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Autore: Atlantide08    16/12/2014    3 recensioni
Storia prettamente DELENA. Attraversa i diversi step del rapporto tra Damon ed Elena, raccontando piccoli attimi di vita quotidiana. Ambientazione: New York. Spero vi piacciano e vi emozionino almeno un po’. Punto di vista: Elena. Nota:sono tutti umani.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sto leggendo pigramente, o sarebbe meglio dire senza realmente prestare molta attenzione a ciò che sto leggendo,  seduta a gambe incrociate sul mio telo mare.
Oggi è Domenica, è il secondo giorno del weekend al mare programmato con Damon. Damon. Il solo pensare il suo nome mi scuote fin nel profondo.

Ieri abbiamo passato insieme una splendida giornata, tralasciando il momento imbarazzante in cui mi sono resa conto di essermi appropriata indebitamente del suo cellulare ed aver risposto per ben due volte ad una chiamata per lui, incavolandomi perché il tipo dalla parte opposta del telefono insisteva nel dire che lui aveva composto il numero giusto e non poteva essere che fossi io, una donna, a rispondere, facendomi arrabbiare parecchio.  Meno male che quel tizio al di là della cornetta si è poi rivelato essere Alaric, l’amico fidato del mio coinquilino, almeno ho limitato i danni!

In questo momento Damon è in acqua a rinfrescarsi, cosa che dovrei fare anche io, visto lo scombussolamento che da ormai più di ventiquattr’ore mi sta attanagliando anima e corpo. La causa? Ovviamente lui (e chi altrimenti?!?): Damon, il mio coinquilino dagli occhi di ghiaccio.

Dopo la parentesi alquanto imprevista e disorientante dell’esserci tenuti per mano mentre eravamo sdraiati al sole, il resto della giornata di ieri è trascorso velocemente, niente più contatti così diretti, ma molti sorrisi e contatti “visivi” intensi; a volte ho avuto l’impressione che  la mia pelle “bruciasse” al semplice passaggio del suo sguardo su di me. Inutile dire che il mio cuore non ha più smesso di battere all’impazzata e tutt’ora è alquanto irregolare.

Un trillo insistente inizia a riempire l’aria, proviene dalla mia borsa mare. E’ il mio cellulare, questa volta ne sono sicura; lo estraggo e rispondo laconicamente.
“Sì?”

La voce familiare, ma terribilmente agitata della mia migliore amica mi investe.
“Elena, dove sei?! Ho assoluto bisogno di vederti e parlarti! Ieri ho rivisto Klaus, cioè, l’ho incrociato per caso e mi ha offerto un caffè e sono così confusa! … ma non mi hai ancora risposto, dove sei? Ho la necessità di parlarti a quattr’occhi!”.
 
“Caroline, rilassati e respira piano!” gli dico decisa.

 Lei mi dà retta (stranamente), la sento prendere un bel respiro.
“Ok, sono calma. Adesso mi dici dove sei così ti raggiungo?” dal suo tono capisco che la mia amica ha veramente bisogno di parlare con me di persona, adesso.

Sospiro indecisa: questo avrebbe dovuto essere un weekend interamente dedicato al relax (e al mio coinquilino?!?). Come la prenderà Damon trovandosi qui Caroline? Inoltre a lei non ho detto ciò che ho fatto ieri, né cosa sto facendo oggi, soprattutto ho evitato accuratamente di dirle con chi avrei trascorso il weekend un po' per scaramanzia, un po' perchè avrebbe voluto sapere tutto ciò che sarebbe successo praticamente in tempo reale.

Ci metto un po' troppo a prendere una decisione su quali parole usare per risponderle, lei mi richiama un per questo mio prolungato silenzio.

“Elena? Tutto bene?” adesso il suo tono è preoccupato.

Mi scrollo il mutismo di dosso e le rispondo cercando di non far trasparire l’ansia che mi ha prontamente invasa.
“Sto bene Care. Sono in spiaggia a Fire Island. Mi sto rilassando, sto prendendo il sole e tra un pochetto mi butterò in acqua per rinfrescarmi. Come puoi capire mi sto prendendo cura di me stessa, come mi hai suggerito tu qualche giorno fa. Non sono sparita dalla circolazione” le rispondo consapevole che sia solo mezza verità.

“Bene! Tra mezz’oretta sono lì da te!” mi strilla Caroline, riattaccando la cornetta, non lasciandomi nemmeno il tempo di ribattere.

Sono nei pasticci: la mia migliore amica si sta fiondando qui senza sapere che sono qui con Damon, lo stesso Damon che lei ritiene il tipo di persona “possibilmente da evitare” (anche se credo che in fondo lei abbia cambiato almeno in parte la sua idea su di lui); come se non bastasse Damon non sa che “l’uragano” Caroline sta per investirlo (e mandare all’aria le sue ultime ventiquattr’ore ristoratrici di relax).

Ripongo il cellulare nella mia borsa mare, pensando a come avvisare entrambi i miei amici del loro prossimo “incontro/scontro”. Sono così assorta nel trovare un modo decente e delle parole esaudienti per comunicare loro la “buona” notizia che non mi accorgo della presenza del mio coinquilino di fianco a me. 

Sobbalzo quando sento la sua voce, estremamente vicina al mio orecchio e sento il suo fiato caldo sul collo.
“Diventerai un’aragosta se non ti metti subito un po’ all’ombra o vai a farti un tuffo in acqua. E’ molto calma e fresca stamattina”.

Il mio corpo si paralizza letteralmente avvertendo la vicinanza del suo corpo dietro di me, non riesco a muovermi e mi maledico mentalmente per avere ancora queste reazioni da “ragazzina adolescente” alla veneranda età di ventitré anni. Mi costringo almeno a far funzionare la lingua e gli rispondo cercando di mantenere un tono di voce il meno tremolante possibile.
“Infatti ho messo la crema solare e stavo aspettando tu tornassi per non lasciare incustoditi i nostri zaini, per poi andare a tuffarmi”.

Sono abbastanza soddisfatta della risposta che sono riuscita a formulare, nonostante le forti scosse elettriche che avverto in tutto il corpo e il rimbombarmi nelle orecchie del battito accelerato del mio cuore.
Sento Damon sorridermi sul collo, un fruscio improvviso e le sue braccia che mi avvolgono piano la vita, attirando la mia schiena contro il suo torace, che avverto essere fresco e bagnato per via del recente tuffo in mare.

Il mio cuore perde qualche battito reagendo a quell’improvviso contatto, poi la sua voce morbida e profonda mi solletica ancora una volta l’orecchio.
“Ti va bene il mio abbraccio bagnato come mezzo alternativo per rinfrescarti?”

Appoggio istintivamente le mie mani sulle sue braccia incrociate sulla mia pancia, che mi stringono in una piacevole morsa, che mi lascia senza vie di fuga e mi protegge in contemporanea, ed abbandono la mia nuca sulla sua spalla. Un sospiro esce dalle mie labbra, prima che io lo possa realizzare e mi lascio completamente andare al tepore fresco del suo abbraccio, mi lascio cullare come una bimba appena nata. 

Sento Damon modellarsi contro il mio corpo e sorridere questa volta molto soddisfatto per la mia naturale reazione. Riacquisto un barlume di ragione e gli rispondo con tono sicuro e un po’ divertito.
“Se sta bene a lei Mr. Salvatore, io non ho nulla di cui lamentarmi al momento…”.

 “Sono al suo servizio signorina Gilbert” mi risponde di slancio, mi stringe un po’ di più nel suo abbraccio e mi lascia un bacio casto sui capelli, in un gesto tenero ed improvviso che mi fa capire che probabilmente un po’ lui ci tiene a me.

Chiudo gli occhi, ogni barriera che fino ad oggi ho cercato di tenere alzata tra me e Damon si dissolve. Il mio respiro si regolarizza pian piano, seguendo il ritmo del suo. E’ una sensazione di assoluta quiete e benessere quella che sto provando.

Damon, tenendomi stretta a sé in quella posizione con il solo braccio sinistro, con la punta dell’indice della mano destra comincia a disegnare linee immaginarie sul mio braccio sinistro. Continua a tracciare linee immaginarie sulla mia pelle scendendo sul dorso della mia mano, poi risalendo lentamente fino alla spalla seguendo una traiettoria a curve e cerchi. Mi beo del suo tocco leggero e morbido, perdendo la concezione del tempo che passiamo abbracciati in questa maniera. D’un tratto lui si ferma e io emetto un chiaro mugugno di disappunto. Lo sento ridacchiare ed apro gli occhi tornando repentinamente  nel mondo reale.

“Non mi sembra di averti detto che mi stavi dando fastidio…” gli dico sinceramente.

“Ah no?” mi domanda in tono provocatorio e scherzoso.

“Affatto. Avevo capito che eri al mio servizio Occhioni” ribadisco sicura.

“Lo sono infatti Gilbert. Solo che non credo che alla Barbie farà piacere trovarci intenti a scambiarci un po’ di tenere coccole” mi dice allegro, allentando la presa sulla mia vita, fissando con lo sguardo un punto ben definito davanti a noi.

Realizzo in un baleno a cosa alludono le sue parole, mi tiro di scatto su dritta a sedere e guardo allarmata nel parcheggio della spiaggia, scorgendo la cinquecento con il fiocchetto rosa attaccato allo specchietto laterale di Caroline.
Mi scosto da Damon quel tanto che basta da creare una distanza accettabile da lui e prendo in mano il libro che avevo abbandonato sulla sabbia nel momento in cui Damon mi aveva stretta a sé.

Come colta in flagrante cerco gli occhi del mio coinquilino: sono cosciente e preoccupata visto che Damon potrebbe interpretare la mia reazione come un rifiuto nei suoi confronti, ma con mio grande sollievo quello che leggo nei suoi occhi è solo autentica ilarità; non si è offeso fortunatamente, probabilmente è meno permaloso di come penso sia. Mi sento comunque in dovere di scusarmi per non avergli detto che Caroline stava arrivando (diamine! Ho avuto altro per la testa!!)e lo faccio.

“Scusami..” il mio è più che altro un sussurro, ma lui lo sente benissimo e si allarga in un sorriso meraviglioso.
“Penserò a un modo per farti sdebitare…” il suo tono è pieno di malizia e il suo sguardo è carico di aspettative. Arrossisco e mi mordo il labbro inferiore in un gesto piuttosto nervoso.
La verità è che vorrei che Caroline sparisse all’istante e vorrei scontare nell’immediato la pena che lui ha in serbo per me. Non credo che mi dispiacerà subire la sua punizione, poiché è chiaro a quale genere di punizione lui voglia sottopormi (Non vedi l’ora, eh?? – La vocina nella mia testa si fa sentire rincarando la dose, faccio molta fatica a zittirla e a ritornare sul pianeta terra, dove Caroline ormai ci ha visti e ci sta raggiungendo).

“Guarda guarda chi si vede! Caroline! In effetti stavo cominciando a preoccuparmi perché nelle passate ventiquattro ore non ti sei fatta sentire…” la provoca Damon.

“Damon. Anche per me è un immenso piacere trovarti qui con la mia amica Elena” puntualizza ironica una alquanto contrariata Caroline.

Damon mi lancia uno sguardo complice ed alzandosi si rivolge a me.
“Immagino che Barbie avrà molte cose da dirti quindi vado a pranzare da solo…” afferra la sua maglietta e se la infila velocemente, poi mi parla nuovamente accompagnando le parole ad uno sguardo profondo ed un tono che non ammette repliche “… alle quindici ritorno e lei deve essere sparita. Abbiamo un discorso in sospeso da finire…”. 

Incapace di contenere tutte le reazioni/emozioni che mi ha provocato con quella frase, sbatto le palpebre velocemente e annuisco appena. Inutile provare ad usare le parole per rispondergli, la voce non mi uscirebbe.

Damon se ne va rivolgendo un laconico saluto “Barbie…” alla mia amica per accomiatarsi beccandosi un’occhiataccia dalla diretta interessata, lasciandomi così sola con Caroline che, a questo punto, non è solo contrariata, soprattutto è incredula e terribilmente curiosa. Non devo aspettare molto per sentirmi rivolgere la prima di una lunga serie di domande.
“Cosa ci fa lui qui?” mi domanda infatti con un tono quasi solenne.

Sospiro e prendendo coraggio le rispondo.
“Mi ha accompagnata ed è rimasto anche lui a godersi la giornata di sole…” le mie parole suonano mostruosamente false, Caroline aggrotta le sopracciglia e capisco che no, non posso mentirle anche perché io stessa ho la necessità di confidare a qualcuno quello che mi è successo nelle ultime ventiquattro ore, quello che mi sta facendo perdere completamente il senno della ragione, ciò che mi sta sconvolgendo l’anima e la mente.

“Ok Care…” inspiro profondamente, la mia amica si siede accanto a me sul telo mare togliendosi le scarpe capendo che sto per caricarla di informazioni delicate e personali. Mi guarda e mi sorride incoraggiandomi a cominciare a parlare.

Non so bene da dove iniziare, quindi opto per rispondere alla sua domanda.
“Damon è qui perché è stato lui a propormi di trascorrere insieme questo weekend in spiaggia” inizio e Caroline sgrana gli occhi quando sente la parola weekend,

Anticipo la risposta alla sua domanda implicita.
“Sì, hai capito bene. Ho detto weekend. Ieri ed oggi. Solo io e lui, la sabbia e l’oceano. Lui ieri mattina mi ha svegliata ricordandomi che avevamo in sospeso un weekend al mare per distrarci e rilassarci, così eccoci qua.” 

“Avevate in sospeso? Cosa mi sono persa?” mi chiede alzando le sopracciglia un’incredula Caroline.

Le racconto di quella piccola discussione avuta con Damon più o meno un mese prima, sul fatto che lui aveva già esaurito il Mercoledì le sue possibilità di portarsi a casa la conquista di turno (essendo già arrivato alla ragazza n.3 “concessa” e “prevista” da una delle poche regole che per ragioni di pacifica convivenza io e Damon appunto avevamo stabilito di comune accordo) e che c’era davanti ancora tutto il fine settimana (non ero infatti disposta a concedergli un’eccezione alla regola); lui per mantenere quindi fede “all’impegno” preso mi aveva detto che saremmo andati al mare io e lui; con questa soluzione io finalmente mi sarei distratta e lui non avrebbe infranto la regola delle “tre ragazze al massimo per settimana abilitate ad accedere al nostro appartamento”.
Questa proposta poi non aveva avuto realmente un seguito (Damon non aveva comunque infranto la regola, rimanendo fuori lui per tutto il weekend!), onestamente non pensavo l’avrebbe mai messa in atto.

“Così lui di punto in bianco dopo più di tre settimane ti sveglia un Sabato mattina e ti trascina al mare? E tu glielo hai lasciato fare?!?” Caroline è un fiume in piena.

Effettivamente non ha tutti i torti: come diamine mi è venuto in mente di assecondarlo?!? (fffffff!!! Elenuccia!! Indovina un po’ come… due occhioni azzurri e lucenti come il cielo d’estate a meno di dieci centimetri di distanza dai tuoi, la sua presenza in camera tua all’alba di un nuovo giorno, l’incredibile forza magnetica che provi ogni volta che lui è anche solo nella tua stessa stanza… ok, ok! So benissimo il come ed il perché l’ho “assecondato”, contenta vocina impertinente?!?).

Mi riprendo velocemente dalla piccola lotta interiore e rispondo onestamente, sospirando, alla mia amica.
“Non gliel’ho lasciato fare. Ho voluto io accettare la proposta… anche se arrivata improvvisamente e con estremo ritardo da quando l’avevamo programmata!”.

Caroline mi guarda ancora più confusa e desiderosa di avere tutti i tasselli giusti per rimettere insieme il puzzle, l’accontento aprendomi a lei e liberandomi così da un grosso peso che mi sta letteralmente schiacciando a terra.  

“Io… probabilmente il mio rapporto con Damon è cambiato nell’ultimo periodo… voglio dire… forse è semplicemente il fatto che io ho smesso di considerarlo solo come il mio coinquilino e come una stupida ragazzina sto correndo dietro ad un sogno irrealizzabile… ” sono così confusa e in parte demoralizzata che non riesco a mettere insieme un discorso coerente e nemmeno riesco a guardare la mia amica negli occhi. 

Una lacrima solitaria riga la mia guancia.
Caroline allunga il suo braccio attorno alle mie spalle e mi stringe a sé, la lascio fare.
“Elena…” mi chiama piano e la sento sorridere, ogni traccia di isteria nella voce scomparsa, adesso è molto dolce, comprensiva “… non sei affatto una stupida ragazzina. Sei solamente una ragazza innamorata…” sorride ancora felice, poi il su tono diventa più marcato ed allegro “… certo, ti sei innamorata di un emerito egocentrico pallone gonfiato! Ma chi sono io per giudicarlo? A volte il cuore ci fa fare scelte che razionalmente non saremmo mai in grado di prendere. Non è detto che siano scelte sbagliate solo perché non sono frutto di lunghi e complicati ragionamenti, anzi… potrebbero rivelarsi le migliori scelte che hai mai fatto nella tua vita! Per scacciare tutta la confusione che hai, devi semplicemente dirglielo, il resto, qualunque sia, verrà da sè” finisce il suo pensiero in tutta tranquillità.

So che ha ragione, ma…
“Ho paura Care”, sono sincera; ho una paura folle che se mi esponessi così tanto con lui, lo perderei. 

“Io e Damon siamo completamente diversi. Lui è sicuro di sé, anche fin troppo, sa quello che vuole dalla vita, mentre io sono un’eterna indecisa. Per lui sarei solo un peso, una zavorra, un sacco, insomma un impedimento che lo limiterebbe in quanto non saprei mai bene come gestirmi nelle diverse situazioni. Sarei per lui una perdita di tempo, costituirei un limite alle sue prerogative. Tralasciando il fatto che sin dall’inizio mi ha detto chiaramente che lui non vive secondo le aspettative di nessuno e che io invece ho bisogno di sapere che la persona che mi sta accanto viva con la consapevolezza che bhè, io gli sono accanto e certi traguardi sarebbe bello prefissarseli e raggiungerli insieme, ovvio non tutto!” faccio una pausa, ormai ho rotto l’argine, sono un fiume in piena e Caroline attende pazientemente che io continui.

“Il nostro rapporto è strano: siamo sinceri l’uno con l’altra, ma raramente parliamo seriamente di qualcosa, il più delle volte affrontiamo gli argomenti ridendo e scherzando, come ad esempio quando ci  punzecchiamo con delle battutine, a volte io gli lancio delle frecciatine solo per accertarmi che no, non sta frequentando nessuna ragazza in modo “serio” e tranquillizzarmi… ed anche lui mi istiga buttando qua e là frasi che coinvolgono un mio “amante segreto”, ma non so se lo fa per lo stesso mio motivo. A volte mi sembra mi mangi con gli occhi, altre volte è freddo e distaccato. E’ un rapporto complicato il nostro. In questo ultimo periodo però lui è davvero cambiato nei miei confronti: non esce più come prima, adesso è più il tempo che passa a casa con me che quello che esce, e quando esce lo fa quasi sempre e solo con Alaric. Non porta a casa una ragazza da un po’ tanto tempo in effetti, per i suoi standard, bhè.. a parte il piccolo “incidente” della sera del tuo compleanno... E con me è sempre gentile e disponibile. Credo, ma potrei sbagliarmi, che in questo weekend lui abbia voluto testare se la mia presenza accanto a sé gli fa piacere o molto più che piacere. Però è una mia ipotesi e magari è solo il frutto del desiderio di una ragazzina innamorata… per l’appunto… ”.

Quando pronuncio la parola “innamorata”, il mio cuore rallenta il battito: è la prima volta che lo dico ad alta voce e so che è incredibilmente vero: sono innamorata di Damon, dell’ultima persona per la quale mi sarei aspettata di “capitombolare”, di una persona che fino a poco tempo fa racchiudeva in sé tutti gli aspetti che io ho sempre catalogato come “inaccettabili”, quel genere di persona che da tutta la vita cerco di tenere bene alla larga.

Eppure lui mi piace proprio perché è così: a volte scontroso, troppo sicuro di sé, quasi certo di essere infallibile, uno spaccone per dirla tutta, ma è anche sincero, non ti illude mai, ti dice sempre le cose come stanno anche se la verità può farti male, quando vuole sa essere più dolce del miele, più tenero dell’ orsacchiotto morbidoso che tutti noi da bambini stringevamo al petto nei momenti di sconforto, è molto attento alle mie esigenze anche se non lo vuole far vedere. Quando sono con lui mi sento protetta, come se tutto il male di questo mondo non possa nemmeno lontanamente scalfirmi perché io ho Damon come corazza, ho lui che riceve e subisce il colpo al mio posto. So che è un controsenso, ma Damon è l’egoista più generoso che mi sia mai capitato di conoscere, tanto più è egocentrico, tanto più ti dona l’anima per aiutarti. Mille farfalle vorticano nel mio stomaco.

Caroline mi guarda a lungo, come se stesse soppesando bene le parole.
“Senza dubbio il vostro rapporto è cambiato! Tre mesi fa non avresti mai accettato di passare un intero weekend con lui, più che altro perché lui ci avrebbe provato spudoratamente con ogni persona di sesso femminile che avreste incrociato, solo per dimostrarti che non è poi così male non avere una relazione stabile con qualcuno e tu ne saresti uscita con i nervi a pezzi. Invece oggi sei qui con lui e mi pare di aver capito che lui non abbia fatto il cascamorto con tutti i bikini che gli sono passati davanti agli occhi, al contrario… Considerato anche il fatto concreto di cui sono stata testimone quando prima di lasciarci sole ti ha “blindato” per le tre di questo pomeriggio, sembra proprio che lui non abbia occhi che per te. L’ho notato anche io che ultimamente Damon conduce una vita piuttosto “tranquilla” rispetto a qualche mese fa, quindi no, non è solo una tua impressione! Oh Elena, non pensavo lo avrei mai detto veramente, perché qualche sospetto su te e lui insieme mi era già venuto e alla festa del mio compleanno te l’ho già anche detto, ma… contro ogni mia aspettativa e ogni mia convinzione, ti dico sinceramente che formereste proprio una bella coppia” mi sorride raggiante.

Improvvisamente aggrotta le sopracciglia e con tono intimidatorio conclude.
“Non farmi mai più ripetere ad alta voce una cosa del genere! Io che dico che Damon è…. è…” sospira scoraggiata “…è perfetto per te!”, dal tono capisco che ha appena perso una battaglia con se stessa e mi viene da ridere perché non ho mai visto Caroline cedere una sola volta su qualcosa che ha sempre affermato con assoluta convinzione.

Questa volta ha ammesso che la sua convinzione su “Damon-lo spezzacuori insensibile” non è poi così tanto vera. Essendo un evento più unico che raro questo, decido che una piccola rivincita sulla mia amica, che mi ha sempre messa in guardia su di lui provocandomi in continuazione per mettermi alla prova  chiedendomi se ero gelosa di lui, non può che giovarmi.
“Non eri tu la sostenitrice numero uno del team“Damon è un caso irrecuperabile”?” le domando ironica, in cuor mio mi sento molto più sollevata ora che ho condiviso con qualcuno questo “piccolo” segreto dell’essere follemente innamorata del mio coinquilino; aver ricevuto anche l’inaspettato sostegno della mia migliore amica non ha fatto altro che migliorare di molto il mio stato d’animo.

“Ma io lo penso ancora! Lui è un caso irrecuperabile… solo che ha avuto la fortuna di incontrare te, che saprai farlo rigare dritto. Dovrebbero farti un monumento Elena, non è da tutti riuscire in un’impresa del genere!” mi risponde convinta Caroline.

Scuoto la testa divertita in segno di diniego.
“Care… tanto per puntualizzare… io e Damon non stiamo insieme… e se anche dovesse succedere davvero che io e lui divenissimo “una coppia”, bhè, io non limiterò mai la sua libertà di scelta”.

“Ovvio che lui farà sempre ciò che vuole, stiamo parlando di Damon. Solo che non farà mai nulla per ferirti” mi risponde sicura Caroline.

“Come puoi essere certa che non mi ferirà se pensi che sia comunque un ragazzo poco affidabile?” le domando scettica.

Caroline assottiglia lo sguardo, i suoi occhi esprimono tanta determinazione e sicurezza.
“Perché se ti torcerà un solo capello, se ti farà scendere una sola misera lacrima dai tuoi bei occhioni da cerbiatta, dovrà vedersela con me! Ti garantisco che una passeggiata negli inferi gli farebbe più piacere di un incontro con la sottoscritta in quel caso…”

La sua frase non può che strapparmi una grande risata, che la contagia. In breve ridiamo come due matte. 
All’improvviso mi ricordo che lei è venuta qui in spiaggia per un’altra ragione: Klaus. Quindi decido di renderle il favore.
Smetto di ridere e la guardo seria.
“Allora Care, sei venuta qui per qualcosa di più urgente del subire le mie lagne su i miei problemi di cuore… vogliamo parlare di Klaus?” le domando risoluta.

Caroline diventa seria non appena pronuncio il suo nome. Sa che adesso tocca a lei svuotare il sacco. Sospira  pesantemente ed inizia il suo racconto.
“Ho deciso di lasciare Tyler e sì, Klaus ne è la causa principale”.
Ha sganciato la bomba, ora tocca a me aiutarla. Le sorrido incoraggiante e lei mi abbraccia di rimando cominciando a raccontarmi gli avvenimenti dell’ultima settimana.




Angolo dell'Autore
Buonasera a tutti! Allora, cosa pensate di questo nuovo "momento"? E' un pò più introspettivo rispetto agli altri, se non altro perchè Elena finalmente "si racconta". Il rapporto tra Damon ed Elena è sicuramente cambiato... ma deve ancora essere ben definito, non credete? A breve si definirà, è una promessa! A breve credo anche che questo esperimento intitolato "Momenti" terminerà... mi piacerebbe avere le vostre opinioni, come sempre le aspetto con ansia! Alla prossima! Atlantide08


  
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