Hermione era in ritardo quella mattina.Avviandosi verso l'aula di pozioni,pensò a quali scuse potessero salvare Grifondoro da un'imprevista perdita di punti.La borsa era carica di libri e di fialette,che le caddero in mezzo al corridoio semibuio,rompendosi."Reparo" sussurrò una voce strascicata.Voltandosi,si ritrovò faccia a faccia con niente di meno che Draco Malfoy,che con un ghigno esclamò"beh,Granger,non si ringrazia?A meno che voi mezzi babbani non conosciate le buone maniere.." "Grazie" Rispose lei a malincuore," ma ne sarei stata capace anche da sola.Non hai lezione anche tu?o voi arroganti Purosangue potete esimervi dallo studiare? Ah già,non hai paura che paparino lo venga a sapere?" 

"Non che mi debba giustificare con te,ma io e mio padre abbiamo avuto dei...problemi"rispose lui."Quali problemi?che stai dicendo malfoy?"

Si guardarono e nonostante il corridoio fosse illuminato dalla tiepida luce di poche candele,fu come se si fossero visti per la prima volta.Gli occhi grigi di lui,contro le grandi iridi color dell'ambra di lei,argento e oro si fusero per un istante. 

Draco si sentì scrutato nel profondo e distolse lo sguardo.

"Non sono fatti tuoi,mezzosangue!" Sentendo l'insulto Hermione girò sui tacchi e si allontanò a gran passi. 

Draco rimase lì,senza parole,incapace di credere che quelle parole gli fossero uscite dalla bocca davvero e decise di tornare nel dormitorio.

 

Cosa gli stava succedendo?Perché si era pentito di aver insultato quella che fino a poco prima non considerava molto più che feccia,così come gli era stata insegnato per anni?Era possibile che il cuore gli si fosse fermato nel momento in cui gli era sembrato di vedere una lacrima solcare la guancia di Hermione?

 "Hermione.."sussurrò. Pensò che in lei ci fosse qualcosa,qualcosa in grado di sciogliere quella maschera di freddezza e insensibilità sotto alla quale si era sempre nascosto.Si scoprì a ripensare ai suoi grandi occhi dorati e a come riuscissero a scrutarlo nel profondo.

Per la prima volta si sentiva debole e inerme.

"Devo starle lontano" pensò,"il tempo lenisce tutto e questo non è stato nient'altro che un episodio,quella mezzosangue è solamente molto attraente,nulla di più,niente a che vedere con lo Specchio delle Brame"

Questo pensiero lo tranquillizzò,ma la notte seguente non fece altro che tormentati sogni popolati da occhi dorati e riccioli stopposi.

 

Hermione non poteva crederci.Era possibile aver visto un barlume di sincerità in quei freddissimi occhi grigi?Quando questi si erano posati sui suoi,aveva sentito un fremito al petto.Non volendoci indugiare,si immerse nel libro "Incanti Fraudolenti del XX Secolo" ma questo non la distolse dal pensiero di Malfoy. Perchè le aveva riparato le fialette? Un gesto di cortesia o di scherno,al quale era stata sempre abituata? La gentilezza non faceva parte del rapporto tra lei e Draco.

Possibile che per un istante avesse sentito un vero contatto tra di loro? Un contatto invisibile,certo,ma molto più profondo del necessario.

"Stupidaggini" pensò,indugiando sul terribile insulto.L'espressione di Draco dopo averlo detto sembrava di puro disgusto.

Possibile che però quel disgusto non fosse rivolto a lei ma a lui stesso?

Spazientita si voltò a guardare il fuoco del caminetto acceso,sperando che il calore di questo potesse sciogliere il peso dei dubbi che l'attanagliavano. 

 

 

 

Messaggio dell'autore 

Spero che la storia vi stia piacendo,anche se al momento pare un po' lenta.

Il rapporto tra Draco ed Hermione non può essere che complesso e sto cercando di tradurre questo,nel "miglior" modo possibile!

Sono gradite recensioni,anche con critiche/suggerimenti!

Grazie,Felix.