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Autore: Romantic_Dreamer    17/12/2014    1 recensioni
Salve a tutti!
Alla fine sono riuscita ad approdare anch'io nel fandom di Harry Potter.
So che è un tema molto usato, ma ho deciso di scrivere anch'io qualcosa sulla notte in cui Lily e James morirono.
So di non essere una grande scrittrice, quindi accetterò di buon grado tutte le recensioni che mi vorrete mandare, anche quelle negative.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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That night, when everything ended

 

31 ottobre 1981, Godric’s Hollow.

Una serata come tante nel paese che prende il nome da uno dei maghi più famosi di tutti i tempi: Godric Grifondoro.

Era la notte di Halloween, la notte dedicata alle streghe e alle creature della notte. I bambini correvano di casa in casa con i loro cestini già pieni di caramelle non sapendo che, in una casa non lontano, ci fosse una vera strega.

In una graziosa casetta, infatti, Lily Evans in Potter stava preparando dei biscotti, mentre suo marito James e suo figlio Harry erano seduti sul divano del soggiorno. James faceva uscire dei cerchi di fumo colorato dalla punta della sua bacchetta per far divertire il figlio di poco più di un anno. Harry cercava di afferrare il fumo, mentre la sua risata si espandeva per tutta la casa facendo sorridere i genitori.

Chiunque avesse visto quella scena, mago o Babbano che fosse, avrebbe visto solo una famiglia felice. Invece non era così, e questo Lily e James lo sapevano bene. Essendo entrambi membri dell’Ordine della Fenice, infatti, erano braccati dal mago più pericoloso di tutti i tempi: Lord Voldemort, il cui solo nome bastava a far tremare di paura anche il mago più coraggioso. Inoltre, Lily era doppiamente in pericolo, poiché era figlia di Babbani (una “Mezzosangue”, come i Mangiamorte amavano chiamare quelli come lei) e Voldemort, volendo preservare il “sangue puro”, sterinava tutti quelli come lei.

James invece, sebbene fosse un Purosangue, non la pensava così: amava profondamente sua moglie e il suo amore si era raddoppiato quando era nato Harry. In questi tempi, se possibile, la amava ancora di più, poiché sapeva quanto ogni attimo trascorso insieme fosse prezioso, sapeva che ogni giorno avrebbe potuto essere l’ultimo, ma quello che non sapeva era che quella notte srebbe stata veramente l’ultima.

Lily raggiunse i suoi due uomini in soggiorno e non potè non ridere alla scena che le si parò davanti: vide James fare boccacce a Harry e il figlio ridere. Questo fece spuntare un sorriso sul volto della giovane strega. Vedere il marito divertirsi come un bambino la fece tornare indietro nel tempo quando, ancora ad Hogwarts, James non faceva altro che divertirsi con i suoi tre migliori amici, che con il passare del tempo erano diventati anche i suoi: Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus che, insieme a James, formavano gli inseparabili Malandrini, coloro che presero più punizioni di chiunque altro, coloro che inventarono la Mappa del Malandrino per spiare chiunque si trovasse nel castello e coloro che fecero infuriare tante volte l’allora Prefetto e poi Caposcuola Lily Evans.

Nessuno seppe mai come fece l’arrogante James Potter, Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro, a convincere la testarda e orgogliosa Lily Evans a uscire con lui durante un gita a Hogsmeade, ma così successe e, in un paio di anni, i due si ritrovarono sposati, con un figlio e felici.

Sì perché, nonostante la costante minaccia di Voldemort che incombeva su di loro e la prigionia nella loro stessa casa, Lily e James erano felici, poichè bastava uno sguardo tra loro o un sorriso del piccolo Harry per dimenticare la guerra che infuriava appena fuori dalla loro casa.

Persa nei suoi pensieri, Lily non si accorse di essersi fermata in mezzo al soggiorno e di essere fissata da due paia di occhi curiosi.

“Che c’è?”, chiese la strega.

“Sei bella quando sei pensierosa”, le rispose il marito.

La ragazza anlzò gli occhi al cielo, non senza arrossire, e ribattè: “Il solito adulatore sbruffone”.

Un lampo di delusione balenò negli occhi di James (in effetti, lui si aspettva quantomeno un ringraziamento), sostituito subito da una luce malandrina che Lily aveva visto milioni di volte ad Hogwarts.

Avendo capito quello che il marito voleva fare, Lily indietreggiò verso la cucina, ma fu troppo lenta. James le fu subito accanto e la buttò a terra, torturandola con il solletico.

“Ritira subito quello che hai detto”, le ordinò James con il sorriso sulle labbra.

“N…n…n…n…no!”, rispose Lily a fatica, a causa delle risate che le impedivano quasi di respirare.

“Ah, è così?”, rise James rincarando la dose di solletico.

“Ok! Ok! Scusa! Non sei uno sbruffone! Basta, ti prego!”, implorò Lily, rossa in viso per le risate.

“Così va meglio”, rispose James finendo la tortura.

Lily si alzò, il marito la avvolse in un abbraccio e la baciò, trasmettendole tutto il suo amore.

Sarebbero rimasti così per sempre se non si fossero messe in mezzo le manine grassocce di Harry. Lily scoppiò a ridere quando vide il faccino imbronciato del figlio: era offeso perché i genitori si stavano divertendo senza di lui.

James rise, prese in braccio Harry e lo fece volare sopra la sua testa.

Lily, vedendo quella scena, dimenticò per un attimo la situazione in cui verteva il mondo dei maghi. Per un attimo pensò che la guerra fosse finita e che lei e James avrebbero visto Harry crescere in un mondo in cui non ci fosse terrore e morte in ogni angolo.

La mano di James la portò bruscamente alla realtà: le stava accarezzando la guancia e, sapendo quali pensieri affliggessero la moglie, le sussurrò all’orecchio: “Andrà tutto bene. Riusciremo a vincere”.

Lily sorrise, ma in fondo al suo cuore sapeva che sarebbero morti prima della fine della guerra. Sapeva che non avrebbe mai visto crescere suo figlio ma, nonostante questo, sapeva anche che avrebbe combattuto fino alla morte per difendere la sua famiglia.

Con questa consapevolezza, Lily si allontanò lentamente da James e prese in braccio Harry con l’intenzione di metterlo a letto.

Ad un tratto, la porta venne sbalzata verso l’inteno della casa e una risata senza allegria si propagò in essa.

Lily sentì a malapena la voce di James urlarle di prendere Harry e di scappare. A causa delle lacrime vide appena il volto di suo marito trasfigurato dal terrore di perdere le sue due cose più preziose: la sua amata Lily, la donna ce lo aveva fatto penare per sette anni prima di accettare un appuntamento con lui, e suo figlio Harry, la seconda cosa più bella che gli fosse mai capitata.

La presenza di Voldemort in casa poteva significare solo una cosa: Peter li aveva traditi. Era stato così codardo da consegnare i suoi migliori amici al loro più grande nemico.

Lily, malgrado il suo desiderio di combattere al fianco del marito, sapeva che doveva cercare di salvare il loro piccolo Harry. Così, con la morte nel cuore, diede a James un bacio disperato, sapendo che sarebbe stata l’ultima volta che lo vedeva: nessuno si salva, se Voldemort decide di uccidere.

La strega corse su per le scale con il figlio piangente tra le braccia, come se sapesse già cosa li aspettava.

Lily sentì a malapena la voce di Voldemort che scagliava l’anatema che uccide, ma sentì, come se fosse stato amplificato, il tonfo del corpo di James che cadeva.

In quel preciso istante, Lily sentì spezzarsi qualcosa dentro di lei. Non solo il suo cuore, ma anche la sua anima si stava rompendo in mille pezzi.

Rivide, come in un film, tutti i momenti vissuti insieme a James: il primo incontro; gli infiniti litigi tra le mura di Hogwarts, sedati solo dall’arrivo di qualche professore; quel giorno del settimo anno in cui finalmente cedette e concesse a James un appuntamento.

“Solo uno”, aveva detto. “Non ti montare troppo la testa, Potter!”.

Ma quell’unico appuntamento aveva mostrato un lato di James che Lily non conosceva. Perciò la strega cedette più e più volte tanto, alla fine, da accettare di sposarlo.

Ora, mentre cercava di salvare il suo bambino, Lily non poteva fare a meno di pensare che avrebbe voluto avere un po’ più di tempo da passare con James. Avrebbe voluto avere una Giratempo per riscrivere la loro storia.

Ma forse, pensò la giovane strega mentre faceva da scudo a Harry con il proprio corpo, era stato meglio così: probabilmente non si sarebbero amati così tanto e suo figlio non sarebbe mai nato.

Lily riuscì solo a rivolgere un pensiero al marito e al figlio prima che un raggio verde la colpisse.

E poi fu il buio.

 

 

Angolo della pazza

Salve!

Che dire, ho voluto cimentarmi anch’io nella stesura della morte di James e Lily.

Non credo sia venuto molto bene, anche perché penso di essere andata un po’ di fretta, soprattutto nell’ultima parte.

Non sono molto pratica per quanto riguarda l’introspezione, ma spero di essere riuscita a far emergere al meglio le sensazioni e i pensieri di Lily.

Mi raccomando, recensite in molti!

Romantic_Dreamer

  
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