey amore, vedo che non hai una bella cera, ora dai retta a me: vai a casa e sdraiati, domani avremo tutto il tempo di parlare’’ ‘’ Si va bene,’’ Dopo aver salutato mia madre andammo a casa dove mi aspettava papà. Mi buttai sulle sue braccia appena lo vidi, non diedi attenzione neanche alle valige che si schiantarono con il suolo. ‘’Tesoro! Che bello rivederti!’’ ‘’Anche per me papà’’ Dopo aver chiacchierato un po’, arrivarono anche i genitori di Sofi per prenderla, zio Leo e zia Erika. Passammo una serata ‘in famiglia’, ma mancava per me il pezzo più importante, la mamma. L’indomani io e papà, insieme agli zii Righ e Rosa (che avevano dormito a casa nostra) andammo a prendere la mamma, precisamente alle 10. Lei era già pronta,aveva già preparato tutto, dovevamo solo caricare una valigia nella macchina, a quanto pare stava bene e io ero felice. Passammo una bella mattinata tutti insieme, poi il pomeriggio eravamo in camera mia, io e la mamma, parlando un po’. ‘’Quindi.. ho saputo che hai un nuovo ragazzo’’ mi chiese. ‘’emh.. s-si..’’ ‘’Parlami di lui. E’un bravo ragazzo?’’ ‘’Si mamma! Ha una mentalità che pochi hanno, oltre al fatto che è molto educato e si dai, anche bello.’’ ‘’hahah sono felice per te, mi dispiace che tu l’abbia dovuto lasciare, la distanza è tanta’’ ‘’Si, è tanta. Ma credo nel nostro rapporto, non sarà la distanza a dividerci’’ E invece non era per niente così. Passarono giorni, settimane, mesi, e nessuna chiamata da Riker, neanche un messaggio o un tweet, niente. Solo Ellington e alcuni dei fratelli Lynch si erano preoccupati, Riker no. Era arrivato il 9 agosto, compleanno di Rydel. Io la chiamai al telefono facendole gli auguri e restammo un po’ a chiacchierare, gli chiesi se Riker avesse qualcosa, se ci fosse un motivo per il quale non si era fatto sentire, ma la ragazza rispose che li andava tutto bene, non era successo niente. Io ci rimasi un po’ male. ‘Evidentemente le parole che ci eravamo detti non servivano a niente’ pensavo. Passato il 9 agosto arrivò il 10, giorno del mio compleanno. ‘’Buongiorno tesoro!’’ mi svegliarono mamma e papà che erano davanti al letto con una torta, alla vista squisita, con scritto:’’Tanti auguri Mari’’. Era squisita anche di sapore, ve lo assicuro. Iniziarono i messaggi su tutti i social network, le telefonate dagli zii, nonni, amici eccetera. Tutti tranne il mio ragazzo, se ancora lo era. Pranzo con la famiglia di Sofi, gli zii Righ e Rosa erano partiti da un po’ di settimane. Dopo pranzo eravamo in camera io e Sofi, parlando un po’. Era strana, nascondeva qualcosa ne ero sicura. ‘’Dopo andiamo a fare un po’ di shopping nel nuovo negozio che hanno aperto in fondo alla strada?’’ mi chiese. ‘’Hanno aperto un nuovo negozio in fondo alla strada? Sicura? Non ne ho sentito parlare’’ ‘’Emh.. si hanno aperto un nuovo negozio e non vedo l’ora di andarci’’ ‘’emh.. ok’’ Eravamo pronte per andare a fare shopping, guidava Sofi. ‘’hey ma dove vai? Non era in fondo alla strada questo negozio?’’ Chiesi stranita. ‘’Emh.. no.. mi sono sbagliata’’ disse facendo un risolino. Parcheggiò davanti ad un edificio grande, che spesso si usava per fare feste. Iniziai a sospettare qualcosa. Scendemmo dalla macchina. ‘’Hey ma dove vai?’’ ‘’emh.. devo.. prendere una cosa che .. mi ero dimenticata.. un paio di giorni fa’’ Entrammo e un sacco di gente uscì da sotto dei tavoli urlando ‘Sorpresa’ e balzando in piedi. Era la miglior cosa dell’ultimo tempo. C’erano tutti i miei amici, Diego, Lara, Michela, Giovanni, Carlo, Chiara e tanti altri. Tutti vennero ad abbracciarmi e a farmi gli auguri quando iniziò la musica, non era musica da Dj ma musica ‘dal vivo’. Mi girai per vedere chi stesse suonando ed erano loro. Gli R5. Ero ancora più sorpresa quando Riker urlò al microfono:’’Tantissimi auguri amore, questa è per te’’ Le lacrime, questa volta di felicità, mi rigarono il viso. Ridevo e guardavo Riker suonare. Ero felice, ma forse dire felice era poco. A metà canzone Ross scese dal palco e venne verso di me prendendomi per mano e mi trascinò sul palco a cantare insieme a loro. ‘’Lovin' you ain't easy Nothin' ever is But I will keep on fightin' For a love like this You know I wouldn't have it any other way Even when times get tough I don't want no easy love’’ Alla fine della canzone ci fu un applauso e in più un abbraccio di gruppo tra me e tutta la band. Mi erano mancati tutti. Stavo parlando con Rydel e Ell, mi raccontavano un po’ di notizie, scherzi e tante altre cose che erano successe dopo la mia partenza. Dopo Ell tolse qualcosa dalla giacca, era un pacchetto. ‘’Questo è per te da parte mia e degli altri ragazzi, spero ti piaccia’’ ‘’Oh grazie ragazzi! Non ce n’era bisogno davvero!’’ Aprii il pacchetto ed era un braccialetto Pandora. Amo i braccialetti Pandora e costano una fortuna! Ora ne avevo uno io! Era emozionante. Li abbracciai forte. Poi ci interruppe Riker:’’Mi lasciate un po’ solo con Mari?’’ ‘’Certo’’ disse Rydel trascinando Ell a ballare. ‘’Vieni’’ Riker mi prese per mano portandomi in una parte appartata dell’edificio dove eravamo solo io, lui e il sottofondo della musica. ‘’Mi sei mancata tanto’’ Io ero ancora un po’ ,diciamo, offesa con lui. Non sapevo cosa dire, infatti non avevo risposto. ‘’Lo so, non mi sono fatto sentire niente.. scusa.. eravamo impegnati con la band e in più ci stavamo organizzando per venire qui, da te. Ma credi davvero che io non sarei stato presente al tuo compleanno? Mari io ti amo’’ Quelle parole mi riscaldarono il cuore, mi era mancata tanto quella sensazione che avevo quando stavo con lui, quando mi diceva quelle cose, quando mi guardava con quello sguardo che mi scioglieva dentro. Restammo a guardarci per un po’ poi lui disse:’’Oh.. emh.. ho qualcosa per te’’ Era nervoso. Tolse qualcosa dalla tasca ed era una piccola bustina. ‘’Grazie..’’ dissi afferrando la bustina. ‘’Spero ti piaccia’’ mi disse lui sorridendo. Aprii la bustina e c’era un pacchetto, aprii il pacchetto e c’era un cofanetto, aprii il cofanetto e c’era un anello. Un meraviglioso anello con scritto:’Okay always’. ‘’Ma grazie Riker! E’ bellissimo!’’ Dissi provandolo. ‘’Sono felice che ti piaccia, ti amo’’ ‘’Anche io’’ Non resistevo più, mi buttai sulle sue braccia abbracciandolo forte. Ero felice ora. ‘’Grazie davvero’’ gli ripetevo sottovoce nell’orecchio. Sciolto l’abbraccio, eravamo di nuovo faccia a faccia. Lui mi prese per i fianchi avvicinandosi a me ma non fece in tempo perché io gli avevo già preso il viso con le mani e avevo già stampato un bacio nelle sue labbra. Passammo una serata epica che non avrei dimenticato mai. Tutto procedeva bene. FINE. (Volevo dire grazie a tutte le persone che hanno seguito fino alla fine la folle vita di Mari e Sofi, spero vi sia piaciuta! Grazie davvero, ho visto che siete in tanti *^* GRAZIE <3)
   
 
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