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Autore: Jenric    16/12/2014    0 recensioni
questa storia continua dall'ultima puntata della quarta stagione. e quindi vede Ian ancora nella sua fase inibitoria e Mickey stanco di ciò decide che è arrivato il momento di agire.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fiona Gallagher, Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Phillip 'Lip' Gallagher, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo la festa c’era un silenzio irriconoscibile a casa Gallagher. Erano tutti rimasti al letto un po’ più del solito ma, evidentemente , quella calma apparente non era destinata a durare.

“Dove sei?”

Qualcuno entrò in casa urlando e sbattendo la porta. Non doveva essere una sola persona perché, da quando era entrata, aveva portato con sé un pianto di un bambino.

Fiona scese di corsa al piano inferiore per vedere di cosa si trattasse. Una volta arrivata in cucina trovò Svetlana con in braccio il bambino, che era diventato di un rosso preoccupante.

“Dov’è lui?” chiese la donna riferendosi a Mickey.

“Di sopra” rispose Fiona senza staccare gli occhi dal piccolo Yvegeny sofferente.

Poi, vedendo che la russa stava per salire le scale, Fiona la bloccò e le disse che ci sarebbe andata lei a chiamarlo.

La maggiore dei Gallagher salì di corsa le scale, entrò nella stanza dove stavano dormendo Ian e Mickey e cercò di svegliare quest’ultimo.

“Che cazzo c’è?” chiese Mickey ancora mezzo addormentato.

“Ti cercano di sotto”   “È meglio che ti sbrighi, sembra importante” aggiunse poi Fiona vedendo che Mickey rimaneva nel letto.

Sentendo quelle parole il moro si sforzò ad alzarsi dal letto, si mise una maglia addosso  e scese giù in cucina.

“Oddio! E ora che cazzo vuoi?” disse il ragazzo non appena vide la donna col bambino.

“È tutta mattina che lui non smette di piangere. Devi portalo in ospedale.”

“Perché cazzo non ce lo porti tu?!”

“Se chiedono me documenti , io non avere. Ci tolgono bambino”

Mickey esitò un momento.

“Ce lo portiamo noi” Ian stava scendendo le scale, doveva aver sentito la conversazione tra il suo ragazzo e la moglie. Si diresse verso Svetlana e prese in braccio il bambino.

La donna se ne andò e Mickey tornò al piano superiore.

Ian capì che forse , lui non doveva essere proprio contento della sua presa di decisione , ma in fondo sapeva che anche lui avrebbe fatto la cosa giusta.

Ian raggiunse Mickey nella camera da letto con in braccio ancora Yvegeny che , pure se si era un po’ calmato , continuava ad avere un colore rosso troppo acceso.

“Perché hai detto di si?” chiese Mickey .

“Perché sta male Mick. E lei non può portarcelo”

“Che cazzo te ne frega se sta male?”

“Mi frega perché è tuo figlio!”

Mickey, che fino a quel momento aveva sostenuto la conversazione con tono duro, sentendo quelle parole rivalutò la situazione e si fece più pacato.

“Dopo la visita lo riportiamo subito a casa”

Ian fece un piccolo sorriso, come qualcuno che ha avuto la vinta su qualcosa.

“Visto. Siamo talmente belli che non poteva dirci di no” disse Ian guardando Yvegeny.

“Shut up” disse Mickey , anche lui, un po’ divertito.
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Dopo poco tempo, Mickey , Ian e il piccolo Yvegeny erano in ospedale aspettando il loro turno.
Il bambino aveva ripreso a piangere dal viaggio in macchina e sia Ian che Mickey non riuscivano più a stare calmi.

“Ti prego fallo smettere!” disse Mickey.

“Secondo te non ci sto provando?” ribatté Ian.

“Prova a fare altro”

“Perché non ci provi tu? Magari ci riesci” così dicendo Ian porse il bambino sulle braccia di Mickey. Quest’ultimo, un po’ agitato, prese il figlio solo per paura che, se avesse tolto le braccia sarebbe potuto cadere. Lo guardò per un secondo e poi iniziò a cullarlo nella speranza che potesse calmarsi.

“Sai , sei ancora più eccitante così” disse Ian godendosi la scena tra padre e figlio.

“Ah ah ah” Mickey improvvisò una risata sarcastica.

“Il prossimo!” la dottoressa era uscita dalla sua stanza per chiamare il paziente successivo.

“È il nostro turno Mick”.

I tre entrarono nella stanza, seguiti dalla dottoressa che si sedette dietro una scrivania e fece loro segno di accomodarsi.  

“Allora chi è questo bel bambino? Vostro fratello?” chiese la dottoressa facendo un gran sorriso a Ian.

“No , è suo figlio.” Rispose il rosso.

“Ah, un giovane papà! E voi due siete fratelli?”

“Cazzo qui nessuno è fratello di nessuno. Lui è il mio…” Mickey non fece in tempo a finire la frase che venne subito interrotto.

“Sono suo cugino” si intromise Ian.

“Bene” disse la donna sorridendo ancora di più. “Allora, vediamo cos’ha questo bambino”.

La dottoressa si avvicinò a Mickey, prese Yvegeny dalle sue braccia e lo poggiò sul lettino. Prese il fonendoscopio e iniziò a sentirgli i battiti cardiaci per poi passare allo stomaco.

“Dunque, si tratta di semplici coliche. Sono normali per un bambino della sua età” spiegò la donna rimettendosi seduta dietro la scrivania.

“Vi prescrivo delle medicine. Si trovano ovunque e costano poco”.

“Bene, grazie!” disse Ian cercando di mostrare la sua riconoscenza alla pediatra.

“Oh, si figuri” disse la donna arrossendo. “Bene. Ora mi dovreste dare il vostro numero di assicurazione” aggiunse poi.

“Noi non…”ancora una volta per Mickey fu impossibile terminare la frase.

“Noi purtroppo l’abbiamo dimentica. Sa, eravamo spaventati dal bambino e nella fretta di venire qui l’abbiamo lasciata a casa” Ian inventò subito una scusa nella speranza che la donna ci credesse.

“Non c’è nessun problema. Datemi i vostri dati e lo cercherò nel sistema”.

“Vede il problema è che non hanno potuto rinnovarla perché ci hanno detto che , in questi giorni, hanno avuto dei problemi tecnici.” Continuò Ian con la sua farsa e andando a prendere Yvegeny dal lettino e coccolandoselo davanti la pediatra.

“Ummm. Per questa volta posso fare un’eccezione , ma dovrete tornare al più presto con l’assicurazione”.

“Si ,certo. Non si preoccupi. È stata talmente gentile che magari potremmo tornare per altre visite”.

“Faccio anche visite a domicilio. Questo è il mio biglietto da visita”.

La dottoressa si era alzata e diretta verso Ian , che era rimasto in piedi davanti al lettino, e gli aveva consegnato un cartoncino bianco, facendogli l’occhiolino.

Mickey guardava la scena incredulo. Il suo ragazzo stava rimorchiando davanti ai suoi occhi.
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“Da quando in qua ti metti a rimorchiare le donne , Gallagher?” chiese Mickey mentre erano in macchina per tornare a casa.

“Ho visto un’opportunità e ho pensato di coglierla. Sapevo che avremmo avuto problemi e quindi era meglio provarci da subito. Non sarai geloso di una donna?”

“Io non sono un tipo geloso”.

“Se ci credi tu” disse Ian con sorriso beffardo. “Cosa stavi per dire quando ci ha chiesto se eravamo fratelli?”

“Che sei il mio maggiordomo. Che cazzo vuoi che gli dica?! Che sei il mio ragazzo!”

Ian si fiondò sulle labbra di Mickey. Giusto il tempo di infilargli la lingua in bocca che Ian si dovette subito togliere perché Mickey iniziava a sbandare con la macchina.

“Bella risposta” aggiunse poi il Gallagher.
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Dopo mezz’ora di macchina , erano tornati a casa. Yvegeny aveva smesso di piangere e si era perfino addormentato. Fu portato nella stanza di Svetlana e messo nella culla mentre, i due ragazzi si sdraiarono sul loro letto.

“La prima visita di tuo figlio. Sono contento di averti accompagnato”.

“Cazzo, ma ci provi gusto a chiamarlo così?”

“Perché non è tuo figlio?”

“Per quanto ne so potrebbe essere di tutto il South side messo insieme”.

“E allora perché li tieni qui?”

“Che dovrei fare? Mandarli per strada con questo freddo?”

“Questo secondo te non è un atteggiamento da padre?” chiese Ian girandosi a guardare Mickey che , invece, continuava a fissare il soffitto.

Poi Ian si mise sopra il Milkovich per guardarlo negli occhi.

“ Per quanto ti possa sforzare, Mickey Milkovich , non sarai mai uguale a quella bestia di tuo padre. Sei un uomo migliore……è meglio che te lo metta in testa.” Disse ian per poi tornare nella sua parte del letto.

“È anche per questo che TI AMO”.



Eccoci al primo TI AMOOOO!!!! In questo caso è stato detto prima da Ian perché penso sia la cosa più giusta. Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo con il prossimo capitolo!!!
   
 
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