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Autore: Beatlesvoice    21/12/2014    2 recensioni
"Diventeremo più grandi di Elvis!" disse John con tono entusiastico.
Paul scoppiò in una grossa risata.
"John, ti stai comportando proprio come fanno i sognatori"
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a dio finalmente arrivò il momento che Paul aspettava da tutta la serata, la fine dell'esibizione.
Il suo stomaco si alleggerì quando finalmente quella canzone eseguita orribilmente finì e sentì dietro di lui John ringraziare il pubblico.

Non aspettò neanche che Il ragazzo finisse i ringraziamenti.
Si precipitò giù dalla scaletta il più in fretta possibile, si tolse la tracolla che sorreggeva il basso sulla sua spalla e quasi gettò lo strumento nella sua custodia per poi frugare nella tasca, prendere una sigaretta e correre il più velocemente possibile fuori da quel posto infernale.

John si precipitò giù dal palco quasi più velocemente di Paul.

"Dov'è?" 

Pose la domanda quasi ansimando a Pete. Il ragazzo alzò le spalle e non rispose.

"Dove cazzo è andato? Pete tu non servi mai a nulla!"

Pete non ebbe nemmeno il tempo di dire qualcosa che lui era già corso in cerca del più giovane.
Scavalcò la gente nel locale che non gli permetteva di raggiungere il ragazzo, era come se il mondo volesse impedirgli di andare da Paul.

Era quasi arrivato all'uscita, quando una possente mano gli si posò sulla spalla e lo trattenne con uno strattone.

"John! John ragazzo mio, vieni qui"

John si voltò, era il proprietario del locale e accanto a lui c'era un uomo che lo salutava con una mano.

"Merda non ora!"

sussurrò John, non poteva trattenersi.

"Vieni qui figliolo! Ti devo far conoscere quest'uomo, gli è piaciuta molto la vostra esibizione!"

"Grazie mille ma ora dovrei..."

"Suvvia, non ci vorrà molto!" 

Lo interruppe il padrone, lanciandogli un'occhiata che non gli lasciava via di scampo.

"Piacere, John Lennon" 

Con un sorriso palesemente falso strinse la mano dell'uomo che non gli permetteva di raggiungere il suo Paul.

~~ 

Seduto sui gradini della porta sul retro del locale, Paul stava fumando la sua sigaretta con i gomiti appoggiati alle ginocchia.

Si sentiva distrutto, aveva la testa pesante e gli occhi velati da lacrime che tratteneva a stento.
Mai, mai aveva fatto un'esibizione così penosa, così orripilante, così scarsa.

Era spaventato, se non fosse più riuscito a suonare come prima? Se le sue esibizioni da quel giorno in poi sarebbero sempre andate così? Cosa avrebbe detto John? Che senso avrebbe avuto stare lì ancora? 

Mentre pensava a tutte queste cose sentì la porta aprirsi e si girò sussultando.
Vide Hans e Stuart e capì dal loro sguardo che non erano certamente venuti lì per consolarlo.

Si alzò di scatto e gettò la sigaretta ormai totalmente consumata sul marciapiede.

"Hans, Stuart"

Il suo tono non era molto convinto, sentiva che qualcosa non andava.
E il suo presentimento si dimostrò corretto quando i due gli si avvicinarono con aria alquanto minacciosa.

"Come mai qui fuori, stronzetto?"

Stuart gli porse la domanda con un sorrisetto malizioso.
Poi scoppiò a ridere 

"Che bella esibizione, complimenti! Come ci si sente ad essere un perdente, un incapace?"

Paul non rispose, non sapeva cosa dire.

"Che delusione McCartney"

 Hans sbucò da dietro di lui e si avvicinò a Paul un po' troppo per i suoi gusti.

"Eppure pensavo che fossi qualcosa di più di una vera e propria merda quando vi ho ingaggiato."

Prese il viso di Paul con una mano e lo strinse.
Paul si divincolò dalla presa e lanciò uno sguardo d'odio ad Hans seguito da un tetro 

"Che cazzo volete da me?".

"Che cazzo volete da me? Ti chiedi che cazzo vogliamo da te?" 

Stuart spinse Paul che quasi cadde, ma riuscì a mantenere l'equilibrio evitando un rovinoso scivolone sullo sporco e bagnato marciapiede dietro di lui.

"Vogliamo che tu capisca quanto fai schifo, quanto tu sia inutile. Non ti vergogni? Sei la feccia del gruppo! A causa della tua incapacità stai rovinando il sogno di tutti. Non faresti meglio a tornare alla sporca e schifosa Liverpool, luogo perfetto per gente fallita come te?".

Stuart finì il suo discorso lanciando uno sputo che cadde a pochi millimetri dalle scarpe di Paul. 
Il ragazzo non reagì, nella sua testa sapeva che quei due avevano perfettamente ragione.

Hans lo spinse nuovamente e lo fece cadere sugli scalini della porta del retro.

"Quindi cosa aspetti? Prendi tutto e vattene, sparisci. Permetti ai tuoi amici di vivere il loro sogno, cosa che non possono fare se un incapace come te rimane nel gruppo."

Quasi ringhiava, aveva uno sguardo folle e parlava con Paul a qualche centimetro dalla sua faccia costringendo il ragazzo quasi a sdraiarsi sulle scale.

"Sei inutile per loro, solo un peso. Dovresti solo..."

Ad un tratto la porta alle spalle di Paul si aprì, e chi l'aveva aperta esitò qualche secondo prima di gettarsi addosso ad Hans e buttarlo per terra.
Solo quando i due si alzarono Paul capì chi fosse il ragazzo, ed era John.

John prese Hans per il colletto della giacca e si avvicinò fino a far toccare i loro nasi.

"Cosa cazzo fai? Come cazzo ti permetti?"

Non aspettò neanche una risposta, scagliò Hans a terra e si rivolse verso Stuart.

"E tu, io di te mi fidavo! Ogni giorno però mi dimostri quanto sei stronzo."

Nemmeno Stuart, probabilmente perché colto di sorpresa, rispose. 

Poi John si diresse verso Paul e lo aiutò ad alzarsi, il ragazzo tremava.

"Giuro, giuro che se fate ancora una cosa del genere siete entrambi morti, chiaro?"

Guardò Paul e gli sussurrò 

"Andiamo" 

prima di prenderlo sotto braccio e di dirigersi verso un viottolo più luminoso.

~~

"Come stai?"

 Prese la faccia di Paul delicatamente tra le mani e la esaminò sotto la luce di un'insegna luminosa di un bar.

"Mh si... s-sto bene, grazie" 

Il più giovane rispose con un filo di voce.

"Come si sono permessi quei due bastardi? Come solo hanno osato pensare una cosa del genere? Ti giuro che io..."

"Va bene così John" 

Paul lo interruppe, guardando verso il basso.

"Va bene così? Cosa stai dicendo Paul? Scherzi?"

"No, davvero, va bene così. In fondo... In fondo hanno ragione, io non valgo niente."

John non sapeva più cosa rispondere, non poteva credere a quello che erano riusciti a fare quei due.

"No Paul, no" 

disse quasi con voce disperata prendendogli la mano 

"Tu sei fantastico, ok? Fantastico in qualsiasi cosa tu faccia o dica, sei la persona migliore che io conosca."

"Cristo John, non dire puttanate!"

Paul scoppiò, cominciò ad urlare e le lacrime che fino a quel momento aveva lottato duramente per trattenere sgorgarono in un pianto quasi isterico.

"Hai visto come è andata questa sera, ho fatto pena! Non mi merito di stare qui"

"No, no Paul, non dire queste cose neanche per scherzo. È umano sbagliare e tu hai sbagliato solo questa volta. Sei sempre stato perfetto in ogni nostra esibizione. Questo è un posto nuovo, in un altro paese e molto lontano da casa, è più che normale che ti sia agitato un po'."

"Smettila! Non trattarmi come un bambino John, non devi sempre difendermi! Sono negato, faccio schifo e vi sto solo ostacolando!"

John non rispose, semplicemente prese Paul e lo strinse a se. 
Inizialmente il ragazzo tentò di divincolarsi dalla presa, ma poi si arrese e si fece cullare da quell'abbraccio caldo e pieno d'amore e si lasciò completamente andare.
John gli mise una mano tra i capelli e lo accarezzò mentre sentiva il suo corpo scosso dai singhiozzi premuto contro di lui.

"Paul ti prego credimi, non puoi capire quanto tu sia fantastico. Io mi ritengo la persona più fortunata al mondo per averti conosciuto e per poterti stringere tra le mie braccia come sto facendo ora. Forse per te non vale molto, ma tu sei la cosa più bella che mi sia capitata e tengo a te come a nessun altro. Nessuno ha le tue capacità sia nella musica che in qualsiasi cosa tu faccia.
Credimi Paul, senza di te non saremmo nessuno, io non sarei nessuno."

Paul lo guardò con gli occhi ancora lucidi ma con un sorriso stampato in faccia.

"Grazie John" 

Sussurrò e i due si scambiarono un lungo bacio.

"Ora torniamo a casa, dobbiamo riposarci" 

John circondò i fianchi di Paul e si diresse verso la loro piccola stanza nel retro del cinema a luci rosse. 

~~

Arrivarono in stanza, nessuno dei ragazzi era ancora rientrato.
Si spogliarono velocemente e si misero in pigiama.
John fu il primo a gettarsi sotto le coperte e quando si fu sistemato guardò Paul con uno sguardo pieno di malizia.

La scena parve abbastanza comica al più giovane che alla vista di John con le coperte tirate fino al naso che lo guardava in quel modo non poté trattenere una sonora risata.
Anche John scoppiò a ridere, la risata di Paul era contagiosa.

Finalmente anche lui si decise ad entrare nel piccolo lettino che i due dovevano condividere.
John, quasi senza dargli il tempo di sdraiarsi, lo strinse a sé e cominciò a baciargli il collo fino ad arrivare alla mascella.
A Paul scappò qualche risolino prima di voltarsi e prendere il viso di John,  guardarlo con i suoi grandi occhi color nocciola e posargli tanti piccoli baci sulle morbide labbra.

Si coccolarono così per un po', amavano stare vicini l'uno all'altro e avrebbero voluto rimanere così per sempre. 
Ma il sonno prese il sopravvento su Paul che si addormentò con il viso appoggiato al petto di John.

Il più grande rimase a guardarlo per qualche minuto e ad accarezzargli i capelli pensando a quanto fosse fragile Paul e al fatto che avrebbe fatto di tutto pur di proteggere quel ragazzo così sensibile e delicato.

Immerse la faccia nei profumati capelli neri di Paul e sussurrò

"Ci sono io con te, sempre."

Poi stampò un bacio sulla sua testa e anche lui si addormentò dolcemente.











Note dell'autrice: saaaaalveee! Questa volta sono riuscita ad aggiornare prima fortunatamente :) 
Allora, capitolo importante. Povero Paul, Stuart e Hans sono stati proprio perfidi con lui.
Ma come sempre c'è il nostro John che lo aiuta e lo difende :3
Sono contenta di aver trovato il tempo per scrivere questo capitolo finalmente, quindi spero vi sia piaciuto.
Lasciateci una recensione, le leggiamo sempre e ascoltiamo tutti i vostri consigli che ci fa molto piacere ricevere!
Come sempre ringrazio la mia socia Nowheregirl62.
Prossimo aggiornamento, si spera, domenica prossima con il capitolo 16 :D
A presto, un bacio
Beatlesvoice 
  
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