Serie TV > Il Segreto
Segui la storia  |       
Autore: Lellaofgreengables    18/12/2014    2 recensioni
Il Natale della famiglia Castro - Castaneda narrato in tante piccole storie.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maria Castañeda, Martin Castro
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'albero di Natale

 

A Cuba l'inverno poteva essere piuttosto caldo, anche se piovoso, e spesso Maria passava del tempo in spiaggia con i bambini di pomeriggio prima di tornare nella spaziosa Villa che lei e Gonzalo avevano acquistato a L'Avana, non distanti da una meravigliosa spiaggia dorata. Certamente tutto era diverso da Puente Viejo, che aveva lasciato due anni prima e che a tratti le mancava, soprattutto se pensava ai suoi genitori, al suo fratello adottivo Matias, ad Aurora e Conrado, alla nonna Rosario, alla zia Mariana e a suo marito Nicolas. Almeno Candela era partita per Cuba con loro, aveva ritrovato il sorriso e l'amore, grazie a Fidel, un affascinante quarantenne, vedovo con una meravigliosa figlia di otto anni. L'uomo era un politico e proprio quella sera, lei e Gonzalo erano stati invitati ad una festa di gala organizzata da Candela e Fidel nella nuova casa casa della coppia, che distava solo pochi metri dalla loro.

Arduo sarebbe stato, e Maria lo sapeva, convincere suo marito ad indossare la cravatta.

Prima di iniziare a prepararsi però, lei ed Esperanza dovevano addobbare l'albero di Natale e per la prima volta la piccola, che stava per compiere tre anni, avrebbe dato il suo contributo.

La bambina era un piccolo angelo ed era stupenda. Aveva dei bellissimi capelli neri, pieni di riccioli, due occhi grandissimi e scuri e il sorriso più disarmante del mondo. A chi assomigliava la piccolina? Maria affermava che era il ritratto di suo marito, mentre Gonzalo era certo che la bambina fosse la miniatura di sua moglie. Una cosa era certa: la piccola aveva ereditato, come del resto anche il suo minuscolo fratellino, i tre nei della nonna paterna, Pepa Balmes.

Proprio quando era riuscita a spiegare alla piccola che le decorazioni andavano appese all'albero e non gettate con violenza a terra ed era riuscita praticamente a finire di addobbare , giunse Martin con il piccolo Tristan Jr, di soli tre mesi, in braccio.

“Vedi, piccolo mio. Tra qualche anno potrai decorare anche tu un bellissimo albero. Però sarà meglio se ti insegnerò io a farlo, che la tua mamma non mi sembra molto portata per le decorazioni. Esperanza, mostra tu alla mamma come si decora un albero di Natale.” rise Martin, avvicinandosi alla moglie per baciarla. Lei sapeva che stava scherzando e come sempre stette allo scherzo.

“E tu, mio caro. Hai scelto la cravatta da indossare questa sera?” lo provocò la donna, accarezzando la testolina del piccolo Tristan, che si stava addormentando nuovamente tra le braccia del suo papà.

“Maria, sia chiaro. Non mi sottometterò più ad una simile tortura. Da piccolo odiavo tutti i papillon e le cravatte che la Montenegro mi costringeva a mettere e divenuto adulto ho accettato solamente una volta di sottopormi a questo castigo: il giorno in cui ti ho sposato, che poi è stato il giorno più bello della mia vita. Stasera verrò ben vestito, tirato a lucido ma senza quella sciocca cravatta.”Martin, si avvicinò alla culla di Tristan, depositò il bambino al suo interno, e rimboccandogli le coperte gli sussurrò “Buonanotte, amore mio.” Anche Esperanza, dopo aver contemplato l'albero di Natale, si avvicinò alla culla del fratellino, ma visto che era ancora piccola per poter vedere al suo interno, Gonzalo la prese in braccio e stringendola forte a sé, le mostrò Tristan dormiente, raccontandole di quando lei stessa era tanto piccola da poter stare nella culla costruita da nonno Alfonso con le sue stesse mani.

Giunse una delle cameriere e Maria le chiese di accompagnare Esperanza in cucina per farle mangiare la merenda che Candela aveva preparato appositamente per lei quella mattina.

Rimasti soli Maria e Gonzalo si abbracciarono. “Non c'è nulla che io possa fare per convincerti ad indossare la cravatta?” sussurrò lei, baciandolo.

“Nemmeno torturandomi, mi convincerai.” affermò Martin, fingendo una sicurezza che non aveva più, visto che sua moglie non cessava di baciarlo. “Però se continuerai a baciarmi in questo modo, penso che cederò presto.” proseguì il giovane con un sorriso.

“Ho messo la cravatta sul letto. Ho pensato che sarà perfetta con il vestito nuovo che ho comprato per te. Non protestare.” sorrise Maria, baciandolo trionfante.

“Nonostante tutto, penso che tu sia la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, insieme ai bambini, ovviamente. Ti sei pentita di aver lasciato tutti e di essere venuta a vivere dall'altra parte dell'Oceano insieme a me?” domandò serio.

“Io ti seguirei anche all'inferno senza voltarmi indietro. La mia casa è dove ci sei tu. E poi perché credi che ho addobbato così l'albero di Natale? Voglio che domani, quando i miei genitori e Matias, Conrado e tua sorella giungeranno qui per passare le feste con noi, saranno accolti da una vera atmosfera natalizia. A Puente Viejo il Natale era sempre così triste. Tante cose terribili ci sono successe ma ora è tutto finito.” spiegò Maria con ottimismo sorridendo al marito.

“Ti amo” affermò lui, baciando le labbra sorridenti di sua moglie.

 

Fine.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Segreto / Vai alla pagina dell'autore: Lellaofgreengables