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Autore: Lady Lucilla    08/11/2008    1 recensioni
Questa mia storia parla della vita di due giovani innamorati che vivevano in irlanda nel 1800...una storia tormentata da un amore mai dichiarato e dei segreti mai rivelati...una storia che si perde nei meandri dell'Irlanda e tra le vie della Francia. Beth e Thomas solo due ragazi immersi in una società a loro estranea e a volte crudele.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It Always Rains Under The Trees

“A morning of beginning autumn”

 

Il vento soffiava tra le poche foglie che erano rimaste aggrappate ai rami degli alberi di Beckley’ Park. Era la prima domenica d’autunno e in quel periodo, un tempo, la famiglia Beckley si dilettava a passeggiare per il parco intorno alla casa, le ragazze si divertivano a leggere e commentare libri comuni e a fare lunghe chiacchierate sotto il portico. Ma da anni non era più così. La casa era abbandonata e i componenti della famiglia si erano dispersi per il mondo, chi in cerca di fortuna e chi tentando di dimenticare la vita passata.

Insomma quasi tutti si erano dimenticati delle grandi feste che venivano date nel salone centrale a inizio primavera e in pochi ricordavano ancora i visi delle due giovani e bellissime sorelle Beckley, Elisabeth e Meg.

Eppure c’era ancora un uomo, che passeggiava per il parco abbandonato della casa, che aveva ancora scolpiti nella memoria tutti i lineamenti, tutte le caratteristiche e tutti i difetti della più giovane delle sorelle Beckley, Elisabeth.

Thomas,così si chiamava, passeggiava solitario lungo i vialetti del parco. A ogni suo passo udiva lo stridio delle foglie sotto le suole degli stivali da cavallo, il vento freddo gli sferzava il volto e i capelli striati d’argento che, a ogni folata, gli ricadevano sulla fronte, disordinati e capricciosi come del resto tutti i ricci.

Cominciava a sentire freddo e così si alzò il bavero del cappotto, ma grazie al cielo era quasi arrivato.

Si fermò di colpo davanti a un acero ormai del tutto spoglio delle sue grandi foglie dorate, toccò la corteccia, fece tre passi a destra e due all’indietro e si ritrovò con la schiena inchiodata a un altro tronco.

Appoggiò le mani alla corteccia della betulla, si inginocchiò a terra e non badando al fango che gli sporcava i pantaloni di velluto nero. Cercava disperatamente qualcosa, una scritta, un segno, qualunque cosa.

La trovò. Scrostò il muschio da sopra il tronco e fece respirare l’incisione, quasi del tutto scomparsa, che lui stesso aveva fatto due anni orsono con il temperino regalatogli da suo fratello.

 

“It always rains under the trees”

 

Senza prendersi il permesso due grosse lacrime gli rigarono il viso, scivolarono fino al mento e poi caddero silenziose sul terreno bagnato da quella pioggia che non cessava mai. Thomas si abbandonò a quel tronco e non poté far a meno di trattenere quel nome che, impudente come le lacrime, gli scappò dalle labbra: “Beth…”.

Gli tornarono in mente i lunghi ricci rossi della ragazza, i suoi occhi verdi e il tono della sua voce, così infantile ogni tanto e così tagliente quando voleva ferirti nel profondo. Quanto l’aveva amata. Eppure non gliel’aveva mai dimostrato fino in fondo. Era stato egoista, aveva preferito i soldi al suo amore. Dio quanto si odiava.

Ma mentre ripensava a Beth avvertì alle sue spalle una risata o qualcosa che ci assomigliava, una risata infantile, una risata di bambina. Scattò in piedi e si guardò intorno impaurito, ma non vide e non sentì nessuno. Un brivido gli scosse la schiena e quel luogo, che pochi istanti prima gli sembrava così magico e carico di ricordi positivi, si impregno di una sensazione marcia e vecchia. Ebbe paura dei suoi stessi ricordi.

Così raccolse il cappello e si incamminò verso la casa dove aveva lasciato il suo cavallo.

Quando raggiunse il limitare del boschetto si guardò alle spalle e non riuscì a fermare un lungo gemito di dolore e tristezza che gli uscì dalla bocca e ricreò una nuvoletta di vapore, subito spazzata via da quel vento che, in quella mattina d’inizio autunno, aveva accompagnato Thomas in quel viaggio attraverso i suoi ricordi.

  
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