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Autore: Shannonwriter    21/12/2014    2 recensioni
SPOILER 5x08 - Che cosa sarebbe successo se Beth fosse riuscita ad uccidere l'agente Dawn nel midseason finale della stagione 5? Sicuramente non sarebbe tornato ad essere tutto esattamente come prima per lei. Forse Daryl le avrebbe dato una mano...
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Note: wow questa è la prima fanfiction che pubblico su EFP da moltissimo tempo. Sono un po' agitata anche perché non ho scelto un fandom facile...! Comunque, metto le note in alto per spiegare un paio di cose a priori; intanto vorrei dire che come è successo a molti altri fan di TWD sono rimasta molto scontenta dal midseason finale e quindi mi sono detta, perché non fare una bella what if? Una dove Beth ha colpito Dawn con un po' più di precisione e l'ha fatta fuori (yeah!!). E poi che sarebbe successo? E con Daryl? Non conoscendo l'itnierario del gruppo ho messo delle ambientazioni un tantino vaghe ma spero mi perdonerete! Ok detto ciò vi lascio col primo capitolo (fatemi sapere nei commenti se vi va)


1.Beth

 

Noi ti abbiamo salvato la vita...
tornano sempre tutti...
Io so quello che hai fatto...

Beth si svegliò di soprassalto. Gocce di sudore freddo le imperlavano la fronte e riusciva a sentire il suo cuore battere a ritmo frenetico. Le ci vollero un paio di secondi per rendersi conto di dove si trovava. Il gruppo si era fermato per la notte in un edificio abbandonato. Lei dormiva in una stanza disordinata e impolverata. Non era più al Grady Hospital, non era più tenuta prigioniera da Dawn. Era tutto finito. L'aveva uccisa con una forbice ficcata dritta nella giugulare. Il sangue le era schizzato tutto addosso. Sul momento non aveva provato alcun rimorso; sì, aveva capito che arriva un momento in cui devi fare quello che devi fare e quella donna non era una dei buoni, meritava la sua furia. Così aveva potuto salvare Noah. Durante tutto il viaggio in macchina aveva risposto come poteva alle domande cariche di apprensione di Maggie e di alcuni degli altri ma nella sua mente si faceva strada, strisciante, un solo pensiero: ho ucciso delle persone. Aveva tenuto duro fino a quando non aveva chiuso gli occhi, sfinita, e aveva iniziato ad avere terribili incubi. Poteva ancora sentire le parole che Dawn le ripeteva sempre, poteva rivedere il volto degli agenti che aveva ucciso e poi quello della sua carceriera. Improvvisamente non era più tutto ok: lei non avrebbe mai voluto uccidere delle persone, con gli zombie era una cosa ma questo era diverso...Ora Beth faticava a respirare.
Si alzò dal letto a una piazza e uscì dalla stanza. Era tardi ma non le importava. Camminò in fretta fino alla porta e respirò un po' d'aria fresca che per un attimo le diede conforto. Ma rimaneva il fatto che aveva tolto la vita a Dawn. Con gli agenti poteva giustificarlo come autodifesa ma con lei...che cosa era diventata?? Un'assassina a sangue freddo?? Che cosa avrebbe pensato suo padre di lei? Si piegò in due portandosi una mano alla gola. Respira Beth, respira...si ripeté.
Un tocco inaspettato sulla sua spalla la fece sobbalzare. Si girò e vide che era Daryl, la preoccupazione dipinta chiaramente sul suo volto. “Beth? Va tutto bene?”
La ragazza si mise dritta, tentò di ricomporsi il più in fretta possibile. Annuì con vigore.
Daryl non era convinto. La guardò bene in faccia, anche se l'oscurità della notte non aiutava. “Non mi pare...Non è sicuro stare qui fuori da sola comunque”
A quelle parole Beth scattò. “Perché? Pensi che non sappia difendermi da sola?”
 
“Senza armi la vedo dura, che succede se uno zombie spunta fuori all'improvviso?” chiese Daryl in un misto di sarcasmo e rimprovero.
Beth si morse il labbro. Distratta, come aveva potuto essere così distratta??
 
“Non riuscivi a dormire?” chiese ancora lui.
Beth scrollò le spalle e mentì. “Avevo solo bisogno di prendere aria”
 
“Mmh. Pure io. Ti va se ti faccio compagnia?”
Beth incrociò le braccia. “D'accordo.”
Si sedettero entrambi sul marciapiede. Rimasero in silenzio per un po'. Il ricordo di ciò che aveva fatto non la lasciava in pace.
 
“Ti sono corso dietro” disse Daryl irrompendo nei pensieri di Beth. “Ho corso dietro all'auto che ti ha portata via. Non sono riuscito a raggiungerla però. Mi dispiace.”
Beth si voltò sorpresa dalle sue parole. “Non devi scusarti, hai fatto quello che hai potuto.”
Con tutto quello che era successo nelle ultime settimane aveva quasi dimenticato quell'ultima notte passata insieme a lui. Possibile che Daryl si sentisse in colpa?
 “Si beh, volevo che lo sapessi. Non ti ho abbandonata” continuò lui evitando il suo sguardo, quasi fosse in imbarazzo a parlarne ad alta voce.
 
“Lo so. Grazie”
Daryl fece un cenno col capo. Seguì un lungo silenzio. Beth iniziò a chiedersi se la ragazza che lui aveva conosciuto qualche settimana prima fosse ancora lì o se gli eventi del Grady Hospital l'avessero cambiata irrimediabilmente.
 
“Ne vuoi parlare?” domandò Daryl neanche le avesse letto nel pensiero.
Beth scuoté la testa. Questa volta però sentiva gli occhi dell'uomo puntati dritti su di lei. “Io non so esattamente cos'hai passato là dentro ma ci sarà stato un buon motivo per quello che hai fatto. Non soffrire per questo.”
Si riferiva a Dawn, lui sapeva tutto e allo stesso tempo non sapeva niente. Beth non poteva dare a vedere esattamente quello che stava passando, non poteva essere debole. Si girò verso di lui, si diede un tono. “Infatti sto bene. Sono più forte di quanto tu pensi, Daryl” disse decisa. Lei era forte, lei era forte.
 
“Lo so” rispose lui serio.
Beth vide nei suoi occhi che al contrario di lei, Daryl era rimasto uguale e che gli avrebbe potuto raccontare ogni cosa. Ma non voleva crollare, proprio non voleva, doveva resistere come tutti. “Credo che tornerò a dormire. Buona notte Daryl”
Lui non ebbe il tempo per dire niente se non “notte anche a te, Beth”.
La ragazza tornò in punta di piedi nella sua stanza, per non svegliare nessun altro. Si rimise a letto. Era tutto molto silenzioso, troppo silenzioso. Sentiva che l'ansia sarebbe tornata presto. Così coprì il silenzio con una preghiera.

 

Daryl

 

Daryl passò davanti alla stanza di Beth. Si accostò alla porta e tese l'orecchio. La sentiva mormorare qualcosa, una preghiera forse?
Ritornò nella sua stanza che confinava proprio con quella della ragazza. Si lasciò cadere sul letto scomodo, con le molle sporgenti che premevano contro la sua schiena. Era comunque meglio che dormire per terra come un migliaio di altre volte prima. Sarebbe dovuto riuscire a dormire senza problemi dopo averla ritrovata ma si sbagliava. Entrava ed usciva dal sonno sospettando che in realtà Beth non stesse bene. Aveva notato che era strana durante il viaggio. Poi durante la notte aveva sentito dei movimenti e aprendo la porta aveva visto che si era alzata. L'aveva seguita. Non ci pensava nemmeno a perderla di vista un'altra volta.
Era stato chiaro da subito che la sua sensazione era esatta, Beth non stava bene. L'aveva scoperta come colta da una crisi, ma appena le aveva rivolto la parola la ragazza si era ricomposta. Vide che non si era neanche portata un coltello, una cosa da irresponsabili. Era riuscito comunque a sedersi sul marciapiedi con lei e si era prefissato di non muoversi da lì finché non fosse tornata dentro. Lui aveva il maledetto coltello, lei no.
Rimasero in silenzio e lui ripensò a come tutto era andato in malora; agli walkers alla porta, alla stupida auto con la croce che se l'era portata via sgommando. Improvvisamente sentiva che doveva dirglielo che aveva corso e corso ma senza risultato, doveva farle sapere che non l'aveva abbandonata. Questo era servito per distrarla dai suoi pensieri a quanto pareva, perché suonava sorpresa di sentirselo dire. Non ce l'aveva con lui. Ma ben presto il silenzio era calato di nuovo su di loro e ora lui sapeva con certezza che la tristezza negli occhi azzurri di Beth veniva da qualcos'altro: Dawn. Dal momento in cui Daryl aveva sentito il suo nome l'aveva odiata. Era la persona che teneva Beth lontana dal gruppo, era il nuovo cattivo da sconfiggere per riportare a casa un membro della famiglia. Quando Beth l'aveva attaccata però, era stato totalmente spiazzante perché non era da lei agire così. Doveva esserselo meritato e se ne sarebbe occupato lui stesso se solo avesse saputo con precisione che cosa le aveva fatto. D'altra parte, se conosceva Beth non doveva essere facile per lei fare i conti con le conseguenze di una tale azione.
“Io non so esattamente cos'hai passato là dentro ma ci sarà stato un buon motivo per quello che hai fatto. Non soffrire per questo.” le aveva detto, sperando che fosse abbastanza.
 
“Sono più forte di quanto tu pensi, Daryl” aveva risposto lei decisa. Era così bella in quel momento, così fiera e sicura di sé. Tuttavia...lui sapeva giù che lei era forte, non serviva dirlo. Mentiva quando diceva di stare bene? Che cosa era cambiato in lei nel giro di così poco tempo? Cercava la risposta giusta nel suo sguardo fisso sul suo ma non riuscì a trovarla perché lei scappò via.
Rimasto solo Daryl sospirò. Lei lo aveva aiutato quando aveva perso la speranza, ora toccava a lui ricambiare il favore.
 

   
 
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