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Autore: AriadnesLinon    20/12/2014    2 recensioni
[Prima classificata al contest "Prompt e Coppie: Prendi uno Scrivi Due" indetto da S.Elric_ e Evelyn sul forum di EFP]
Angelina. George.
A lei non piace la notte. Lui l'ha sempre adorata.
Ma la notte è fatta per essere condivisa.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1. Per chi ha paura del buio

 



Angelina aveva sempre odiato la notte.

Fin da quando era bambina, tutti avevano visto il suo odio come una conseguenza naturale del suo carattere: una ragazza solare ed attiva come lei aveva bisogno di luce ed energia. Infatti Angelina adorava e cercava sempre il giorno, e il sole.

Le era sempre stato chiaro cose non le piacesse, della notte: l'ignoto.

La notte celava, mentiva, confondeva i contorni. La notte era buia, fredda, mozzava il respiro con la sua immensità. La notte s'insinuava nelle pieghe del giorno, inesorabile, e cancellava i colori.
La notte non poteva essere controllata.

Ad Angelina non piaceva non poter controllare quello che aveva intorno, non piaceva l'ignoto.
Anzi, peggio: ne aveva paura.

Così, le sere che era sola in casa e arrivava la notte, cercava la luce.
La sua luce era il sorriso di George.

George era luminoso, nonostante tutto quello che aveva passato, era il suo unico antidoto alla paura. Quando di notte si sdraiava accanto a lei, con la mano calda sul suo fianco nudo, Angelina si sentiva di nuovo ragazzina: per un po' poteva fingere di essere ancora sotto il sole di un campo da Quidditch, magari a ridere di bolidi storti e buffi portieri.

Angelina detestava la notte, ma amava George e il modo in cui gliela rendeva migliore. Amava condividere la notte con lui: le sue labbra nell'incavo del collo e sulla pelle il suo respiro mentre dormiva; persino le parole che biascicava nel sonno, persino se non la facevano dormire. Amava il suono vibrante della sua voce che si faceva roca, quando la voleva più vicina.
Angelina amava come accanto a George non sentisse il bisogno di controllare nulla, solo di godersi il momento in cui tutto le sfuggiva.

Ma, più di ogni altra cosa, Angelina amava addormentarsi accanto a George: sapeva che la mattina successiva sarebbe tornato il sole, quello vero, e che in quel momento al suo fianco ce ne sarebbero stati due.

 


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