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Autore: ale_rainsworth    21/12/2014    3 recensioni
bhe, questa è la mia prima fanfic... siate clementi, per favore. la trama è un introspezione di come mi sarei trovato io in sao, ovviamente per come sono ora , qui c' è un primo contatto con l' altro sesso, buona lettura a tutti ragazzi, spero piaccia. possibili spoiler per chi non ha visto le prime 14 puntate di sao.
-ah... sei tu- sospirai -che vuoi asuna?- -bhe... ero passata a vedere come stavi, ma se non mi vuoi me ne vado, non ho problemi.-
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 6- Una vecchia amica

Uscii dalla tenda e mi diressi verso il salone dove mangiavamo io lele e Ryuk, ma stranamente era apparecchiato per quattro, chi era l’invitato? O l’invitata? Non lo sapevo e ero ancora mezzo assonnato, salutai tutti e mi misi a sedere –chi c’ è come ospite oggi?- dissi mentre sbadigliavo –dovresti conoscerla bene- disse ryuk –conoscerlA? Allora è una ragazza?- ero stupito, non erano molte le ragazze che si lanciavano all’ attacco e che avevano bisogno dell’ armatura e di riparare le armi. –eggià, è proprio una ragazza ale- disse lele che mi guardava ridacchiando. Dalla cucina proveniva un buon profumo, dedussi quindi che la nostra ospite stesse cucinando –adesso lasciamo cucinare anche gli ospiti?- dissi –non mi sorprende che non ci siano ragazze qui in giro- sospirai e mi avvicinai alla cucina ma mi bloccarono prima –mh? Perché mi fermate adesso?- ryuk rise -è una sorpresa nano- misi il broncio- scusa se non sono alto due metri come te eh?- mi rimisi a sedere ripensando agli avvenimenti di quella mattina.

Senza che me ne accorsi il pranzo era in tavola, la ragazza indossava un cappuccio per nascondere il volto –che strano- pensai –cos’ avrà da nascondere? Forse una cicatrice? Bho… il profumo è comunque ottimo- cercai di non sbavare, iniziammo a mangiare e pensai alle parole del tipo con la maschera -cosa potrà mai significare? Domani c’ è l’ addestramento finale delle reclute... possibile che qualcuno voglia colpire i knights of blood? No… è impossibile, non ne ricaverebbero nulla-. Un colpo di tosse di ryuk mi strappò ai miei pensieri –allora? Che hai ancora il cervello sul cuscino?- mi disse ridendo e facendo apparire quello che doveva essere un sorriso sotto il cappuccio della ragazza, che sembrava mi guardasse con nostalgia. –macchè testa nel cuscino- iniziai a mangiare –sto cercando di trovare una risposta al fatto di stamattina…- calò il silenzio in sala. A romperlo fu la ragazza che si rivolse a me –mi sa che non mi ha riconosciuta- sorrise e si tolse il cappuccio –adesso mi riconosci testone? –non riuscivo a credere a quello che avevo davanti era una ragazza che avevo incontrato e aiutato alla città degli inizi, era da un po’ che ci eravamo separati –maddai… allora sei viva rei- ero sorpreso di vederla, mi sembrava solo ieri che era una ragazzina con la spada e lo scudo contro i lupi nelle praterie al secondo piano e invece eccola lì ora, con un’ ascia a due mani come ryuk e una coda di cavallo lunga fino alla schiena, con i capelli neri come la notte di luna nuova e quegli occhi rossi come braci ardenti di un fuoco che non vuole arrendersi al destino, aveva anche messo su dei bei “respingenti” anteriori e posteriori, era proprio diventata una bella ragazza. -Cosa ci fai qui?- le dissi –non hai da fare con la gilda? –sono una giocatrice di prima linea adesso- mi rispose atteggiandosi- sono molto più forte di te- mi fece la linguaccia- feci l’ offeso –ne riparliamo dopo il pranzo- lei sorrise e si sedette.

Finimmo di mangiare e scendemmo giù dietro alla bottega, lei rimase solo con l’ ascia e io solo con la katana. –prima le signore- le dissi con l’ arma ancora nel fodero –non sottovalutarmi- disse lei e si lanciò letteralmente dietro l’ ascia –arrivooooooo!- feci appena in tempo a schivare –non è un gioco rei… non puoi lanciarti dietro l’ arma- sospirai -non dovrò neanche sfoderare l’ arma…- mi misi in guardia sfidandola con lo sguardo –allora? È tutta qui la forza dei giocatori di prima linea? Ah no aspetta… come vi fate chiamare? Flp? O qualcosa del genere, vero?- volevo farla arrabbiare –EHI! HO SPUTATO SANGUE PER QUEL TITOLO! NON SONO COME GLI ALTRI IO!- dicendo questo mi attaccò, schivai i colpi di ascia dandole dei piccoli colpi alle gambe per farla cadere, ottenendo solo l’ effetto di farla entrare in berserk per la rabbia – ancora quel problema eh rei?- presi un liquido che applicai sulla lama della spada –meglio fermarti prima che ti faccia male e faccia male a qualcuno…- la colpii di striscio e aspettai che il paralizzante del torpore facesse effetto, rinfoderai, lei cercava di colpirmi quando cadde a terra addormentata –problema risolto- la coprii e la misi in tenda, ne uscii poco dopo. Ryuk era sbalordito –ma tu… che cavolo hai fatto stanotte? Hai messo i trucchi?- risi –no no, è che non voglio prendere le cose sul serio, ecco perché non mi hai mai visto così in combattimento- mi misi a pulire la katana –sarebbe così noioso dover lasciare la movimentata vita di fabbro per delle inutili battaglie, ti pare pelatone?- rinfoderai. Ryuk era ancora stupido dal combattimento di poco fa. Lele mi guardava –hai usato la spada… hai mentito- sospirai –non potevo lasciare che continuasse, si sarebbe fatta male da sola… quella modalità porta al massimo sforzo ogni muscolo… e se è una di prima linea non è una buona cosa essere a pezzi- detto questo mi alzai e camminai verso il piano 40 dove c’ era una zona neutrale, senza mob ne giocatori ostili, dove avrei potuto prendermi il mio giorno di riposo.

Il posto si chiamava giardinoasi, era la meta preferita di tutte le coppiette e le famigliole di sao, io ci andavo perché era tranquillo. Feci una passeggiata in riva al lago e mi appisolai sotto un albero. La verità era che scontrarmi con qualcuno mi stancava nonostante fossi a livello 38. –ah che noia… domani devo aiutare quel cretino… uffa… non voglio…- mi arrivò un messaggio di rei –ale… grazie… davvero… mi hai salvato la vita… letteralmente perché stava volando via ahahahahahahahah, scherzi a parte, dove sei? Volevo parlarti di una cosa importante.- le risposi –sono al piano 40 sotto il ciliegio- inviai e aspettai. Poco dopo arrivò rei sorridendo e mi si mise di fianco –insomma non devi proprio dirmi nulla?- si mise in una posa appariscente –nulla nulla?- mi provocava, sospirai –hai una buona carrozzeria frontale e posteriore… contenta? Era questo che dovevi dirmi?- sbadigliai e mi sdraiai di nuovo –non sprecarti troppo con i complimenti eh?- sospirò –no, non dovevo parlarti di questo… abbiamo problemi a trovare il boss di questo un piano… il 60- sospirai –io non voglio rischiare l’ osso del collo a raccogliere informazioni… - mi guardò –ma che hai capito… ci serve gente per trovare il boss –e io che ho detto?- ribattei –non voglio rischiare l’ osso del collo per ottenere informazioni… al massimo parteciperò quando arriveremo alla fine.- rei sospirò –allora kirito aveva ragione… sei solo uno sfruttatore… sei cambiato rispetto all’ inizio… che ti è successo?- non risposi, non volevo litigare –io vado… semmai cambiassi idea fammelo sapere- disse, e si allontanò un po’ triste –non usare troppo la modalità berserk… non fa bene al tuo cuo…- -STA ZITTO! NON RICORDARMI OGNI VOLTA QUEL PROBLEMA MALEDETTO!- rimasi in silenzio per 15 minuti –scusa… ma non voglio perderti rei… davvero… se la riuscissi a controllare non ci sarebbero problemi… se vuoi poso aiutarti…- mi guardò –conosci un metodo?- -bhe più o meno… si tratta di mettere un polsino… con dell’ unguento “riposo del demone” che ti farà uscire dalla berserk molto prima di raggiungere il limite… ma non è un oggetto facile da fabbricare e de controllare… stai attenta- le diedi una lista –non strafare… e torna da me quando hai tutto.- lei mi sorrise –lo sapevo che eri sempre il solito testone- mi baciò la guancia e se ne andò, io rimasi a bearmi del vento e del rumore dell’ acqua, prima della giornata di domani, dove avrei dovuto affrontare la prova più grande di tutte: non diventare un cacciatore di taglie.
 
Chiedo venia per il ritardo nel pubblicare la parte, ma mi trovavo sprovvisto di un pc… ho letto le recensioni e non posso che ringraziare tutti i vecchi e nuovi sostenitori e anche chi, criticando in maniera costruttiva, mi aiuta a rendere più agevole la lettura per tutti… detto questo… alla prossima ragazzi u.u
 
  
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