Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: FreDrachen    18/12/2014    5 recensioni
Cosa potrebbe mai accadere se un Angelo si innamorasse di un Demone? E se il Demone ricambiasse?
Non è impossibile.
A Gabriele e Lilith è successo. E sono disposti a tutto per proteggere il loro amore proibito.
Anche a costo della vita.
Saranno messi a dura prova dagli Inferi e il Paradiso.
Il loro amore riuscirà a scalfire le avversità e perdurare in eterno? O sarà sconfitto condannandoli a un'eterna divisione?
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven & Hell'
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CAPITOLO 43

Gabriele non riusciva a dormire preso com'era dalla condanna di Beth.
Non poteva assolutamente rimanere con le mani in mano.
Cosa poteva fare?
"Pensa Gabriele, pensa?"
Raccontare la verità al Consiglio degli Arcangeli?
"Ti avrebbero ucciso". Le parole di Beth risuonarono nella sua mente. Si stava sacrificando per lui. E questo non poteva renderla degna di fiducia ai loro occhi?
Distrattamente sfogliò il Luce e Tenebra. Gli occhi si posarono su quelle poche righe che spiccavano nella pagina.
 
Un Angelo tradirà il Paradiso, e i suoi compagni celesti.
L'esercito demoniaco si riverserà in Cielo, e sarà guerra.
I corpi dei caduti provocheranno catastrofi sulla Terra.
Sarà la fine di tutto. Caos. Morte.Apocalisse.

 
Leggendo quelle parole rabbrividì, mettendogli su una strana inquietudine.
Chiuse di scatto il libro gettandolo sul letto, come temesse di scatenare l'Apocalisse semplicemente leggendo quelle righe.
Ma neanche l'Apocalisse sarebbe sembrato il male assoluto di fronte all'eternità che l'aspettava senza Beth.
Doveva parlare assolutamente con Michael. E in fretta. Gli avrebbe spiegato tutto. Forse li avrebbe anche convinti di fidarsi di lei.
Percorse a passo svelto e a tratti correndo il lungo setacciato che collegava gli alloggi degli Angeli Comuni,transitando tra quelli delle anime lì ospitate per raggiungere la Sala del Consiglio.
Fu per caso che notò Annabel muoversi furtiva. Dove stava andando a quell'ora?
L'istinto gli suggerì di seguirla.
Procedeva a passo deciso,a volte saltellando tutta eccitata. Gabe fu rapido e schivo come un gatto nascondendosi dietro le statue che immortalavano la bellezza e eleganza di loro Angeli. Ora quelle caratteristiche su Ann segnavano una strana oscurità che gli mise i brividi.
La vide fermarsi davanti ai Cancelli del Paradiso dove si riuniscono le anime prima di essere indirizzate nei vari Cieli.
Ma c'era qualcosa di macabro. Scorse delle figure nere lontane. Gabe si stropicciò gli occhi,sicuro che la vista gli stesse giocando un brutto tiro.
Con orrore capì che non era così.
Davanti al Cancello si stavano radunando gruppi di Demoni,armati fino ai denti.
Lasciò il suo nascondiglio dietro la statua, avvicinandosi ancora di più per veder meglio.
Annabel si accorse subito del suo arrivo.
Sorrise luciferina.«Bon arrivéGabriele. Ti stavo aspettando».
Sapeva che la stava pedinando?
«Ann...»
Notò la mano poggiata sulle grate dorate. Fu in quel momento che capì.
«Non può essere...»mormorò sconvolto indietreggiando.
«Non te l'aspettavi,eh Gabe,dimmi la verità. Non ti aspettavi che la tua migliore amica ti pugnalasse alle spalle. E che...». Passò un dito sulla grata.«Scatenerà l'Apocalisse».
Gabe si morse il labbro per impedirsi di lasciarsi scappare un'imprecazione.
Doveva agire al più presto.
«Non te lo permetterò Ann». Sperò di sembrare più determinato di quanto si sentisse.
«Oh,davvero? Non credo che tu possa riuscirci a fermarmi. Sei solo, Gabe».
«Non sono solo. C'è...»
«La tua dolce Lilith suppongo. Oh...». Si portò la mano davanti alla bocca fingendo colpevolezza.«Vuoi dire lo stesso Demone che io e Jake abbiamo incastrato,e che tra poco morirà lambita dalle Fiamme Celesti?»
«Sei stata tu!»insorse furioso Gabe.«Mi fidavo di te Ann! Ti volevo bene come a una sorella!»
«Appunto,solo una sorella mi consideravi»dichiarò seria.«Volevo essere qualcosa più per te Gabriele. Invece no. Ti sei innamorato di quel...mostro».
Dalle sue mani scaturirono lingue vermiglie.
«Ann...non puoi...»
«Poi ho conosciuto Jake»proseguì Annavel ignorando Gabe.«e ho capito di aver sbagliato tutti questi anni ad aspettarmi qualcosa di più da te. E per completare il tutto il quadro e essere finalmente ciò per cui sono nata mi sono sottoposta al Daemon Ritus».
«Tu cosa?Sei pazza Ann. Pazza!»
Annabel materializzò le sue ali, non più candide come la neve, bensì nere come la notte.
«Sarò anche pazza Gabriele, ma adesso preparati alla fine di tutto ciò che conosci».
Poggiò la mano con forza sul cancello celeste, dandogli fuoco.
Jake dalla parte opposta fece schioccare la lingua.
«Diamo inizio al divertimento».
I Demoni, per lo più nella loro raccapricciante forma originaria, levarono al cielo grida inumane al cielo, pronti alla battaglia.
«Non l'avrete mai vinta sul Paradiso»li sfidò coraggiosamente Gabe.
Jake lo fissò scocciato.«Bla, bla. Tutte parole. Non ti hanno mai detto che parli troppo Angioletto?»
Gabe si sforzò enormemente di rispondere alla frecciatina.
Evocò le ali candide partendo a rotta di collo per raggiungere gli Arcangeli e avvisarli del pericolo.
Ma Annabel gli si parò davanti, i capelli sferzati da una lieve brezza, e gli occhi vermigli luccicanti come rubini.
«Non così in fretta Gabriele. Non vuoi rimanere per la festa?» Socchiuse gli occhi.«La festa della tua morte».
Gabe deglutì. Combattendo con Annabel avrebbe perso solo tempo, e quello di certo non gli bastava. Doveva decidere in fretta, dato che il Cancello non avrebbe retto ancora per molto e i Demoni avrebbero cominciato a sciamare nel Paradiso.
Cosa poteva fare?
S'illuminò. Doveva fare appello ai suoi insoliti poteri.
Chiuse gli occhi concentrandosi al massimo. Quando li riaprì si ritrovò fortunatamente a destinazione.
Doveva trovare gli Arcangeli al più presto.
«Mike! Uriel! Raphael! Raziel!»
Il primo a incontrarlo fu proprio il fratello.
«Calmati Gabe. Cos'è successo? Sembra che tu abbia visto un Demone».
«è proprio questo il punto Mike. I Demoni stanno per invadere il Paradiso».
 
Raphael entrò nella cella, trovando Beth rannicchiata su se stessa, la testa poggiata sulle ginocchia.
Provò un moto di pietà, ma per un istante appena. Sfiorandosi il petto ricordò ciò che gli aveva fatto anni prima.
Beth nel sentire il rumore dei suoi passi alzò lo sguardo.
«Vieni. Alzati, è ora»l'apostrofò.
Beth annuì stancamente, chinando il capo in segno di sconfitta.
«Mi spiace Raphael».
Quelle parole furono appena un sussurro, ma Raphael le sentì chiaramente.«Cosa?»
«Ho detto che mi dispiace, per tutto».
Raphael pensò alla cicatrice che gli solcava il petto.
«è tardi ormai per le scuse Lilith».
Beth annuì mordendosi un labbro.
«Prima di morire puoi permettermi di fare una cosa?»
Raphael rimase per un attimo spiazzato.
«Ucciderci tutti per caso?»
Beth scosse la testa.«No. Vorrei mettermi questa»rispose tirando fuori dalla tasca una minuscola scatolettina blu. Quando l'aprì Raphael scorse un laccio di cuoio a cui era appeso un ciondolo. La runa Algiz, il simbolo del Paradiso.
«Era il mio portafortuna, che ho ereditato da mia nonna»confidò.
Raphael annuì con un cenno sbrigativo, e la ragazza si aprì in un debole sorriso di gratitudine.
«Perché fai questo?»domandò l'Arcangelo confuso.«Perché vuoi farmi credere che tu sia cambiata?»
«Perché il Male non è così delineato come sembra e come pensi Raphael. Io sono condannata comunque, ma nel mio cuore so di non essere più quella di un tempo, quella che ha messo fine a innumerevoli vite, quella che ti ha quasi ucciso». Lo fissò intensamente negli occhi.«Puoi far in modo che non accada nulla di male a Gabriele?»
«Perché t'interessa?»replicò scocciato Raphael.
«Promettimelo e basta Raphael, cosa ti costa?»
L'Arcangelo distolse lo sguardo.«Nulla».
«Allora prometti».
Raphael le prese la mano, calda al tocco. La fissò confuso, passando lo sguardo dalla mano a Beth e viceversa.
«Lilith…»
Beth arricciò le labbra in una smorfia.
«Non è il caso Raphael di prendersela così tanto. Fa quel che devi, senza rancore».
Si bloccò. Avvertiva una strana energia, che le fece tornare in mente la sua parte oscura, Lilith.
«Raph…io…». Un esplosione di emozioni la fece barcollare. Beth si portò le mani alle orecchie.
«Demoni…»farfugliò a fatica.
«Cosa?»Raphael la fissò in modo strano.
La smorfia confusa di Beth si tramutò in una di paura.
«Raphael, siete in pericolo!»
L'Arcangelo indietreggiò spaesato.
«Dovete lasciarmi andare! Siete stati ingannati! Uno di voi aprirà le porte ai Demoni! E io li posso fermare. Mi daranno ascolto, ma tu devi liberarmi!»
Raphael assunse un'espressione triste.«Allora le cose stanno così»mormorò.
«Cosa? Raph…siete in pericolo, devi credermi».
«Era tutto un trucco per farti liberare»continuò l'Arcangelo.
«No, non è come pensi!»
«Mi avevi quasi giocato Lilith, sul serio. Stavo davvero per credere che tu fossi cambiata. Ma mi sbagliavo».
Si allontanò da lei chiudendosi la porta dietro le spalle.
Ma Beth non demorse. Continuò a urlargli contro.
«Siete in pericolo! Siete in pericolo!»
 
* trad dal francese:benarrivato












Angolo autrice:
Ciau a tutti ^^
In questo capitolo parte della verità è stata svelata, ma molti di voi avevano già capito...mi congratulo con voi XD
I Demoni stanno per invadere il Paradiso, e sta per scoppiare l'Apocallisse. Cosa succederà?
Prevarranno le Tenebre, o sarà la Luce a trionfare?
Largo alle scommesse ahah XD
Ringrazio tutti voi che seguite la storia, e continuate a credere in questa long :D
A presto <3

Ricordo sempre che su Facebook c'è un gruppo dedicato a questa storia:
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