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Autore: chiaraslytherin    19/12/2014    6 recensioni
Cosa sarebbe successo se nel corso degli anni passati ad Hogwarts il giovane Malfoy si fosse innamorato di Hermione, una mezzosangue, e quali cambiamenti avrebbe avuto la storia? La mia storia ripercorre tutta la storia di Harry Potter dal primo anno, vista da un'altro lato. La storia mostrerà tutti i cambiamenti e l'evoluzione di due personaggi inizialmente nemici, Draco ed Hermione. E' la mia prima fanfiction e spero vi piaccia :)
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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A Londra ormai pioveva da giorni, l'estate era quasi terminata e per Hermione Jean Granger, una giovane ragazza di appena undici anni, era arrivato il momento di iniziare la scuola. Non a una scuola comune, ma ad una scuola speciale. I suoi genitori, Jean Grace e Thomas Joseph Granger entrambi dentisti, non avrebbero mai immaginato che la loro unica figlia avrebbe mai potuto frequentare una scuola come quella. Poche settimane prima arrivò una lettera con la grande notizia. La lettera diceva:
 
                                                                         SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA                                                                                 
                                                                                                      DI HOGWARTS                                                                                                               Direttore: Albus Silente              
             (Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone Capo,                   
                                                      Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)                                                                  

 
Cara signorina Granger,                                                  
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentale la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.  I corsi avranno inizio il 1 settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Con ossequi,
Minerva McGranitt
Vicedirettrice
 
Insieme alla lettera c'era un altro foglio con la lista del materiale che dovevano comprare gli alunni del primo anno. Sul foglio c'era scritto:
 
                                                                                                 SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA                                                                                             DI HOGWARTS
Uniforme                                                                                                                                                                      
Gli studenti del primo anno dovranno avere:
   Tre complementi da lavoro in tinta unita (nero)          
   Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
   Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
   Un mantello invernale (nero con alamari d'argento)
   N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contrassegnati da una targhetta  
   con il nome.
Libri di testo   
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
   Manuale degli incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula
   Storia della Magia, di Bathilda Bath
   Teoria della Magia, di Adalbert Incant
   Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, di Emeric Zott
   Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore
   Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus
   Gli animali fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro 
   Le forze oscure: guida all'autoprotezione, di Dante Tremante    
Altri accessori
   1 bacchetta magica
   1 calderone (in peltro, misura standard 2)
   1 set di provette di vetro o cristallo
   1 telescopio
   1 bilancia d'ottone
Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
 
SI RICORDA AI GENITORI CHE AGLI ALLIEVI DI PRIMO ANNO NON E' CONCESSO L'USO DI MANICI DI SCOPA PERSONALI.
 
La notizia la riempiva di gioia. Sarebbe diventata una strega. La sua curiosità era ben più elevata rispetto ai normali studenti. Essendosi già recata a Diagon Alley ad acquistare tutto l'occorrente per il primo anno, aveva già letto tutti i libri per essere a conoscenza di tutto e non vedeva l'ora di partire per la nuova scuola. Il baule straripante di tutto il necessario era adagiato vicino al letto e la ragazza guardava fuori dalla finestra con aria sognante. L’ultima giornata a casa con la sua famiglia passò velocemente. I suoi genitori, visto che non l’avrebbero rivista per un po’ di tempo, le prepararono una cena speciale per salutarla.
Il mattino seguente Hermione si alzò alle cinque. Era così felice e non vedeva l’ora di partire. Si vestì, indossando abiti babbani, visto che l’uniforme l’avrebbe indossata sul treno. Controllò ancora una volta l’elenco di Hogwarts per accettarsi di avere tutto quello che le sarebbe servito e di non dimenticare nulla. Caricato il baule in macchina, si diressero al King’s Cross, dove alle undici sarebbe partito il treno. Arrivarono alla stazione e Thomas caricò il baule di Hermione su un carrello e iniziarono a camminare alla ricerca del binario. Siccome Hermione conosceva a memoria “Storia di Hogwarts”, scritto da Bathilda Bath, sapeva benissimo dove si trovava il binario 9¾. Per raggiungerlo bisognava passare attraverso la barriera tra i binari nove e dieci. Solo i maghi potevano raggiungere il binario, perciò Hermione fu costretta a salutare i suoi genitori prima di attraversare la barriera.
“Divertiti tesoro e scrivici presto”, disse la madre piangendo.
Il padre, per non piangere anche lui, si limitò ad abbracciarla e a darle un bacio sulla fronte.
“Ci sentiamo presto. Ciao mamma, ciao papà!” urlò lei sorridendo e con un ultimo sguardo, attraversò tranquilla il muro. Appena giunse dall'altra parte, spalancò gli occhi davanti a una locomotiva rosso scarlatto fumante. Un cartello alla testa del treno diceva Espresso per Hogwarts, ore 11. Hermione si guardò in torno e, dove prima c’era il tornello, vide un arco in ferro battuto, con su scritto Binario Nove e Tre Quarti. Le prime due carrozze erano piene di studenti che parlavano con i loro familiari sporgendosi dal finestrino. Trovò posto a metà della terza carrozza. Insieme a lei nello scompartimento vi era un ragazzino dalla faccia tonda.
“Ciao sono Neville Paciock e questo è Oscar” disse indicando un rospo sulle sue ginocchia.
“Ciao io sono Hermione Granger”, rispose la ragazza.
Dovevano essere all’incirca a metà strada per la scuola, quando sentirono un gran frastuono nel corridoio e una donna sorridente, con due fossette sulle guance, aprì la porta dello scompartimento e chiese: “Desiderate qualcosa dal carrello?” Il carrello era pieno di gelatine Tuttigusti+1, gomme Bolle Bollenti, Cioccorane, Zuccotti di zucca, Calderotti, Bacchette Magiche alla Liquirizia e un’infinità di altre cose strane che Hermione non era abituata a vedere nel mondo babbano. Decise di prendere qualche Bacchetta Magica alla Liquirizia e una Cioccorana. All’interno vi trovò la figurina di Priscilla Corvonero e sul retro c’era scritto “Una dei quattro famosi fondatori della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, fu la strega più brillante dei suoi tempi; la leggenda dice però che avesse il cuore spezzato – si ignora la causa – e che ciò abbia contribuito alla sua morte prematura.” Nella confusione che si era creata, il rospo di Neville scappò.
“Oscar? Oscar dove sei?” iniziò a urlare il ragazzo.
“Aspetta ti aiuto a cercarlo” disse allora lei, mettendo a posto la sua figurina per non perderla. Iniziò a girare per tutti gli scompartimenti chiedendo a tutti se avessero visto un rospo, quando accadde l’imprevisto. Entrò, come stava facendo ormai da una decina di minuti, in uno scompartimento e disse: “Qualcuno ha visto un rospo? Un ragazzo di nome Neville lo ha perso.”
Fu allora che lo vide per la prima volta. Stava parlando con il suo compagno, quando si girò per vedere chi fosse stato a parlare. Aveva i capelli liscissimi di un biondo platino quasi bianco e il viso incorniciato da due occhi grigi, magnetici e molto pungenti.
“No, non l’abbiamo visto Mezzosangue”, disse facendo uno spasmo di riso sprezzante con quelle sue labbra carnose. Fu allora che se ne andò e, triste per l’orribile parola che quel ragazzo aveva usato contro di lei, tornò al suo scompartimento per mettersi la divisa, dato l’arrivo imminente alla scuola. Hermione e Neville allora continuarono la ricerca insieme. “Qualcuno ha visto un rospo? Neville ha perso il suo.” Disse entrando in una cabina. Aveva un tono autoritario, i capelli folti e i denti davanti piuttosto grandi.
“Gli abbiamo già detto che non lo abbiamo visto” disse il roscio.
Incuriosita dalla bacchetta che quest’ultimo teneva in mano disse “State facendo una magia? Vediamo”.
Si sedette di fronte a lui, che disse “Va bene.” Si schiarì la gola. “Per il sole splendente, per il fior di corallo, stupido topo diventa giallo!” Agitò la bacchetta ma non accadde nulla.
“Sei sicuro che sia un vero incantesimo?” chiese la ragazza. “Comunque, non funziona molto bene, o sbaglio? Io ho provato a fare alcuni incantesimi facilissimi e mi sono riusciti tutti. Ho imparato a memoria tutti i libri di testo. E… a proposito, io mi chiamo Hermione Granger, e voi?”
“Io sono Ron Weasley”, disse il rosso.
“Harry Potter”, disse l’altro che ancora non aveva aperto bocca da quando era entrata.
“Davvero?” chiese lei. “So tutto di te. Ho comprato alcuni libri facoltativo e ho visto che sei citato in Storia moderna della Magia, in Ascesa e declino delle Arti Oscure e anche in Grandi eventi magici del Ventunesimo secolo.
“Sul serio?” chiese confuso.
“Sapete in quale Casa andrete? Io ho chiesto in giro e spero di essere a Grifondoro, ma anche Corvonero non dovrebbe essere male. Comunque, meglio che ci muoviamo e andiamo a cercare il rospo, Neville. E voi due fareste meglio a cambiarvi. Tra poco saremo arrivati”. E se ne andò portando con se Neville. Andando via incrociò lo stesso ragazzo che l’aveva insultata poco fa con i suoi due compagni, che più che compagni sembravano le sue guardie del corpo. Entrarono nella cabina dalla quale era appena uscita, e allora lei incuriosita rimase ad origliare, dicendo a Neville di dividersi per la ricerca.
“E’ vero?”, chiese il biondo. “Per tutto il treno vanno dicendo che Harry Potter si trova in questo scompartimento. Sei tu?”
“Si” disse Harry.
“Questo è Tiger e questo è Goyle”, disse indicando i suoi compagni. “E io mi chiamo Malfoy, Draco Malfoy”.
Allora è questo il suo nome, pensò Hermione. Qualcuno dentro rise, ma non riuscì a vedere chi fosse stato, altrimenti sarebbe stata scoperta.
“Trovi buffo il mio nome, vero? Non c’è bisogno che chieda a te come ti chiami. Mio padre mi ha detto che tutti i Weasley hanno capelli rossi, lentiggini e più figli di quelli che si possono permettere”.
Si rivolse di nuovo a Harry.
“Non tarderai a scoprire che alcune famiglie di maghi sono migliori di altre, Potter. Non vorrai mica fare amicizia con le persone sbagliate? In questo posso aiutarti io.”
“Credo di essere capace di capire da solo le persone sbagliate, grazie”, rispose Harry. Hermione, allora, si nascose di fretta, poiché i tre ragazzi stavano uscendo per tornare al loro scompartimento.
Una voce risuonò per tutto il treno: “Tra cinque minuti arriveremo a Hogwarts. Siete pregati di lasciare il bagaglio sul treno. Verrà portato negli uffici della scuola separatamente.
Dopo aver rallentato, il treno si fermò. I passeggeri procedettero a spintoni verso lo sportello e scesero sul marciapiede stretto dove li aspettava un uomo alto e barbuto con una lanterna in mano.
“Primo anno! Primo anno da questa parte! Coraggio, seguitemi… C’è qualcun altro del primo anno? Attenti a dove mettete i piedi! Quelli del primo anno mi seguano!”
Camminarono per un sentiero stretto, quando voltarono a destra e ci fu un coro di “Ohhhh!”
Il sentiero stretto si era spalancato all’improvvisto mostrando un grande lago nero. In cima a un’alta montagna vi era un grande castello, con le finestre illuminate, con molte torri e torrette.
“Non più di quattro per battello”, disse l’omone indicando delle piccole imbarcazioni in acqua. Hermione e Neville seguirono Harry e Ron sulla stessa barca. “Bene… SI PARTE!” urlò lui.
Tutti tacevano, lo sguardo fisso sul grande castello. Arrivati a riva, si incamminarono verso il portone che al loro arrivo si spalancò.
“Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt”
“Grazie Hagrid. Da qui in avanti li accompagno io” disse una strega alta e magra, dai lineamenti duri e severi, e dai capelli corvini. Spalancò la porta. La sala d’ingresso era enorme e proprio come se l’era immaginata Hermione. La professoressa McGranitt condusse quelli del primo anno in una saletta.
“Benvenuti a Hogwarts. Il banchetto per l’inizio dell’anno scolastico avrà luogo a breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case. Lo smistamento è una cerimonia molto importante, perché tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, la vostra Casa sarà un po’ come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di Casa, dormirete nei dormitori della vostra Casa e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo della vostra Casa. Le quattro case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ciascuna ha la sua nobile storia e ciascuna ha sfornato maghi e streghe di prim’ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra Casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell’anno, la Casa che avrà totalizzato più punti verrà premiata con una coppa. Spero che ognuno di voi darà lustro alla Casa cui verrà destinato. La cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti, davanti a tutti gli altri studenti. Tornerò non appena saremo pronti per la cerimonia. Vi prego di attendere in silenzio”, disse e uscì dalla stanza.
La professoressa McGranitt era tornata. “La Cerimonia dello Smistamento sta per cominciare. Mettetevi in fila e seguitemi.”
Uscirono dalla stanza, attraversarono la sala d’ingresso, oltrepassarono un paio di doppie porte, ed entrarono nella Sala Grande. Era illuminata da migliaia di candele sospese a mezz’aria sopra quattro lunghi tavoli. I tavoli erano apparecchiati con calici e piatti d’oro. Gli studenti alzando gli occhi, videro un soffitto trapuntato di stelle. “E’ per magia che somiglia al cielo di fuori. L’ho letto in Storia di Hogwarts, disse Hermione. Intanto la McGranitt collocò uno sgabello davanti agli studenti del primo anno e vi posizionava sopra un vecchio cappello rattoppato. Per qualche minuto vi fu il silenzio più totale, finchè il cappello non cominciò a cantare:
Forse pensate che non son bello,
ma non giudicate da quel che vedete
io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette,
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronto gli altri son zeri.
Non c’è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi ed ascoltate
qual è la Casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
E mettetemi in capo all'istante
Con me sarete in mano sicure
Perché io sono un Cappello Parlate!
Non appena ebbe terminato tutta la sala scoppiò in un clamoroso applauso.
“Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il capello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati”, disse la McGranitt. “Abbott Hannah!”
Una ragazzina indossò il cappello, che dopo un attimo di pausa urlò: “TASSOROSSO”
“Bones Susan”, continuò a chiamare.
“TASSOROSSO”, gridò ancora il cappello e Susan raggiunse Hannah al tavolo.
“Steeval Terry”
“CORVONERO”
“McTass Mandy”
“CORVONERO”
“Greengrass Daphne”
“SERPEVERDE”
“Brown Lavanda”
“GRIFONDORO”
“Bulstrode Millicent”
“SERPEVERDE”
“Finch-Fletchley Justin”
“TASSOROSSO”
“Finnigan Seamus”
“GRIFONDORO”
Finalmente venne chiamata Hermione, dopo un periodo interminabile di ansia e attesa. Con un po’ di timore si andò a sedere e la McGranitt le mise il cappello in testa.
“Vediamo…” iniziò a dire. “Qui vedo un grande potenziale intellettuale. Staresti bene in Corvonero. Però abbiamo anche un grandissimo coraggio e una forte determinazione. Ci sono…GRIFONDORO”
Entusiasta del suo smistamento, corse al tavolo insieme ai suoi compagni di Casa.
“Paciock Neville”
“GRIFONDORO”
“Malfoy Draco”
“SERPEVERDE”
Uno così arrogante, presuntuoso e fiero di se non poteva che finire a Serpeverde, pensò subito Hermione.
“Nott Theodore”
“SERPEVERDE”
“Parkinson Pansy”
“SERPEVERDE”
“Patil Calì”
“GRIFONDORO”
“Patil Padma”
“CORVONERO”
“Potter Harry”
“GRIFONDORO”
“Turpin Lisa”
“CORVONERO”
“Weasley Ron”
“GRIFONDORO”
“Zabini Blaise”
“SERPEVERDE”
A questo punto la McGranitt arrotolò la sua pergamena e portò via il Cappello Parlante. Albus Silente si era alzato in piedi.
“Benvenuti”, disse. “Benvenuti al nuovo anno scolastico di Hogwarts! Prima di dare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie”. Tutti nella sala iniziarono a mangiare. Hermione iniziò a parlare con Percy, prefetto di Grifondoro e fratello di Ron, delle lezioni.
“Spero proprio che comincino subito, c’è tanto da imparare. A me interessa in modo particolare la trasfigurazione, sai, quando un oggetto viene cambiato in qualcos’altro”, disse lei. ”Naturalmente è ritenuta una pratica molto difficile. Si comincia dalle cose più semplici, che so, trasformare fiammiferi in aghi e cose del genere”, le rispose Percy.
Quando i dolci scomparvero, Silente si alzò e cadde di nuovo il silenzio. “Ehm… solo poche parole ancora, adesso che siamo tutti sazi di cibo e di bevande. Ho da darvi alcuni annunci di inizio anno. Gli studenti del primo anno devono ricordare che l’accesso alla foresta qui intorno è proibito a tutti gli alunni. Le prove di Quiddich si terranno durante la seconda settimana dell’anno scolastico. Chiunque sia interessato a giocare per la squadra della sua Casa è pregato di contattare Madama Bumb. E infine, è vietato l’accesso al corridoio del terzo piano a destra. E adesso è ora di andare a letto. Via di corsa.” I Grifondoro seguirono Percy fino al quadro di una signora grassa. “Parola d’ordine” chiese questa.
Caput Draconis rispose Percy e il ritratto si staccò dal muro mostrando l’ingresso al dormitorio. Percy indicò alle ragazze una porta che conduceva ai loro dormitori e una ai ragazzi. Hermione e le altre ragazze si incamminarono verso il loro dormitorio. Quando entrarono trovarono 5 letti a baldacchino circondati di velluto rosso. Ai piedi di ogni letto vi era già posizionato il baule di ogni ragazza. Hermione stanca per il lungo viaggio affrontato in giornata si mise il pigiama e si addormentò subito.


Note dell'autrice
Buonasera. Questo è il primo capitolo della prima fanfiction che scrivo. Ho iniziato a scrivere questa fanfiction perchè da sempre amo la coppia Draco/Hermione e in tutte le fanfiction che ho letto non c'è mai un percorso dall'inizio dell'innamoramento dei due. Iniziano sempre tutte che loro sono già innamorati dell'altro, ma non mostrano come si innamorino. Soprattutto per questo ho deciso di iniziare a scriverla. Spero vi piaccia e mi raccomando lasciatemi una recensione per farmi sapere i vostri pareri, positivi o negativi che siano ;)  https://www.youtube.com/watch?v=C-QKpcENl54 per chi non lo avesse visto questo è il trailer della storia
Grazie!!!
   
 
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