Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: MiaBlack    21/12/2014    13 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Vi prego di non chiudere la pagina arrivati a fine capitolo, in fondo ci saranno le indicazioni su la pubblicazione di Natale.

 

Capitolo 25

 

Oliver si era alzato dal letto e aveva puntato verso la cucina, la sensazione del corpo di Felicity premuto contro il suo, bruciava ancora la sua pelle, gli era costato uno sforzo enorme interrompersi soprattutto sentendola così disposta e aperta nei suoi confronti, mise su il caffè e andò a svegliare i bambini, Felicity sarebbe rimasta chiusa in bagno ancora per diverso tempo.

-Robert... ehy...- Oliver si chinò sul bambino dandogli un bacio sulla guancia, lo vide accigliarsi e cercare di scacciarlo con la mano.

-Altri cinque minuti... - borbottò voltandosi dall'altra parte cercando di allontanarsi da lui.

-Robert... non abbiamo cinque minuti... svegliati che è mattina. - insistette, lo vide voltarsi e aprire un occhio, il disappunto si leggeva chiaramente sul suo viso ancora assonnato.

-Ma io ho sonno... - gli rispose lui con un piccolo broncio.

-Dai che adesso facciamo colazione... - si spostò dal letto di Robert e passò a quello di Hope, la bambina era già sveglia, l'aveva vista alzare la testa e guardarlo mentre svegliava il fratello, ma poi si era buttata di nuovo giù tirandosi le coperte fin sopra la testa.

-Hope? Lo so che sei sveglia su, in piedi! - Oliver la cercò sotto le coperte, mentre lei scivolava via dalla sua presa come un piccolo serpente.

-No, voglio dormire ancora... - borbottò lei, Oliver trovò il corpo della figlia e l'accarezzò, Hope si bloccò e si lasciò coccolare.

-Andiamo a fare colazione... - con i due pargoli al seguito Oliver si avviò in cucina, versò il latte nelle tazze mentre i bambini ancora assonnati si sedevano a tavola.

Il sonno piano piano scomparve e i bambini iniziarono a chiacchierare creando la solata confusione mattutina, Oliver li guardava appoggiato al piano del lavello sorseggiando il suo caffè.

-Papà, ma la mamma? - chiese Robert voltandosi verso di lui, l'uomo sorrise prima di fregare un biscotto al figlio.

-Sta facendo la doccia. - rispose tranquillo senza però smettere di sorridere.

-Mangiate e non fate troppe domande... - disse Felicity entrando in cucina, uscita dalla doccia si era già preparata per andare a lavoro, Oliver la squadrò da capo a piedi approvando mentalmente la scelta del vestito.

-Mamma oggi sei molto più carina del solito! - commentò Hope guardando la madre, la donna indossava un vestito rosso un po' corto, ma non eccessivamente da risultare inappropriato per lavoro, ai piedi però portava ancora le ciabatte.

-Grazie tesoro... - rispose lei ignorando Oliver.

-Mamma che hai fatto? Hai una faccia!- esclamò Robert guardando la madre prendere la tazza che Oliver le aveva preparato e lasciata sul bancone accanto a lui.
-Niente amore... Sono solo frustrata...- borbottò lei non si aspettava che i figli comprendessero quello che voleva dire, guardò Oliver cercando di ucciderlo con lo sguardo, non poteva baciarla e toccarla in quel mondo e poi lasciarla li, non era giusto ne andava della sua sanità mentale, Oliver la guardò sorridendo appena.
-Frustata? Papà hai frustato la mamma? - chiese Robert accigliato il ragazzo che stava bevendo il caffè per poco si strozzò sentendo quella frase.
-Ho detto frustrata non frustata! - esclamò Felicity diventando rossa. Robert guardò Hope che scosse la testa.
-Papà che vuol dire frustrata?- chiese, i due non conoscevano il significato di quella parola e la madre non sembra dell'umore adatto per rispondere alle loro domande, fortunatamente il campanello arrivò in aiuto dei due.
-Il campanello! Deve essere lo zio, Hope vai ad aprire!- fece Felicity contenta di quella interruzione, Hope aspettò l'uomo davanti alla porta per poi saltargli in braccio appena lo vide.
-Zio! - esultò Hope salutando Dig.
-Ciao piccola peste! Che è successo?- chiese guardando prima Felicity e poi Oliver.
-La mamma è frustata!- esclamò Robert accigliato.
-Ha detto frustrata non frustata! Zio che vuol dire frustrata?- chiese pensierosa, Dig guardò i due incerto: Oliver beveva il caffè tranquillo, mentre Felicity era sempre più rossa in viso.
-Adesso basta! Andate a vestirvi, lo zio vi aiuta!- esclamò risoluta Felicity liberandosi così di tutti in un colpo solo.

-Andiamo, meglio non far arrabbiare la mamma oggi... - i tre uscirono dalla cucina rapidamente, Dig lanciò un occhiata a Oliver che sorrise divertito. Rimasti soli Felicity continuò ad ignorare Oliver come se nulla fosse.
-Continuerai ad ignorarmi per tutto il giorno? - chiese Oliver, Felicity finì il suo caffè e andò a posare la tazza nel lavello dietro Oliver.

-Felicity? - la chiamò lui, era li accanto a lui se avesse allungato la mano l'avrebbe potuta abbracciare, ma non lo fece, voleva che lei gli parlasse.

-No, tanto tu tra qualche ora sarai al dibattito di tua madre, quindi non ti vedrò.- rispose lei senza guardarlo.

-Felicity, non puoi essere arrabbiata con me per questo.-

-Non posso? Questo lo dici tu. - rispose senza guardarlo, era arrabbiata, ma capiva perché Oliver non avesse voluto concludere, o meglio, la parte razionale di lei aveva capito il discorso che le aveva fatto.

-Te l'ho già detto, voglio che tu capisca che sei importante. - Felicity sospirò mentre si metteva davanti ad Oliver, iniziò a giocare con il bordo della sua maglietta, la stessa maglietta che poco prima aveva provato a togliere senza successo.

-Ho capito cosa intendi, ma rimane che non puoi farlo, non puoi iniziare e non.... - iniziò lei senza però trovare il coraggio di finire la frase, quei discorsi la stavano mettendo in imbarazzo, Oliver sorrise prima di passare la mano dietro la nuca e avvicinare il viso di lei al suo.

-Finire? - chiese lui divertito prima strusciare leggermente le labbra sulla guancia e poi sul collo, Felicity sentiva il respiro caldo contro la pelle del suo collo, strinse con forza la maglia e si alzò sulle punte cercando di toccare le labbra di Oliver. Il giovane da parte sua si tirò leggermente indietro.

-E' tardi dobbiamo andare. - esclamò sentendo Dig dire ai bambini di prendere gli zaini. Dalla gola di Felicity uscì un sibilo di frustrazione, c'era ricaduta nuovamente come una sciocca, Oliver l'aveva nuovamente fatta impazzire e poi l'aveva interrotta, quel giochetto non le piaceva per nulla. Si tirò via dall'abbraccio di Oliver, non si era nemmeno accorta che la stesse abbracciando, per poi andarsene borbottando.

-Dove vai? - le chiese Oliver cercando di non mostrarsi troppo divertito.

-Ho bisogno di un altra doccia... - rispose.

-Faremo tardi! - le urlò dietro lui.

-Indovina di chi è la colpa? - la sentì rispondere prima di vedere una delle ciabatte arrivargli addosso.

 

***

 

-Siamo in ritardo... - borbottò Felicity guardando l'orologio, avevano appena lasciato i bambini a scuola e ora stavano andando verso la Queen Consolidated.

-Non è certo colpa mia... - fece Oliver lanciandole un occhiata, in risposta Felicity lo fulminò.

-Non dare la colpa a me! E non ho intenzione di tornare sull'argomento! - sibilò lei fermandosi prima di poter dire qualcosa di imbarazzante, Dig seduto davanti guardava i due e si gustava la scena erano uno spettacolo bellissimo, avrebbe dovuto metterli in un teatro e far pagare il biglietto per poterli guardare, sarebbe diventato ricco.

-Dopo hai il dibattito vero? - chiese di punto in bianco Felicity, quel cambio di discorso attirò l'attenzione di Oliver.

-Si... - rispose Oliver.

-Ci vai anche tu Diggle? - chiamato in causa Diggle guardò i due e annui.

-Si certo, lo accompagno io. -

-Okay... -

-Vuoi che Dig rimanga con te? - chiese Oliver preoccupato, da quando era stata rapita non avevano mai lasciato Felicity senza scorta e ora Oliver temeva che si potesse non sentire al sicuro.

-No no... ho solo una strana sensazione, stai attento, okay? -

-Devo solo stare seduto, non credo che ci sia un grande pericolo, comunque ti prometto che starò attento... e per quanto riguarda te, verrà Sara in ufficio mentre noi non ci siamo. -aggiunse Oliver.

-Non ho bisogno di un cane da guardia... Sara avrà altro da fare. -

-Si è proposta lei... io non c'entro! - Felicity sospirò non ci credeva molto che lui non c'entrasse niente, ma la compagnia di Sara non poteva che farle piacere così si limitò ad annuire.

-Come volete. -

 

Alle due Oliver e Diggle salutarono Felicity, Sara non era ancora arrivata e Oliver non era molto propenso ad andare.

-Oliver vai, farai tardi... - esclamò lei prima di rispondere al telefono, dove la ragazza alla reception l'avvertiva dell'arrivo di Sara.

-Eccola, sta salendo, su andate! - agitò le mani invitandoli ad andarsene i due la guardarono poi fecero come aveva detto, dovevano attraversare metà città e se non se ne andavano avrebbero fatto tardi.

 

-Ciao Felicity! - Sara uscì dall'ascensore e si diresse verso l'amica salutandola con un sorriso enorme, anche Felicity era felice di vederla e come si era aperto l'ascensore la bionda aveva lasciato il suo posto alla scrivania e le era andata incontro.

-Hai una faccia tremenda, che è successo? Non dirmi che Oliver ti ha fatto arrabbiare? - chiese preoccupata Sara, se le aveva fatto qualcosa sarebbe andata giù a prenderlo a calci, Felicity sbuffò e scosse la testa prima tornare verso la scrivania e raccontare cosa era successo a Sara.

 

-Si è fermato? Veramente? Non mi stai prendendo in giro? - chiese per la terza volta Sara dopo essere scoppiata a ridere per il racconto dell'amica.

-No Sara, non ti sto prendendo in giro, si è fermato due volte! - ribatté Felicity imbarazzata e scocciata dalle risate dell'amica.

-Questo non è molto da Oliver... però gli devo farei i complimenti. - annuì convinta.

-Che complimenti! Non pensi a me? Mi ha mandato a fuoco e poi si è fermato... - Sara scoppio a ridere ancora più forte ricevendo occhiate irritate da Isabel che le guardava in malo modo.

-Felicity, sta cercando di dimostrarti che lui ci tiene a te che non sei come le altre, dovresti esserne felice.- spiegò dolcemente Sara ricordando la conversazione che aveva avuto al covo con Oliver.

-Non sto dicendo che non apprezzo quello che sta cercando di fare... ma che almeno non mi mandi a fuoco e poi si fermi, non credo di essere mentalmente stabile per un altro giochetto del genere è un anno che lo vedo allenarsi mezzo nudo a pochi metri da me, rischia seriamente a fare quel giochetto. - Sara annuì comprensiva, trattenendo la risata.

-E allora perché non provi te a farti avanti? Perché non gli credi? È rimasto, no? Nonostante sia arrivato Slade lui è lì con voi, sappiamo tutti che Oliver in casi come questi vi avrebbe allontanati per paura di condurre Slade da voi, ma è rimasto. Dagli fiducia Felicity. -

-Ma io mi fido di lui, ho solo paura che lui non provi quello che dice di provare, se fosse tutto frutto del momento? Mi ama perché sa che sono la madre dei bambini o mi ama perché mi ama? - il discorso di Felicity era molto contorto e superava i suoi soliti standard, ma Sara aveva comunque afferrato il nocciolo della questione.

-Felicity, lui era geloso di se stesso! - rivelò infine Sara sorprendendo Felicity.

-Era geloso del padre dei bambini, perché aveva capito quanto tu l'amassi e ancora non sapeva che i bambini erano suoi, quindi meno paura e più azione. Prendi quello che vuoi! -

-Oh mio Dio! - esclamò Felicity scattando in piedi e facendo partire l'audio della televisione, tra una chiacchiera e un altra insieme a Sara si era dimenticata del dibattito della signora Queen e ora sin televisione c'era una scena bruttissima.

<< ….qualcuno mi aiuti vi prego.. >> sullo schermo c'era Thea che chiedeva aiuto, mentre un uomo con la maschera nera e arancione le copriva la bocca.

-Quanto vale la vita di Thea Queen per voi? - lesse Felicity, la scritta era comparsa sopra le immagini.

-Slade... - sibilò Sara furiosa.

-Recupera Roy e andate a cercare informazioni, io inizio a cercarla da qui. - le due ragazze si divisero mettendosi entrambe immediatamente a lavoro.

Quando Oliver arrivò alla Queen Consolidated insieme a Moira, Felicity aveva già fatto partire tutti i programmi di ricerca e stava ottenendo risultati.

-Oliver ho qualcosa ci sto lavorando... - disse senza nemmeno aspettare che lui le domandasse qualcosa.

-Grazie...-

Il tempo passava e nessuno riusciva a trovare Thea, gli agenti stavano brancolando nel buio incapaci di capire chi potesse essere il responsabile, mentre Felicity cercava di trovare Salde Willson, quando finalmente trovò qualcosa sorrise compiaciuta, era riuscita a risalire ad un indirizzo attraverso una macchina intestata a nome dell'uomo, scarabocchiò l'indirizzo e mandò un messaggio a Sara, Oliver era in ufficio con Isabel e le stava firmando la delega per la riunione di quella sera.

-Oliver le devo parlare del signor Willson! - esclamò lei attirando l'attenzione dell'uomo che uscì dall'ufficio della socia seguendo Felicity in un punto più appartato.

-Questo è l'indirizzo l'ho mandato anche a Sara, fate attenzione. - Oliver annui.

-Felicity, vai a scuola prendi i bambini e andate a casa con Diggle. -

-Va bene... - Felicity annui e guardò Oliver andarsene.

-Andiamo anche noi? - le chiese Diggle, in tutto quel marasma si era completamente dimenticata di dover andare a prendere i figli era così abituata alla presenza della madre che in quel momento che non c'era si sentiva quasi persa.

 

A casa Felicity accese immediatamente la televisione, in cerca di altre notizie su Thea. Oliver, Sara e Roy erano riusciti a far arrestare Slade e ora era in centrare interrogato dalla polizia.

-Mamma che succede? - chiese Hope, quando era andata a prenderli era entrata come una furia prima della fine della scuola e aveva preso entrambi i figli e li aveva portati a casa, in macchina lanciava sguardi preoccupati a Dig e diversamente dal solito non aveva chiesto nulla ai bambini sulla loro giornata.

-Ecco... hanno.. hanno rapito Thea, la sorella di vostro padre. - spiegò Felicity continuando a guardare la televisione e rigirando tra le mani il telefono, quella situazione la stava facendo impazzire, quando sentì il telefono vibrare nella sua mano rispose immediatamente.

-Lo stanno rilasciando...- disse a denti stretti Oliver.

-Okay ci penso io... - con il cellulare stretto tra la testa e la spalla Felicty cercò di dare il meglio di se col tablet, se fosse stata al covo sarebbe stato tutto più facile, ma purtroppo non aveva nessuno che potesse stare con i suoi figli e non voleva lasciarli alla babysitter.

-Hope prestami il tuo computer. - la bambina uscì di corsa per poi tornare con l'oggetto richiesto.

-Ci sono lo sto seguendo. - Hope lasciò la cucina dove la madre si era posizionata a lavorare.

-Dig vai anche tu! -

 

I quattro seguirono le indicazioni di Felicity cercando di pedinare Slade, ma con scarso risultato, Salde era stato più furbo e aveva clonato il segnale e loro lo avevano perso.

Il gruppo si radunò a casa di Felicity, i bambini erano nell'altra stanza mentre loro discutevano sulla situazione.

-Oliver? -

-E' a casa con sua madre.- rispose Felicity, il ragazzo l'aveva chiamata per avvertirla che si sarebbe trattenuto a casa dove c'era anche la polizia, ma che li avrebbe raggiunti appena fosse stato possibile.

-E ora che facciamo? - chiese Roy agitato, l'idea che Slade fosse libero e che Thea fosse ancora in mano sua lo stava innervosendo e non era un bene per lui, gli effetti del mirakuru si intensificavano e perdeva rapidamente la lucidità, quando le emozioni si facevano troppo intense Roy si trovava trascinato dalla sua emozione.

-Roy calmati per favore.-

-Mamma ho sete mi dai...- Robert era entrato in cucina e ora Roy lo guardava mentre tutto il suo corpo tremava leggermente.

-Non ora Robert vai di la! - Felicity scattò davanti al figlio prima che Roy potesse avvicinarsi.

-Lui non centra niente, ti prego... - il ragazzo scosse la testa e uscì di casa sbattendo la porta.

-Il mirakuru sta avendo il sopravvento. - commentò Sara osservando la porta chiusa.

-Ci occuperemo dopo di Roy, ora abbiamo un altro problema... - borbottò Felicity avvicinandosi al tablet che aveva appena emesso uno squittio acuto.

-Dannazione. - borbottò prendendo il cellulare per chiamare Oliver.

 

***


La situazione era degenerata così velocemente che Felicity aveva faticato a stare dietro a tutti gli eventi, durante la scomparsa di Thea, Isabel nominata da Oliver amministratore delegato provvisorio era riuscita a far votare il consiglio per l'estromissione della famiglia Queen dalla compagnia, con quell'atto i Queen rischiavano di perdere ogni cosa in loro possesso, ma la situazione finanziaria non era però la parte peggiore, il rapimento di Thea si era concluso per il meglio, Slade l'aveva rilasciata, ma non prima di averle svelato che sia Oliver, che Moira le avevano mentito su suo padre, ora la giovane non voleva più avere niente a che fare con nessuno dei due.

Quella sera a casa di Felicity i due stavano parlando.

-Ehy, a cosa pensi? - chiese Felicity avvinandosi da dietro, Oliver come ogni volta che doveva pensare si era messo davanti alla finestra ad ammirare il buio che c'era fuori.

-A Slade e a Isabel... - ammise lui voltandosi verso Felicity, il fatto che Isabel fosse complice di Slade li aveva sorpresi, nessuno pensava che quella vipera fosse complice di quel pazzoide.

-Troveremo una soluzione, riavrai la compagnia, riusciremo a ritrovare Roy e a tirare fuori di prigione l'agente Lance. - non bastava che Isabel gli avesse rubato la compagnia si fosse alleata con Sladel, la situazione si era ulteriormente complicata quando l'agente Lance era stato arrestato perché cooperava con Arrow.

-Non hai trovato Roy? - chiese preoccupato, Roy dopo essere uscito da quella casa era scomparso nel nulla, non c'era tracce di lui da nessuna parte.

-No, e c'è un altra notizia che non ti piacerà... -

-Cos'altro è successo? - borbottò lui esasperato.

-Slade ha fatto evadere un gruppo di prigionieri... Oliver l'idea di Dig, quella che Slade volesse creare un esercito di super uomini, non è poi così folle come poteva sembrare. - ammise preoccupata Felicity, l'idea di un gruppo di venti persone tutte sotto l'effetto del mirakuru le metteva i brividi.

-Lo so. -

-Sei riuscito a parlare con Thea? - Oliver scosse la testa, aveva provato diverse volte a parlare con la ragazza ma purtroppo non era ancora riuscito a farla ragionare.

-La missione come è andata? -

-Come previsto: è tutto distrutto...- annui, quella sera seguendo l'idea di Felicity avevano distrutto il reparto di scienze applicate della QC, li c'era in produzione quello che serviva a Isabel e a Slade per completare il loro piano diabolico di creare un super esercito.

-Andiamo a dormire Oliver, per stasera non voglio pensare più a nulla...- borbottò Felicity prendendogli il braccio e tirandolo via dalla finestra.

-Andiamo. -

 

Continua...

 

Eccoci alla fine del capitolo, prima di parlare di Natale come sempre due parole sul capito:
_Oliver manda in bianco di nuovo Felicity, povera ragazza, io l'avrei violentato li in cucina fregandomene altamente del fatto che i figli e Dig fossero di la, ma sono dettagli

_Frustrata e Frustata: ero in motorino e pensavo alla scena quando ho sbagliato le due parole e li è nata tutta la scena scatenando la mia fantasia da 50sfumature di grigio xD
_la storia bene o male adesso si sta legando alla serie tv, più o meno, ci saranno alcune differenze non sarà esattamente identica promesso

_Stesy prima o poi torna ve lo giuro non vi preoccupate per lei.

_Le scene Oliver figli penso che ormai siano da diabete andante! XD Oliver è un padre magnifico e io mi ispiro a Stephen e a Mavi per queste scene perché lui è troppo tenero con lei

_Sara che da consigli a Felicity le mie due cupcuke preferite quanto le vorrei ancora insieme

 

Bene direi che ho detto tutto, ora, SPECIALE PUBBLICAZIONE DI NATALE:

Allora in teoria (metto ancora teoria) ci dovevano essere DUE storie di Natale:
1) Sarà pubblicata il 24 dicembre penso o in MATTINATA o nel TARDO POMERIGGIO e sarà unita a “I racconti di Mia Black”
mi era stato chiesto qualche anticipazione, in questa storia ci saranno: Oliver, Robert Queen, Slade, Shado, Sara e il Team Arrow ^_^

 

2) In questo momento è a metà <.< visto che venerdì avevo finito di scriverla e poi ho perso tutto per una serie di problemi... <.< q uindi devo riscriverne più di metà >.< Se ci riesco questa sarà pubblicata il 25 DICEMBRE in MATTINATA perché poi per pranzo vado via e torno per andare a letto. Questa sarà legata a questa storia quindi ci saranno i gemelli. Il fatto che sia legata non vuol dire che se la che so Sara è viva lo sarà anche a fine di questa storia, non basatevi su quella per lo svolgimento finale della trama. Comunque anche se legata a questa sarà pubblicata come one shot a parte quindi non cercate il capitolo qui.

La pubblicazione di questa riprenderà il 28 Dicembre con il capitolo 26.

 

Baci

Mia

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: MiaBlack