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Autore: Lellaofgreengables    03/01/2015    0 recensioni
Il Natale della famiglia Castro - Castaneda narrato in tante piccole storie.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maria Castañeda, Martin Castro
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Natale 1921.

 

Cori e bambole a Puente Viejo.

 

Maria smise di cantare la ninnananna. La piccola Esperanza si era arresa al sonno e un dolce sorriso illuminava il suo volto infantile.

Nel salone entrò Gonzalo, allegro e con il volto arrossato per il freddo di dicembre. Era il 24, la vigilia di Natale. Maria avvicinò il proprio dito indice al naso e alla bocca per avvertirlo di parlare a bassa voce per non svegliare la piccola Esperanza.

“Devi vedere che atmosfera si respira in piazza. Luci, colori, decori. E soprattutto un venditore ambulante di giocattoli.” Martin mentre parlava faceva uscire spirito natalizio da ogni fibra del proprio corpo. Solo in quel momento Maria notò che il marito teneva tra le mani due meravigliose bambole, una bionda e una mora.

“E queste cosa sono?” domandò Maria con un sorriso, fingendosi stupita e quasi arrabbiata, conoscendo già la risposta di suo marito a riguardo.

“ Non ho saputo resistere e le ho comprate per la mia principessina. Una per il giorno di Natale e l'altra come regalo per l'Epifania.” spiegò l'uomo chinandosi davanti alla culla ed ammirando il sonno della sua principessa.

“Gonzalo Castro, non avevi per caso affermato che sin da bambina, nostra figlia avrebbe dovuto imparare a conoscere il valore del denaro? Niente eccessi in regali, nessun vizio. Ed ora torni a casa con due bambole?” Maria si finse indignata.

Martin per tutta risposta si allontanò dalla culla e si avvicinò a sua moglie, alzando le mani come in segno di difesa.

“E' il primo natale della mia principessa e voglio che abbia il meglio, anche se dubito che potrà ricordarlo. Inoltre per la prima volta festeggeremo queste feste come una vera famiglia, agli occhi di Dio e degli uomini e non solo ai nostri. Ci pensi, amore mio, siamo sposati.”Ora il ragazzo si era avvicinato a Maria e stava per baciarla. Il momento magico però fu turbato dall'arrivo di Aurora, che con irruenza e rischiando di svegliare la nipotina, entrò in salone.

“ I Miranar sono più insopportabili del solito. Dolores è la persona più pettegola di questo pianeta e la mia vita amorosa è l'oggetto principale del suo interesse. Non è colpa mia se non riesco a decidermi tra Lucas e Conrado. E per finire, a quanto pare tutti i bambini del paese sono rimasti afoni e non ci sarà il coro diretto da Hipolito. Non vedo l'ora che giunga il sette gennaio. Non ho alcuna voglia di festeggiare.” Solo per un miracolo la voce squillante della zia non ha aveva svegliato la bambina nella culla.

“Aurora, potresti abbassare il tono della voce. Ho impiegato parecchio tempo per addormentare la piccola.” Maria si avvicinò alla culla per osservare Esperanza, che in quel momento non si sarebbe svegliata nemmeno con una cannonata.

“Come? Non ci sarà il coro? Che peccato. Volevo che per il primo Natale della mia principessa tutto fosse perfetto. Il mio primo Natale con mia moglie e mia figlia.” Martin era preso dal suo spirito natalizio e non sembrava far caso ad altro, neppure al sonno della sua principessina.

Sua moglie lo abbracciò con amore: “ Tesoro, Esperanza è talmente piccola che probabilmente non si renderà conto di quello che accadrà questa sera.” Lo consolò baciandolo.

Aurora abbandonò il salone con discrezione, lasciandoli soli.

“Questo lo dici tu, Maria.” spiegò Gonzalo a sua moglie. “Nostra figlia è più svelta ed intelligente di una volpe. Sa che questa sera accadrà qualcosa di importante.”

Maria stava per spiegargli che probabilmente Esperanza si sarebbe addormentata prima ancora di giungere in piazza per festeggiare il Natale con tutti gli abitanti del paese. Però rimase in silenzio. Del resto anche lei era convinta che la sua piccola fosse la bambina più sveglia dell'intero universo.

Quando in seguito si recarono in piazza la trovarono addobbata a festa, con ghirlande e nastri rossi. Un grosso tavolo era posto da un lato, proprio davanti alla Locanda di Maria, di proprietà di Alfonso ed Emilia. Al centro della tavola vi era una grossa pentola contenente sangria. Esperanza non sembrava disposta a dormire visto che l'atmosfera natalizia a quanto pare si era impadronita di lei e non solo di suo padre. Non voleva attraversare la piazza nella sua carrozzina e aveva deciso di stare in braccio a Martin, che non faceva altro che mostrarle oggetti, persone e di raccontarle aneddoti sul Natale in Amazzonia. Maria voleva spiegargli che Espe era ancora troppo piccola per comprenderlo ma il volto rapito della bambina mentre ascoltava le parole del padre, la spinse a tacere con un sorriso.

Mille candele illuminavano la piazza e Maria pensò al giorno del suo matrimonio celebrato proprio lì ne La piazza del mercato dove solo due anni prima aveva incontrato Martin. Il suo pensiero però fu interrotto da Dolores Miranar che si avvicinò a loro per osservare da vicino la piccola Esperanza.

“Ma cresce a vista d'occhio. E' un amore. La cosa più bella di tutto Puente Viejo, fino a quando non nascerà una bimba di Hipolito ovviamente. Assomiglia proprio a te, Maria. E gli occhi, quelli sono di Gonzalo. E' uno splendore. Sono sicura che quando crescerà verrà nel mio negozio a comprare vestiti, cappelli, guanti. Sarà una delle ragazze più belle ed eleganti di Puente Viejo. Uh a proposito di ragazze eleganti, sapete qualcosa su Aurora e Conrado? Mi hanno detto che tua sorella è parecchio confusa per via del medico, del dottor Lucas. Beh certo, è un bel giovanotto il nostro dottore, però Conrado, povero uomo, dopo quello che ha fatto per lei. Qualcuno potrebbe pensare che è un'ingrata...” La moglie del sindaco era proprio una pettegola.

Maria e Martin si guardarono infastiditi e con un “Dolores” rimproverarono la donna, che si difese assicurandoli che stava agendo solo per dovere verso il paese e i suoi abitanti che dovevano essere costantemente informati.

La famigliola si salvò grazie alla presenza di Emilia che prese tra le braccia la sua nipotina per mangiarsela di baci insieme ad Alfonso.

Maria sentì che Gonzalo stava mettendo un braccio sulle sue spalle per stringerla forte mentre i forestieri ospiti della locanda di Puente Viejo,che per giorni non avevano risposto a domande sulla loro identità, decisero di svelarla: facevano parte di un coro di Barcellona e avrebbero cantato le canzoni natalizie al posto dei bambini rimasti senza voce. Martin sorrise felice: il primo natale di Esperanza sarebbe stato allietato da canzoni natalizie e non solo dalle chiacchere di Dolores. Maria sorrise vedendo il sorriso sui volti di suo marito e di sua figlia. La bambina aveva gli occhi spalancati e le labbra sorridenti mentre ascoltava e vedeva il coro cantare nella piazza illuminata dalle candele. La donna pensò che quello del 1921 era il primo Natale che la sua piccola famiglia trascorreva insieme e che non avrebbe potuto essere più perfetto.

 

Fine.

 

 

 

   
 
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