Atavic Nuragem Piseddum
(Black Folk Viking Metal, uh, rustico) 



Fitta selva di aculei, fatta di cime di conifere
Punzecchiano le aurore boreali
Il walzer impazzito di folli costellazioni
sottomettono le pinete secolari

Saltelliamo sulla neve fresca, nel dedalo di tronchi ammuffiti
Balliamo il nostro sabba di orgia e sangueeeh
Chiazze di rosso emoglobinico corrompono la neve eterna
di un rosa viscerale

Lo avevo detto di non mischiare bianco e colorati

Raaaaaaahhhh....tciù!
Salute!... (... a Satana!)

Ci aggiriamo bianchi come spettri
assetati di vendetta e sacrifici di vergini
Ma questo non è il Nord,
siamo su una strana isola
che non è l'Islanda
non ci sono Drakkar, ma nuraghe
e l'unica cosa vergine di queste lande
è la lana delle nostre maledette greggi

Piseddum
Piseddum
Piseddum
Piseddum

Trancio la giugulare zampillante
la mia lama beve avida la linfa della vita
Leviamo un brindisi all'oscuro conte Vlad
anche se  è astemio

"Io non bevo mai...vino!"

Tiro fuori la linguaccia
Gorgheggiando versi da troll
Non si capisce se son grugniti o rutti
Mentre le troie vergini si inabissan nei flutti

Piseddum
Piseddum
Piseddum
Piseddum

Siamo truccati come panda
ma l'estinzione la rischiano gli altri
Siam grandi orsi con folte chiome
ma io son nato piccolo e pelato

Il nostro habitat è boreale
intoniamo in un grido di guerra
 il canto popolare
dedicato alla nostra nordica terra

"Nilla Pizzi: Grazie dei fiordi"


Piseddum
Piseddum
Pised-doom!
Pised-doom!

Raaah-ayò, patagarris!