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Autore: Butterfly8    18/12/2014    3 recensioni
La mia storia inizia dodici anni dopo, all'incirca quando Betty dovrebbe avere quarant'anni.... Ho considerato che siano passati più o meno dodici anni dal matrimonio e non ho modificato la storia del sequel Ecomoda.Insomma l'ho pensata così.
E' una storia che si basa prevalentemente sull'interiorità dei personaggi e poi ... stravolgerò uno dei personaggi più inespressi e sufficientemente indagati della saga: Daniele Valencia. Buona lettura .... aspetto le vostre recensioni, critiche e suggerimenti
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Emozioni'
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Il viaggio a Lima si è rivelato molto diverso da come l’avevo immaginato. Perché di certo non avrei mai pensato che Armando Mendoza piombasse qui.
I nostri rapporti sono molto cambiati da quando lei gli ha detto che ci siamo baciati. Certo, onestamente, se fossi stato nei suoi panni anche io non avrei reagito bene. Il punto è che non è la reazione di Armando che mi interessa, quanto quella di Betty.
Lei è assolutamente distrutta dal fatto che lui abbia preso male la notizia. La reazione di lui era prevedibile per tutti, forse tranne che per lei. Probabilmente lei pensava che lui non avrebbe reagito così ma l’avrebbe perdonata istantaneamente, mentre lui ne sta facendo un’autentica tragedia.
Questa è una cosa positiva affinchè io faccia la mia mossa. Infatti questo viaggio cascava a fagiolo.
Durante il viaggio in aereo, ho provato a stuzzicare un po’ Betty, ma lei mi ha detto che avrei solo dovuto provare a ribaciarla e mi avrebbe schiaffeggiato di nuovo.
Quello che mi piace di lei è che sa essere mia amica e contemporaneamente riesce a provocarmi, facendomi sentire VIVO e compreso.
Mi ha detto che la discussione con Katarina le ha lasciato l’amaro in bocca. Perché lei non vuole rovinare nessuna famiglia. Lei ama Armando e intende fare di tutto per tornare con lui.  Ma io non sono pronto a rinunciare a lei, come lei pensa.
A Katarina ho raccontato tutto. Lei ha detto di capirmi, ma non so se mi capisca per davvero. Non sono più il Daniele che ha conosciuto in Germania. E io non riesco a metabolizzare la storia del suo arresto. Mi sento incapace di affrontare con lei questo argomento, forse perché in realtà io non l’ho mai amata davvero, lei. Mi sono solo illuso. E di sciuro gliel’ho fatto credere.
Mi chiedo quali sono le persone veramente importanti nella mia vita e la risposta che so darmi è Giulio e Betty. Non sono ancora pronto a rinunciare a lei. Armando dovrà vedersela con me.

La riunione è andata abbastanza bene. Quando siamo arrivati in albergo cercavo solo il modo di far cadere Betty in tentazione e farla venire nella mia stanza.
E invece, con una elevata concentrazione di sfortuna su di me, ha incontrato questo tale Michel Doinel, che non so chi sia. A cena ho scoperto che era un amico che ha conosciuto a Cartagena, che tra di loro le cose stavano per diventare serie ma non è successo perché lei era innamorata di Armando. Poi ho collegato che Marcela mi aveva raccontato di un francese con cui Betty aveva intrapreso una sorta di relazione che aveva fatto impazzire Armando.
Sono rimasto sbalordito dalla confidenza che c’era tra i due perché non mi aspettavo che fossero amici fino a questo punto. Dopocena lui le ha chiesto di fare una passeggiata e lei ha accettato senza esserne minimamente turbata. Certo, c’era la fidanzata di questo tizio, ma non è stato solo questo. Si vedeva chiaramente che lui occupa un posto importante nella vita di Betty e che lei lo rispetta. Questo tizio ha completamente rovinato i miei piani insomma. E in più è arrivato Armando.
Ero proprio dietro la mia porta a spiare quando tornava Betty, per fare la mia mossa, ma sul più bello è arrivato Armando. Betty non era nella sua stanza, perché ovviamente era in giro con questo Michel, ma lui non poteva saperlo e io mi sono divertito a farlo stare sulle spine dicendogli che non poteva entrare nella mia stanza per vedere se ci fosse Betty. La cosa bella è stata che lui era sicuro che lei fosse con me. Non pensavo che pensasse che i miei rapporti con sua moglie si fossero evoluti fino a questo punto. Anche se in effetti io lo vorrei, eccome se lo vorrei.
Poi è arrivata Betty, con Michel. Armando si è dovuto mortificare tantissimo, ma alla fine di tutto, io sono andato a dormire da solo e lui con Betty.

Ora siamo di ritorno dal nostro incontro con la seconda azienda. Subito dopo pranzo prenderemo il volo per tornare a Bogotà. So che Armando la aspetta in albergo.
“Betty” le chiedo “Armando viene in aereo con noi? Non vorrei che l’aereo esplodesse”
“Non so che biglietto abbia per il ritorno, ma se necessario cambio io aereo, perché non voglio di certo tornare con lei Daniele se c’è Armando”
“Com’è gentile Beatriz, ma questo non cambia il fatto che noi due abbiamo un discorso in sospeso” le dico
“Noi non abbiamo nessun discorso in sospeso!” mi ribatte con veemenza “Se pensa che i nostri baci siano stati qualcosa di diverso da un errore, si sbaglia di grosso!”
“Sono ammirato dal suo tentativo di negare la sua attrazione nei miei confronti ma non può farlo, perché anche lei la sente” le dico
“Lei Daniele è davvero folle se pensa una cosa del genere!”mi dice
“E lei è folle a pensare che non sia vero!”
Arriviamo nella hall dell’albergo e vedo che Armando si sta avvicinando. Non posso farmi sfuggire l’occasione di fare la mia mossa. Senza neanche darle il tempo di accorgersene le passo la mano dietro la schiena, la avvicino a me e la bacio sulle labbra. Con la coda dell’occhio vedo che Armando è praticamente a tre metri da noi e che ha visto tutto.
Betty non ha il tempo di riprendersi, quando si accorge che Armando ci sta guardando si stacca immediatamente da me, mi spinge indietro e quando vede che Armando sta andando via gli corre dietro.
Molto soddisfatto di me stesso, vado in camera e poi a pranzo.

Non so cosa sia successo tra di loro ma alla fine Betty, torna con me sul volo di ritorno. Vedo che ha pianto perché ha il volto arrossato. Mi dispiace per lei, so che l’ho messa in un casino ma prima si rende conto che deve lasciar andare Armando, prima potremo essere felici insieme.
Siamo tornati ieri dal viaggio a Lima, e nonostante oggi la giornata in Ecomoda sia davvero frenetica, Betty non è venuta al lavoro. Sono un po’ preoccupata per lei, ma non oso chiamarla. Allora vado a parlare con Nicolas Mora, lui saprà dirmi di certo qualcosa.
“Buongiorno dottor Mora, volevo chiederle se per caso sa se Beatriz viene oggi al lavoro.”
“No” mi dice lui “non viene, mi ha delegato a svolgere il suo lavoro al suo posto e ad andare a tutti i suoi appuntamenti”
“Ma sta bene?” gli chiedo
“Si! È solo un po’ stanca per via del viaggio” mi dice.
Torno nel mio ufficio e mi metto al lavoro.

Verso l’ora di pranzo vengo raggiunto da Katarina e Giulio. Mi chiedono se possiamo andare a mangiare fuori. Io non riesco a rifiutare nulla a mio figlio soprattutto se ha quello sguardo speranzoso. Vedo che la banda delle racchie sta confabulando. Probabilmente Betty ha già parlato con loro e mi stanno spiando, per raccontarle quello che faccio o non faccio.
Io e Katarina cerchiamo di avere dei rapporti civili. Il pranzo passa tranquillo, mio figlio si diverte anche se è chiaro che io e lei non siamo rilassati come eravamo sempre.
Quando rientro in ufficio, Katarina chiede a Giulio di aspettarla un attimo nel corridoi dove ci sono le sedie per la gente in attesa di essere ricevuta.
Entra nel mio ufficio con me e mi chiede se va tutto bene.
“Daniele, questa mattina non mi hai dato nemmeno il tempo di chiederti come era andata.”
“E da quando ti interessa come va il lavoro all’Ecomoda?” le dico
“ Sai bene che non mi riferisco al lavoro all’Ecomoda e che ti sto chiedendo se è successo qualcosa tra te e Betty!”
“Non ti riguarda” le dico
“Come fai a dire una cosa del genere?” mi chiede “Mi riguarda eccome”
“Non è successo quasi niente, perché siamo stai raggiunti da suo marito!”
“E’ il quasi che mi preoccupa. E tu non ti sei fatto il minimo scrupolo immagino. Non ti interessa se stai rovinando la sua famiglia e anche la nostra … ma chi sei tu?” mi chiede
“Questo sono io. Sono il vero me. Sono sempre stato così. Quando ero in Germania ho pensato di poter essere un uomo migliore di quello che ero ma a quanto pare non lo sono. Lo sai, mi sono reso conto di non averti mai amato veramente. Io voglio solo Betty. È lei la donna della mia vita. L’ho capito tropo tardi! Non avrei mai dovuto lasciarla nelle grinfie di Armando Mendoza”
Katarina si alza e mi da uno schiaffo in pieno viso.
“Sei solo un verme” mi dice “Mi fai schifo, sei un essere incapace di perdonare. Stai rovinando la nostra famiglia per una donna che non ti vuole. Me l’ha detto lei. E inoltre tu non ami nessuno. Ami solo te stesso! Altrimenti  qualunque fosse stata la situazione non mi avresti mai abbandonata in Germania da sola in galera, portandomi via mio figlio. Sono certa che al primo errore tu mollerai anche Betty. Perché non sai amare nessuno. Solo te stesso, mi fai pena e sono dispiaciuta che tu sia il padre di mio figlio!”

 Improvvisamente sentiamo una baraonda davanti il mio ufficio. Apro la porta e vedo Betty a terra che si sostiene la pancia mentre Giulio viene trattenuto da Nicolas.
"Cosa succede?” chiedo allarmato. Vedo che Betty è a terra e sta sanguinando.
“Betty era appena arrivata” mi racconta Annamaria e il bambino appena l’ha vista ha iniziato a prenderla a pugni sulla pancia! Poi lei cercava di difendersi ma lui l’ha spinta e lei ha sbattuto contro il mobile che le è caduto addosso.
“ Il mio bambino” dice Betty “il mio bambino”. Vedo che Mario Calderon la sostiene. “Betty, stia tranquilla, abbiamo chiamato l’ambulanza sta per arrivare”.
“Giulio, perché lo hai fatto?” gli chiedo. Lo vedo che è adombrato. “perché lo hai fatto?” gli richiedo.
“Mi ha detto che mi odiava perché volevo distruggere la vostra famiglia, perché volevo portarti via da sua madre” dice Betty con una voce flebile.
“Giulio” lo accarezza Katarina “hai sentito la mia discussione con papà?” gli dice abbracciandolo.
“Io non voglio che tu vai via, voglio che siamo una famiglia!” scoppia a piangere mio figlio. “Voglio una mamma e un papà veri pure io, come quelli di Roberto!”

In quel momento arrivano i soccorritori che caricano Betty in ambulanza, mentre Mario Calderon chiama Armando.

   
 
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