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Autore: ReeJewel89    09/11/2008    8 recensioni
-Frankie! Frankie! No, ti prego! Big Rob è dall'altra parte della strada! Frankie!-urlò un altro ragazzo.
-Non ti serve Big Rob per fare il fratello!-rispose quel bimbo che doveva essere Frankie.
Ari sorrise alla scena, continuando a spingere Alice che divertita lasciava che il vento le scompigliasse i capelli castani, decisamente italiani per Los Angeles.
-Hai ragione, Frankie. Dai, vai a giocare. Ti aspetto qui!-rispose il fratello.
Guardava la scena divertita, e a giudicare dagli occhietti vispi di sua sorella non era l'unica.
Dedicata alle mie sisters che amo con tutto il cuore.
Il sequel di questa storia si intitola When everything is made to be broken.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Us against the world

Capitolo 2: Us against the world.


'Cause it's us against the world
You and me against them all
If you're listening to these words
Know that we are standing tall
I don't ever see the day that I won't catch you when you fall
'Cause it's us against the world tonight

There'll be days we'll be on different sides
But that doesn't last too long
We find ways to get it on track
We know how to turn back on.


Us against the world – Westlife.


Tante risate e nessun segreto: così era il rapporto che avevano da sempre. Accasciate sul divano, ancora prese da attacchi di riso improvviso, Ari tentò di farsi seria.

-Ragazze, devo dirvi una cosa.-

Trix la guardò allucinata. Non era mai un buon segno se la sorella iniziava dicendo che doveva dire una cosa. Kim e Ali si misero vicino alle sorelle maggiori.

-Oggi al parco, mi ha chiamato papà.-

Trix alzò gli occhi color miele al cielo.

-Cosa vuole?-borbottò acida.

-Stasera hanno prenotato alle 9 da SoHo. Ci devono parlare.-

Trix mise il broncio, iniziando a bofinchiare parole non troppo dolci nei confronti dei genitori.

-Ali, vieni.. andiamo a fare la doccia!-sorrise Kim alla sorellina.

-Grazie Kim!-

Ari alzò le dita, contando fino a 5. Conosceva troppo bene sua sorella.

-Cosa? Cioè, ma ti rendi conto? Che cazzo vogliono? Da Soho poi! Stasera è la serata del giapponese!!!- si lamentò.

Ari sapeva che la storia del giapponese era una scusa bella e buona. Il rapporto delle ragazze con i genitori era sempre stato burrascoso, fatto di molte litigate e qualche lacrima rabbiosa nascosta nel cuscino. Essere figlia di due avvocati, per di più delle star, non era facile: non smettevano mai di lavorare, nemmeno a casa. Week-end o giorni festivi, quali Natale e il Giorno del Ringraziamento, erano stati inesistenti finchè Ari e Trix iniziarono ad essere abbastanza grandi da licenziare le varie tate che non erano fuggite urlando; avevano deciso di occuparsi loro le une delle altre. Certo, i soldi non erano un problema e questo era forse l'unico aspetto di cui essere grate ai genitori. Decisamente erano cresciute senza genitori e la presenza le une delle altre era sempre stata più che sufficiente.

-Che cazzo vogliono? Cosa? In 18 anni non si sono mai interessati di nulla e ora vogliono fare una cenetta in famiglia come se niente fosse?-borbottò.

-Per saperlo, dobbiamo andare..-rispose la maggiore.

-Odio sapere che l'avresti detto.-

-Dai, guardiamo il lato positivo.-

Trix la guardò alzando scettica un sopracciglio.

-Alcohol a spese dei genitori.-fece noncurante la riccia, guardandosi distrattamente le unghie.

Sorrisero malefiche, scoppiando a ridere e rincorrendosi l'un l'altra fino al loro guardaroba.


Trix parcheggiò la Mini, affettuosamente chiamata Lux-Evil, proprio di fronte al locale. Il SoHo era un locale taylandese molto in voga tra le celebrità del momento.La prima a scendere fu Kim, elengantissima nel suo abitino arancione, seguita da Ali, una piccola bambola vestita di giallo. La terza a scendere fu Ari. Indossava un vestito rosso che le lasciava scoperta la schina. I capelli erano stati raccolti in una specie di coda, a cui aveva accuratamente puntato una rosa rossa. L'ultima a scendere e con non poca riluttanza fu Trix.

-Devo proprio?-chiese rivolta a Kim.

Ali corse ad abbracciarla.

-Dai, Trix. Siamo tutte qua.-le disse nella semplice innocenza dei suoi sette anni.

-Ha ragione. Noi ci saremo sempre.-

Trix sorrise.

-E poi non vorrai esserti messa tutta in tiro senza nemmeno bere un Applertini?-le fece Ari.

-Oh, andiamo. Voglio per lo meno sfoggiare il fascino di questo vestito.-

Trix era fasciata in un minuscolo abito viola, che le lasciava scoperta le gambe abbronzate.

Entrarono nel locale portandosi dietro lo sguardo di parecchi camerieri.

-Ragazze, volete qualcosa da bere?-chiese Ari ad Ali e Kim.

-No grazie!-risposero educatamente.

Un giovane cameriere molto carino, le fece accomodare nella sala Lounge Bar.

Ali e Kim iniziarono a scherzare tra loro, mentre le due maggiorenni si diressero al banco.

-Prego, cosa posso portarvi?-chiese il giovanotto che rispondeva al nome di John.

-Cosmo Sunset!-ordinò Ari.

-Due?-chiese, prendendo dei bicchieri.

-Faccia quattro!-

-Ma i minorenni non possono bere!-disse sconvolto, indicando Kim e Ali.

-E chi ha detto che sono per loro?-rispose serafica la rossa.

Quattro Cosmo Sunset (-E sono ancora pochi per sopportarli!-a detta di Trix)e quarantacinque minuti di ritardo dopo fecero accomodare le quattro giovani nella sala dove era stato allestito un tavolo rotondo.

-Sembra di stare in una di quelle SPA per hippie.-commentò Ari accomodandosi.

-Ari perchè c'è puzza di quella cosa che fuma sempre il vicino?-

-Amore, quella è cannabis. Ma non credo sia nell'aria.-spiegò Trix, con lo sguardo vagamente terrorizzato.

-Magari per Pasqua hanno intenzione di arrivare.-borbottò Kim che annoiata, si sorreggeva la testa con una mano sotto il mento.

-Oh mio Dio.-

-Che c'è Trix?-chiese Kim.

-Benedetta si è fatta bionda.-sussurrò.

-Chee?-chiese Ari.

-Stanno arrivando.-

Un colpetto di tosse e tutte si sistemarono più o meno degnamente. Alice, povera piccola, affamata e stanca aspettava praticamente stesa sul tavolo.

Era loro abitudine chiamare i genitori per nome. Sì, eccetto rare occasioni erano sempre stati per loro Alfredo e Benedetta, non mamma e papà.

Completo grigio coordinato classificato come secondo crimine di moda nella storia dell'umanità, dopo quelle orrende mise bianche che certa gente aveva il coraggio di indossare, i due avvocati si diressero verso il tavolo rotondo.

-Ciao ragazze!-sorrise Alfredo.

Un "ciao" poco entusiasta si alzò dal tavolo.

Kim fissava shokkata sua madre. Era diversa dall'ultima volta che l'aveva vista, qualche settimana prima. Sì, in effetti le labbra non erano così gonfie e i capelli così biondi. Cristo, una madre Barbie non era proprio la sua aspirazione di una vita.

Kim non era la perfidia umana, la follia, il vizio e la lussuria fatta a persona come le sue sorelle maggiori. Lei era un pò la Charlotte York della situazione, quella con le idee in testa ben chiare: una famiglia e l'amore vero che dura per sempre.. o quasi. Era quella disposta a dare sempre una seconda possibilità, a trovare sempre il lato buono in tutte le cose – cosa che aveva tentato di fare mentre si dirigevano al ristorante.

-Mamma, papà. Come state?-chiese educatamente Kim, assaggiando una strana salsina arancione su un creaker.

-Tutto bene, grazie. Stiamo seguendo dei divorzi molto importanti.-sorrise Alfredo, classico tipo belloccio dall'aspetto innaturale dovuto a lifting, tinte e lampade.

Alice non era mai stata molto con i genitori, li vedeva come qualcuno che aveva qualcosa a che fare con lei, ma non le era ancora ben chiaro in che modo.

Se aveva un problema, c'erano le sue sorelle. Se aveva paura di qualcosa, andava da loro. Se stava male, andava da loro.

Quando arrivarono i loro piatti di pietanze etniche, le ragazze erano già al massimo della sopportazione. Non si era fatto altro che parlare di loro, loro, loro, il loro lavoro e la loro carriera.

-Ascoltate, possiamo parlarci chiaro?-annunciò Ari.

I due genitori si guardarono perplessi.

-Beh, ragazze. Imamginavate che questa non fosse una cena.. di famiglia, no?-

-Ma dai?-fece Trix sarcastica.

-Abbiamo deciso di aprire uno studio a New York. Ci trasferiremo tutti là tra due settimane.-

Quattro visi stupiti si guardavano sconcertati.

-Obiezione!-urlarono Trix e Ari in contemporanea, tirando fuori quell'aggressività repressa riservata ai loro genitori.

-Per piacere! Un pò di contegno!-bisbigliò indignata la madre.

-Io non ci vado a vivere in mezzo a quelli Yankee!-sibilò Ari.

-Io da qui non mi muovo. Mi avete scaraventato da una parte all'altra del mondo a 4 anni, io da LA non mi muovo.- annunciò morso-di-corbra Trix.

-Potete benissimo ficcarvela in quel posto, NYC!-sbottò Kim, incrociando le braccia al petto e mettendo su un broncio come tutte le sue sorelle.

-Io non voglio andare via dalla scuola nuova. La maestra Emily è buona!- piagniucolò Ali, correndo a rifugiarsi tra le braccia di Giulia.

-Sh, Ali. Non ti preoccupare. Qui ci pensiamo noi.-

-Io da qui non mi muovo. Sono maggiorenne, posso benissimo arrangiarmi.-

-Arianna, non dire stupidaggini.-

-Vale lo stesso per me.-annunciò Trix.

-Se non vengono loro, io da qui non mi muovo.-

-Io voglio stare con loro!-

-Mi pare che le opinioni a riguardo siano abbastanza chiare, e anche che questa messa in scena sia durata abbastanza a lungo. Andiamo, ragazze. È tardi e domani avete scuola.- Trix prese per mano le sorelle e uscirono, unite come avevano sempre fatto.

-Guido io.-disse Ari.

Trix non obiettò. Sapeva che aveva bisogno di sfogarsi e visto che non c'erano ragazzi con cui fare del sano movimento, la soluzione più facile era prendere Lux-evil e guidare fino a Beverly Hills.

Musica al massimo, guidarono in un silenzio quasi religioso.

-Ragazze, io ho fame.-annunciò Ari.

-Grazie a Johnny Depp, sto morendo di fame.-esclamò teatralmente Kim portandosi una mano sulla fronte.

-Facciamo una capatina da McDonald's?-propose, sapendo di trovare l'appoggio delle sorelle.

Due hamburger e un milkshake dopo, tutta la frustrazione che sembravano aver accumulato durante quella cena erano sparite. Ora allegre canticchiavano insieme una canzone sentita per radio, attirando gli sguardi di ammiratori non troppo indiscreti.



To be continued.

****


Tadan! Ecco un secondo capitolo che si è snodato tra Cosmo Sunset e Yankees. Le cose iniziano a complicarsi, ma a chi mi ha chiesto dove sono finiti i Jonas, non temete! Stanno arrivando e stanno per essere travolti. :D

Altra notiziona, colgo l'occasione per fare gli auguri in ritardo a Kevin che mercoledì 5 novembre ha compiuto 21 anni e si vociferava che si fosse fatto regalare una cosuccia da niente: nientepopodimenochè una Lamborghini (bianca, ahimè). Il signorino poi ha smentito sul suo Myspace. Per fortuna: una Lamborghini BIANCA era da considerarsi il peggior peccato capitale sulla faccia della terra. :D


E oooooooooooora passiamo alla parte che più ha incrementato il mio ego questa settimana: le recensioni.


Giulia90: devo proprio ringraziarti? Cioè in fin dei conti mi hai fatto dannare questa settimana! Sappi che ti odio with all myself but you're my betalecchina. Quanto è falso sto ringraziamento? Tanto la storia la sai a memoria, anzi sai anche quello che non dovresti sapere! Ahaha!Scherzi a parte, grazie per le zampe e per riuscire a sopportarmi in astinenza da ceffeina. Ricordati che se vuoi, la tua analista AriFreud c'è sempre, per te. Ti amo, betalecchina malefica!

Reby94xx: Grazie mille per la tua recensione, sono molto felice che ti sia piaciuto questo capitolo e spero di non averti deluso con il numero 2. Kevin è il mio eroe! Lo adoro oltre ogni limite (vero Trix? :P) *_* Anyway, i Jonas arriveranno, non temere! Un bacio e continua la tua storia! ;D

juliet_: sono onorata che ti abbia incuriosito. E ora che succederà? :D Chi vivrà, vedrà. ;D

jollina la verde: ma graaazie! Sìsì, le mie “sorelle” (purtroppo sorelle solo per fiction.. o per fortuna? ;D)sono decisamente simpatiche ma credimi, nella realtà sono ancora meglio. L'incontro avverrà presto. ;D

beautiful_disaster: graaaaaazie mille anche a te! ;D sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere, speriamo che continui a piacerti! ;D onorata di essere tra i preferiti. :*

VioletCasper: il tuo è un quote del capitolo praticamente O.o ahahah però mi ha fatto morire. Bbbbbbbrava la mia caramellina platonica che recesisce, ma io sono stronza e malefica quindi non ti passo niente e aspetti come tutte ;D ci sentiamo su MSN, per una prossima puntata di insulti su chi non si sa vestire e reminescenze del passato. :*

kimberli: la mia sistAr! *_* ti ho praticamente costretta *_* peròòòòòò! Su, sai che sei importantissima per questa ff! Anche perché “problemi con l'ispirazione, kim ha sempre la soluzione!” I love you, sistAr. La tua sisGer! <3

saphiria_mustang: Hola! Hai visto che sono passata dalla tua ff? ^__^ intanto volevo farti i complimenti per il nickname, mi piace un sacco (e poi adoro le auto mustang :Q_) :D baciniiiiiii

Grazie a chi legge e a chi mi ha messo tra i preferiti, anche se sono troppo pigri per commentare!! :D


Stay tuned, a domenica!

Ari

  
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