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Autore: acqua00    18/12/2014    5 recensioni
Mi chiamo Nadia, ma tutti mi chiamano Nadd. Da quando mio padre mi ha lasciato io, mia mamma e Milkshake il mio gatto, viviamo da sole in casa. Harry è il mio migliore amico da quando siamo piccoli, lui conosce tutti i miei difetti. Luke è partito per un viaggio e chi sa quando tornerà; Ashton è il mio compagno di classe; Michael il mio vicino e Hood... lasciamo perdere.
DAL TESTO
Aspettai un paio di minuti dietro la porta prima di rientrare a casa di Nadia [...]-Hemmings, che cazzo ci fai nella mia stanza, soprattutto nel mio armadio?- Si è arrabbiata, proprio la reazione che volevo.
-Niente volevo solo ammirare cosa c’è nell’armadio delle donne.-
-Se se va bene, ora ti voglio fuori da questa casa. Ci vediamo oggi pomeriggio.- Ha la faccia più rossa di un peperone; si deve essere arrabbiata parecchio.
-Ciao.- La saluto e mi avvio verso la porta d’ingresso.Mentre vagavo tra i miei pensieri più oscuri sento qualcosa vibrare nella mia tasca; lo prendo e senza vedere il numero rispondo.
-Allora Hemmings, ce l’hai?-
-Si, non ti preoccupare. Te le porto oggi a scuola.
Spero di avervi incuriosito per continuare a leggere la fanfic.
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Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai di soprassalto dato che sentivo che qualcuno mi sta accarezzando i capelli. Nessuno lo faceva perché a me non piaceva essere toccata li perché mi faceva ricordare quando mio padre mi accarezzava mentre mi raccontava una storia per farmi addormentare. Presi il polso e lo spostai lontano da me, da i miei capelli, dal mio corpo.
-Sono io, non ti spaventare. Dormi piccola mia, domani sarà un giorno migliore per tutti.- Haz...mi mancava la sua voce che mi coccolava, mi mancavano le sue carezze anche se a me non piacciono molto, mi mancavano le sue mani, mi mancava il suo respiro... mi mancava tutto di lui. Anche se l’ultima volta che l’avevo visto era stato ieri sera alla festa, non ricordavo nulla di quanto era accaduto. Stupida memoria a breve termine. Mi strinsi ancora di più nelle coperte perché avevo molto freddo; Harry lo intuì e andò nell’armadio per prendere la mia coperta preferita, quella rosa con i conigli, me l’aveva regalata mia mamma quando avevo finito la terza elementare, come premio.
Finalmente il calore avvolgeva il mio corpo. Mi addormentai, ma questa volta è un sonno senza sogni, senza ricordi.
 
POV LUKE
 
-Si ok, fra trenta minuti sono da te.- Chiusi la telefonata e andai in macchina per andare nel luogo che mi aveva indicato un leccaculo di Hood; non ci ero mai andato, ma se non avevo capito male, lì la roba era più costosa ma di ottima qualità. Prima di parcheggiare, andai al bancomat per prelevare i soldi.
 
Per fortuna era andato tutto bene. Erano anche “più gentili” di quanto credessi. I soldi che avevo ricevuto in cambio erano veramente tanti, molti di più di quanti me ne dava Hood. Ora stavamo apposto per un mesetto, ma dopo dovevo riprendere a fare foto altrimenti io e la mia famiglia moriremmo di fame.
 
POV NADIA
 
Mi svegliai di nuovo, ma nell’aria c’è qualcosa di diverso. Musica. Sentii degli strumenti musicali e delle voci cantare.
- I like the summer rain, I like the sound you make, we put the world away, we get se disconnetted, you are my getaway, you are my favourite place, we put the world away, we get so disconnetted.- WOW non avevo mai sentito qualcuno cantare cosi, ma soprattutto non avevo mai sentito qualcuno cantare per me. –Hands around my waist, you’re counting up the hills across the sheets...- Mentre cantavano questo pezzo, Luke iniziò ad avvicinarsi a me. –And I’m a falling stars, a glimmer lighting up these cotton streets  I admit I’m a bit af a fool for playing by the rules but I’ve found my sweet escape when I’m alone whit you.- Iniziai a piangere come una fontana. Oddio. Per farmi commuovere così questa canzone era veramente bella.
-Stai bene?- Mi domandò Luke.
-Si sto benissimo, la vostra canzone è bellissima, ma manco qualcosa...-
-Cosa?- Dissero tutti e tre in coro.
-Non lo so, ma sento che qualcosa non va bene... ci vuole tipo una batteria.-
-Mi spieghi come la suoniamo la batteria qua dentro? Ma soprattutto come la portiamo?-
-Bo, e io che ne so. Comunque la canzone è bellissima. Perché non ne scrivere delle altre?-
-Ci porta via un sacco di tempo per mangiare la pizza.- Rispose Michael.
-E anche le banane.- Concluse Ashton.
-Non potete fare tutte e due le cose contemporaneamente?- Si guardarono tutti per un attimo poi scossero la testa tutti e tre in senso di negazione.
-Ok, cambiando argomento, non è che qualcuno ho visto Harry?-
-No, io non l’ho visto. Non so voi, ragazzi?-
- Io da questa mattina perché mi ha aperto la porta di casa per entrare No io è da ieri che non lo vedo.- Rispose Mike.
- Io da ieri. - Disse Ash. Tutti ci girammo a guardare Luke.
-Perché mi fissate tutti? Che ho fatto di male?-
-Quando dai visto l’ultima volta Harry?- Gli domandai.
-Mmm... alla tua festa mi sembra, ma non ne sono sicuro.-
-Come mai lo cerchi?- Mi chiese Luke.
-Perché mi manca, non fa niente... per oggi starò solo con voi. Ogni tanto fa bene uscire un po’ con altri amici non è vero?-
 
POV HARRY
 
È praticamente un giorno intero che non vedevo la mia bimba ma questo lo facevo per lei e per riportare quel delinquente nel suo habitat naturale: il carcere. Dopo altre indagini avevo scoperto che quel “bel faccino con un piercing” Hemmings, non solo aveva dei precedenti per spaccio di droga, superamento del limite di velocità di molto, ma era accusato anche di aver  quasi ucciso una ragazza dopo averla stuprata e, se non sbaglio, la sua prossima vittima sarà proprio Nadia. Per mia sfortuna e per sua fortuna, non avevo ancora capito per chi lavora, ma prima o poi lo scoprirò. In questo momento stavo andando a casa mia per mettere insieme tutte le prove raccolte e vedere a che punto ero arrivato.
Mettendo in ordine le carte, feci cadere casualmente una foto mia e di Nadia da piccoli. Eravamo una bella coppia, come se ora non lo fossimo, in quel tempo la mia piccola bambina stava soffrendo molto a causa della mancanza del padre ed io ero diventato come un secondo padre per lei anche se ho solo quattro anni di differenza. Il nostro rapporto è sempre stato bellissimo certo con alti e bassi, ma ce la siamo sempre cavata. Iniziò a squillarmi il telefono così lo presi dal comodino e risposi.
-Hei capo, ti ho fissato un appuntamento con il tizio che dirige il carcere per approfondire la parlata che avete fatto l’altra volta riguardo al biondino.-
-Jason, ti ho detto cinquanta miliardi di volte che non mi devi chiamare capo, comunque grazie.- A dir la verità più che un investigatore privato Jason era più un amico su cui contare, dopo Nadia ovviamente. –Quando dovrei rientrare lì dentro?-
-Fra mezz’ora.-
-COSA?! Ma stai scherzando?-
-No capo, sono serissimo. È troppo presto per te?-
-Mh, no ora vado, ciao.-
Presi la moto di mio padre (così farò prima) e andai di nuovo in quel posto putrido e fatiscente per parlare con Bill, il responsabile di quella cosa chiamata carcere di detenzione.
-Buongiorno signor. Keep come sta?-
-Bene giovanotto. Tu dovresti essere il signorino  Miller mi segua da questa parte, andiamo nel mio ufficio.- Perché questo tizio aveva anche un ufficio? Lo seguii mentre i detenuti sbattevano tutto ciò che avevano a disposizione in quelle sudice celle contro le sbarre. Bill aprì una porta verde che presunsi sia del suo ufficio ed entrammo. Al primo impatto con questo nuovo ambiente rimasi completamente spiazzato perché quel posto era molto più pulito di quanto mi aspettassi. Tende alle finestre, un computer sulla scrivania probabilmente legato alla videosorveglianza, un tappeto, due sedie e dei trofei. Mi accomodai sulla sedia che si trovava sulla mia destra e Keep fece lo stesso sedendosi sulla sua sedia di pelle nera.
-Allora signorino, cosa è venuto a fare in questo carcere?-
-Dovrei chiederle di un detenuto di un paio di anni fa.-
-Non si potrebbe perché esiste la privacy e poi i nostri registri dopo un tot. di anni vengono bruciati-
-La prego signore, con le sue informazioni potremmo salvare la vita ad un’innocente ragazza su cui il soggetto ha messo gli occhi.-
-Mi sembra un’affermazione molto valida per sbirciare nel passato di qualcuno. Mi dica nome e cognome del sospettato-.
-Luke Rober Hemmings signore.- Mentre digitava il suo nome di fermò di colpo e mi guardò dritto nelle palle degli occhi. –Che succede Mr. Keep?-
-Come si fa a non scordarsi Hammings.- L’ultima parola la disse con un tono di diprezzo.
-Come mai?-
-Quella sottospecie di persona ha... stuprato mia figlia. Non so come sia stato rilasciato, ma io non decido niente; il mio capo dice ed io obbedisco.-
-Mi dispiace signore, se vuole torno...-
-No, va bene così. Quel che doveva succedere è successo, ora mia figlia è grande ed è più attenta di prima. Ora iniziamo la tua ricerca giovanotto. Se mi è concesso sapere chi è la ragazza che sta prendendo di mira quel figlio di puttana? Oh mi scusi, ma davanti a certe persone non riesco a frenare i termini-.
-Non si preoccupi signore, questo nome è adatto a lui. Io direi di iniziare con la data del suo arresto e se ci sono degli articoli nel vostro archivio che parlano di lui.-
-Certamente. Ogni carcerato ha un suo curriculum dove teniamo archiviate le loro cose. Per piacere mi segua.- Mr. Keep si alzò dalla sedia e mi fece cenno di seguirlo nei sotterranei.
 

 

SPAZIO AUTRICE

Hei girls... come va? Finalmente è arrivato questo maledetto capitolo, scusate per il ritardo ma in questa settimana mi sono ammazzata con la scuola. Tornando a noi, finalmente scopriamo il cognome di Haz! *gira per casa con le bandierine e il fischietto che usano i bimbi per le feste di compleanno* MILLER anche se non mi ispira molto il cognome penso che suoni bene. Anche si signor Bill ha un cognome... Keep, ma che cacchio avevo in testa mentre scrivevo il capitolo?

Avete capito che canzone cantano i nostri tre amici? Per me Luke rimane uno stronzo.

Qui scopriamo le intenzioni di Luke oltre a fare le foto “della natura morta” e cosa vuole fare a Nadia e cosa ha già fatto alla figlia di Bill.

Al prossimo capitolo

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