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Autore: Alins    18/12/2014    1 recensioni
La vita di Maya è divisa fra la sua numerosa famiglia, tra due genitori e ben otto fratelli, e la scuola, che la riempie di ansia.
Lorenzo e Alessandro sono gemelli, e mentre il primo è il migliore amico di Maya Alessandro sembra essere il suo peggior nemico.
Camilla, la migliore amica di Maya, è da sempre innamorata di Alex, fratello della migliore amica, che sembra non vederla.
Jaya e alla ricerca del suo futuro, ma troverà qualcosa in più, proprio come Gianluca, che lotta contro le discriminazioni da tutta la vita.
Giada e Viktoriya sono alla ricerca del ragazzo perfetto, ben consapevoli del fatto che neanche loro sono perfette.
Sono tutti alla ricerca della verità, del futuro, dell'amicizia, dell'amore ...
riusciranno a scoprirsi grazie ad Emilia, giovane professoressa che tra le mura di quella scuola ha lasciato il cuore, ma ben presto anche tutte le ferite di Emilia verranno a galla ...
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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The Scientist
<< Tell me your secrets and ask me your questions
Oh, lets go back to the stars.
Running in circles, coming in tales,
Heads are a science apart.>>
<< Si è svegliata? >> chiese una voce che assomigliava incredibilmente a quella di Emilia.
Che ci faceva Emilia nel suo sogno?
<< Non ancora >> rispose un'altra voce, che era tremendamente uguale a quella di Camilla, che aveva un vena preoccupata nella voce.
Che strano che ci faceva anche lei nel suo sogno?
<< Non dovremo svegliarla? >> chiese la voce di Lorenzo, anche lui era preoccupato quanto Camilla.
No, non poteva essersi sognata tutti e tre, questo voleva dire che non stava sognando, e che quindi era arrivata l’ora di svegliarsi.
Strizzò un po’ gli occhi, preparandosi ad aprili.
<< Si sta svegliando! >> fu l’esclamazione che accompagnò il suo risveglio, quella di suo fratello.
<< Buongiorno, che succede? >> chiese Maya svegliandosi e notando che la maggior parte dei suoi amici erano seduti intorno a lei, e avevano tutti uno strano sguardo, preoccupato e vigile.
<< Non ricordi niente? >> le chiese Vik, appollaiata sulla spalliera del divano.
Maya provò a stiracchiarsi, e si rese conto che non era in un letto, ma sulla poltrona del salone.
<< Io … oh … >> disse mentre ricordava cosa l’aveva spinta ad andare a dormire lì.
Immediatamente si mise a sedere, e si guardò intorno, squadrando tutti i presenti e notando, con sollievo, la totale assenza di Alessandro, il suo sguardo poi si posò sul pavimento, dove la sera prima c’era il preservativo, ma ora non ce ne era più traccia.
<< Che succede? >> ripeté.
<< Dobbiamo portarti via da qui, May. Si è comportato da vero stronzo, e se si aspetta anche che tu resti qui, a fare la bambolina. >> Camilla era subito scoppiata, aiutando Maya ad alzarsi.
<< Che? Spiegati meglio, Cami >> le disse mentre la testa cominciava a girarle per la troppa velocita con cui si era alzata.
<< Alessandro! Non vorrai mica restare qui, dopo quello che ha fatto? >> le chiese, Camilla sembrava una vera e propria furia, ed era impossibile fermarla.
Maya fu tentata di dirle che non le importava niente, e che era capitato di addormentarsi lì, ma poi sarebbe riuscita ad addormentarsi nel suo letto, accanto a lui, con l’odore di un‘altra ragazza?
No, certo che no, come avrebbe potuto?
<< Hai ragione, ho tempo di farmi una doccia? >> le chiese, voleva andare via prima di rivederlo, prima che potesse ripensarci.
<< Non credo, vestiti, ti accompagno a casa io, e anche Nico >> le disse Emilia, si sentiva tremendamente in colpa, l’idea era stata sua, e Maya le aveva detto proprio la sera prima che non voleva soffrire a causa di Alessandro; in più le sembrava di rivivere la sua storia con Nico, e l’ultima cosa che voleva era che Maya restasse scottata, come era rimasta scottata lei.
Maya le lanciò uno sguardo di ringraziamento mente saliva le scale per vestirsi.
Cinque minuti dopo era nella macchina di Nico mentre si dirigevano verso casa sua.
<< Lui mi ha vista? >> chiese la ragazza non appena mise in moto.
Lui l’aveva delusa, lui l’aveva illusa con quello stupido bacio, era tutta colpa sua.
<< Sì, ha fatto una faccia quando ti ha vista. Credo volesse morire, si è avvicinato a te, ma Camilla gli cominciato a gridare contro, credo gli sarebbe saltata addosso se non fosse stato per tuo fratello che la ha trattenuta, ha cercato di avvicinarsi di nuovo, ma Camilla, Giada, e Vik gli l’hanno impedito, Alex e Lorenzo penso volessero ammazzarlo è intervenuta Daphne e gli ha consigliato di andarsi a farsi un giro fin quando non si fosse calmato >> spiegò Emilia girandosi verso di lei.
<< Stavamo tutti scherzando su chi si fosse dato alla pazza gioia quella notte, ma poi ti abbiamo vista lì, e ci siamo tutti infuriati. È andato via proprio due secondi prima che tu ti svegliassi. >> spiegò Nico, gli occhi fissi sulla strada, ma la voce dura, non voleva che suo fratello facesse i suoi stessi errori.
<< Mi dispiace >> aggiunse Emilia, e dal suo tono di voce Maya capì che era veramente dispiaciuta.
<< Non è colpa tua, ma mia. Mi sono fatta illudere, gli ho permesso di ferirmi ancora una volta, la colpa è solo mia >> disse Maya, e quelle cose le pensava sul serio.
Farle cambiare idea non sarebbe servito a molto, testarda come era.
Ringraziò i due e scese dall’auto.
Entrata in casa, si inventò una scusa, e si fece una doccia, poi dopo essersi rivestita corse via, dicendo ai genitori che andava a fare una passeggiata.
Sapeva che Alessandro sarebbe venuta a cercarla lì, se avesse voluto.
Ma non sapeva se aveva più paura che lui venisse a cercarla o che non venisse affatto, dimostrando, ancora una volta, che di lei non se ne fregava proprio.
 
                                    ***
<< La storia si ripete >> mormorò Nico, dopo che Maya uscì dall’auto.
 << È tutta colpa mia >> sussurrò Emilia prendendosi la testa fra le mani.
<< No, non è vero, non potevi sapere che Alessandro è come ero io alla sua età >> Nico si voltò a guardarla brevemente ma poi tornò a puntare gli occhi sulla strada.
<< Avrei dovuto immaginarlo! Insomma è tuo fratello, e per lo più siete anche identici! >> gridò Emilia, lei aveva sofferto troppo per Nico non voleva che qualcun altro soffrisse quanto lei, non l’avrebbe augurato neanche al suo peggior nemico.
<< Potrei offendermi sai? >> disse scherzando lui.
<< Non ne faccio una giusta! >> singhiozzò Emilia e girandosi Nico notò che Emilia stava piangendo sempre con la testa fra le mani.
<< Ehi! Ma tu stai piangendo! >> Nico accostò immediatamente in modo da poterla guardare in faccia.
<< Ti prego, non piangere, se piangi mi si spezza il cuore >> Nico le prese il viso tra le mani, mentre le lacrime continuavano a scendere sul viso della donna.
<< Perché cavolo non devo mai farne una giusta?? Perché? Perché le persone se ne vanno? Perché tuti si pentono di avermi conosciuta? >>
Emilia piangeva per sé, per tutto ciò che le era successo in passato, per tutto ciò che continuava a succederle in quei giorni.
<< Io ho fatto tanti errori nella mia vita, e tu lo sai, ma non mi pentirò mai di essermi innamorato di te. Tu sei stata la cosa migliore che mi sia mai capitata. >> Nico aveva parlato con il cuore in mano, le prese delicatamente il viso tra le mani e sfiorò le sue labbra con le sue, ma Emilia si scostò subito, asciugandosi le lacrime con la manica del giubbotto.
<< Mi dispiace, non sarei dovuta scoppiare in quel modo, torniamo dai ragazzi >> disse lei rossa in viso mentre Nico ripartiva.
Senza farsi vedere la donna si sfiorò le labbra, non riuscendo ad ammettere che quel semplice contatto di labbra era la cosa migliore che le fosse capitata in quel periodo.
E nuovamente la causa della sua felicità era Nicolò Leoni, proprio come otto anni prima.
 
                              ***
<< Camilla chiamami non appena la nanetta si sveglia, le devo parlare, nel frattempo lasciala dormire, non voglio che si svegli per colpa mia >>
Alessandro era appena entrato con due buste della spesa e non aveva ancora notato l’assenza di Maya, dato che parlava a bassa voce, e non aveva avuto modo di andare in salotto, dove era sicuro che ci fosse Maya ancora profondamente addormentata.
<< Intendi dire se escludiamo come l’hai svegliata questa notte? >> chiese sarcastica Camilla appoggiata allo stipite della porta.
La voce era calma e controllata, ma c’era qualcosa che faceva capire che quella era solamente la così detta “calma prima della tempesta”
<< Camilla, se non si è ancora svegliata non svegliarla. >> ribadì lui cominciando a togliere i vari alimenti dalle buste.
<< Cioccolata calda “Ciobar” … torta al cioccolato e pasticcini della sua pasticceria preferita … patitine … cotoletta … non ti farai perdonare cucinando i suoi cibi preferiti, sai? >> chiese sarcastica mente esaminava i prodotti sul tavolo, tra cui anche un vassoio di una delle pasticcierie migliori e costosi che ci fossero in città.
<< Camilla, per favore, ero ubriaco e arrabbiato >> provò a giustificarsi lui.
<< Non me ne frega niente di cosa eri e cosa ti sentivi! >> gridò lei, puntandogli un dito contro, ma gridando Alessandro si rese conto che Maya era sveglia, Camilla non l’avrebbe mai svegliata urlando.
<< Dove è? Si è svegliata? >> chiese infatti lasciando perdere la spesa che stava mettendo a posto e dirigendosi verso il salotto, ma trovò Alex a bloccargli il passaggio.
<< Non ti permetterò di far soffrire mia sorella, non di nuovo. Prima dovevo fermare Camilla dal picchiarti, ma ora a picchiarti sarò io, sia ben chiaro >> disse Alex e nella voce e nello sguardo aveva un che di minaccioso.
Ma Alessandro se ne infischiò e andò comunque in salotto, ma con sua grande sorpresa di Maya non c’era nessuna traccia, al posto di Maya ora c’era Daphne, nessuno si era seduto sul divano.
<< Dov’è? >> chiese, anche se credeva già di sapere dove fosse la ragazza.
<< Ale … >> cominciò Lorenzo poggiandogli una mano sulla spalla.
<< Dov’è? >> gridò
<< Alessandro … Maya si è svegliata non appena sei andato via >> spiegò Daphne al posto di Lorenzo.
<< E dov’è? Si sta cambiando di sopra vero? >> disse lui dirigendosi verso le scale, e sperando che fosse così, anche se la cosa era improbabile.
<< È andata a casa. Nico ed Emilia l’hanno accompagnata. >> spiegò Vik, notando il tono disperato e speranzoso nella sua voce.
<< Che? >> ora Alessandro sembrava spaesato.
<< Credevi sul serio che sarebbe rimasta qui, mentre tu le mostravi come ti eri divertito questa notte? >> chiese Giada sarcastica.
In quel momento la porta si aprì ed entrarono Emilia e Nico.
<< E tu saresti mio fratello? Scordati di avere una possibilità con me. >> sibilò Alessandro mentre sfrecciava verso la porta.
<< Dove vai? > gridò Emilia.
<< Devo parlarle >> e prima che qualcuno potesse dire qualcosa per fermarlo andò via.
<< Maya non è ancora a casa, la conosco, vado a cercarla. >> e detto questo anche Lorenzo si volatilizzò dalla casa, alla ricerca di Maya.
 
                           ***
<< Sapevo che eri qua >>
Maya sobbalzò leggermente al suono della voce di Lorenzo, eppure doveva immaginarselo solo Lorenzo poteva sapere con certezza dove si poteva trovare.
<< Ma va >> commentò Maya, appoggiata al muro e contemplando la città dal tetto.
Si trovavano sul tetto del “Light” era lì che andavano lei e Lorenzo quando erano più piccoli, prima che ci fosse il bar, passavano dalla scala anti incendio e restavano ore lassù a guardare i tetti delle case.
Maya si sedette su una panchina, non sapevano neanche cosa ci facesse lì, ma c’era sempre stata e loro non si erano mai lamentati, Lorenzo si sedette accanto a lei, e restarono per un po’ in silenzio uno accanto all’altra, poi senza dire niente Maya appoggiò la testa alla sua spalla, come faceva sempre quando aveva bisogno di lui, il ragazzo le cinse le spalle con un braccio.
<< Come hai fatto a trovarmi? >> chiese Maya mestamente, ma contenta che lui si fosse ricordato.
<< Vieni sempre qui quando sei triste, io ti conosco >> spiegò lui accarezzandole la testa.
Maya annuì e si lasciò coccolare dalle sue carezze.
<< Cosa c’è tra te e Alessandro? >> chiese Lorenzo, per niente infastidito.
<< Non ne ho idea, è tutto confuso tra noi due. Ci siamo baciati l’altro ieri qui, ma sembra averlo dimenticato, io beh non che mi aspettassi qualcosa, ma beh neanche che mi snobbasse, vorrei che se dovessimo dimenticare … vorrei che lui me lo dicesse in faccia, e non che si portasse ragazze dietro da per tutto. >> spiegò Maya, come se non avessero mai litigato, come se quello di cui stessero parlando non fosse fratello di Lorenzo e causa dei loro litigi, come se tutto fosse normale, senza peli sulla lingua.
<< Alessandro è fatto così, allergico a qualsiasi tipo di impegno, e non dire che non ti avevo avvertita! >> l’ammonì Lorenzo, ma nella sua voce c’era solo una lieve nota di rimprovero.
<< Ma io non mi aspettavo nulla! Non mi aspetto nulla! Voglio solamente capire e poi cancellarlo dalla mia vita, per sempre! >> gridò lei adirata.
<< Allora smetti di scappare da lui e torna a casa nostra, è impaziente di parlarti ti sta cercando, sarà il primo passo per accettare tutto quello che farà, non fare la vigliacca >> disse Lorenzo, alzando le spalle.
<< Io non faccio la vigliacca! >> Maya gli puntò un dito contro gridando, cercando di non far notare il tuffo al cuore che le era venuto quando aveva sentito che Alessandro la stava cercando.
<< Allora dimostramelo, torna a casa con me, e affronta mio fratello >> disse Lorenzo con semplicità
<< Lo farò >> rispose Maya incrociando le braccia al petto con un broncio adorabile.
<< Sei sempre la stessa >> commentò Lorenzo e girandosi Maya notò che rideva, la sua era tutta una strategia per farla chiarire con Alessandro!
<< Anche tu! Sei sleale! >> mormorò la ragazza dandogli tanti pugni sul braccio.
<< Okay, mi arrendo, basta >> disse Lorenzo mentre cercava di parare senza successo i colpi della amica.
Maya lo guardò e poi scoppiò a ridere insieme a lui.
<< Mi sei mancato >> mormorò poi lei riappoggiandosi sulla sua spalla.
<< Anche tu >> mormorò lui a sua volta.
<< Perché non si può tornare all’inizio? >> chiese lei, sapevano entrambi a cosa si riferiva, a quando erano piccoli e lei litigava con Alessandro e si rifugiava da Lorenzo, praticamente le cose non erano molto cambiate ma i motivi erano diversi, ormai non c’entrava più un giro in altalena, ma di qualcosa di ben altro.
<< Non si può, non preoccuparti tutto tornerà a posto … >> le disse all’orecchio mentre osservavano il sole del pomeriggio dietro i tetti.
<< Lo spero >> mormorò lei a sua volta lasciandosi abbracciare.
Sembrava che almeno la sua amicizia con Lorenzo fosse tornata normale, o almeno lo sperava.
                                   ***
<< Guardate un po’ chi vi ho portato >> cantilenò la voce di Lorenzo non appena lui e Maya varcarono la soglia di casa Leone.
Immediatamente tutti gli occhi furono puntati su di loro.
Erano tutti in salotto, a guardare la TV per così dire, Giada, Emilia, Camilla e Vik erano seduta sul divano a braccia e gambe incrociate, Max e Alex erano seduti al tavolo a giocare a carte, stranamente senza litigare, Ariel era seduta sul bracciolo del divano e Daphne, Jaya e Lalita sul tappeto, Nico guardava fuori la finestra con aria assente, e Alessandro stava seduto sulla poltrona, le testa tra le mani e lo sguardo tremendamente assente, a Maya si strinse il cuore a quella visione ma si rimproverò per quella debolezza e riassunse un’espressione gelida.
Alessandro si alzò di scattò e le corse accanto cercando di prenderle le mani.
<< Maya, per fortuna sei tornata, avevo bisogno di p … >> disse Alessandro, ma aveva appena cominciato con le scuse dato che fu immediatamente interrotto da Alex che li aveva raggiunti, staccando bruscamente Alessandro dalla sorella.
<< Stai lontano da mia sorella! >> sibilò tra i denti il ragazzo.
<< Voglio solamente spiegare! >> urlò arrabbiato Alessandro cercando di spostare Alex.
<< Maya! Ma cosa ci fai qui? >> squittì Camilla alzandosi di scatto, e facendo quasi cadere Giada dal divano.
Maya lanciò uno sguardo confuso a tutti, tutte quelle discussioni le facevano male alla testa.
<< Sono capace di vedermela da sola, non sono una bambina, e di certo non scappo. >> si sforzò di dire, lanciando una breve occhiata a Lorenzo che aveva un sorrisetto di trionfo dipinto sul viso.
<< Oh, bene. Potete lasciarci parlare allora? Devo spiegarle >> Alessandro ora le sorrideva, ma Maya non poteva di certo cedere, non per il suo sorriso, per quanto bello e dolce fosse, non in quella determinata situazione.
<< Non è necessario. Io non sono la tua fidanzata, e dubito che lo sarò mai, non mi devi nessuna spiegazione, e io non la voglio … >> cominciò Maya.
“Ma tu vuoi una spiegazione … “le fece notare una vocina fastidiosa nella sua testa, che Maya mise a tacere immediatamente.
<< … di conseguenza resterò qui, ma non dormirò nella stanza di Alessandro, lì può portarci chi vuole, non deve dare di certo conto a me, dormirò sulla poltrona, non oserei neanche mettere piede su quel divano. >>
Maya concluse il suo discorso salendo le scale, contenta di essere riuscita a dire tutto, e dirigendosi verso il bagno, si chiuse la porta alle spalle e scivolò a terra, prendendosi la testa fra le meni, forse così avrebbe fatto solo peggio …
 
Nel frattempo erano rimasti tutti basiti da quella uscita di scena di Maya, erano abituati a ben altre scene, come Maya che subiva in silenzio e poi perdonava, o Maya che si arrabbiava ma poi perdonava, ma mai così fredda, come se non le importasse, anche se tutti sapevano quanto le importasse …
Perché piangeva se non le importava nulla? Perché stava così male? Perché solo la prospettiva di dover vedere per un intera settimana Alessandro non la disgustava ma l’elettrizzava?
Un lieve bussare alla porta la fece sobbalzare, la ragazza si asciugò le lacrime con le maniche del maglione.
<< Chi è? Faccio in un attimo >> gridò mentre si schiariva la voce, che era rimasta comunque roca.
<< Maya? Possiamo parlare, magari non vuoi spiegazioni, ma io voglio dartele. Ti prego. >> la voce di Alessandro sembrava stanca ed esasperata, ma Maya non si sarebbe fatta intenerire tanto facilmente.
<< Scusa, ma non ho voglia di parlarle, magari dopo. >> mormorò lei, senti uno strano colpo al porta, probabilmente Alessandro gli aveva dato un pugno e un’esclamazione prima di andarsene.
La ragazza restò lì altri cinque minuti, poi si lavò la faccia e fece un gran respiro prima di scendere al piano di sotto e chiedere al fratello un passaggio per prendere le sue cose di nuovo.
Quando ritornò in soggiorno c’erano solo i fratelli Leone al completo.
<< Non c’è bisogno che vai via dalla mia stanza, tu dormirai nel mio letto, e io in salotto. >> le disse Alessandro per poi alzarsi e dirigersi verso le scale.
<< Non ho bisogno della tua pietà! >> gli gridò lei orgogliosa come sempre.
Poi sbuffò e si diresse verso le scale, portandosi dietro la valigia.
 Ma proprio mentre la posava nella stanza e stava uscendo per rimpinzarsi di gelato una mano la trascinò nella stanza accanto.
Girandosi Maya trovò tre paia di occhi che le sorridevano.
Giada si sdraiò a terra e Camilla fece lo stesso mentre Vik, prima chiudeva la porta a chiave e poi si sdraiava accanto a loro.
<< Cosa dovrei fare? >> chiese Maya ridendo, anche se sapeva bene cosa avrebbe dovuto fare.
<< Sdraiati! >> ordinò Giada, Maya scosse la testa e poi prese posto tra lei e Camilla.
<< Perché questa riunione speciale? Stavo andando a fare scorta di gelato … >> borbottò Maya.
<< Abbiamo fatto già scorte, ma dato che voi avete delle vite amorose interessanti ho bisogno di sapere, come vanno le cose tra Vik e Lore, tre Cam e Alex, e te e Ale >> rispose Giada.
<< Beh, su questo non c’è niente da dire. Tra me e Alessandro non c’è niente e mai ci sarà. Piuttosto loro. >> esclamò Maya, stanca di sentire il suo nome associato a quello di Alessandro.
<< Sì, come no. Lo dimostra il tuo andare via, e il suo cercarti ovunque per spiegarti come sono andate le cose. Cosa hai intenzione di fare con lui? >> chiese Camilla.
<< Io … boh, non ne ho la più pallida idea. >> rispose Maya, smettendo di negare che ci fosse qualcosa tra lei e uno dei gemelli.
<< Io avrei un’idea! >> esclamò Giada, un sorriso malefico sulle labbra.
<< Cioè? >> chiese Maya girando il viso per osservare il viso di Giada accanto a lei, e il sorrisetto malefico dell’amica la preoccupò non poco.
<< Beh rimpiazzalo >> disse con naturalezza.
<< Cosa? Io non faccio questi giochetti, e poi con chi dovrei rimpiazzarlo? >> chiese Maya confusa.
<< Con uno che ti piace, con cui potresti provare qualcosa, tipo il tuo istruttore di nuoto >> rispose Giada con naturalezza.
<< E perché questa soluzione? >> chiese Vik togliendo praticamente le parole da bocca a Maya.
<< Perché sono stanca di vederla soffrire per quel carciofo. È ora che Maya cominci a pensare a sé, e non al capriccio di un bambino. >> rispose Giada.
<< Effettivamente ha ragione >> mormorò Camilla tra sé.
<< Non hai poi tutti i torni >> rispose invece Vik.
<< Visto? Che ne dici Maya? >> chiese Giada congratulandosi per quella grande idea.
<< Hai ragione. In caso Mario si avvicinasse io non lo allontanerò >> rispose Maya, credendo che quella sarebbe stata la cosa migliore da fare per toglierle una volta per tutte quell’idiota dalla testa.
<< Okay, ottima scelta. Vik? Tu che ci racconti? Ieri hai passato la notte con Lore … >> chiese Giada mentre Viktoriya cominciava a raccontare.
Lorenzo non era ancora in camera quando era entrata la ragazza pronta per andare a letto, lei e Maya erano state le ultime ad andare via, entrambe a causa dei fratelli Leone.
Chissà cosa avevano quei due che l’attiravano tanto …
Non sapeva dove dormire così si sedette sul letto proprio mentre Lorenzo entrava nella stanza, sorpreso di trovarla lì.
<< Io dormo per terra, non preoccuparti >> disse subito, più che sicuro che il dormire con lui l’avrebbe fatta sentire a disagio.
<< No, casomai dormo io per terra. La camera è tua >> disse a sua volta Viktoriya mentre si alzava a sua volta.
<< Ma tu sei una ragazza! >> esclamò Lorenzo
<< E il letto è il tuo! >> esclamò a sua volta la ragazza.
<< Ti fa così schifo dormire con me? >> chiese Vik.
<< Pensavo ti desse fastidio >> ammise Lorenzo.
<< No, perché dovrebbe? >> chiese Vik
<< Ah, forse per quello che è successo … >> mormorò Lore, ma Viktoriya non lo lasciò finire.
<< Non parliamone più, ok? Dormiremo nello stesso letto, per quando mi riguarda non è successo nulla. >> disse infatti tutto d’un fiato.
<< Sicura? >> chiese Lorenzo mentre prendeva posto accanto a lei.
No, non voglio dimenticare, ti voglio gridare contro che sei un idiota patentato e poi baciarti.
<< Certo, altrimenti non te l’avrei mai detto >> rispose mentre Lorenzo si infilava accanto a lei sotto le coperte.
 << Gli hai sul serio detto che per te è tutto passato? >> chiese urlando Giada sorpresa.
<< Certo! >> rispose Vik con una scrollata di spalle.
<< Ma non è affatto vero! >> gridò a sua volta Camilla.
<< No, ma mi passerà >> rispose apparentemente tranquilla Vik.
Camilla e Giada stavano per dire qualcosa ma Maya le interruppe.
<< Lasciatela stare, è stata una sua scelta. >>
<< Grazie, May. >> disse Vik.
<< Bene, tralasciamo la stupida idea che ha avuto la nostra stupida amica, Cami? >> chiese Giada.
<< Oh, beh, niente sto tenendo Alex un po’ sulla corda. Aspetto una sua prova. >> rispose soddisfatta Camilla.
<< Brava! Così si fa! >> esclamò contenta Giada.
<< E a te Giada? Come procede la vita amorosa? >> chiese Maya con voce maliziosa.
<< In questo momento il mio unico grande amore si chiama gelato, e credo proprio che ne ho bisogno ora. >> dichiarò Giada mentre si alzava accompagnata dalla risate della amiche.
Il resto del pomeriggio le quattro lo passarono ridendo e mangiando tutte le schifezze varie che avevano trovato.
Un pomeriggio così non lo passavano da molto, troppo, tempo.
Forse le cose sarebbero finalmente come prima …
 
                          ***
Per i gusti di Maya era passato troppo in fretta, la cena anche, insolitamente silenziosa, e i programmi in tv erano troppo noiosi per poter restare un altro po’ in salotto, così si era costretta a salire al piano di sora ad appena le undici.
Ma la stana era vuota, e la ragazza poté infilarsi il pigiama tranquillamente.
Ma proprio mentre si infilava sotto le coperte, la porta si aprì rivelando un Alessandro fresco di doccia in pigiama.
<< Prendo il cellulare e vado via, tranquilla >> disse mentre notava lo sguardo di Maya fisso su di sé.
Si diresse poi verso la scrivania a staccò brutalmente il cellulare dal carica batteria, facendo per andarsene.
<< Aspetta! Puoi restare qui, possiamo dormire nello stesso letto. >> disse Maya tutto d’un fiato, prima che potesse pentirsene e prima che Alessandro potesse andare via.
<< Sei sicura? >> chiese lui sorpreso.
<< Una notte con te, non mi ucciderà, e poi credo che tu debba darmi quelle famose spiegazioni. >> rispose Maya, dicendo questo Alessandro spense il telefono e la luce e si sdraiò sul lato destro del letto.
<< Mi dispiace, ero fuori da me, non volevo fare quello che ho fatto >> spiegò lui in un sorriso.
<< Allora perché lo hai fatto? >> chiese Maya sempre sussurrando, avendo paura del fatto che se avesse alzato la voce Alessandro avrebbe capito che stava per piangere.
<< Io non lo so, ti ho sentita parlare con le tue amiche quella sera, e me ne sono andato via arrabbiato, ma non con te ma con me, mi sono ubriacato e senza volerlo mi sono portato una ragazza dietro, ti somigliava molto >> spiegò lui, Maya in quel momento rimise a posto i pezzi del puzzle, i passi sulle scale allora erano i suoi!
<< Sono lusingata allora! Facendo questo non hai fatto altro che farmi soffrire di più >> disse lei.
<< Mi dispiace, Maya. Non avrei mai dovuto farlo. >> mormorò lui.
<< Già non avresti dovuto >> rispose lei con la voce mezza coperta dal cuscino per non far capire a lui che stava piangendo.
Ma Alessandro se ne accorse e girandosi verso di lei l’abbracciò di slancio.
Maya tentò di liberarsi inutilmente ma poi si lasciò andare, scoppiando a piangere tra le sue braccia come una bambina.
<< Io ridotta così non voglio vedermi più, non per te. >> disse lei tra le lacrime.
<< Mi dispiace Maya, mi dispiace così tanto. >> le depositò un bacio sulla fronte.
Maya pianse a lungo quella notte, con il risultato che si addormentarono entrambi abbracciati.
Le cose con Alessandro non sarebbero mai tornate come prima … di questo erano sicuri entrambi.
 
                                                                      - Fine Capitolo –


Note dell'autrice:
Mi scuso per il ritardo, ma la scuola mi ha praticamente uccisa, tra troppi compiti a casa, compiti in classe ed interrogazioni varie, ma finalmente sono riuscita a trovare un buco di tempo per riuscire a finire di scrivere il capitolo.
Spero che il capitolo vi piaccia e a proposito del capitolo ho un paio di cose da precisare.
1. ho cercato di mostrare tutte le emozioni contrastanti presenti in Maya dopo quello che è successo con Alessandro, in pratica lei torna per dimostrare a Lorenzo di non essere una codarda ed essendo comnvinta di poter dimenticare del tutto il ragazzo, invece in questo capitolo il nostro Alessandro è più dolce del solito, e giuro che in questo capitolo lo ho amato.
2. Adoro Emilia e Nico in particolare, sono così carini. *-*
3. Spero che la storia tra Lore e Vik sembri più chiara ora.
Purtroppo non ho molto tempo per spiegare, ma con l'arrivo delle vacanze spero che anche gli aoggiornamenti siano più frequenti.
Posso solo anticiparvi che nel prossimo capitolo, che non ho ancora cominciato a scrivere, ci sarà il gesto che Camilla ha tanto atteso da Alex.
Il titolo è una canzone dei Coldplay e dice:

Dimmi i tuoi segreti 
e fammi le tue domande 
Ricominciamo tutto da capo. 
Correndo in cerchio, si vedono le code 
le teste sono in una scienza a parte 
Vorrei ringraziare Magicwolf02 che continua a recensire. A presto.

Ps.
mi sono accorta che non ho postato ancora una foto di Ariel quindi ecco a voi:

  
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