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Autore: BenHuznestova    08/11/2008    6 recensioni
L'amore, la lontananza e la neve, presenza costante e beffarda: una lettera permetterà di incontrarsi ancora? AVVISO NELL'ULTIMO CAPITOLO
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Boris, Kei Hiwatari, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Decimo capitolo!Non starò a rompervi ulteriormente,giusto un attimo per dire...TANTI AUGURI KAIUZZO =^O^=!!
*Questo capitolo è dedicato a Stefano,tanti auguri anche a te ^^!
*I personaggi appartengono a Takao Aoki..non tutti,però!*

"I can't run anymore
I fall before you
Here I am
I have nothing left
Though I've tried to forget,
You're all that I am
Take me home
I'm through fighting it

 Broken,
Lifeless,
I give up
You're my only strength.
Without you,
I can't go on,
Anymore,
Ever again

 My only hope,
(All the times I've tried to run)
My only peace,
(To walk away from you)
My only joy,
My only strength,
(I fall into your abounding grace)
My only power,
My only life,
(And love is where I am)
My only love 

I can't run anymore,
I give myself to you
I'm sorry
I'm sorry
In all my bitterness,
I ignored
All that's real and true
All I need is you
When night falls on me,
I'll not close my eyes
I'm too alive,
And you're too strong
I can't lie anymore
I fall down before you
I'm sorry
I'm sorry

 My only hope,
(All the times I've tried to run)
My only peace,
(To walk away from you)
My only joy,
My only strength,
(I fall into your abounding grace)
My only power,
My only life,
(And love is where I am)
My only love

 Constantly ignoring
The pain consuming me
But this time it's cut too deep
I'll never stray again

 My only hope,
(All the times I've tried to run)
My only peace,
(To walk away from you)
My only joy,
My only strength,
(I fall into your abounding grace)
My only power,
My only life,
(And love is where I am)
My only love

 My only hope,
(All the times I've tried to run)
My only peace,
(To walk away from you)
My only joy,
My only strength,
(I fall into your abounding grace)
My only power,
My only life,
(And love is where I am)
My only love"

 

 

 

-..signor Ivanov?-
Tolse gli auricolari e gettò una rapida occhiata all'orologio:erano le 18:40 circa,era trascorsa quasi un'ora da quando la chiamata di Kai era finalmente giunta a destinazione alla segreteria del distretto. Una decina di minuti,qualche scusa frettolosa e concitata ed ecco che il placido ispettore era rientrato con la più stravolta delle espressioni ed aveva chiesto a due dei suoi uomini di scortare gentilmente il giovane Ivanov fino alla sua destinazione,con tanto di scuse da tutto il distretto.
'Il vantaggio di avere un mezzo mafioso come coinquilino..'sghignazzò Yuriy rivolgendo di nuovo attenzione ai due uomini seduti di fronte a lui.
-Qualcosa non va, agente?-domandò con un finto sorriso cortese.. il sorriso di chi è passato da una sventura all'altra nell' arco di mezza giornata.
-Si,signore-rispose incerto quello-abbiamo appena ricevuto una chiamata urgente da un'altra pattuglia nelle vicinanze-deglutì intercettando per un attimo un sinistro bagliore satanico nello sguardo del giovane-e quindi..ecco,uhm..noi..-
-.. quindi voi non potete portarmi a destinazione. -concluse lugubre Ivanov fulminando con un'occhiata i due poveri agenti.
-Ehm, esatto. -farfugliò l'uomo reputando fosse meglio tornare a dare le spalle a quei feroci occhi azzurri.. dal canto suo,Yuriy stava tentando duramente di reprimere l'istinto di saltare alla gola dei due malcapitati.
Dopo un pò avvertì l'auto fermarsi a lato di un anonimo marciapiede di un ancora più anonimo quartiere periferico: la neve sporca si aggrappava agonizzante ai lati della strada accogliendo bramosa i fiocchi ancora candidi che continuavano a scendere leggeri ed imperterriti,incuranti della brezza leggera e del cielo ormai scuro.
-Siamo davvero spiacenti, signore-azzardò il conducente-purtroppo non possiamo lasciarla più avanti di così-strano, pensò l'uomo,gli sembrava quasi di avvertire una sorta di aura gelida provenire dai sedili posteriori-spero che il signor Hiwatari capirà.. -aggiunse in un frettoloso sussurro. Il rosso digrignò i denti, non senza un poco di quel sinistro ghigno che gli era tanto usuale ai tempi della Neoborg.
-Sa agente, non dovrebbe origliare le conversazioni dei suoi superiori-sibilò come una serpe che si diverte a stringere la sua preda nelle spire prima d'ingoiarla-potrebbe avere gravi ripercussioni sulla sua persona.. -sussurrò con un'ulteriore punta di crudeltà. Lasciò che l'uomo scolorisse lentamente e, senza ulteriori inviti,si apprestò a scendere dalla vettura. La voce dell'altro agente lo richiamò un attimo prima di sbattere rabbiosamente la portiera.
-Non è poi così lontano dalla zona in cui si doveva recare-azzardò-qui vicino dovrebbe passare un autobus che ferma quasi ai magazzini Kasilev,può provare a chiedere-distolse gli occhi dalla figura di quello strano ragazzo che ora lo guardava a dir poco stranito-anche se è un pò improbabile,considerato che è festa..-
-Grazie, c’ero arrivato da solo, agente. -pronunciò ironicamente la carica pubblica dell'uomo,un attimo prima di richiudere fragorosamente la portiera. Superò di gran carriera la vettura mentre questa operava un'inversione a "U"-non consentita,ovviamente-e lo stesso agente di poco prima lo omaggiava di un ben poco convinto "Buon Natale".
'Si,buon Natale...bel Natale del cazzo!'inveì silenziosamente il ragazzo avviandosi lungo il marciapiede deserto.

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-Boris.. -udì appena il debole saluto dell'anziana portinaia che,armata di straccio e ramazza,si accingeva ad asciugare l'androne invaso di neve.
-Signora Demidova, buonasera.. -fu il contraccambio poco vivace dell'altro che si apprestava ad uscire dall'androne.
-Dove vai a quest'ora?Sono quasi le sette,non c'è più nessuno in giro!-osservò con non poca curiosità la vecchietta sospendendo per un attimo il suo lavoro. Boris le riservò un'occhiata in tralice piuttosto scocciata.
-Tanto meglio. -disse lapidario, tentando nuovamente di lasciarsi alle spalle il sudicio portone.. invano,ovviamente:la vecchia Demidova non aveva ancora finito la sua inquisizione.
-Devo dedurre che non hai nessun posto dove andare per Natale?-domandò con quella sfumatura di crudele soddisfazione propria d’ogni pettegola-Neanche una ragazza che t’inviti per cena?Com'è possibile, un così bel ragazzo!-esclamò,ben sospettando quali fossero al contrario le reali tendenze sessuali del giovane,traendo appunto da questo una maggiore soddisfazione. L’interpellato non la degnò di una risposta, ma stavolta abbassò risoluto la sgangherata maniglia di ferro spalancando il portone e permettendo così a nuova neve di depositarsi nell'ingresso.
-Buon lavoro, Demidova!-borbottò con un sorrisetto sfrontato richiudendo bruscamente l'uscio e sollevando una nuova ondata di fiocchi in giro per l'androne.
Appena fuori,inforcò gli auricolari dirigendosi verso una meta imprecisa;mancavano ancora cinque ore circa alla fine di quella schifosa giornata,sperò di trascorrerle il più rapidamente possibile,confidando nelle sue gambe e nel vasto repertorio musicale nel suo i-pod.Nonchè in una bottiglia di vodka nascosta sotto al giaccone.

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Le 19: 32 e l'insegna dei magazzini Kasilev brillava allegra nelle sue tinte giallo canarino e verde stonando ampiamente col vasto agglomerato di grigi casermoni che la circondavano. Si concesse un sospiro di sollievo valutando quante grane gli aveva dato raggiungere quel posto.
Oramai il buio regnava sovrano e si apprestò a proseguire la sua ricerca alla flebile luce dei lampioni.. il distretto che cercava era proprio di fronte a lui e lo percorse tutto di corsa passando velocemente in rassegna i numeri civici rosso carminio accanto ad ogni sgangherato portone..
.....14.....15.....dopo il numero 16 dovette svoltare a destra e si ritrovò così davanti all'edificio che cercava,il numero 17.
Convenì ancora una volta che quello doveva essere un numero tremendamente iellato, considerato quante gliene erano capitate, ma finalmente tutto stava per avere fine.. o inizio,dipendeva dai casi.
Cercando di regolare il respiro, si avvicinò alla meta della sua Odissea, constatando che non v'era citofono; il portone però era socchiuso.
Entrò silenziosamente, cardini cigolanti permettendo, e si ritrovò nella penombra di un sudicio androne: in un angolo, dietro un grosso tavolaccio da sotto al quale s’intravedeva una malmessa stufetta elettrica, un’anziana donna stava armeggiando con alcuni stracci e scope, visibilmente urtata.
Azzardò un colpetto di tosse e la donna si voltò con uno scatto stupefacente, inusuale per l'età che dimostrava.
-Desidera?-gracchiò in tono diffidente avvicinandosi al giovane. Quest’ultimo le rivolse un educato sorriso.
-Sto cercando l'appartamento di Boris Huznestov-esordì gentilmente-saprebbe indicarmelo, per favore?-a quel nome la donna s'inviperì più di quanto non fosse già.
-Non c'è nessun appartamento intestato a quel nome. -tagliò corto.
Il rosso riflettè un attimo-Probabilmente è intestato a Sergej Kalinin. -concesse senza scomporsi.
-Probabilmente-le fece eco la donna-ad ogni modo,chi lo cerca?-chiese con una rinnovata curiosità. La cortesia del rosso stentò a non degenerare nel disprezzo.
-Un amico. -fu la lapidaria risposta, che ovviamente non soddisfece l'anziana portinaia.
-E questo amico ha un nome?-domandò insinuante-sa,non so se crederle,gli inquilini dell'appartamento che cerca non ricevono molte visite di solito..-
Si ritrovò a chiedersi se non fosse meglio strangolare quella brutta befana ed andare a controllare personalmente sul registro del condominio ma subito tentò nuovamente di fare appello alla calma e al buon senso..
-Gli dica di Yuriy Ivanov. -pronunciò lentamente fulminandola. La vecchia non fece una piega, sempre più intrigata da tutta quella storia.. il teppistello frocetto che da quando abitava lì non aveva mai visto uscire se non con i suoi due coinquilini non gliel'aveva mai raccontata giusta.. sempre quel broncio,quel fare scontroso e irritato,i mutismi e le scenate coi due compagni.. ed ora veniva a cercarlo un bel ragazzo,un altro come lui,sicuramente.. da come sfumava le vocali poteva dire con certezza che non fosse di Mosca,dunque doveva essersi fatto un bel pò di strada solo per vedere il suo "amico"..
Peccato che non vi sarebbe mai riuscito
-Signor Ivanov-esordì ironicamente-le indicherei volentieri l'appartamento di Boris Huznestov,sennonché l'inquilino è uscito da qualche ora-mentì esagerando i tempi. Osservò compiaciuta il grazioso viso del giovane contrarsi per un attimo.
-Da quanto precisamente?-domandò questi sforzandosi di mantenere un tono calmo. La donna sorrise mielosa.
-Cinque ore.. forse.Un bel ragazzo lo è venuto a prendere, un compagno di corso, credo. -era esaltante assistere al lento spegnersi di quei bei occhioni di ghiaccio.. ma la vecchia Demidova voleva spingere la sua piccola vendetta un poco più in là.
-Sa, mi sono stupita molto-riprese cercando di catturare l'interesse del giovane pietroburghese-non è che lei conosca il tipo di preferenze del suo amico?-.
-Cosa intende?-la voce di Yuriy era appena udibile;lui stesso,poteva sentire appena le parole della vecchia,tanto era confuso e disorientato.
-Bhe-Demidova utilizzò tutte le sue doti recitative per fingere quell'imbarazzo-non che io sia una pettegola,ma non avevo mai visto quel ragazzo.. lei sa che il mio ruolo mi impone di garantire la sicurezza degli inquilini,no?-il rosso annuì assente-Bhe.. mi sono sporta dalla soglia e il signor Huznestov era già entrato in auto.. e di primo impatto mi è sembrato quasi che.. insomma.. -sarebbe scoppiata a ridere da un momento all'altro se il desiderio di far del male non fosse stato tanto grande-.. bhe,che si baciassero,ecco.. -concluse quasi sottovoce.
Il Wolborgblader non fece una piega. Assolutamente nessuna. Fece soltanto un passo indietro, ma per il resto mantenne lo stesso sguardo vuoto che aveva avuto dall'inizio della conversazione.
-.. la ringrazio.. -mormorò prima di avviarsi all'uscita. Un sorrisetto curvò le sottili labbra della donna.
-Se vuole può attenderlo nel suo appartamento-infierì ancora-ma non credo tornerà molto presto. Vuole che gli riferisca che è passato?-
-.. no,non occorre. -il portone si richiuse tristemente dietro il giovane decretando la vittoria della donna. Con lo stesso sorriso crudele che aveva sfoggiato poco prima, tornò alle sue scope e ai suoi stracci.
Dunque aveva ragione.
Jelena Demidova non era una donna stupida,le era bastato fare due più due per trovare il modo più subdolo per attuare la sua vendetta.
-Una vecchietta deve pur svagarsi in qualche modo. -ridacchiò.

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Alla fine non aveva fatto molta strada.
Conoscendosi, aveva pensato di iniziare una corsa sfrenata non appena uscito dal palazzo; eppure quelle gambe che tanto lo avevano sostenuto durante quell'avventura non ne avevano voluto proprio sapere di correre. Deboli e incerte, lo avevano portato fino ad un desolato parchetto di quartiere, secco e trascurato.
No, non erano state le menzogne della vecchia a fargli male. come se non sapesse distinguere una bugia dalla verità,lui che per sopravvivere aveva sempre dovuto fingere.. dubitava fortemente che ci fosse un'altra persona tra lui e Boris,Sergej lo avrebbe avvertito e comunque il Falborgblader non era il tipo da legarsi a qualcuno così facilmente.. probabilmente l'unica parte vera del discorso era che il moscovita se n'era andato,la donna sembrava essere stata abbastanza sincera su questo..
..ma che importava ormai?La corsa non era finita ma per l'ennesima volta aveva fallito,stavolta mancando la meta di pochissimo.. una delusione troppo forte per sopportare oltre..

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-DIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-Ma che cavolo.. -si voltò verso l'altro capo della sala,forse si era sbagliata..
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
..decisamente no!Si divincolò dall'abbraccio troppo appiccicoso del suo ragazzo e si guardò intorno cercando di identificare in tutto quel marasma il padrone di casa.
-Che hai?-Kost'ja si lamentò prendendo interamente possesso del divano mentre la coppia opposta a loro si scambiava tenere effusioni.
-Mi serve Kai. -mormorò la ragazza continuando a scrutare la sala. Finalmente lo trovò:avvinghiato a due fanciulle visibilmente ubriache,come da copione.
-KAI!!-urlò tentando invano di sovrastare la musica.. cazzo,possibile che lei sentisse il telefono dal capo opposto della sala e lui no??!
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-KAAIIIIIII!!!-provò ancora,ma il Dranzerblader sembrava molto preso dalla piacevole compagnia..
-Stupido puttaniere.. -borbottò sfilandosi una scarpa col tacco. Kost’ja la osservò perplesso prendere la mira,perplessità che si tramutò in sconcerto quando vide la decoltè della sua ragazza centrare in pieno la fronte del padrone di casa.
-Cazz.. ALICE!-urlò il meticcio voltandosi verso l'amica.
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-IL TELEFONO!-urlò la mora; l'altro la guardò stranito.
-CHE VUOI??!-
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-IL TELEFONO!!-
-IL FORNO??!-
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-MA QUALE FORNO??!TELEFONO!!-
-NON C'HO MESSO NIENTE,TRANQUILLA!-sorrise Hiwatari alzando il pollice. Si schiaffò una mano in faccia..
-COGLIONE!!LA'!!-inveì sbracciando come un'ossessa all'indirizzo dell'apparecchio. Finalmente il giovane sembrò aver capito.
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-Permesso, permesso.. ohi,Angela,sei magnifica stasera!Aspettami qui,ok?Non ti muovere..permesso..-
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-.. ma porcaputtana,vi levate??!..permesso,dannazione!-
-DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!-
-.. no.. dai ragazze,dopo.. ma si,si che vi richiamo,ma spostatevi.. -Alice osservava con aria depressa l'amico farsi strada a fatica fra la calca delle sue invitate.. che oscenità..
-DRIIIIIIIIIIII..-
-Pronto!-esclamò infine trionfante.
-..tu-tu-tu..-
-Ma porc..-

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Niente da fare. Evidentemente i festeggiamenti erano già iniziati.
Provò sul cellulare ma ovviamente ottenne solo di essere introdotto alla segreteria telefonica dell'amico..
"..lasciate un messaggio dopo il "bip". BIP"
-Kai sono io e..-

 ..e..?

 Un singhiozzo spezzò la frase a metà, subito seguito da un altro e un altro ancora; calde lacrime lambirono le fredde guance marmoree, mentre il fiero lupo si abbandonava lentamente alla disperazione, la testa tra le mani guantate.
Il cellulare giaceva a terra,la chiamata non si era ancora interrotta.

-.. io.. io mi fermo qui,Kai.-

Non posso correre più.

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Note dell'autrice:
La canzone è "October" dei mitici Evanescence.Ecco la traduzione:


Ottobre


Non posso correre più
Cado prima di te
Sono qui
Non ho lasciato niente
Sebbene ho provato a dimenticare
Tu sei tutto quello che io sono
Portami a casa
Lo attraverso combattendolo

Rotto
Senza vita
Cedo
Tu sei la mia unica forza
Senza te
Non posso andare avanti
Ancor più
Non di nuovo

Mia unica speranza
(tutte le volte che ho cercato)
mia unica pace
(di allontanarmi da te)
mia unica gioia
mia unica forza
(cado nella tua abbondante grazia)
mio unico potere
mia unica vita
(e l’amore è dove sono io)
mio unico amore.

Non posso correre più
Do me stessa per te
Mi dispiace
Mi dispiace
In tutta la mia amarezza
Ignoravo
Tutto quello che è reale e vero
Tutto quello di cui ho bisogno sei tu
Quando la notte cala su di me
Non chiuderò gli occhi
Sono troppo viva
E tu sei troppo forte
Non posso mentire di più
Cado giù prima di te
Mi dispiace
Mi dispiace

Mia unica speranza
(tutte le volte che ho cercato)
mia unica pace
(di allontanarmi da te)
mia unica gioia
mia unica forza
(cado nella tua abbondante grazia)
mio unico potere
mia unica vita
(e l’amore è dove sono io)
mio unico amore.

Costantemente ignorato
Il dolore mi consuma
Ma questa volta è una ferita troppo profonda
Non mi disperderò mai di nuovo

Mia unica speranza
(tutte le volte che ho cercato)
mia unica pace
(di allontanarmi da te)
mia unica gioia
mia unica forza
(cado nella tua abbondante grazia)
mio unico potere
mia unica vita
(e l’amore è dove sono io)
mio unico amore.

Mia unica speranza
(tutte le volte che ho cercato)
mia unica pace
(di allontanarmi da te)
mia unica gioia
mia unica forza
(cado nella tua abbondante grazia)
mio unico potere
mia unica vita
(e l’amore è dove sono io)
mio unico amore.


Passiamo ai ringraziamenti ^^:

Iria:Lieta che ti sia piaciuto,carissima =^ ^=!Ovviamente non potevo smentire l'immagine puttanesca di Ivanov XD..YURIY IS OUR BITCH!..ad ogni modo..come puoi vedere in questo capitolo è stato il nostro rossino a penare un pò di più..non mi piace molto,ma ad ogni modo fammi sapere,lo sai che ci tengo a un tuo parere ^.-!Un bacio!!
Padme86:Non merito tutti questi complimenti  ç//////ç..ad ogni modo,sono contenta che l'idea del maglione ti sia piaciuta,mi aveva tanto ispirata XD..un bacione,piccola,a presto  =^ ^=!
Keila91:Grazie cara *-*!Spero di non averti fatto attendere troppo stavolta XD!Fammi sapere,un bacione grande ^^!
Valery_Ivanov:....ç__________________ç....grazie carissima,non merito tanto çoç..sono felice che ti sia piaciuto nonostante tutto..e mi rende felicissima sapere che la coppia BorisxYuriy ti piaccia =^__^=!..come puoi notare,stavolta è il caro Yu a soffrire un pò di più..povero,ci è mancato davvero pochissimo stavolta!(maledetta,guarda che è solo colpa tua -.-**!ndYuriy-certo,certo Yu ù.u..ndBenchefapatpat)..un bacione bellissima e ancora un immenso e commosso grazie ç_ç!
Nissa:..manette *O*..*si riprende*saggia scelta XD!Felicissima che anche questo capitolo ti sia piaciuto,sinceramente temevo il peggio..un pizzico d'ironia ci vuole sempre anche perchè,con tutto quello che capita ai protagonisti,sai che angoscia ^.-?!Ad ogni modo siamo ormai agli sgoccioli..anche se il finale non è stato dei più rassicuranti..bon,si vedrà ^^!('si vedrà'un corno!ndBoris&Yuriy)Un bacione cara,fammi sapere!

Concludiamo qui..che dire?Un bacio a tutti quelli che continuano (faticosamente XD!) a seguire questa fic..verrete siguramente ripagati in un'altra vita XD!Un saluto e alla prossima =^ ^=!

..:*Ben Huznestova*:..



   
 
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