Volevo inserire qualche accenno anche alla Zoro/Tashigi (altra coppia che adoro) ma ho deciso di incentrarla solo su Franky e Robin e Rufy e Nami.
Su Zoro e Tashigi mi inventerò altro. ^^
Spero possano piacervi!
~ Never stop smiling
Robin sfogliò con cura le pagine del libro che stava leggendo, sorridendo nel vedere Franky con la testa appoggiata sopra la sua spalla intento a dormire.
Girò il capo guardandolo attentamente, gli sembrò un bambino con quella bolla nel naso e la bocca spalancata, fu sul punto di scoppiare a ridere ma si trattenne limitandosi a mettere la mano sotto al mento senza mai smettere di guardarlo con eccessiva dolcezza.
Gli accarezzò il viso, il naso di metallo, il collo e il torace fino ad arrivare all'addome, sentendo un risolio provenire dalle sue labbra.
"Allora eri sveglio" disse lei divertita.
Franky stirò le labbra in un ghigno. "Mi hai scoperto, sei davvero Super, Robin!"
La donna usò il potere del suo frutto e tante braccia apparirono attorno al corpo del cyborg con lo scopo di "abbracciarlo", Franky non affatto dispiaciuto dal contatto, prese l'archeologa fra le sue mano sollevandola poggiando le labbra sui suoi capelli lunghi e setosi.
"Mi dici sempre che sono "Super"" rispose lei maliziosa. "Devo prenderlo come una dichiarazione d'amore?"
Lui arrossi di botto.
Dichiarazione d'amore? Stavano insieme da un po, molte volte aveva pensato di urlarle che la amava troppo, che non avrebbe mai smesso di proteggerla ricordandosi dei fatti di Enies Lobby, si riprese da questi pensieri subito notando il sorriso solare e felice della donna. Sorriso che rivolgeva a tutta la ciurma, ma in quel momento, era per lui.
E questo bastò per riempigli il cuore di emozioni.
Posò le labbra sottili su quelle della donna, un bacio casto a cui Robin non si oppose cercando di assaporarlo tutto.
"Non smettere mai di sorridere per me..." sussurrò Franky appoggiando la fronte su quella di Robin.
Lei sgranò gli occhi e rise abbracciandolo più forte desiderosa di più contatto con il cyborg.
"Assolutamente no"
Del resto, come poteva smettere di sorridere proprio a lui? O di regalargli la sua felicità? L'uomo che gli aveva fatto capire che "vivere non è un crimine", in quel momento in cui lei voleva farla finita definitivamente?
No, non se lo sarebbe mai permessa.
Robin sfogliò con cura le pagine del libro che stava leggendo, sorridendo nel vedere Franky con la testa appoggiata sopra la sua spalla intento a dormire.
Girò il capo guardandolo attentamente, gli sembrò un bambino con quella bolla nel naso e la bocca spalancata, fu sul punto di scoppiare a ridere ma si trattenne limitandosi a mettere la mano sotto al mento senza mai smettere di guardarlo con eccessiva dolcezza.
Gli accarezzò il viso, il naso di metallo, il collo e il torace fino ad arrivare all'addome, sentendo un risolio provenire dalle sue labbra.
"Allora eri sveglio" disse lei divertita.
Franky stirò le labbra in un ghigno. "Mi hai scoperto, sei davvero Super, Robin!"
La donna usò il potere del suo frutto e tante braccia apparirono attorno al corpo del cyborg con lo scopo di "abbracciarlo", Franky non affatto dispiaciuto dal contatto, prese l'archeologa fra le sue mano sollevandola poggiando le labbra sui suoi capelli lunghi e setosi.
"Mi dici sempre che sono "Super"" rispose lei maliziosa. "Devo prenderlo come una dichiarazione d'amore?"
Lui arrossi di botto.
Dichiarazione d'amore? Stavano insieme da un po, molte volte aveva pensato di urlarle che la amava troppo, che non avrebbe mai smesso di proteggerla ricordandosi dei fatti di Enies Lobby, si riprese da questi pensieri subito notando il sorriso solare e felice della donna. Sorriso che rivolgeva a tutta la ciurma, ma in quel momento, era per lui.
E questo bastò per riempigli il cuore di emozioni.
Posò le labbra sottili su quelle della donna, un bacio casto a cui Robin non si oppose cercando di assaporarlo tutto.
"Non smettere mai di sorridere per me..." sussurrò Franky appoggiando la fronte su quella di Robin.
Lei sgranò gli occhi e rise abbracciandolo più forte desiderosa di più contatto con il cyborg.
"Assolutamente no"
Del resto, come poteva smettere di sorridere proprio a lui? O di regalargli la sua felicità? L'uomo che gli aveva fatto capire che "vivere non è un crimine", in quel momento in cui lei voleva farla finita definitivamente?
No, non se lo sarebbe mai permessa.