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Autore: TheCorpseBride9    21/12/2014    0 recensioni
"< Draco, uccidila > ordinò Bellatrix e Malfoy mosse d’istinto la bacchetta nella mia direzione.
La bacchetta oscillava a ritmo col suo petto scosso dalla paura. Aveva gli occhi lucidi.
< Spostati > proferì Draco a denti stretti < No > risposi deglutendo
< Non sai a cosa stai andando incontro, Traditrice del tuo stesso sangue > il suo sguardo era colmo d’odio e di spregio"
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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HARRY P.O.V
 
Un altro anno ad Hogwarts era iniziato, e non c'era giorno che non ringraziassi quella scuola per avermi strappato dalla dura realtà della mia pseudo-famiglia babbana.
Ritornare, dopo le vacanze estive, era come rinascere per me: era quella la mia vera casa.
<
Come immagini che sarà quest'anno, Harry? > la voce sferzante di Hermione interruppe per un momento i miei pensieri.
Eravamo fermi davanti al castello a contemplarlo nei suoi minimi dettagli, cercando di scorgere qualche novità, ma nulla era cambiato.
< Dai entriamo Harry, sto morendo di freddo! > intervenne piagnucolante Ron < Avremo un intero anno per ammirare torri e torrette, però adesso ho fame > concluse
< Ron, possibile che tu abbia sempre da lamentarti? > dichiarò Hermione saccente
< Possibile che tu invece debba sempre dirmi su? > mi incamminai verso l'entrata con Ron e Hermione dietro di me intenti a bisticciare.

Seduti al tavolo dei Grifondoro, assistemmo allo smistamento di nuovi, giovani alunni o di quelli provenienti da altre scuole.
Venne il turno di una ragazza dai capelli corvini, con sfumature viola, che formavano dei boccoli sulle punte.
I suoi occhi impenetrabili e freddi erano di un colore verde giada, la pelle piuttosto chiara che emanava quasi una sensazione di superiorità.
Si sedette con una compostezza quasi prodigiosa, e spostò lo sguardo lungo tutta la sala grande rivelando una notevola temperanza.
Quando le venne poggiato il Cappello Parlante sul capo, esso esclamò: "Amelia Sykes! Ti stavamo aspettando, non c'è dubbio: Serpeverde!"
La seguii con lo sguardo, mentre raggiungeva gli alunni della sua casata; Draco le aveva lasciato un posto e lei si sedette accanto a lui.
Si guardarono per un momento, negli occhi di lui c'erano orgoglio e soddisfazione, ma lei rimase impassibile.
Poco dopo, iniziammo il banchetto di benvenuto.
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Durante le lezioni la Sykes aveva sempre la stessa, dignitosa espressione e cominciavo davvero a chiedermi se non fosse stata vittima di qualche incantesimo.
< Harry, cosa è successo a Malfoy? Quest'anno è meno presuntuoso e arrogante del solito, non ha ancora esordito con nessuna battutina > affermò un po' stupita Hermione
< Esatto, mi mancano cose come "Sfregiato!" o "Sporca Mezzosangue!" > aggiunse Ron ironico
< Anche a me devo dire, forse perchè è innamorato di quella nuova, Amelia > scherzai
< Malfoy innamorato! E' un avvenimento da ricordare > ci fecimo una risata prima che il professor Piton potesse rimproverarci.
La Sykes si girò nella nostra direzione, probabilmente aveva ascoltato il nostro discorso, ci lanciò un'occhiataccia e a fine lezione ci venne incontro.
< Piacere, Amelia Sykes, ma penso che voi già mi conosciate visto le tante cose divertenti che avete da dire sul mio conto > esclamò con una nota di disprezzo
< Io mi chiamo.. > esitò Ron, ma venne subito interrotto
< Non ho bisogno di inutili presentazioni, so chi siete > affermò pretenziosa Amelia < Ci vediamo in giro per il castello > concluse, per poi uscire, lasciando noi tre leggermente soncertati.
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Le vacanze di Natale lentamente si avvicinavano, la dolce e accogliente monotonia era finalmente tornata.
Durante quel mese avevo tenuto la mano di Ginny nella mia per molto tempo, e l’avevo baciata molte volte.
L'aiutavo con gli incantesimi e io, lei, Ron ed Hermione, trascorrevamo molto tempo insieme nella sala comune dei Grifondoro.
Quel giorno stavo andando da solo a lezione di trasfigurazione, ero in ritardo e camminavo a passo svelto per i corridoi, quando qualcosa mi bloccò: vidi Draco ed Amelia, nascosti nella penombra di un angolo del castello.

Amelia non parlava mai con nessuno, e nessuno si avvicinava per via del suo aspetto un po’ malinconico; nessuno tranne Draco, che trascorreva gran parte del suo tempo con lei e fra gli studenti delle varie case aveva cominciato a diffondersi la voce che loro due avessero una relazione, ma nessuno li aveva mai davvero visti in circostanze romantiche, in realtà nessuno li aveva mai visti sfiorarsi.
Loro erano sempre vicini, ma la loro vicinanza manteneva comunque un distacco, facendo in modo che i due non avessero mai un contatto fisico.
Negli occhi di Draco c’erano affetto e premura ogni volta che la guardavano, non l’avevo mai visto comportarsi in quel modo e cominciavo a pensare che il loro rapporto, seppur ambiguo, fosse davvero unico e speciale.
Sembrava non avessero bisogno di guardarsi o toccarsi, per sapere che l’uno sarebbe stato sempre li per l’altro.
Quella mattina però era diverso, Malfoy teneva Amelia per le spalle.


< Se non vuoi, non devi per forza fare quello che ti dice > disse calmo lui, lasciando trasparire una nota di nervosismo
< Qui non si tratta di volere, è piuttosto un dovere > si affrettò a chiarire lei
< Draco, devi stare tranquillo, so badare a me stessa > aggiunse risoluta
<  Lo so benissimo, ed è proprio questo che mi preoccupa > replicò, avvicinandola a sé ed al suo petto, tentando di abbracciarla, ma lei rapidamente si scostò, lasciando chiaramente il giovane serpeverde amareggiato.

"Rage, rage against
the dying of the light."



Lei si incamminò verso la mia direzione, mentre Malfoy da quella opposta, non tentai di scappare via e fingere di non essere stato li, piuttosto le andai incontro, tentando un approccio innocente ed amichevole.

< Ehi, Amelia, anche tu ti sei svegliata in ritardo stamattina? > iniziai un po’ titubante
< Ciao, Harry..no in realtà ho volontariamente deciso di saltare studio di Incantesimi, non mi sento molto bene > rispose lei, con un tono sorprendentemente affabile
< Ah, beh se vuoi posso farti compagnia, tanto credo che sia troppo tardi per andare a lezione..sempre se non ti disturbo > tentai
< Certo, non disturbi affatto > annunciò cordiale

Quando Ron ed Hermione uscirono da lezione mi vennero a cercare per sapere dove fossi andato a finire quella mattina
< Harry!Ma dove sei stato?Pensavamo ti fossi cacciato in uno dei tuoi soliti guai > esordì preoccupata Hermione
< No, mi sono semplicemente alzato tardi e ho pensato di trascorrere un po’ di tempo con lei > dichiarai indicando Amelia, che si limitava a starsene in disparte senza intervenire.
Hermione e Ron si guardarono stupefatti, quando quest’ultimo disse.
< Harry ma che ti salta in mente?Con quella pazza li? > venne interrotto dall’amica che gli diede una gomitata in un fianco, che stava evidentemente a significare che trovava il Rosso molto maleducato
< Ehm, volevo dire..si insomma, ci hai fatto preoccupare > si corresse immediatamente arrossendo
< Che ne dite di spiegare a me e a Harry gli incantesimi che vi ha insegnato il professor Vitious stamattina? Sapete, visto che mancavamo.. > domandò Amelia
 < Certo! > si affrettò a rispondere entusiasta Hermione
< Non ho nulla in contrario! > la seguì Ron incerto.
  
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