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Autore: Calipso19    21/12/2014    1 recensioni
Un viaggio infinito che racconta l'ormai leggenda di un mito troppo grande per una vita sola. Una storia vissuta sulle ali della musica, respinta dalla razionalità umana, colpevole solo d'essere troppo anomala in una civiltà che si dirige alla deriva. La rivisitazione di un esempio da seguire.
( Capitolo 4 modificato in data 14 marzo 2016)
Dalla storia:
- Sono cambiate tantissime cose da quando guardavamo le stelle nel guardino a Gary.
- E ne cambieranno altrettante Mike. Se fra quarant'anni saremo ancora insieme te ne accorgerai.
Insieme.
Michael ripetè nella mente quella parola più volte, come una lezione da imparare, e concluse quel bellissimo quadro con un sorriso.
- Certo che saremo ancora insieme, non dire sciocchezze.
- Ci credi davvero Michael? - lei lo guardò con occhi seri e sinceri. - Le persone attorno a te arrivano e se ne vanno come niente.
- Certo che lo credo, anche se non so dirti in che modo. E dovresti crederci anche tu Jackie, avere un po’ più di fiducia.
Abbassò gli occhi per vedere le proprie mani cingere la vita di Jackie, scorse una piccola macchia di pelle bianca sul polso.
Chissà quanto ancora si sarebbe allargata.
Tutto cambiava, senza sosta.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Basta poco per essere felici. Una parola e si è amici. 

 

Un giorno, Jackie era rimasta a casa di Katherine per aiutarla nelle faccende domestiche mentre Michael era alla Motown.

Non era voluta andare con lui perché Albert le mancava tanto e non se la sentiva di lavorare.

Mentre era immersa nei suoi pensieri, piegando con cura una camicia, la porta si spalancò e sulla soglia apparve un Michael dall'aria agitata.

 

- Bentornato a casa tesoro. - lo salutò Katherine.

 

- Ciao! Jackie, devo parlarti! - esclamò lui, senza nemmeno dar tempo all'amica di salutarlo.

 

Jackie lo guardò sorpresa.

 

- Di che si tratta? - chiese.

 

- Andiamo di sopra, in camera mia.

 

Abbandonata la camicia accanto agli altri vestiti perfettamente stirati e piegati, i due ragazzi si precipitarono al piano superiore, divorando gli scalini con passi rapidi.

Katherine li guardò scomparire e poi si accinse a raccogliere i vestiti, pensando che aveva un figlio davvero strano.

 

Una volta entrati nella stanza, Jackie si sedette sul letto e guardò Michael paziente.

Il moro le rivolse uno sguardo eccitato.

 

- Di un pò, mi ci vedi col naso rosso? - chiese ridendo sotto i baffi.

 

Jackie sorrise, divertita.

 

- Cosa?

 

- Sarò lo spaventapasseri nel film The Wiz ! - esclamò d'un fiato.

 

Jackie sbarrò gli occhi per la sorpresa.

 

- Cioè, ti hanno dato una parte?

 

- Si, con Diana. Lei recita la parte di Dorothy!

 

- Oh Mike, è grandioso! Sono fiera di te! - e gli saltò in braccio, felice per quel suo traguardo.

Si abbracciarono per un attimo e poi lui si staccò.

 

- Ma non è tutto - disse - le riprese saranno a New York.

 

- New York? - ripetè lei.

 

Improvvisamente la felicità scomparve, e la consapevolezza che avrebbe dovuto restare lontano dal migliore amico la invase rapidamente.

Abbassò lo sguardo, mentre lui continuava a parlare.

 

- Però… tu verrai con me. 

 

Alzò il viso. Lui la stava guardando con una strana espressione, come se avesse predetto la reazione di lei.

Jackie capì che lui lo aveva sempre saputo, e che aveva fatto apposta e deluderla e poi sorprenderla.

 

- Dici sul serio?

 

- La Motown ha firmato un contratto. Tu vieni con me, aiuti il montaggio del film. - si allontanò di due passi e la fissò a braccia incrociate - Mi dispiace signorina Foster, ma pare che per i prossimi mesi lei non resterà a casa a poltrire. E poi, penso che ti faccia bene cambiare aria. 

 

E rise imbarazzato appena Jackie si appese al suo collo, ridendo di gioia.

 

- Sei davvero una persona speciale Michael. I love you - e gli scoccò un bacio sulla guancia.

 

Lui arrossì ma lei non si stupì: Michael era sempre stato molto timido anche con lei, soprattutto quando lo baciava.

Lo strinse fortissimo, respirando il suo profumo così familiare.

 

- Dovrei regalarti un mazzo di fiori.

 

Lo sentì ridere.

 

- Non sei un esperta di omaggi floreali, Jackie.

 

- No, ma conosco bene i tuoi gusti.

 

- Non perda tempo signorina e corra a preparare le valigie!

 

- Devi sempre rovinare i momenti più belli, vero?

 

Jackie finse di allungargli uno scappellotto e lui si scostò, continuando a ridere.

Erano momenti così naturali, ma anche così rari da sembrare ancora più belli.

 

Jackie lo prese a braccetto e s'incamminarono per raggiungere Katherine al piano di sotto, consapevoli che New York, la città dei sogni, li attendeva.

 

- Allora mister naso rosso - disse a un certo punto lei - quando si parte?

 

  
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