Era notte fonda. Aveva fatto di nuovo quel dannato sogno e stava nuovamente provando quell’agghiacciante sensazione che ogni volta gli lasciava. Non riusciva ad abituarcisi, per quante volte lo avesse fatto.
Si alzò e corse verso la camera della sorella, spalancando la porta. Lei era lì che dormiva tranquillamente, ignara di tutto.
Il ragazzo si avvicinò al letto e le sfiorò la fronte con le labbra.
«Ho fatto di nuovo quell’incubo» sussurrò. «ma non importa, stai bene e sto già meglio. Ormai ci ho fatto il callo, più o meno. Quel sogno mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni a quanto pare. E tu, che sembri così serena dormendo, sorrellina… tu, che cosa sogni?»