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Autore: _itsmeraffy_    19/12/2014    1 recensioni
"-Frankie, sai anche tu perché abbiamo già sentito quella canzone vero?- le domandai interrompendo il discorso che aveva iniziato su quanto amasse la pizza.
-Si Emma, lo so anche io!- mi rispose addentandone una fetta."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We Still Got Time Left

Due giorni dopo, ci raggiunsero i miei genitori, Daisy e Louis. Passare del tempo insieme e in tranquillità con la mia famiglia fu stupendo, non smisi un secondo di ringraziare Harry per aver reso tutto ciò possibile. Prima che tutti arrivassero, avevamo avuto modo di parlare della parte organizzativa riguardante il matrimonio e avevamo deciso di aspettare fino alla fine dell’imminente Tour, in modo da essere entrambi liberi da ogni impegno. 
Era strano parlare di ciò, non avrei mai pensato che a vent’anni mi sarei trovata in una situazione del genere, ma con Harry non c’era motivo di aspettare.
Ovviamente, non si era fatto scappare l’occasione di chiedermi il perché di quell’abbraccio tra me, Anne e Gemma al quale aveva assistito la prima sera a LA e non ero riuscita a mentirgli.
-Mmh.. ho solo espresso le mie paure H.- avevo confessato quella sera, quando ci eravamo ritirati nella nostra camera da letto. -A volte ho paura di non essere abbastanza..- lui mi guardava con quei suoi occhi che avevano sempre una scintilla in loro.
-Emma Jane Edwards, tu sei molto più che abbastanza. Tu sei tutto quello che avrei mai potuto desiderare e non credo tu te ne renda conto.- mi aveva sussurrato prima di addormentarsi al mio fianco, lanciandomi un sorriso stampato in faccia per tutta notte.
Quando tornammo a Londra una settimana dopo, io ripresi a lavorare con Frankie, così come i ragazzi continuarono a scrivere per il loro prossimo album. Non per suonare egoista, ma adoravo quel periodo dell’anno in cui potevo vedere Harry ogni giorno; potevo addormentarmi accanto a lui ogni sera e sapere che la mattina dopo sarebbe stato ancora lì e non su un aereo diretto chissà dove.


Un altro anno finì ed il 2015 iniziò con un nuovo tour dei ragazzi, denominato “On The Road Again”, giusto per evidenziare il fatto che fossero costantemente in giro per il mondo. Io e Frankie avevamo terminato il nostro primo semestre di stage, motivo per cui avremmo avuto circa un mese di pausa, per poi riniziare e terminare definitivamente a Maggio. Questo era la ragione per cui quella mattina di fine Gennaio ci trovavamo in aeroporto ad aspettare un volo diretto a Sydney, con niente di meno che la boyband più famosa del pianeta.
-Emma che diavolo ci hai messo in questo bagaglio?- oh giusto, dimenticavo, c’era anche Gemma e mi stava maledicendo perché l’avevo convinta a sollevare la mia valigia per metterla sul carrello.
-Uhm, niente, giusto qualche vestito…- mentii, non ci andavo mai leggere in fattore valigie.
-Gem, dovresti conoscerla bene ormai- disse Frankie, ridendo della sua faccia affaticata.
-Okay, okay, che succede qui?- Harry ci raggiunse e non appena vide l’espressione di sua sorella, scoppiò a ridere senza ritegno come la mia migliore amica.
-Oh Harry se non la smetti di ridere giuro che..- fu interrotta da una quinta voce. -Hey Gemma, modera il linguaggio!- la sgridò Louis. A quel punto non potei fare altro che unirmi alla massa e scoppiare anche io in una risata stratosferica.
-Vi odio!- sbuffò Gemma.
Dopo quella breve scenetta che ci vide protagonisti, ci imbarcammo tutti sull’aereo che ci avrebbe portato dall’altra parte del mondo. Mi ricordavo benissimo del fatto che fossero passati poco più di due anni da quella volta in cui Harry e i ragazzi erano partiti per l’Australia e lui aveva deciso di rompere con me. Mi rendevo conto di quanto le cose fossero cambiate e avevo un anello al dito che lo provava. 

Non fui per niente sorpresa del fatto che anche quel Tour stesse andando a gonfie vele. Il loro quarto album sarebbe uscito a breve, non appena gli show si sarebbero conclusi, ed ovviamente avevano già in programma un altro tour per promuoverlo. 
L’ultima sera della nostra permanenza arrivò però fin troppo velocemente; noi ragazze eravamo a lato del palco durante il concerto e nell’ultima settimana ci avevano raggiunte anche Perrie, mia sorella e Danielle, perciò c’era la crew al completo. Come nostro solito stavamo seguendo lo show perché, nonostante tutte le volte in cui eravamo state presenti, non ci saremmo mai stancate di vederli correre e saltare su quel palco. 
Mentre ero impegnata con Gemma in un discorso piuttosto importante sulle nostre nuove unghie, la voce del mio promesso sposo attirò la mia attenzione. Il concerto era ormai quasi giunto al termine, perciò non mi aspettavo assolutamente quello che sarebbe successo.
-Come ben saprete, lo show sta per terminare. Ci sarebbe ancora una canzone prima della fine, ma abbiamo pensato di farvi un regalo stasera…- il suo sguardo si spostò direttamente sulla zona dove io mi trovavo con tutte le altre ragazze. 
-Tra circa due mesi, uscirà il nostro nuovo album..- continuò Liam, ottenendo un insieme di urla da parte del pubblico.
-E abbiamo pensato di farvi sentire una delle nuove canzoni che abbiamo scritto- questa volta fu Louis a parlare. 
Io mi voltai di scatto verso Gemma e subito dopo verso Lou, che si trovava dietro di lei. Entrambe avevano un sorrisetto stampato in viso che faceva intuire che loro fossero a conoscenza di tutto. 
-Bè, che dire.. io ed i ragazzi quest’estate abbiamo scritto una canzone una sera in cui ci trovavamo nella stessa situazione in cui ci troviamo quest’oggi, perciò vogliamo sapere cosa ne pensate- Niall stava passeggiando nella zona del palco più vicina a noi con la sua chitarra appesa al collo e aveva appena lanciato uno sguardo a tutte noi dicendo quelle parole.
Sinceramente ero piuttosto spiazzata, perché avevo ascoltato la maggior parte dei brani presenti nel nuovo album, ma non riuscivo a collegare cosa intendessero con il fatto che l’avessero scritto in una determinata sera.
Alla mia destra c’era Perrie, anche lei sorpresa di tutto ciò. Frankie e Daisy stavano entrambe impazzendo, ma contemporaneamente cercando di contenersi, mentre Danielle stava letteralmente correndo da una parte all’altra in preda al panico. Io, in apparenza sembravo tranquilla, ma la mano di Gemma era sicuramente convinta del contrario, dato che era molto probabile che non avesse più circolazione.
-E’ bellissimo come dopo tutto questo tempo ancora non vi siate abituate- esclamò Lou guardandoci. Quasi come se ci fossimo messe d’accordo, la fulminammo tutte e cinque con lo sguardo e Gemma scoppiò a ridere per la scena.
Dopo circa un minuto, i primi accordi della canzone incominciarono a risuonare in quello stadio di Melbourne e io cominciai a tremare. 
Il mio classico brivido lungo la schiena arrivò quando notai che Harry si stava avvicinando a dove ci trovavamo noi ed era chiaro che avrebbe iniziato lui a cantare poiché si avvicinò il microfono alla bocca.

 
Watching you get dressed messes with my head
Take that bag off your shoulder
Come get back in bed,
We still got time left
This don’t have to be over

“Guardarti mentre ti vesti mi manda in confusione. Togli quella borsa dalla tua spalla. Torna a letto, abbiamo ancora tempo. Questo non deve per forza essere finito”.
Non appena sentii la prima strofa cantata dal mio fidanzato, capii cosa significasse il fatto che la canzone cadesse a pennello con la situazione. Capii che con quelle parole stava descrivendo il momento in cui ero in passato e sarei il giorno seguente tornata a casa dal tour. Mi spuntò un sorriso inconsapevolmente vedendo il modo in cui Harry mi stava fissando. Gemma si voltò verso di me e mi sussurrò “Sapevo che ti sarebbe piaciuta”, prima che Niall iniziasse la sua strofa.

 
And you say it’s hard to keep a secret,
Girl don’t leave me all alone in this hotel
And these shades can hide us from the streets yeah
One weekend I’ll promise that I’ll never tell

“Ragazza non lasciarmi da solo in questo hotel” era la frase che mi sentivo ripetere prima di lasciare la stanza di Harry ogni volta che mi dirigevo all’aeroporto per tornare a casa. Era ormai diventato un rituale, perciò lo guardai sorpresa quando mi resi conto che era un verso della canzone. 
Lui nel frattempo era ancora lì e mi fissava sorridente, non rendendosi conto che mi stava facendo venire voglia di salire su quel palco e fare cose che non sarebbero state consone davanti a così tante persone.

 
You should probably stay, probably stay a couple more days
C’mon let me change your ticket home
You should probably stay, be with me a couple more days
C’mon let me change your ticket home
Don’t go, it’s not the same when you’re gone
And it’s not good to be all alone
So you should probably stay, be with me a couple more days
C’mon let me change your ticket home.


“Probabilmente dovresti stare un paio di giorni in più, fammi cambiare il tuo biglietto di ritorno” era la frase che si ripeteva maggiormente nel ritornello, ma quella che più mi aveva colpito era stata “Non andartene, non è la stessa cosa quando te ne vai e non è bello restare tutto solo”, perché mi ero chiesta più volte se anche i ragazzi provassero quello che noi provavamo ogni singola volta che tornavamo a casa, quando il tour non era ancora finito.
Rimanemmo piuttosto spiazzate per tutta la durata della canzone perché non ci aspettavamo nulla del genere. Riuscii anche ad immortalare le varie espressioni stupide dei ragazzi con il mio telefono quando verso la fine si ammucchiarono tutti nel lato sinistro del palco, ovvero dove ci trovavamo noi. Ovviamente non ero stata l’unica ad avere quell’idea, perché anche tutte le mie amiche erano impegnate a girare video e fare foto che senza ombra di dubbio sarebbero finite su Instagram dopo poco tempo.
Non appena la canzone terminò, incominciarono a cantare Best Song Ever e lo show si concluse. Riuscii a correre nel backstage qualche secondo prima che finissero, così che mi presentai davanti all’uscita dello stage a braccia conserte in attesa di Harry. 
Quando arrivò correndo, mi guardò e scoppiò a ridere per l’espressione che avevo in viso, prima di lanciare il microfono a un ragazzo della crew ed abbracciarmi.
-Ew Harry staccati, sei tutto sudato!- esclamai prendendolo in giro.
-Smettila Em, sappiamo che lo berresti anche quel sudore- sbraitò Louis quando ci passò di fianco, ricevendo un calcio sul di dietro da parte di Harry.
-Quindi, ti piace?- mi domandò poi riferendoti alla canzone.
-Sì, ma pretendo che me la canti domani mentre mi starò preparando per andare all’aeroporto!- risposi facendogli una linguaccia.
-Nudo- questa volta fu Liam a parlare.
-Oh Liam, non credere di scamparla tu!- arrivò Danielle che lo punì al mio posto.
-Okay okay, attenzione tutti!- parlò Niall che era alle nostre spalle e ci girammo per ascoltarlo. -Ora usciamo a festeggiare la partenza di queste ragazze!- esclamò, stringendo Frankie a sé.
-Nel senso che siete felici di liberarvi di noi?- scherzò Daisy. 
-Non vediamo l’ora!- rispose Zayn, ricevendo una pacca in testa da Perrie.

Inutile dire che la mattina mi svegliai con il solito mal di testa post sbornia nella camera di hotel che io ed Harry condividevamo. Avevo le sue braccia intorno ai fianchi e quando mi voltai verso di lui, notai che era già sveglio e mi stava fissando profondamente.
-Da quanto tempo sei sveglio?- domandai con un filo di voce.
-Circa mezz’ora- rispose avvicinandomi a sé e dandomi un bacio in fronte. -Buon giorno- sussurrò dopo.
-Mmh, avresti potuto svegliarmi- dissi stiracchiandomi.
-E’ l’ultima mattina in cui avrò l’occasione di svegliarmi di fianco a te per due mesi, volevo godermela- non avevo modo di vedermi, ma probabilmente avevo gli occhi a cuoricino in quel momento.
-Oh Harry!- esclamai abbracciandolo. 
-E’ solo che vorrei che stessi qui- fece la sua famosa faccia da cucciolo e io mi sciolsi.
-Sai che anche io lo vorrei, ma sarò libera tra poco.. ancora qualche mese al lavoro e poi ti seguirò per tutta estate e probabilmente ti ritroverai al sperare il contrario- detto ciò lui si mise a ridere e mi abbracciò di nuovo e poi calò il silenzio mentre ci guardammo negli occhi e perdemmo la concezione del tempo, rimanendo in quella posizione per non so quanto.

-Okay, ora in piedi! Dobbiamo andare in un posto- esclamò improvvisamente facendomi sobbalzare.
-Sì, l’aeroporto?- scherzai, alzandomi e dirigendomi in bagno.
-Oh, per quello c’è ancora tempo. Ho organizzato qualcos’altro- mi fece l’occhiolino e mi spinse in doccia ripetendomi tremila volta di fare tutto in fretta.
Dopo un’ora mi trovavo su uno yacht a largo della costa di Sydney con il mio fidanzato, un sole splendente ed un sorriso a trentadue denti. La giornata fu perfetta, perché avevamo tutto ciò che volevamo su quell’imbarcazione e soprattutto perché Harry era lì con me. Quando tornammo in hotel però, arrivò il momento in cui davvero avrei dovuto affrontare la realtà e preparare i bagagli dato che sarei partita quella sera.
-Oh, chi si rivede!- esclamò una pimpante Gemma che incontrammo nella hall mentre ci dirigevamo agli ascensori.
-Ci credi? Tuo fratello sa essere romantico quando vuole!- le dissi, anche se ovviamente era già a conoscenza del motivo della nostra assenza.
-A volte mi sorprende, ma poi quando apre la bocca per dire una delle sue idiozie torno a pensarla come prima- scherzò lei, salendo alle camere con noi.
Una volta arrivata in stanza, incominciai a preparare la valigia con l’aiuto di Harry, che più che aiutarmi a farla mi stava aiutando a disfarla dato che per il primo quarto d’ora, di proposito, tolse qualsiasi cosa io ci mettessi dentro per posizionarla sul letto, sperando che io non me ne accorgessi. Quando finalmente finii, andai di nuovo a farmi una doccia per togliermi dal corpo il sale dovuto a quella giornata spesa al mare e quando tornai da lui, mi si presentò una scena piuttosto divertente davanti agli occhi.
Sentii immediatamente le note di quella canzone che avevano cantato la sera prima, che avevo scoperto chiamarsi “Change Your Ticket” e dopo un’occhiata dettagliata alla stanza notai che Harry era in piedi sul letto con il suo cellulare in mano pronto per cantare.
-Ommioddio.- dissi scoppiando a ridere.
-Ti avevo promesso che l’avrei fatto!- disse lui cominciando a saltare sul materasso e a cantare contemporaneamente. 
Per tutta la durata della sua performance improvvisata risi come una forsennata, tanto da perdere il respiro a volte e quando finì, dovetti prendermi qualche secondo di pausa per riuscire a parlare.
-Bè, dopo questo show potrei restare anche un mese in più se me lo chiedessi- scherzai mentre lui si precipitava al mio fianco.
-Sapevo che ti avrei convinta- ironizzò abbracciandomi.
-Sono sicura che se ti avessi fatto un video e l’avessi messo su internet, avresti convinto tutto il mondo- continuai a prenderlo in giro fino a quando qualcuno venne a bussare alla porta della camera. Quando andai ad aprire, mi trovai di fronte Paul che mi informò che saremmo partiti per l’aeroporto dopo un’ora, perciò quando tornai dentro mi preparai definitivamente, sotto gli occhi tristi del mio fidanzato.
Da quel momento tutto passò in un flash e ci ritrovammo nella hall dell’hotel con tutte le altre ragazze e ragazzi per i saluti finali. Frankie era come suo solito in lacrime, ma io riuscii a trattenermi così come tutte le altre. Harry non faceva altro che ripetermi che avrebbe voluto venire all’aeroporto, ma ciò lo avrebbe fatto arrivare alle prove in ritardo perciò glielo proibii. 
-Tienimelo d’occhio!- dissi a Lou, scesa anche lei per salutarci.
L’ultimo ed ennesimo bacio che diedi ad Harry fu interrotto dalla voce di Paul che ci informò dell’arrivo delle auto, perciò mi staccai da lui, presi sotto braccio sua sorella e con lei seguii tutte le altre che si stavano dirigendo in esse.

Non mi sarei mai abituata a quel genere di saluti probabilmente e in quel momento, pensare che sarei stata due mesi senza vedere né lui né tutti gli altri, fece sì che anche io versassi qualche lacrima, nonostante mi fossi ripromessa di non farlo. O meglio, mi ero imposta di non farlo davanti ad Harry, ma non ci riuscii neanche lontanamente dato che appena salii in macchina ricevetti un messaggio da parte sua che diceva “Spero che Gem ti stia asciugando le lacrime dato che io non posso farlo:( ”.  



Okay, cosa posso dire? Sono tornata? Hahah sì, e so che mi odierete tutti!
La mia spiegazione questa volta giace nel fatto che mi è mancata una vera e propria ispirazione per tutto questo tempo, perciò non ci girerò molto intorno. Sto scrivendo un'altra storia sempre su questo sito ("Nothing is Ever Easy", mi farebbe piacere se la leggeste tra l'altro), perciò diciamo che mi sono concetrata un po' su entrambe senza riuscire a trovare un giusto mezzo.
Mi scuso quindi per il terribile ritardo e per questo orribile capitolo, ma giuro che ho qualcosa di bello in mente per il prossimo, perciò spero che voi lettrici non mi abbiate abbandonato!
Un bacio, Raffy <3



                                     



 
  
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