PARTE  13

Quando torna a casa, Jongin si toglie le scarpe e va nella sua stanza, chiudendo la porta. Vi si appoggia di schiena e guarda la mano che stringe ancora la lettera di Kyungsoo. Sta così per qualche minuto e guarda i fogli stropicciati come se li vedesse per la prima volta. Poi li lancia ferocemente verso il tavolo. La lettera finisce per terra, vicino alle altre lettere e alle note vecchie. Cercando di fare finta che non sia successo nulla, si sveste poi prende i jeans sporchi e va a farsi la doccia. Mette la faccia sotto il getto d'acqua e l'acqua gli finisce in bocca, rendendogli difficile respirare. Jongin crede che una mancanza fisica di ossigeno possa togliergli il peso che ha nel petto e che vuole uscire fuori sotto forma di rabbia o lacrime. Probabilmente sta così per tanto tempo perché la sua faccia ormai è abituata al getto e qualcuno bussa.

- Jongin, va tutto bene? - si sente la voce di Joonmyun.

- Sì, - risponde il minore con una voce roca e spegne l'acqua.

Camminando con i piedi bagnati per terra, guarda come sullo specchio le gocce scendono, lasciando dietro linee storte. Passa con una mano sopra e guarda il suo riflesso. Gli occhi sono rossi e un po' gonfi. Quindi non ha riuscito a trattenerle..

***

Joonmyun propone al fratello un tè e lo guarda per tutto il tempo. Cerca di farlo di nascosto ma a Jongin da fastidio tutto in questo momento. Quindi decide di capire che problema c'è, prima di peggiorare le cose.

- Cosa? - con una voce calma chiede.

- Sei troppo tranquillo, - risponde Joonmyun, guardandolo. - Cos'hai agli occhi?

- E' il sapone, - senza arrossire, mente Jongin.

Joonmyun fa spallucce e abbassa lo sguardo sulla tazza di tè. In cucina cala il silenzio, si sente solo il brontolio del frigorifero. 

- Era lì, - all'improvviso dice Jongin. Il frigo smette di brontolare.

Joonmyun guarda il fratello ma non dice nulla.

- Kyungsoo era lì oggi. E non solo, con una ragazza. E mi ha anche scritto che è innamorato di qualcuno e che vorrebbe rimanere un mio amico.

Il tono calmo con cui Jongin ha raccontato tutto ciò, stupisce anche lui. Porta la tazza verso la bocca e manda giù metà del contenuto in una volta sola.

Joonmyun sta zitto, guardando la propria tazza. Jongin incrocia le mani sul tavolo e ci posa sopra la testa. Dopo un po' sente le dita sottili del fratello che gli accarezzano la testa. Questa cosa l'ha sempre rilassato e Jongin è felice che suo fratello se lo sia ricordato.

- Jongin, non so cosa dirti, - comincia Joonmyun. - Alcuni dicono che si dovrebbe lottare fino alla fine, altri dicono che è il destino e che sareste comunque insieme. Ma chi lo sa fino a quale fine si deve lottare? Dov'è la fine? Del destino poi non parliamone, - Joonmyun sbuffa e scompiglia i capelli del fratello. - Solo tu puoi decidere cosa vuoi fare.

Joonmyun toglie la mano dalla testa di Jongin e quest'ultimo alza la testa.

- Vuoi altro tè? - sorridendo appena, chiede Joonmyun.

- Hyung, non abbiamo nulla di più forte?

- Lo sai che non bevo alcolici.

- Lo so, ma speravo ci fosse almeno qualcosa, - risponde Jongin e appoggia di nuovo la testa sul tavolo.

Joonmyun ride e da un bacio sulla testa al fratello.

***

Jongin va verso il letto e si butta sopra. Sperava che così tutti i pensieri sarebbero saltati fuori, invece nulla. Per terra si sente il telefono suonare. Jongin non ricorda di come ci sia finito lì il cellulare. Forse è caduto dalla tasca dei jeans. Si corica per terra e risponde al telefono.

- Ciao, Jongin!

- Ehy, Chanyeol. Come va?

Ascoltando i discorsi del felice Chanyeol, Jongin riesce a rilassarsi un poco. Chanyeol ha sempre questo effetto su di lui. Quel ragazzo ride veramente tanto, è divertente e sa come tirare su di morale quando Jongin pensa a cose tristi. In questi momenti crede che i pazienti di Chanyeol riescano a guarire già quando parlano con lui.

- Come stai tu, Jongin? Continui ancora a scrivere a Kyungsoo? 

L'umore cade di nuovo a terra. Jongin non dice nulla, mangiandosi un'unghia.

- Jongin..cos'è successo?

Jongin si mette a raccontare tutto quello che ha detto al fratello in cucina, sospirando. Park gli propone subito di andare da lui ma Jongin gli dice di rimanere a casa. Non vuole disturbare e poi è già tardi.

- Andrà tutto bene, Jongin! - nella voce di Chanyeol si sente un sorriso. Kim alza un poco gli angoli della bocca. - Buonanotte!

- Buonanotte, Chanyeol...e grazie.

***

Jongin sente che non riesce proprio a dormire. Gira per tutta la notte nel letto, pensando a Kyungsoo e guardando la stellina sul soffitto. Tutta questa storia delle lettere adesso gli sembra tanto stupida e si chiede come mai Kyungsoo gli abbia risposto alla prima lettera. Avrebbe risposto lui ad una lettera come quella? Probabilmente no.

Verso l'una di notte, Jongin perde tutte le speranze nel sonno. Si veste ed esce fuori dall'appartamento.

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CIAO!
Ebbene sì, sono riuscita ad aggiornare. Un po' tardi ma l'ho fatto :')
Spero che vi piaccia e aspetto...sicuramente sapete tutto ormai.
bye bye ^_^